Carnevale

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Un tipico travestimento di carnevale.
« A carnevale ogni scherzo vale! »
(Il simpatico Hitler mentre giustifica la Shoah)
Lisa : Papà, carnevale è una festa inventata dai pagani.
Homer Simpson : Aaah, Dio benedica quei pagani!

Che cos'è il Carnevale e a cosa serve? Nessuno l'ha mai capito bene. Eppure piace a tutti perché ci si traveste, si scherza e si lanciano coriandoli. È anche l'unico giorno dell'anno in cui Platinette passa per una persona normale.
A dirla tutta però il Carnevale è la festività più inutile dell'anno, eccezion fatta per quella ciofeca di Halloween. Infatti non si ricevono regali, non si mangiano uova di cioccolato, non si ricevono calze piene di dolci e non si uccidono agnelli da fare al forno.

Mentre nell'antica Roma il Carnevale era perlomeno un giorno di devozione verso quello zozzone del dio Bacco, nonché un utile pretesto per fare orge in mezzo alla strada, ai giorni nostri dell'antico spirito di questa festività è rimasto ben poco, e se ancora viene festeggiato è solamente perché piace ai più piccini che costringono i genitori a comprare assurdi costumi e tonnellate di coriandoli. Se fosse per gli adulti infatti, il Carnevale si passerebbe a casa a dormire, mangiare la lasagna o ad accoppiarsi sul divano fingendo di seguire un DVD; molto probabilmente quindi, quando non esisteranno più i bambini il Carnevale diventerà una festività più snobbata del 2 Giugno.

I significati del carnevale

Il Carnevale, essendo festività religiosa, è un durissimo periodo di riflessione, preghiera, digiuno e castità.
Nonostante l'importanza dei messaggi e dei significati che il carnevale vuole trasmettere, in molti fraintendono questa festività e la vedono solamente come un periodo dell'anno in cui diffondere rubiconda giocosità, sparandosi addosso schiuma bianca, ubriacandosi e ballando selvaggiamente.
Tutto questo senza neanche riflettere sull'imminente celebrazione della Quaresima.

Festeggiare il Carnevale

Chissà perché, tutti preferiscono il carnevale di Rio a quello di Venezia...

Sebbene cambi di regione in regione, il Carnevale viene approssimativamente festeggiato sempre al solito modo. Tutti i cittadini si riuniscono (che lo vogliano o no) nelle piazze della città, che risulteranno quindi strapiene, confusionarie e alquanto zozze. Qui sono costretti a guardare per ore le sfilate dei carri di carnevale, diventando ogni ora sempre più irascibili, ma allo stesso tempo confusi dalle musiche assordanti e logorroiche.
La prima cosa da ricordare è che, in questi luoghi psichedelici, non ci si può fidare assolutamente di nessuno. Persino i bambini infatti, attenteranno alla vostra vita, lanciandovi coriandoli o sparandovi addosso stelle filanti estremamente cancerogene e tossiche.
Questi subdoli infanti tenteranno di ingannarvi con il loro aspetto docile e simpatico, magari travestendosi da idoli delle folle come Zorro, Peter Pan o il Gabibbo, per poi aggredirvi urlando in un vostro momento di distrazione. Ogni anno, circa 1500 persone vengono mandate all'ospedale da bambini vestiti da patata, che li hanno colpiti con manciate di sanguinolenti coriandoli.

Oltre i bambini assassini, c'è anche chi va in queste piazze per "divertirsi". Per questo genere di persone viene solitamente costruito un palco, al centro della piazza più grande della città in festa, dove ogni anno vengono fatti salire a ballare tantissimi vecchietti scalmanati, per "scaldare la serata" con balli sfrenati. Essendo questi giovincelli quasi tutti sull'ottantina, i balli sono tarati di conseguenza, cercando di evitare il più possibile gli sforzi fisici. Il massimo risultato che si può ottenere è infatti la macarena o, in caso di vecchietti particolarmente resistenti ed esuberanti, si può arrivare al temibile trenino conga de la muerte . Ciononostante sono decine, ogni anno, gli anziani che si rompono l'anca, la clavicola, il femore o magari si slogano la dentiera ballando. Ma qualche frattura scomposta e un'innocua emorragia intracranica non fermeranno certo lo spirito festaiolo dei simpatici vecchietti, che continueranno le loro irrefrenabili danze fino all'alba, o perlomeno fino al cambio della flebo.

