Softair: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
m (Rollback - Annullate le modifiche di 95.245.213.46 (discussione), riportata alla versione precedente di NoncioBot)
Riga 51: Riga 51:


=== L'[[Highlander]] ===
=== L'[[Highlander]] ===
Detto l'immortale,o più comunemente detto mirko è una piaga nel gioco, lui si crede un essere superiore, un mentore, un [[dio]], e per questo '''non può''' morire, è utile perciò portarsi dietro un arma vera, anche di piccolo calibro, per motivi comprensibili<ref>Non dichiara di essere stato colpito anche se gli spari ad una gamba con un arma vera</ref>.
Detto l'immortale, è una piaga nel gioco, lui si crede un essere superiore, un mentore, un [[dio]], e per questo '''non può''' morire, è utile perciò portarsi dietro un arma vera, anche di piccolo calibro, per motivi comprensibili<ref>Non dichiara di essere stato colpito anche se gli spari ad una gamba con un arma vera</ref>.


=== Il Barbone ===
=== Il Barbone ===
E' detto anche Damiano l'omino che gioca a softair con un fucile da 29 euro e 99, acquistato al mercatino.
È l'omino che gioca a softair con un fucile da 29 euro e 99, acquistato al mercatino.
Solitamente lo si riconosce perché a fine game è colui che disfa il fucile contro un albero in un atto di violenza dovuta alla rabbia e alla derisione dei bimbominkia (che intanto le hanno prese anche da lui). Appena si accorge di essere disarmato torna al mercato per prenderne un altro, ovviamente peggiore.
Solitamente lo si riconosce perché a fine game è colui che disfa il fucile contro un albero in un atto di violenza dovuta alla rabbia e alla derisione dei bimbominkia (che intanto le hanno prese anche da lui). Appena si accorge di essere disarmato torna al mercato per prenderne un altro, ovviamente peggiore.
La durata media della sua partecipazione è di 3.40 secondi, in quanto la gittata delle sue armi è di uno sputo e mezzo.
La durata media della sua partecipazione è di 3.40 secondi, in quanto la gittata delle sue armi è di uno sputo e mezzo.

Versione delle 17:40, 8 gen 2012

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Softair

Il softair è un giuoco di ruolo, sport e finzione. Tutte e tre le cose, nessuna delle tre.

Introduzione

Il softair è l'amabile arte di fingersi soldati moderni e procurarsi sofferenza e pietose ferite nel replicare per l'appunto, operazioni militari moderne. È possibile riscontrare in loro masochisti a cui piace intabarrarsi con divise e affini e martoriarsi i coglioni con piantoni sotto il sole o in zone fittamente popolate da creature seriamente pericolose per la loro salute come zanzare, tafani, zecche, Luca Giurato e bisce di vario stampo e dimensione e ovviamente, potenza e intensità del veleno. In questo gioco si usano repliche di armi reali che nonostante siano considereate inoffensive possono arrecare tremende sofferenze a chi ne subisce i colpi.

Il softgunner è in sostanza un folle che non soddisfatto delle sofferenze subite durante il militare se le ripropone volutamente addosso con rinnovata violenza ed ossessività. O in alternativa un giovinotto che, scontento di non essere chiamato alla leva obbligatoria, si sottopone a torture fisiche a fini catartici e filosofici.

Un gruppo di bambini, che giocano a fare la guerra perché papà non ha comprato loro la Play Station 3.

I Ruoli in gioco

Esistono vari ruoli tra i softgunner. Principalmente si dividono in:

Cecchino

File:Gatto killer.jpeg
Esempio cecchino a softair

Ovvero colui che cecca. Spesso piccolo giocatore e di origini napoletane. Esso è obbligato nei movimenti con una maglia giapponese di nylon e fibra sintetica atta a sudare litri e litri di sudore e ha la pessima abitudine di restare fermo sotto il sole anche ore sperando di sentirsi un po' serio nel vedere il bersaglio attraverso il proprio mirino. Si narra di giocatori dell'avellinese che stanno ancora aspettando da mesi in una buca, una squadra d'attacco che non si è presentata neanche al briefing. Pare che durante questi periodi di attesa, quando lo sconforto e la noia si rivelano quasi mortali, riescano ad avere visioni mistiche degli spiriti della natura quali: Pdor, Figlio di Kmer, della tribù di Istar, Toro seduto, Calimero e L'omino bianco.

