Studente

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Lo studente medio italiano.
« Professore, ma quel Kant... »
(Studente su lezione all'aperto)
« Oh, parla de meno e rolla deppiù! »
(Professore di filosofia su lezione all'aperto)

La parola Studente è ancora in attesa di una corretta definizione, ma sta genericamente a indicare una persona che dopo aver fissato a lungo un libro riesce a convincere un'altra persona (vedi alla voce professore) che deve verificare il suo grado di studenteria a dargli il voto più alto possibile.

Sante parole!

Significati nei vari contesti

File:MuroFoscolo.jpg
Tipica azione dimostrativa studentesca.

Attualmente con il termine studente si usa indicare due condizioni contemporaneamente simili e distanti.

Se si parla di qualcuno che frequenti la scuola dell'obbligo infatti il termine indica la sua attività preponderante, ovvero i pisolini sul banco spacciati per momenti di assimilazione.

Se invece il soggetto a cui ci si riferisce è uno studente che di sua spontanea volontà prosegue gli studi alla scuola superiore o - peggio - all'università, il termine indica lo stesso atteggiamento sostanziale (la nullafacenza) ma situato in un momento a venire: tali sfortunati individui infatti sono destinati a terminare (forse) gli studi per poi rimanere disoccupati a vita, mantenuti da mammà.

Dibattito filosofico

I filosofi delle più diverse età si sono ripetutamente e violentemente scagliati contro l'utilizzo letterale di questo termine. Da Occam a Kant infatti molti ebbero a osservare che questo termine non ha in realtà alcun referente nel mondo della realtà, almeno nella sua versione idealizzata di "persona che accumula nozioni e impara a utilizzarle criticamente".

Tipi di studenti

Ci sono diversi tipi di studenti che tendono a scontrarsi fra di loro o tutt'al più a coalizzarsi contro i malcapitati di turno (solitamente i professori).

Lo sfigato

Ermarginato da tutti, solitamente puzza, e la mitologia vuole che sia esiliato sia dai compagni (e sopratutto dallE compagnE) che dai professori e che vaghi misteriosamente per le scuole, impestando le aule con il suo olezzo caratteristico. Grasso e tendente al nerd, questo essere pronuncia dalle 5 alle 10 sillabe nell'arco di una giornata, parlando ovviamente solo se interrogato. Smidollato e fifone fino al midollo, salta tutte le interrogazioni e verifiche e se sfortunatamente non riesce a saltarne una cerca di fare pena ai professori per evitarla comunque. Si narra che la sua autostima sia al di sotto del livello del mare.

Materia preferita: Informatica o inglese. Grazie al mondo virtuale in cui per ragioni ovvie si è rifugiato di solito mastica qualcosa di pc. Ha una decente conoscenza dell'inglese per poter conversare con persone che vivono dall'altra parte del mondo e quindi non possono vederlo (ed evitarlo).

Materia odiata: Educazione fisica. Perchè poi a casa si ritrova malauguratamente costretto a farsi una doccia.

Media scolastica: 7

Il lecchino

Obbligatoriamente provvisto di occhiali, magro, alto, discreto a parlare, tendente alla checca e odioso, odioso fino alla morte, il lecchino vero e proprio è un essere raro quanto letale. La sua natura più intima si rivela durante le assemblee o i consigli di classe, in cui per partito preso dà sempre ragione ai professori, anche se uno di loro ha inserito delle camere a gas in classe e vi fa esperimenti con gli alunni meno meritevoli. Ha una stima incondizionata dei professori, che sono creature anziane e sagge che hanno studiato molto e meritano ogni bene, e una voce da omosessuale isterico. Si stizzisce molto facilmente, soprattutto quanto gli si dà del lecchino. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, tuttavia, questo essere è talmente carente di cervello che nonostante le sue leccate non riesce ad ottenere nemmeno un profitto discreto.

Materia preferita: Storia. Riempiendo di complimenti tutti i personaggi storici ha una possibilità su 10 ogni volta di beccarne uno che piace al prof che lo sta interrogando, ottenendo punti extra.

Materia odiata: Matematica. Numeri, rigore, freddezza. Il lecchino vacilla, accorgendosi che la saliva non cambierà un 63 in un 45, e quindi un 3 in 6.

Media scolastica: 6,75

La secchiona

È la pupilla dei prof. Ha uno zaino che pesa dai 30 ai 50 kg, perchè ogni giorno porta tutti i libri di tutte le materie. Il 99,9% del tempo ha la testa china sul foglio a prendere meticolosamente gli appunti, tanto che finisce complessivamente 200 quaderni all'anno. Il tempo che passa a studiare, poi, può variare dalle 8 alle 10 ore al giorno. Solitamente è atea, o meglio, adora e venera due cose: i professori, che sono il suo modello di persona ideale e non sbagliano mai, e il libro di testo, che rappresenta la cultura incarnata e dal quale non bisogna mai distanziarsi nemmeno di una virgola. Nel rarissimo caso in classe ci sia anche un geniaccio, la secchiona inizia a provare una sorta di forte odio/amore per lui, totalmente ignorato da quest'ultimo che la considera un caso pietoso, almeno finchè non inizia a truccarsi di più e studiare di meno.

Materia preferita: Condotta. Serve aggiungere altro?

Materia odiata: Nessuna.