Carnevale di Rio

Per fortuna, a Rio ci sono i poliziotti a mantenere l'ordine...

Molte famigliole felici decidono di andare a festeggiare il carnevale in Brasile, credendo di trovarvi una situazione simile a quella italiana e un'atmosfera sobria, casta ed elegante. La maggior parte di queste famiglie sbaglia fin dall'inizio, partendo dall'Italia in macchina o in camper perché totalmente inconsapevoli di dove si trovi il Brasile: dovranno quindi aspettare la glaciazione tra Alaska e Polo Nord per arrivare in America. Le famiglie che invece riescono a scegliere il mezzo di locomozione adatto arrivano a Rio de Janero aspettandosi di vedere le belle brasiliane che giocano con i burattini e le marionette insieme a bambini mascherati da Zorro (popolare anche in Brasile). Trovano invece queste brasiliane a ballare come mamma le ha fatte, in mezzo a una folla di balordi brilli maniaci sessuali. Il carnevale brasiliano infatti, rappresenta una sorta di addio ai piaceri della carne, in vista dei quaranta giorni di Quaresima. I brasiliani, così come gli uomini di qualsiasi altra nazione al mondo, amano moltissimo i piaceri della carne. Il risultato è che al posto dei carri di carnevale ci sono una sorta di strip club ambulanti, con donne alquanto nude che ballano rubiconde sui cubi.

Ovviamente ai brasiliani gliene frega ben poco delle marionette e dei coriandoli, fatto sta che vengono persone da tutto il mondo per godersi questo spettacolo.


Carnevale di Putignano.

Il carnevale di Putignano (BA) è il più famoceleberrimo è antico che si conosca, secondo la teoria di alcuni studiosi risale al 1394, infatti fu trovata nell'archivio delle poste una lettera, mai consegnata, che recitava: "Quest'anno a carnevale facciamo altre scorribande? Tuo Saraceno" datata febbraio 1394, più prova di così. I putignanesi ne vanno molto orgogliosi, soprattutto per la fama che ha in tutto il mondo, quasi quanto la maschera che rappresenta questo carnevale: Farinella! Ho detto il famosissimo Farinella! I Tutti lo conoscete e quindi sarebbe inutile parlarne. Ogni anno i putignanesi aumentano il prezzo del biglietto per vedere il loro carnevale ma stranamente ogni anno c'è sempre meno gente, con estrema meraviglia degli organizzatori. Questo dazio, ehm cioè biglietto d'ingresso, è pagato perlopiù da automobilisti che passano di lì per sbaglio mentre cercano la strada per andare ad Alberobello, il quale è un paesino meno famoso di Putignano, di cui vi parlerò quando avrò tempo (mai).

Tradizioni carnevalesche

Questo bieco individuo indossa un pene di stoffa. Se avesse provato a vestirsi così per andare a lavoro o in chiesa, sarebbe stato allontanato, ostracizzato e gli avrebbero sputato in faccia. Tuttavia, essendo Carnevale, è rispettato e ammirato da tutti.

Moltissime città giustificano questa cruenta esuberanza festaiola con la scusa della "tradizione". Difatti la religione ordina di passare il carnevale in chiesa a pregare (note a tutti la veglia di carnevalee la via carnevalis) mentre la suddetta tradizione consente di andare in giro per la città vestito come un idiota, di ubriacarsi, di ballare e di commettere adulterio. Ovvio che la chiesa, a carnevale, va a farsi fottere.