Ha l'abitudine di lamentarsi perché la gente non si dichiara, deve ancora rendersi conto che il suo fucile arriva al massimo a

40m

Assaltatore

Razza pericolosa, spesso armato di pesanti fardelli si lancia in corse tra arbusti e tronchi che, ovviamente, lo scarnificano a dovere in parti scoperte con rinnovata ferocia. È riconoscibile dal fiatone e la scia di sudore che lascia dietro di se, come una lumaca asmatica. Il suo obiettivo è scaraventarsi sul nemico come un bufalo sparando al vento centinaia di pallini, per poi scoprire che avevo visto male e il "nemico" era in realtà un tronco caduto. A questo punto, essendosi scoperto, viene bombardato dai nemici. L'assaltatore è il più

masochista di tutti.

Scout

O "carne da macello". Il suo ruolo, formalmente, è quello di individuare il nemico senza farsi vedere e guidare la squadra verso l'obiettivo. In realtà ricopre la triste mansione di sacrificarsi per svelare la posizione del cecchino nemico, tramite la fitta scia di pallini che lo colpisce in fronte appena sporge la testolina per scrutare. È riconoscibile dagli innumerevoli vulcani spenti in fronte. Alcuni non hanno un occhio, per ovvi motivi. solitamente viene addestrato per urlare (negli ultimi secondi di "vita") la posizione del nemico. Lo scout è solito spendere centinaia di euro in mimetiche super costose dalle quali spuntano interi cespugli, senza capire che l'avversario sa che non esistono cespugli che camminano, e si becca la solita raffica di pallini. Secondo alcuni esiste una maledizione su questa categoria: ogni pallino che manca un bersaglio colpisce sempre lo scout indifferentemente dalla distanza e posizione in cui si trova!

A volte, per le partite in trasferta, assume anche il ruolo di "navigatore". Prende il compito molto seriamente, per cui si porta dietro mappe, bussola, compasso, righello, goniometro, GPS, sestante, atlante geografico-socio-politico mondiale, TomTom, Garmin, radiofaro, la Stella polare, una guida indigena, sassolini, ricognizione aerea UAV e molliche di pane. In realtà viene nominato navigatore per un unico scopo: quando inevitabilmente la squadra finisce dispersa nei boschi (cioè già dopo 4 minuti), tutti possono dare la colpa a lui.

La sua aspirazione è quella di arrivare alle spalle di un avversario senza essere individuato e riuscire a toccarlo. Tutto questo in un bosco ovviamente, pieno di rami e foglie secche, perché lui è un vero Recon...

Il machinegunner

Machinegunner in posa con il suo minuto fucile

O "mitragliere", o "panzone con la minimi". Dal nome sembrerebbe figo, in verità, è solo qualcuno che vuole investire il proprio stipendio in pallini a valanghe e secchielli da spargere sui prati e nei boschi con la piena intenzione di colpire l'avversario e fucili che costano quanto un appartamento al centro di Las Vegas. Si divertono come dei sadici a decespugliare boschi e caricarsi di ogni minima cazzata possibile peggio dei somari bosniaci.

Armati di repliche di mitragliatrici leggere che di leggero hanno ben poco, sono riconoscibili dalla scarsa capacità di movimento e dall'affanno che si sente da chilometri. Per non parlare della puzza di sudore mischiato a grasso di motore bruciato. Il che li rende molto simili a un certo tipo di meccanici d'auto. Sono soliti sparare al primo fruscio sospetto in mezzo a una distesa d' erba, il più delle volte esistente solo nella loro psiche consumando un quantitativo di pallini di costo pari a una Mercedes Classe A Elegance Full Optional.

