Mirko Vucinic

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« Ma che s'è magnato!?! »
« Lo vedo in campo ogni domenica!! »
(Nessuno)


Mîяkø Vučîηîč (non si sa quando - ancora vivo e vegetale) è nato in una data imprecisata nel lontano paese di Ẵмåяõ Mõήtзηзğŗõ Sapore Vero. Comincia anche lui, come il suo simile, lo zingaro łβяåĥîмøvเč, a prendere a calci in culo gli altri bambini zingari e le teste dei defunti prigionieri durante l'embargo.


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I funs di Vučîηîč mentre attendono invano che Spalletti metta in campo il loro beniamino

La Fuga In Italia

Dato che il calcio in quella fetta di europa non sapevano neanche cosa fosse, il giovane Mîяkø decise di intraprendere il mestiere più rischioso e remunerativo: lo scafista. Approdato sulle spiagge di Otaranto con dei connazionali dei quali si sono perse le tracce (molto probabilmente faranno i lavavetri ai semafori di chissà quale città), qui incontra il santo patrono protettore di Lecce e della squadra di calcio locale, l'Us Leccese, il divino Franco Semeraro, adepto dello Psiconano e dello Zio Fester, che gli offre lavoro come scafista della squadra.

Al Lecce

Un Giorno la Leccese si trovava con gli uomini contati senza attaccanti, allora il Gran Vizir Abu Cavagnin decise di mandare in campo il diciannovenne scafista nella partita decisiva per la salvezza contro la S.S. Lazio. Il giovincello Mîяkø segnò ben tre reti salvando la Leccese dalla retrocessione in serie B. L'anno successivo nel 2005-2006 si ruppe il legamento crociato dell'utero e fu costretto a saltare i Mondiali Germani del 2006 con la Serbia-Ẵмåяõ Mõήtзηзğŗõ Sapore Vero.

A Roma

Nell'estate del 2006 passa in comproprietà all' A.S. Roma per la cifra di 7 milioni di ortiche. Nonostante il grave infortunio non si sa come mai la società capitolina abbia puntato sul giovane scafista e amico del lavavetri, Marcelo, del Real Mandrilli. Lo zingaro in questione nella stagione 2006-2007 è stato coperto di insulti e definito pippa o cadavere dagli ultras della Roma, per il semplice fatto che la porta aveva dimenticato cosa fosse. Si è Segnalato solo per un gol, per altro inutile, contro il Gangester United di Sir Alex Fergusso e del pescatore Cristiano Ronaldo facendo urlare Fabio Caressa come un pazzo:

« Mancini Tira, Van der Saar...MłŔkỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢỢ VUĈł∩ĺĈ VU-Ĉł∩ĺĈ VU-Ĉł∩ĺĈ VU-Ĉł∩ĺĈ 2 A 1...INSISTERE INSISTERE INSISTERE!!! »
(Fabio Caressa)


Stagione 2007-2008

Durante una partita Il Divino Totti si fece male in circostanze misteriose con Pippedson, e allora mister Lindo Spalletti chiamò lo scafista. Mîяkø nel secondo tempo riceve palla dal Clown Cassetti, entra in area salta tutta Roma e Lisbona e la mette dentro dopo essersi mangiato dei gol clamorosi. La domenica si ripete a San Biro contro il BBilan: palla dentro di Cicinho, anticipa Nesta e Batte il signor Panini, noto come Dida. Il mercoledì dopo essersi mangiato un gol incredibile tirando il pallone addosso a Nonno Ballotta, si inventa un gol impossibile scuotendo tutta la Roma e i romanisti. In data 5 marzo 2008 Lindo Spalletti lo ha messo in campo col Real Mandrilli e Mîяkø non ha deluso: è entrato, ha fatto cacciare Pepe, preso una traversa che dicono ancora tremi e segnato come un pesce dimostrando che il suo ambiente è davvero il mare.

Nella Aesse Roma, il povero Vučîηîč è spesso relegato in panchina tanto da essersi guadagnato l'appellativo di Panchinaro dell' Anno. Durante le ore interminabili trascorse al fianco del mister Lindo Spalletti, per ingannare il tempo è stato protagonista di un poco nobile gesto che gli ha permesso di entrare di diritto nelle grazie dei maestri filosofi tuchi, gli Elio e le storie tese, al quale hanno dedicato una canzone che recita: <<Mi son strappato i peli del culo, perchè...non avevo più niente da fare, e ora che non ho più peli nel culo, non so più che cazzo strappare!>>. Ovviamente tale gesto spiegherebbe una volta per tutte lo splendore della cute del mister del povero Mîяkø!

Sette segrete

Vi sono alcune persone le quali, specialmente nella capitale, amano questa figura amaro montenegrina. Il loro motto è: "Nun me toccà Vučîηîč!", e il contromotto è: "E tu nun me toccà la rosa!". Pare inoltre che abbiano poster, video, foto di Vučîηîč, e siano portatori sani di anemia falciforme (infatti hanno i globuli rossi a forma di 23, numero di maglia di Vučîηîč). Queste buffe persone, tifose della Roma e del Mõήtзηзğŗõ, l'hanno sempre sostenuto, anche agli inizi poco confortanti, dicendo e trovandosi tutti d'accordo sul fatto che "s'empegna". Ora hanno raggiunto l'età d'oro grazie alla maturità del giocatore.

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