I più confusi festeggiano il 24 e il 25 febbraio, addobbando l'albero di carnevale, scambiandosi uova di carnevale e festeggiando la venuta di Babbo Carnevale (o san Pulcinella) che scende dal camino per portare coriandoli e stelle filanti ai bambini buoni di tutto il mondo. Si tratta di casi di estrema idiozia o anticonformismo.
Tutto sommato, l'unica nota positiva di questa celebrazione sta nel fatto che "a carnevale ogni scherzo vale". In moltissimi, infatti, approfittano del Carnevale per saldare conti in sospeso con i propri nemici, per vendicarsi di un torto subito, per mutilare la suocera o magari anche solo per gambizzare gli sconosciuti, per puro divertimento (che simpatica burla!), avvalendosi del fatto che durante questa festività tutto è lecito.

In sostanza, qualora voi abbiate la solidale intenzione di uccidere una persona, non dovrete più usare le solite vecchie scuse come "lo ho eliminato perché causava un conteggio errato nel censimento" oppure "lo ho ucciso perché era troppo puntiforme"; in tribunale, davanti all'accusa di omicidio, vi basterà ricordare al giudice che a Carnevale ogni scherzo vale, e sarete sicuramente assolti.

« A Carnevale ogni scherzo vale! »
(Un simpatico burlone che, a novembre, ha piazzato per giuoco 15 chilogrammi di tritolo dentro la marmitta dell'auto dell'(ex) amico)


Il carro di carnevale

Un carro di Carnevale in festa.

Uno dei più caratteristici elementi del Carnevale, è il carro di carnevale.
Ogni anno, milioni di alberi di cartapesta vengono abbattuti per dar vita a questi abominevoli trabiccoli instabili.

Bislacchi mezzi di locomozione, incredibilmente ingombranti, sono portatori di festa, gioia, felicità e spensieratezza. In realtà nel vederlo le persone con un po' di buonsenso provano solo un grande senso di compassione mista squallore.

Difatti sui carri sono lasciati salire cani e porci (letteralmente), su di essi, quindi, è probabile imbattersi in strani individui, come vecchietti zompettanti nel fiore della giovinezza, gente seminuda completamente sbronza, persone dalla sessualità incerta e altri loschi personaggi, da cui la tua mamma ha sempre detto di tenerti lontano.

Come se non bastasse, questi "intellettuali" danno il meglio di se esibendosi in orripilanti danze o addirittura lanciando tra la folla coriandoli, caramelle, palloni da calcio e/o peluches. Nei paesi del terzo mondo, al posto di giochi e dolciumi, vengono invece lanciati medicinali per la tubercolosi e viveri in abbondanza.

Questo carro variopinto porta gioia e rubicondia anche (e soprattutto) nei paesi dilaniati dalla guerra, ma no: non è un carro di Carnevale.

Tutti i carri sono trainati da un potentissimo trattore che riesce a farli viaggiare in mezzo alla folla, alla fantomatica velocità di ben 2 silometri all'ora, con un consumo che va dai 15 ai 27 litri per metro. Nella sfilata, i carri seguono sempre lo stesso percorso attorno alla bitta: data la scarsa velocità del mezzo ci impiegherebbero circa 6 giorni a completarlo tutto, ma, quando la gente non vede, si infilano furtivamente nelle strette viuzze urbane, tagliando subdolamente la strada e accorciando così il giro.

Inutile dire che, già al secondo giorno di festeggiamenti, i carri di Carnevale risultano piuttosto monotoni e ripetitivi. C'è anche chi cerca di essere originale, magari apponendo un pene in cartone in cima al carro, o tappezzando il proprio mezzo con sterco secco, ma il risultato è che dopo neanche 10 minuti, la gente comincia a tornare a casa, annoiata e con le palle rotte.
In ogni caso, il carro di carnevale è costruito con materiali che prendono fuoco con facilità. Per questa ragione, è bene avere sempre con se un accendino, una scatola di fiammiferi... o al limite una bustina di tritolo o del C4. Ricordate che la legge considera "attentato" ed "atto vandalico" distruggere, sabotare e/o incendiare un carro di carnevale, per tanto cercate di fare tutto di nascosto. E io non vi ho detto niente...