Compiono questa follia credendo che il loro pesante fucile, giocattolo possa radere al suolo la boscaglia in un raggio di 40 metri come nemmeno i romani fecero a Cartagine. In realtà madre natura resiste abilmente all'attacco delle panzute aberrazioni le quali dopo aver speso il PIL del Ghana in pochi minuti di follia non fanno altro che rivelare la propria posizione da 15km di distanza venendo così accerchiati e costantemente impallinati morendo scarnificati vivi in un tripudio di lardo, pallini, unto e carte di magic.

il tipico fucile da mitragliatore deve pesare minimo 10 Kg scarico e deve essere lungo quanto un'alabarda austro-ungarica del 1789 (unita di misura ufficiale dei mitraglieri panzoni). Deve dilaniare la natura e scaricare un caricatore da 3000 bb in 3,25 secondi netti. Deve avere minimo 3 lancia-granate, due M134 minigun, un'ottica 12-80x120 e un mini-frigo bar (per le birre).

Il bimbominkia

Ebbene si esiste anche qui, viene definito bimbominkia quel giocatore che arriva citando frasi di rambo, con un fucile minuscolo e incredibilmente impreciso, a volte sembra che il pallino voglia tornare indietro a colpire il poveretto, che però riesce a sparare migliaia di pallini al secondo (i caricatori dei loro fucili solitamente contengono circa 225 pallini) sgranando tutta la terna di ingranaggi e il pistone, e fondendo il motore una volta al mese (in pratica vuol dire pagare 150€, con lo sconto abbonati, alla volta); è solito sfottere i cecchini e i mitraglieri dicendo "Ahah tu ti porti dietro un fucile lungo un Km e spari un kolpo alla volta, poi ti arrivano 300 pallini di risposta"; "Ahah hai un mitragliatore lunghissimo ma meno veloce del mio" solitamente è il primo che viene colpito, ovviamente da un cecchino o da un mitragliere.

L'Highlander

Detto l'immortale, è una piaga nel gioco, lui si crede un essere superiore, un mentore, un dio, e per questo non può morire, è utile perciò portarsi dietro un arma vera, anche di piccolo calibro, per motivi comprensibili[1].

Il Barbone

È l'omino che gioca a softair con un fucile da 29 euro e 99, acquistato al mercatino. Solitamente lo si riconosce perché a fine game è colui che disfa il fucile contro un albero in un atto di violenza dovuta alla rabbia e alla derisione dei bimbominkia (che intanto le hanno prese anche da lui). Appena si accorge di essere disarmato torna al mercato per prenderne un altro, ovviamente peggiore. La durata media della sua partecipazione è di 3.40 secondi, in quanto la gittata delle sue armi è di uno sputo e mezzo.

Il Medico

Un medico alla fine della partita: risulta evidente la trasformazione del volto dopo gli N° pallini ricevuti.

Questo invidiabile personaggio, che in pratica ha lo scopo di toccare i compagni feriti, si suppone sia un brav'uomo pronto a sacrificare la propria vita, per non si sa quale premio finale. All'inizio, (molto presto) i compagni cominciano ad urlare "MEDICO!" mentre intorno a loro infuria lo scontro; il povero medico non può esimersi dall'aiutare gli amici in difficoltà, trovandosi quindi costantemente sotto il fuoco amico e nemico (succede infatti di frequente che anche il ferito, per non restare tagliato fuori, inizi a sparare a caso contro qualsiasi cosa si muova nel suo raggio d'azione). Probabilmente è l'unica professione (oltre al bimbominkia) che ha la capacità di farsi più male dello scout, e per motivi certamente molto meno validi.

L'eroe

Ovviamente non manca il mitico "soldato" che non si ritira mai se vede un compare in difficoltà, rapido lo aiuterà perché lui può...Morire. Difatti la maggior parte delle volte attira i pallini come una calamita e viene preso ancora prima di decidere di aiutare lo sventurato compagno. Veste di mimetiche di seconda mano e vive guardando Salvate il soldato Ryan tutti i giorni. Il fucile è spesso un thompson o un fucilozzo americano con caricatore a tamburo, fucile che non esiterà a imbracciare con una sola mano per sparare nel vuoto mentre trascina l'amico che gli bestemmierà dietro in aramaico.

