Gabriel Omar Batistuta: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Jon_picking_his_nose.jpg|thumb|250px|Batistuta mentre si concentra prima di battere un rigore in Fiorentina-Salernitana del 7 novembre 1997.]]Comincia a giocare nella squadra argentina del Boca Juniors, mettendosi in mostra come discreto realizzatore e ottimo paroliere per [[Gino Paoli]]. Il presidente della [[Fiorentina]] Vittorio Cecchi Gori nota le sue potenzialità e lo ingaggia nell'estate del 1492. |
[[Immagine:Jon_picking_his_nose.jpg|thumb|250px|Batistuta mentre si concentra prima di battere un rigore in Fiorentina-Salernitana del 7 novembre 1997.]]Comincia a giocare nella squadra argentina del Boca Juniors, mettendosi in mostra come discreto realizzatore e ottimo paroliere per [[Gino Paoli]]. Il presidente della [[Fiorentina]] Vittorio Cecchi Gori nota le sue potenzialità e lo ingaggia nell'estate del 1492. |
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Al primo anno in [[Italia]] Gabriel dimostra già di che pasta è fatto (fusilli per la precisione) e segna ben trentotto goal, che gli valgono l'ambito premio di "Miglior Immigrato Clandestino della Serie A". Si ripete nelle stagioni seguenti aggiudicandosi la classifica dei cannonieri nel 1994, nel 1995 e nel 2000, nonchè il titolo di Miss Corigliano Calabro 1998 (ax-aequo con la bellezza locale [[Gennaro Gattuso]]).<br /> |
Al primo anno in [[Italia]] Gabriel dimostra già di che pasta è fatto (fusilli per la precisione) e segna ben trentotto goal, che gli valgono l'ambito premio di "Miglior Immigrato Clandestino della Serie A". Si ripete nelle stagioni seguenti aggiudicandosi la classifica dei cannonieri nel [[1994]], nel [[1995]] e nel [[2000]], nonchè il titolo di Miss Corigliano Calabro [[1998]] (ax-aequo con la bellezza locale [[Gennaro Gattuso]]).<br /> |
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Nella formazione toscana Batistuta milita per ventundici stagioni riuscendo a non vincere un emerito piffero anche quando sembra proprio impossibile perdere. |
Nella formazione toscana Batistuta milita per ventundici stagioni riuscendo a non vincere un emerito piffero anche quando sembra proprio impossibile perdere. |
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Deciso a dare una svolta alla sua carriera l'attaccante argentino passa alla [[A.S. Roma]], dove nel giro di un mese e mezzo vince sette scudetti e una Coppa delle Fiere, per poi venir acquistato dall'[[Inter]]. In nerazzurro stranamente Batistuta si rivela un bidone deludendo le aspettative: lascia comunque un segno indelebile nel cuore dei tifosi interisti in quanto è il millesimo giocatore argentino comprato da [[Massimo Moratti]] in persona. |
Deciso a dare una svolta alla sua carriera l'attaccante argentino passa alla [[A.S. Roma]], dove nel giro di un mese e mezzo vince sette scudetti e una Coppa delle Fiere, per poi venir acquistato dall'[[Inter]]. In nerazzurro stranamente Batistuta si rivela un '''bidone''' deludendo le aspettative: lascia comunque un segno indelebile nel cuore dei tifosi interisti in quanto è il millesimo giocatore argentino comprato da [[Massimo Moratti]] in persona. |
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Successivamente, allettato dalla possibilità di giocare in un campionato di livello superiore e di fama internazionale, Batistuta si trasferisce in [[Azerbaijan]] per indossare la prestigiosa maglia della Cremonese, con la quale chiude la sua carriera professionistica. |
Successivamente, allettato dalla possibilità di giocare in un campionato di livello superiore e di fama internazionale, Batistuta si trasferisce in [[Azerbaijan]] per indossare la prestigiosa maglia della Cremonese, con la quale chiude la sua carriera professionistica. |
Versione delle 17:18, 26 ago 2008
Gabriel (S)Omar(o) Batistuta (New Hampshire 38 dicembre 2006), chiamato anche "Gabrielona Coscialunga" e "Nun c'è trippa per gatti", è un ex-calciatore argentino nonché un allevatore di piccioni da ingrasso.
La carriera da calciatore
Comincia a giocare nella squadra argentina del Boca Juniors, mettendosi in mostra come discreto realizzatore e ottimo paroliere per Gino Paoli. Il presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori nota le sue potenzialità e lo ingaggia nell'estate del 1492.
Al primo anno in Italia Gabriel dimostra già di che pasta è fatto (fusilli per la precisione) e segna ben trentotto goal, che gli valgono l'ambito premio di "Miglior Immigrato Clandestino della Serie A". Si ripete nelle stagioni seguenti aggiudicandosi la classifica dei cannonieri nel 1994, nel 1995 e nel 2000, nonchè il titolo di Miss Corigliano Calabro 1998 (ax-aequo con la bellezza locale Gennaro Gattuso).
Nella formazione toscana Batistuta milita per ventundici stagioni riuscendo a non vincere un emerito piffero anche quando sembra proprio impossibile perdere.
Deciso a dare una svolta alla sua carriera l'attaccante argentino passa alla A.S. Roma, dove nel giro di un mese e mezzo vince sette scudetti e una Coppa delle Fiere, per poi venir acquistato dall'Inter. In nerazzurro stranamente Batistuta si rivela un bidone deludendo le aspettative: lascia comunque un segno indelebile nel cuore dei tifosi interisti in quanto è il millesimo giocatore argentino comprato da Massimo Moratti in persona.
Successivamente, allettato dalla possibilità di giocare in un campionato di livello superiore e di fama internazionale, Batistuta si trasferisce in Azerbaijan per indossare la prestigiosa maglia della Cremonese, con la quale chiude la sua carriera professionistica.
Curiosità
- Una volta in un contrasto di gioco Batistuta ha rotto un menisco a Gesù, il quale molto cristianamente gli ha porto l'altra gamba.
- Nel corso della sua carriera ha segnato complessivamente 1732 reti, e tutte nei tempi supplementari.
- È solito festeggiare un gol mimando l'atto di sparare con una mitragliatrice, in ricordo della Terza battaglia di Lepanto alla quale ha preso parte ancora quindicenne.
- Il suo punto di forza era lo stacco aereo nonostante sia alto solo 148 centimetri.
- I sette figli che ha avuto dalla moglie Irina sono tutti inspiegabilmente neri.
- Sua moglie Irina è molto amica del calciatore di colore Marcelo Zalayeta.