Truzzo veneziano

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Truzzi Veneziani

« Dai fioi che ndemo dai fioi che ndemo  »
(Unica espressione vagamente assomigliante alla lingua italiana di un Truzzo di Venezia mentre gioca a calcio)

Di tutte le categorie di truzzi esistenti ce n'è una di cui vale la pena parlare. I truzzi che vivono a Venezia (Truxus Venetiae) sono lontani parenti dei truzzi della terraferma, infatti hanno in comune con questi ultimi diversi aspetti della loro grama esistenza:

  • L'intelligenza
  • La camminata
  • La passione per la musica "auss" (house)

Da notare inoltre che i truzzi a Venezia sono molti di più rispetto che a ogni altra parte: ci sono circa 20 truzzi per ogni metallaro o punk. Inoltre a Venezia, strano ma vero, non c'è distinzione fra punk, metallari, rockettari, ci sono solo due fazioni: i truzzi e i rock. I rock raccolgono tutta la gente non truzza. Tutti i restanti si definiscono sfigati.

Comportamento del Truzzo Veneziano

Il truzzo di Venezia si differenzia dagli altri truzzi a causa di una grave mancanza di discoteche a Venezia. Questo tipo di truzzo compensa questa grave mancanza andando a "zogar al calcio in patro", andando in giro per Venezia senza una meta precisa in mandrie di 10-12 componenti (fino a qualche anno fa con stereo pesante 20 chili sulla spalla). Oppure vanno a 120 km/h su un barchino modificato in un canale. In terraferma modificano i motorini, a Venezia modificano i barchini con tamarrate varie. Quando non svolgono una di queste due attività, o sono su "mesenge" o giocano "aea pleistescio a pro evoluscion socer".

Il "zogo del calcio"

Classico gioco dove più si è idioti più si è bravi, nelle partite giocate interamente da truzzi (un calvario) gli unici suoni che si possono sentire sono versi non identificati, ripetizioni ossessive della stessa frase e bestemmie, il tutto rigorosamente in veneziano strettissimo. Il buon truzzo veneziano trova un posto per "zogar al calcio", che sia in piazza S.Marco, in vaporetto, in treno, a scuola o in automobile, con lattine, scarpe, scatole, sacchi della spazzatura, carta stagnola appallottolata usati come palloni, e quando che "i riva i caramba" (arrivano i carabinieri), oppure i "ghebi" (vigili urbani in lingua DOC), si esibiscono in una disordinata fuga verso qualsiasi direzione, bestemmiando in tutte le lingue che conoscono (veneziano e scimmiesco). Un buon truzzo veneziano inoltre gioca a calcio con magliette di squadre famose ordinate su "internez" che costano almeno 120 euro, se no non è figo, jeans dolce e gabbana e scarpe adidas o puma da almeno 180 euro. E chi se ne frega se il campo è una miniera di fango mischiato a merda. D'altronde i truzzi veneziani non hanno paura dei loro simili.

Truzzi che vagano per Venezia

Abbigliamento del truzzo veneziano

  • cappello di "A-stail"
  • mutande, "calseti" (calzini), majeta (maglietta)" e canottiera di "dolse e gabana"
  • felpa di "ai em not"(enorme cazzata perché va a giocare un giorno sì e uno si)
  • "el museu" (il museum, possibilmente giallo)
  • "ginsi del dolse e gabana" (minimo 500 euro)
  • scarpe da non meno di 250 euro

Conversazione tra due truzzi

  • Oi ciao recion come ti sta??
  • Ou more, recion sarà to sorea, mi stago ben dio can!!
  • ma va cagar!!! oi ti vien zogar ancùo merdoso?
  • no posso dio porco... go da andar co stiv e maicol in piassa san marco...me despiase cancarasso...
  • vafancuo tumorasso!! oi ti ga visto ea partìa ieri sera?
  • Dio beco che merda!!
  • Pareva che ti zogassi ti!
  • Chetasboro to nona zogava!
  • va ben cojon se vedemo
  • spero proprio de no!!
  • ciao merdassa
  • ciao muso de merda

L'esperimento dell'86

Nel 1986 l'allora sindaco della città, Flat Eric, altresì conosciuto come Massimo Cacciari, volendo tentar di recuperare e riabilitare i truzzi veneziani al fine di renderli persone normali, operazione molto ardua, chiamò il Sergente Maggiore Hartman conferendogli il titolo di "Riabilitatore di truzzi" e creando una scuola apposita a San Giorgio Maggiore, dove il sergente avrebbe dovuto addestrare coi suoi discretissimi metodi i truzzi alla civile convivenza.

L'esperimento durò dal settembre di quell'anno al giugno del successivo, ma alla fine fallì miseramente poiché Hartman non riuscì a piegare il bieco animo dei truzzi veneziani: da allora nessun educatore ha mai più messo piede in città. Questo è stato l'UNICO fallimento del Sergente Maggiore Hartman. Da allora non si fa più vedere a Venezia.

Il lungo addestramento venne seguito e filmato dal sommo vate di ogni regista, il quale ne ricavò una sequenza di circa mezz'ora che inserì all'inizio del suo lungometraggio Full Metal Jacket.