Dolore

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(Chiunque sul dolore)
Un'istantanea sul tema.

Il dolore è la più bella sensazione che potreste mai provare in tutta la vostra misera vita. Esso può essere provocato da fratture, penetrazioni anali, tagli (sì mi riferisco a voi amici emo in ascolto), cadute da altezze più o meno vertiginose, o da pratiche sessuali deviate e contorte alle quali ciascun buon nonciclopediano aderisce. Esponiamo di seguito il problema.

Come distinguere il dolore dalle altre sensazioni

Dolore o orgasmo?

Il dolore provoca tremori, lividi, sanguinamento (mi riferisco ancora a voi sadomaso di merda), praticamente è molto simile a un orgasmo. Molti medici stanno ancora studiando per cercare di distinguere la suddetta sensazione da una qualsiasi altra che viene percepita dal corpo umano, come la Bua (provata dagli infanti) e l'orgasmo (provato NON da te). Sono stati effettuati dunque molti esperimenti al fine di dare una definizione precisa di questa parola e di poterla distinguere da altre sensazioni; i riusultati non sono stati tuttavia soddisfacenti: un noto medico giapponese ha scoperto che le martellate sui coglioni provocano dolore, tuttavia se ciò viene applicato sui masochisti la sensazione che scaturisce è un'altra. Questo semplice esperimento, divenuto celebre e che viene talvolta riproposto nei laboratori di scienze, ha dimostrato che non è possibile distinguere il dolore dalle altre sensazioni del corpo umano, in quanto ogni organismo è selettivamente affetto da dolore (ad esempio scopare con una strafiga provocherebbe dolore nei diversamente sessuali, anche se non sortirebbe lo stesso effetto nelle persone normali). Quindi come possiamo distinguere una sensazione "dolorifera" da un'altra differente? Risposta: non si può.

Come procurarsi Dolore

È scientificamente testato che quest'uomo causa dolore.
Dolore ingiustificato.
  • Sbattere il più forte possibile il mignolo del piede contro la gamba del letto, preferibilmente appena svegliati
  • Assumere una Zigulì per via rettale
  • Partorire
  • Assumere alte dosi di doloril, la pomata PER il dolore
  • Guardare per tre ore di fila lo Zecchino d'oro
  • Ascoltare tutte le canzoni di Topo Gigio
  • Affermare l'intelligenza delle canzoni di Britney Spears in un concerto metal
  • Imparare la cultura emo
  • Farsi sottoporre all'amputazione di qualsivoglia arto (e mi riferisco anche a quello), naturalmente senza anestesia)
  • Entrare contromano sull'autostrada (prefiribilmente l' A1) e andare a 250 KM/h senza scansare le auto
  • Usare l'arma preferita dai segregati della società
  • Ricevere un due di picche
  • Parlare con Malgioglio
  • Andare a squola
  • Iscriversi a Facebook
  • Toccarsi la punta del naso col gomito (provate, è facile...)

Patologia e cura della dipendenza da dolore

Se ciò non provocasse dolore in voi, sarebbe il caso di correre da un medico.

La patologia alla base della dipendenza da dolore è una branca della Merdologia chiamata “Fellatio cum doloris accidis”, che tradotto in italiano suona simile a masochismo. Essa si manifesta in genere in età puberale, per la maggior parte negli individui di sesso maschile. I sintomi sono evidenti: il ragazzo (o la ragazza) si isola dalla società, si chiude le mani nelle ante dell'armadio, sogna che da grande diveterà uno zerbino con la scritta "wellcome". Chiunque riscontri questi sintomi è pregato di rivolgersi immediatamente al proprio medico di fiducia. La scienza che studia il comportamento delle amebe e dei parameci, sta alla base del bisogno di dolore dell'essere umano; studi recenti dimostrano che gli individui affetti da masochismo sono costituiti al 70% da parameci e al 29% da amebe, mentre il restante 1% è aria proveniente dall'ano. La cura per questa malattia contagiosa, simile a quest'altra malattia contagiosa, consiste nel tagliare piccoli pezzi di stoffa dalla bambola preferita della vittima. È appurato che tutte le vittime di questa malattia hanno carenze affettive e necessitano una bambola di pezza o gonfiabile per sentirsi al sicuro, perciò il terapista dovrà bruciare la bambola stessa davanti al paziente, che reagirà provocandosi dolore fino al completo decesso per mano propria.

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