Truzzo modenese

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Voce principale: Tipi di truzzo (origine geografica)

Classico ragazzo del muretto, il truzzo modenese risalta sullo sfondo in quanto un muretto è molto più brillante e perspicace.

Giornata tipo

Essi vivono alle entrate dell'unico parco presente nella zona cosicché se un malcapitato metallaro dovesse, per un fortuito caso della sorte, passare per la piccola stradina, loro da bravi portatori di cultura cominciano a sparare volgarità quali:

  • Dio ca' (pronunciato spesso Gioccà!);
  • Figlio di putta che stai a fa?;
  • Tua madre è un troia vieni qua che t'ammazzo di mazzate!;
  • Tagliati i capelli dio bo....;
  • Ti pesto a sangue.

È risaputo che questa curiosa tipologia non fa un cazzo dalla mattina alla sera. È un punto in comune a molte etnie, ma in particolare i truzzi di questa provincia si ritrovano a 30 anni ancora nello stesso paese a romper i coglioni ai ragazzi di 15 anni, mentre i loro coetanei non truzzi sono già dirigenti aziendali. Infine la sera si divertono a pisciare o a defecare sulle giostre del parco in modo da contrassegnare il loro territorio. Fortunatamente le giostre hanno vita breve e così nessun bambino si troverà su uno scivolo cosparso della loro urina, dal momento che le "attrazioni" vengono regolarmente sradicate e distrutte.

Le sottospecie

Truzzo and the Furious

Una frequente sottospecie è il truzzo and the Furious, che si ritrova coi suoi simili in un club noto come "Via Emilia and the Furious" (da qui il nome) per contemplare le loro costosissime macchine Tuning e rompere le balle ai placidi vecchietti che frequentano la vicina balera. Per facilitare l'individuazione e la possibile soppressione di questa dannosa sotto-razza, portano spesso un adesivo col nome del loro esclusivo club sulla macchina, a volte lo stemma della discoteca che frequentano assiduamente.

Truzzo di Cavezzo

Una piccola ma consistente concentrazione di truzzi è presente anche nel minuscolo comune di Cavezzo. I truzzi di Cavezzo si contano sulla punta dei mignoli ma molte volte verso sera potreste vederli in giro a tirar giù i lampioni o davanti ai negozi di vestiti. Non essendo presente una discoteca a Cavezzo i truzzi si dilettano a ballare il liscio coi vecchi della polivalente davanti al Conad, ma finita la sbronza scappano lontano e si chiedono se è andata veramente così. Per ora sanno muovere solo le braccia ma nel giro di qualche anno forse impareranno anche ad andare a ritmo di musica. A Cavezzo è solito vederli girare con scooter truccatissimi che producono un rumore tale da essere udibile anche nel sud Italia.

Truzzo Mutinenses

Il truzzo Mutinenses è solito indossare capi aderenti e ultracostosi (che è un po' come la signature dei serial killer dei truzzi), pantaloni con scritte abnormi ("Rich", "Angel&Devil", "D&G" ma anche marche secondarie come "Guess", "Gaudì", "Calvin Klein" et similia) sulle natiche, o, dato il livello-pantalone costantemente in calo, sul sotto-natiche. Inoltre navigano in scarpe che variano dal color oro più luminoso al verde valda masticata, oppure le Nike Silver nere che luccicano al buio. Ultimamente ha preso piede un particolare tipo di pantaloni a quadretti che sembrano ricavati dagli scampoli delle tende di nonna Papera.
Il tasso di uso di occhiali da sole a specchio è uno dei più alti della penisola: alcuni eminenti accademici hanno ipotizzato che l'uso di tali accessori rifrangenti serva ai truzzi per poter controllare lo stato della loro fulgida chioma ogni qualvolta se ne presenti la necessità, rimirandosi nella specchiera montata sulla faccia del gregario più vicino a loro.

In tutta la provincia si fa un uso smodato uso di docce solari e fondotinta che varia dal color mattone a un più sobrio ocra intenso che fregano alla loro sgualdrina di turno. Essi ascoltano le solite cagate da discoteca, inneggiano a Forza Italia e la loro massima aspirazione è di recarsi al Coccoriccò al sabato sera, giusto per poi potersi vantare con gli altri membri della cumpa su quanto sia stato figo e quanta figa c'era e di come loro sono stati fuori fino alle 5 a bere perché:

« Io non sono mica un bamboccio! »
(Un truzzo modenese bamboccio)

Truzze femmine (o quasi)

Nel caso il truzzo sia una truzza, ergo una vacca da monta, si diletterà con accessori a pois o stelline e cinture con fibbie da un chilo e mezzo in ghisa; esse saranno riconoscibili attraverso l'uso di intercalari usati senza alcuna consequenzialità logica quali:

  • Abbuco!;
  • Sei troppo combo!;
  • Uaaaaaau!;
  • Sono troppo cisti!;
  • Serata troppo idola al parco!;
  • Sweety!;
  • La vedo molto Cocco sabato!;
  • Ci hanno sgamato un'altra volta!! (i carabinieri)

Esse, tra di loro, si definiscono "ciccine" o "ciccie", anche se il termine più azzeccato sarebbe forse "Ciccioline". A volte si chiamano "socia" e, più di recente, anche "donzelle" o "tope", salvo mettergliela nel culo e sparlarne alla prima occasione. Sei a Modena e cerchi una vacca? Le trovi ovunque vendano venduti e si apparteranno volentieri con te in un qualsiasi angolo buio della discoteca perché, ammettilo, col buio non si nota la tua bruttezza.