Marionette

Durante il Carnevale non sarà raro imbattersi in uomini con calzini colorati parlanti sulle mani. Questi buffi pezzi di stoffa semovibili altro non sono che "marionette", teoriche effigi dello spirito carnevalesco tramutato in persona[citazione necessaria]. Sono poi stati inventati numerosissimi personaggi, ognuno con un profilo psicologico diverso, ed è ormai tradizione inscenare pietosi spettacoli di burattini, dove le marionette, poste in situazioni assurde e degradanti, dovrebbero far sganasciare dalle risate lo sfortunato spettatore.
In realtà fanno schifo anche ai bambini, che preferirebbero di gran lunga starsene a casa a guardare Dragon Ball. Se pulcinella fosse in grado di lanciare onde energetiche, probabilmente gli spettacoli di burattini otterrebbero molto più successo. Tra le persone "erudite" il teatrino dei burattini è chiamato, al fine di farlo sembrare più colto, "commedia d'arte medievale mondana". Con qualsiasi nome lo si voglia chiamare, fa pena lo stesso, ma perlomeno con un nome lungo il primo impatto è positivo. Qui di seguito ne sono elencati i caratteri principali.

Arlecchino in un momento di relax, con la fedele mazza in mano.

Arlecchino

Arlecchino è indubbiamente il personaggio più amato e inflazionato. La sua immagine è stata infatti sfruttata per ogni genere di pubblicità, dai panettoni ai preservativi, dalle industrie immobiliari, alle pubblicità della carta igienica.

Caratterizzato da una personalità giocosa e scapestrata, Arlecchino ha sempre la mazza in mano. Il dualismo del significato di questa mazza ha incuriosito moltissimi studiosi, ma allo spettatore è lasciata la libertà di interpretare liberamente questa ambiguità.

Brighella

Brighella è il compagno di scorrerie di Arlecchino. In realtà ha sempre vissuto sotto l'ombra della fama del suo amico, per questa ragione, aspetta da anni il momento più adatto per farlo fuori e ottenere l'egemonia assoluta nella commedia d'arte. A contrario di Arlecchino, in mano non ha la mazza, bensì uno spadino. Chi ha inventato Arlecchino e Brighella evidentemente aveva molte fantasie sessuali sulle sue creazioni.

Pantalone

Balanzone colto in un momento di relax... anche lui con la mazza in mano...

Pantalone è la rappresentazione dell'avarizia ed è per tanto il personaggio più ricco e potente della commedia d'arte. È un noto imprenditore, possiede vari mezzi di comunicazione nazionale, è gobbo, brutto, vecchio e anche calvo, sebbene usi nascondere la sua mancanza con una bandana. Se state pensando a Berlusconi, ebbene i due personaggi si eguagliano quasi, con l'unica differenza che Pantalone non insulta l'opposizione ed è anche relativamente alto.

Pulcinella

Pulcinella è Napoletano, quindi è un imbroglione, sfaticato e disoccupato, per tale motivo percepisce il reddito di cittadinanza nonostante lavori a nero e nel tempo libero faccia il parcheggiatore abusivo. Per tali ragioni rappresenta la gente bene di Napoli.

Balanzone

Balanzone, al contrario dei suoi compagni burattini è meno amato e conosciuto dalla folla (quasi tutti credono che "balanzone" sia un tipo di formaggio) ed è il più bisognoso di amore e affetto. Per questo fa di tutto per ottenere l'attenzione delle marionette, che invece lo ignorano, probabilmente a causa della sua elevata intelligenza, o, molto più probabile, a causa del suo nome scempio. Voi non vi vergognereste a farvi vedere in giro con un burattino di nome Balanzone come amico?

Colombina

Colombina è l'unica donna in un gruppo di 15 marionette arrapate. La sua è un'esistenza molto triste e tormentata...