Andrea Caracciolo: differenze tra le versioni

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Versione delle 07:57, 29 nov 2020

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« Questo sarà l'anno del mio riscatto »
(Caracciolo ogni anno all'inizio del campionato)
Caracciolo mentre attraversa la strada...

Andrea Caracciolo è un palo che sa anche (ogni tanto) toccare palla. Questo non vuol dire che sia gay, ma semplicemente che ogni tanto gli rimbalzano sopra i palloni addosso ed entrano in rete. Infatti come Luca Toni e altri è leggermente (solo leggermente) affetto dalla Sindrome di Inzaghi.

La vita

Caracciolo che fa il guardone...

Andrea viene creato da un industria metallurgica per essere usato come palo della luce, ma scappa e per qualche anno vive nella Lazio, impiantato vicino all'area di rigore avversaria (viene spostato ogni tempo). Poi i grandissimi dirigenti del calcio notano che quel palo è leggermente affetto dalla Sindrome di Inzaghi, allora iniziano a sballotarlo a destra e a sinistra...
Prima passa a Perugia, dove però si accorgono di non avere abbastanza corrente per farlo funzionare. Allora passa a Brescia dove Roberto Baggio lo usa per sorprendere gl'avversari.

Palermo

Il Palermo lo prende per 2 motivi, per sostituire un altro palo Luca Toni, e per aumentare la luminosità dello stadio.
Ma sostituire Luca è difficile, quindi dopo 2 anni di sofferenze (per i tifosi), viene ceduto alla Sampdoria.
A Genova trova la sua dimensione ideale, in quanto i tifosi lo idolatrano perché assomiglia alla Lanterna.
In questa sua esperienza l'airone, così come soprannominato dai suoi millemilamilioni di fan, riesce nell'impresa di giocare 7 partite segnando ben 1 gol per grazia ricevuta. Con somma tristezza dei propri tifosi, Caracciolo, viene ri-acquistato dalla società Brescia Calcio. Al termine del suo acquisto, Gino Corioni rivelerà di aver acquistato uno degli attaccanti più forti al mondo (attualmente Corioni si trova ricoverato all'Ospedale Civile di Brescia, nel reparto di psichiatria infantile).