Media scolastica: 8,5

Il geniaccio

Da non confondersi con il secchione, perchè a parte la media è totalmente l'opposto, i tratti distintivi di questo essere sono l'arroganza e la sfacciataggine. Si presenta a scuola con uno zaino vuoto, o in alternativa con dentro una penna e una matita, e passa le lezioni stravaccato sul banco pulito a guardare i professori negli occhi con aria di sfida. Non prende appunti nemmeno a pagarlo e durante le interrogazioni parla di argomenti avanzati di cui l'insegnante non sa nulla. Il 90% delle sue interrogazioni si conclude con un 10 che il professore gli dà per paura che le strane cose che ha blaterato possano essere dei riti voodoo. Studia dai 5 ai 20 minuti al giorno, perchè pensa che la scuola e il corpo docente siano una presa per il culo alla sua intelligenza. Se si innamora di una sua compagna di classe non le parla nemmeno per paura di cadere vittima dell'irrazionalità.

Materia preferita: Filosofia. E' qui che tutta la sua follia criminale ha libero sfogo.

Media scolastica: > 9

Il rasta

Capelli lunghi, maglietta del Che, solitamente fuma in classe canapa indiana e piace alle ragazze più alternative.

Nascere bone è un ottimo modo per prendere 30 senza studiare.

Il fascista

Look nero, odia solitamente tutti i professori e i rasta. Solitamente si organizzano in gruppi e tendono a disturbare l'insegnante. Come dite? Se l'insegnante gli dice qualcosa? Ma certo che no, è normale essere fascisti! Anche i fascisti hanno il diritto di esprimere le proprie idee, non lo sapevate?

File:Negro nazi-1-.jpg
uno studente fascista, si è tinto la pelle di nero per amore del fascismo

L'alternativo

Solitamente di sinistra, tende a vestire in modo più o meno trasandato e a indossare felpe con i gruppi musicali da lui amati o con strane immagini psichedeliche. Sempre molto oscillante negli studi e molto disprezzato dai truzzi.

La gnocca

Solitamente la pupilla o la nemesi di uno o più professori maschi. Solitamente questo tipo di studente studia (sembra scontato) MA, a meno che non si trovi a casa di professori maschi diversi ogni sera (per ovvi motivi), si ritrova sempre a prendere un voto massimo di 6- e minimo di 4 e mezzo.

Lo sculato

Non studia mai, ha voti che oscillano tra il 6--- e 4, alla fine dell'anno ha dalle 3 alle 5 insuficienze, ma viene promosso lo stesso, e diventa soggetto a frasi come " brutto bastardo come hai fatto"? e lo sculato subito "niente"

Il culato

Solitamente è maschio. Al contrario dell'esemplare precedente i suoi voti oscillano dal 5 all'8... tutto normale direte voi... INVECE NO! Questo esemplare non studia mai! Per i compiti in classe usa dadi o tira a caso e indovina nel 90% dei casi. Egli è odiato da tutte le compagne rompicoglioni ma idolatrato dai compagni di sesso maschile.

L'Invisibile

Nessuno lo ha mai visto in classe, tantomeno i professori. Amico dei bidelli, passa il suo tempo tra i corridoi della scuola, della quale conosce ogni meandro, tranne la biblioteca. Lo si può trovare spesso negli uffici della segreteria a parlare di calcio con gli impiegati, ai quali scrocca il caffè e il Corriere dello Sport. Spesso gli viene conferita la nomina di "Custode ad Honorem".

Il ciccione

Il ciccione della classe è l'essere più inutile della scuola (qualsiasi scuola) ed è considerato leggenda. Alla mattina è il primo a entrare in aula, portandosi dietro circa venti chili di focaccia e qualche decina di Estathé. Ha sempre da dire qualcosa di stupido al professore di turno e di solito in quel momento si sente uno sbuffo generale proveniente dal resto dalla classe (incluso il prof). In definitiva è composto da un barile di carne a cui sono state appese delle palline da albero natalizio; solitamente è calvo o ha pochi capelli, tutti persi a causa dell'esplosione di grasso che staziona tra il cranio e il cervello, mai più grosso di un acino d'uva. È solito vantarsi del fatto che sa riscrivere il BIOS di un ventilatore, formattare un Hardisk in CSK, di conoscere una persona che lavora alla Pixar e altre cazzate varie, tra cui la più grossa è quella di avere la morosa!

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Ciccioniano: Dialetto parlato dai ciccioni della classe, che non include mai più di venti parole. L'esempio classico è: "Prof, posso andare a prendere da mangiare?"
  • Berlusconi e il ciccione della classe: Vi starete chiedendo come si senta un ciccione della classe dinnanzi a Berlusconi. Be', si sente esattamente come tutti noi, soggetto a una grande voglia di fare politica. Il saluto classico di un ciccione della classe al sommo politicante è: "Buongiorno Premier, posso andare a prendere da mangiare?"
  • Vita media: Si hanno poche informazioni su questo campo, più che altro perché non interessa a nessuno e tutti vogliono morto il ciccione della classe.
  • Peli sulla lingua: Il ciccione della classe non ha peli sulla pancia o sul pene, sempre se ce l'ha, ma ne ha una grossa quantità sulla superficie della lingua (foresta pluviale), causa troppe leccate di culo ai professori e in generale a qualsiasi persona che abbia un briciolo di cibo potere.

Voci correlate