Il più furbo

Detto anche "quello che non ha voglia di spenderci soldi" è un giocatore che si rifiuta di spendere più di 4 euro in questo sport che lui stesso reputa insulso. Pare che disprezzi questo gioco ma vi partecipi occasionalmente per il gusto infliggere dolore ai bimbominkia. Il suo equipaggiamento è costituito da jeans, felpa nera e passamontagna o cappello, spesso accompagnato dalla kefiah il che lo rende simile a un EZLN facendo così spaventare a morte le vecchiette in passeggiata. Generalmente utilizza come arma le pistoline della fiera o mitra scroccati. Sebbene la sua tenuta lo renda mimetico solo di notte in una stanza di ciechi generalmente è quello che riesce a nascondersi meglio degli altri. Alcune leggende vogliono che questo potere derivi dalle tecniche ninja che il Pagliaccio Pagnotta gli ha insegnato per punire i bimbominkia, altri invece credono che derivi dal potere druidico dei loro avi morti, morti in un epica battaglia contro Mignolo e prof a fianco dei Manowar.

Il pacconaro

Questo ruolo enigmatico è intrapreso da molti giocatori, sopratutto alle prime armi. In particolare è tipico di questo soggetto fare ritardi secolari (circa l'età di Margherita Hack) o assenze strategiche mirate al fracassamento multiplo dell'organo degli altri giocatori che si sono svegliati alle due di domenica mattina dopo aver sognato per tutta la notte il Sergente Maggiore Hartman.

Una volta chiamato al telefono il più delle volte ci si accorge che
  • È spento.
  • Risponde una voce tombale e gracchiante con frasi del tipo: "Chi èèèèè??? Aaah, ma oggi si ggiocavaaa?? Nooo guarda che tempo, mi sa che non ci vengo... E poi tu non mi avevi detto gniente!" (quando a furia di scrivergli "si gioca" ti sei accorto che stavi digitando con i moncherini delle braccia) "Nono resto a casa! Mi è anche venuta la meningite!" (a seguito della lunga ed intensa esposizione ai raggi solari, cercando di elaborare la strategia migliore per non fare la figura del niubbo), "Sono ammalato, c'ho la pleurite emorroica..." (malattia appositamente creata unendo termini pescati a caso dalla prima enciclopedia medica disponibile).
  • Risponde la mamma dicendo che "gioia mia" sta dormendo e che non può svegliarlo perché è andato a letto tardi.
Il suo equipaggiamento standard prevede
  • Mimetica: pigiama con apertura posteriore, riadattato per l'occasione (non dimenticate che il pacconaro è pigro nell'anima, ragion per cui sfrutterà ogni occasione utile per tornare a dormire, quindi perché scomodarsi? Tanto vale restare in pigiama!).
  • Arma primaria: "Super pacco". Questo perfido individuo cercherà in tutti i modi di rifilarvi un pacco. Se sarà costretto dalle circostanze, o meglio dalla mancanza di scuse, a prendere parte al gioco, cercherà di farvela pagare in qualche altro modo (magari vendendo a qualcuno a corto di munizioni, possibilmente al "Barbone", un vecchio fucile difettoso e potenzialmente esplosivo, per il doppio del suo valore)"; Se al termine della partita non sarà riuscito nell'intento di "farvi il pacco", allora il Pacconaro proverà a raggiungere il suo scopo nella vita reale; questa risulta l'unica arma utilizzata fuori dal gioco da questo personaggio.
  • Arma secondaria: l'arma secondaria (di cui le fonti non ci hanno lasciato una descrizione attendibile e dettagliata) non sempre è disponibile, perché ogni tanto "fa il pacco" anche lei.
  • Arma speciale: "Vento della gloria". In realtà, l'apertura posteriore della "mimetica" risulta molto utile quando "il Barbone" incazzato, resosi conto della truffa subita, con il suo nuovo fucile da 20€ appositamente comprato al mercatino, inizia a svuotare tutto il caricatore sulla suddetta apertura, generando un potente effetto purgante. Tale raffica di colpi, riempendo come un sacco portapallini il suo colon, serve a ricaricare l'arma più temuta di tutte che, grazie ad una tempesta di pallini puzzolenti, risulta essere anche molto efficace contro gli "highlander".

Tipologie di soggetti giocanti

   La stessa cosa ma di più: Giocatori di Softair.

Le tipologie di giocatori di softair sono così tante che qui non ci entrano. Pertanto se volete conoscerle tutte - o la maggior parte - cercate altrove. Chissà che non troviate la categoria cui appartenete!