Truzzi Pavullesi e relative sotto-sottospecie

In rapidissima crescita è il truzzo di Pavullo nel Frignano divisibile nelle seguenti categorie di provenienza:

  1. Truzzi terroni;
  2. Truzzi extracomunitari (marocchini, albanesi, turchi, ecc....);
  3. Truzzi pavullesi.
  • I soggetti appartenenti alla prima razza tendono sempre a fare i "boss" delle varie "gang" che si formano e sono riconoscibili nella massa a causa della loro bassa statura e del forzatissimo accento terrone. Lavorano tutti a partire dai dodici anni e sempre rigorosamente in nero. I lavori più comuni sono:
    • Spacciatori di preservativi finti;
    • Pizzaioli;
    • Piloti del carrello delle canne in sala giochi;
    • Muratori;
    • Imbianchini;
    • Spacciatori di WC Net;
    • Falegnami (sempre alle prese con le seghe).

Sono osservabili, rigorosamente in gruppo e in compagnia dei genitori, all'orario di fine lezione delle scuole medie, dove si ritrovano durante la pausa pranzo del lavoro per cercare delle possibili fidanzate, con almeno 10 anni meno di loro. Per parcheggiare davanti alle scuole e camminare il meno possibile, papà truzzo si fa aiutare da malcapitati ragazzi normali appena usciti dalle superiori, chiedendo di spostare degli scooter ignoti per riuscire a parcheggiare in culo alla classe di suo figlio. Alla sera i truzzi terroni si ritrovano in sala giochi o al paradiso dei pini per sfoggiare i propri capi d'abbigliamento costati la loro intera vita lavorativa.

  • I truzzi extracomunitari sono la specie più in rapida crescita di Pavullo e il motivo solito è che vogliono fare figli con cittadinanza italiana. In più se ne aggiungono continuamente di nuovi. Adorano la scarpe "bicchenberghz" rigorosamente tarocche, rosa ma senza lacci, in modo da poter essere raggiunti a causa della loro impossibilità a correre dai Fascisti di Fiamma Tricolore e pestati a sangue.
  • Il truzzo pavullese è una razza nata recentemente a causa di una fuga di gas nervino dalla locale fabbrica di climatizzatori: il gas, normalmente mortale, è stato inibito dal veleno anti-simbionti che da generazioni i cittadini di Pavullo prendono per non cadere sotto l'influenza di strane creature aliene. Sono riconoscibili dai noti veicoli iper-truccati, come le Mini o catorci come le Ape che i truzzi truccano e verniciano di rosa come se fosse uno space shuttle, ah no, "speis sciattol". Siccome a Pavullo in inverno viene freddo (così dice la settimana enigmistica nella rubrica strano ma vero) i truzzi rivestono le porte delle Ape o delle loro Mini con i pacchetti di sigarette non fumate per isolare la cabina. Tuttavia, come se non si rendessero conto di poter rimorchiare al massimo un camper, gli piace andare in giro per paese come centauri a caccia di qualche bella figa che non gliela darà mai.

Aneddoti sui metallari modenesi, unica salvezza per l'umanità

  • Quando la sera un metallaro passa per il parco per andare dall'amico che gli darà un passaggio per giungere a Modena o città confinanti causa concerto o altro, ecco che i poveri debosciati cominciano a divertirsi un po' con lui... se è da solo. Ma solitamente i metallari sono in tre e loro solo in 45 perciò saggiamente continuano a fumare in silenzio, scendono dal motorino o smettono di pisciare sulle giostre per non incorrere nelle ire funeste dei pelosi Achille. O Guido, Marta, Giulio.
  • Purtroppo la specie dei metallari è in via di estinzione in queste contrade, dando vita a un logico incremento dei truzzi (se il fenomeno è riportato su di un piano cartesiano sarà possibile ravvisare il tipico andamento sinusoidale della curva). Questo accadrebbe in qualsiasi parte del mondo, perfino in Sudafrica o in Vermont: ma Modena è un enclave di Plutone, e fa storia a sé. È per questo che Modena è terra di truzzi e di emo.
  • Di solito nelle scuole modenesi ci sono su 20 alunni 19 truzzi e un solo metallaro, creando all' interno di questo un vuoto interiore non avendo simili con cui socializzare, si ritrova a bere birra con i suoi amici metallari nei pub modenesi, per poi scatenare risse con alcuni gruppi di truzzi all'uscita dalla discoteca, ovviamente vincendo; oppure violentando qualche povero emo che passava di lì per puro caso.
  • A Modena i Glamster e i Metalcore, Nu-Metal e Gothic Metal vengono totalmente ignorati dal resto dei veri Metallari (com' è giusto che sia).