Ultime conclusioni

Lo scopo di tutto ciò

Ovviamente il softair ha uno scopo a parte fingersi soldati, ovvero eliminare l'avversario sparandogli contro con armi elettriche COSTOSISSIME... (che se cadi da un dirupo e ti rompi sei costole e un braccio e ovviamente il fucile ti metti a piangere per quest'ultimo e non per il dolore). Il tipo di munizioni utilizzate sono pallini di plastica, teflon, ceramica e forse anche uranio radioattivo a velocità smisurate, certo, il softgunner si copre bene ma il pallino colpirà sempre e solo le parti scoperte con effetto doloroso sbalorditivo. E per finire in molti casi lo fanno perché non vogliono sembrare banali e scontati la domenica mattina e per distinguersi dalla folla di lavoratori... si alzano alle 6.

Ma chi gioca a softair?

Uno dei più furbi che prende in ostaggio un bimbominkia softgunner. Notare l'abbigliamento da gioco tipico delle due categorie.

Forse ve lo starete già chiedendo, ebbene ecco la risposta: tutti giocano a softair, tutti gli zoticoni e/o frustrati che non avendo la ragazza con la quale trascorrere la domenica mattina (come tutte le persone degne di questo nome fanno), o, nel caso opposto, avendo una moglie che già alle 6 del mattino della domenica è pronta sull'uscio di casa per il consueto giro infinito dei centri commerciali della zona, decidono di rifugiarsi in un bosco fuori città preferendo sopportare ore di tattiche fantamilitari spiegate da soggetti che avendo conseguito con il massimo dei voti la licenza elementare, assurgono al ruolo di guide spirituali ovvero militari del gruppo di giocatori presenti al combat. Continuando sulle motivazioni del softgunner possiamo aggiungere che il dolore provocato dall'impatto dei pallini, le ferite causate dai rovi e dalle rovinose cadute giù per i muri di campagna, le c.d. "imbracate" negli escrementi degli immancabili cani obesi che gironzolano nei boschi dove il gioco si tiene, la cazziate inflitte dai compagni "più esperti" che per anni hanno militato nelle più gloriose unità dell'E I come gli "addetti alla mensa", "i pompieri della caserma", "gli stura-cessi" e simili, tutto questo nel suo insieme è molto più facilmente sopportabile rispetto all'isteria della moglie sull'uscio di casa o alla frustrazione di non poter andare in giro la domenica con una donna a differenza di quanto fanno tutti gli altri amici del fortunatissimo giocatore di softair. Ma il softgunner mai ammetterà le reali motivazioni della sua scelta di affiliarsi a un club di forsennati "militari"; quindi egli dirà sempre che "il soft air è lo sport del XXI secolo e lui è uno dei coglioni che lo pratica", "il soft air è un modo per sfidare se stessi e i propri limiti, dunque l'impegno richiesto è minimo perché i suoi limiti, soprattutto cerebrali, sono facilmente individuabili", "i war games sono un modo per sentirsi come i veri soldati, anzi ora che ci penso anche io sono un soldato, perché come loro anche io indosso una mimetica, e anche io come loro sotto il fuoco nemico prendo pallini di plastica", e così via altre minchiate particolarmente sentite e passionali.

Patologie

Il softgunner soffre di alcune patologie e traumi particolari quali:

  • Escoriazioni variegate e molteplici
  • Scambio di personalità e senso di estraneità al flusso spazio temporale
  • Vesciche pruriginose
  • Diarrea a pallini di 6mm a grammatura variabile
  • Problemi ricorrenti nella vita sociale
  • Riflessi incredibilmente potenziati (quando un amico vi tira una pacca sulla spalla voi vi convincete di avere un lanciarazzi e fate fuoco con la spesa su una vecchietta indifesa)
  • Vedi ovunque nemici e terroristi
  • Ti senti spinto a entrare nell'esercito per poi morire in battaglia mentre cerchi la rotellina del caricatore o l'hop up...
  • Assideramento
  • Disidratazione
  • Danni ai genitali
  • Fratture
  • Tigna
  • Infestazioni di insetti
  • Crisi di nervi
  • Incontrollate emorragie cerebrali causate dai colpi dei compagni che sparano con i pallini in ceramica o metallo

Chiaramente tutto questo divertendosi...

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Contribuisci a scop migliorarla disintegrando le informazioni nel corpo della voce e aggiungendone di inappropriate