Aljaksandr Lukašėnka: differenze tra le versioni

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Versione delle 04:45, 1 mar 2020

Congratulazioni, i nostri sistemi hanno individuato che lei è il 100 miliardesimo visitatore di Nonciclopedia !

Per omaggiarla le regaleremo un biglietto aereo con destinazione a scelta tra 10 città disponibili (Parigi - Londra - Roma - Berlino - Madrid - Tenerife - Hong Kong - New York - Los Angeles - Città del Messico) da ritirare presso la nostra redazione dopo che ha risposto al nostro sondaggio interno sulla qualità dei servizi cliccando il link sotto!

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Aleksandr Lukašenko
Aleksandr Lukašenko
Aleksandr Lukašenko
Lukashenko con un'aria così da bravo ragazzo...
Megapresidente di Bielorussia
Mandato
1994 -
Preceduto da Chernobyl
Succeduto da alcunché
Partito politico Lista civica comunale
Tendenza politica Eterosessuale
Nascita Avvenuta
Coniuge L'amato popolo
Religione Ateo fasullo
« Puossiamo iniziare assemblea di Parlamiento. Ci suono lamentele?? »
(Alexandr Lukashenko dopo aver piazzato 3000 guardie armate di fronte alle porte del Parlamento Bielorusso)
« È capitato che io risulti vincente »
(Alexandr Lukashenko sugli esiti delle elezioni in Bielorussia)
« Grazie anche alla sua gente, che lo ama. E questo è dimostrato dai risultati delle elezioni, che sono sotto gli occhi di tutti! »
(Silvio Berlusconi su "barzellette di cattivo gusto")
« Io ti spiezzo in due »
(Alexandr Lukashenko sulla Bielorussia)
« Ma chi cazzo è 'sto Lukashenko??? »
(Ignazio La Russa su Alexandr Lukashenko)

Aleksandя Putińovič Lukašenko è un contadino abilmente travestito da Stalin.

È l'attuale, il precedente e il futuro Megapresidente di Bielorussia, patria di ginnaste e di bambini malati. Considerato dai soliti esagerati "l'ultimo dittatore in Europa", in realtà è soltanto un'edizione economica di Vladimir Putin.
I suoi operosi concittadini, tuttavia, non sembrano toccati da certi risibili problemi, continuando ad assicurare a Lukashenko sostegno politico: perché nella Bielorussia Sovietica la dittatura è democrazia!

Ufficialmente il suo partito "non è comunista", nel senso che se andate a chiedere a Lukashenko: «Ma sei un compagno??» lui vi risponderà che non è assolutamente così. Poi si metterà a ridere e sussurrerà alle sue guardie di uccidervi.

Il presidente russo ha parlato più volte di lui come del più grande statista bielorusso. Forse perché è l'unico.

Biografia

Lukashenko ti sta fulminando con lo sguardo.
Presto la tua testa esploderà.

Alexandr Lukashenko nasce il 30 agosto 1954 a Беларусь, vicino a Рэспубліка ().
Il padre Ivaиoff fa il boscaiolo, è il tipico uomo bielorusso: biondo, stupido, con i baffi, beve solo vodka e picchia la moglie tutte le sere. La madre Švetlana è la tipica donna bielorussa: bionda, grossa, muscolosa, coi baffi e picchia il marito tutte le sere. Alexandr dimostra di avere fin da piccolo una spiccata intelligenza: dice la sua prima parola già a 12 anni.
A 14 anni decide di abbandonare la scuola, sebbene ancora non possedesse il dono della lettura, e si trova un lavoro come vaccaro presso un allevamento di patate.

Notato da alcuni agenti del partito comunista mentre stava pestando violentemente una farfalla, viene proposto a Lukashenko di entrare nel PCUS e onorare il Sol dell'Avvenire. Imbevuto di retorica quanto un dipietrista, grazie al suo legame con il Partito può godere di privilegi esclusivi e altrimenti inaccessibili: porta un bel paio di baffi e indossa addirittura la cravatta.
Poco dopo, acquista per 8 rubli una banconota da 5 rubli, con la quale compra una laurea in "Tutte le Materie", presso il negozio di gadget dell'Università di Minsk, con la quale fare il bullo al suo paese. "Ufficialmente" è laureato, nonostante i suoi modi da villano tradiscano ancora un'ignoranza fatale.

Ahinoi, erano tempi difficili per l'Unione Sovietica e, per quanto i vertici si ostinassero a negarlo, per il popolo la fame era ancora una malattia mortale. Nel 1985, Michail Gorbaciov decide che gli sta un po' sul cazzo il comunismo e annuncia una grande politica di riforme: il Иeш Deal.

Al principio, le idee balzane di Gorbaciov vengono accolte con entusiasmo in tutto l'Occidente: le industrie vengono privatizzate, la proprietà comune viene privatizzata, anche la libertà di parola viene privata. L'armata rossa si ritira dall'Afghanistan e a Gorbaciov vengono consegnati il premio Guinness per la pace e il Tapiro d'oro da Striscia la Notizia.

Nonostante l'entusiasmo iniziale, le riforme non danno l'effetto sperato. La Russia piomba nel caos, l'economia ha un tracollo mica da ridere, e in politica torna di moda il colpo di stato. Una situazione che guarda io ci ho provato ma niente eh...

Il precedente dittatore, Myechyslau Hryb, detto Šplash.

Nel 1991 l'URSS cessa definitivamente di esistere: la Lituania dichiara l'indipendenza, l'Estonia scappa di casa, il Kazakistan incomincia a fumare, l'Azerbaijan si chiude nella sua stanza e batte i piedi per terra, e una miriade di altri stati di merda cominciano a reclamare la libertà.

La conquista del potere

Il 26 settembre 1991, la Bielorussia annuncia la sua secessione dall'Unione Sovietica: «Basta! Non è possibile! Io da oggi sono indipendente, faccio i bagagli e me ne vado!»
E invece rimane lì... però è indipendente.

Per tre anni la nazione vive un periodo di confusa anarchia, un dittatore succede all'altro in breve tempo. L'instabilità politica si conclude nel 1994, quando Alexandr Lukashenko si beve l'ultimo dittatore, Myechyslau Hryb, che stava riposando ignaro all'interno di una bottiglia. Secondo le usanze del suo popolo, diventa lui il sovrano supremo di Belarus e il suo regno terminerà quando qualcuno si berrà lui.

«Da, va bene, adesso barzelletta in cui non ci suono battute su vodka. Dunque, ci suono due russi che entrano in un bar...»

Regime politico

« In Bielorussia tutto funziona bene. Io amo il presidente. »
(Un cittadino a caso, tanto per farvi capire che le cose funzionano)

A differenza delle corrotte democrazie occidentali, il regime di Lukashenko è una forma di governo snella e veloce, caratterizzata da grande stabilità politica. Gli organi di stampa bielorussi, infatti, sono molto discreti e riservati, mentre in Europa trapelano soltanto notizie

.

Oggi in Bielorussia il comunismo non esiste più e la libertà di parola è fortemente tutelata: chiunque si permetta di affermare qualcosa di diverso viene arrestato e internato all'istante. Se tu a Minsk stai facendo qualcosa, il KGB può farti smettere di fare quella cosa.

La politica economica di Lukashenko è caratterizzata da una grande riduzione dei consumi e dalla lotta agli sprechi: niente riscaldamento dopo le 22 di sera e niente illuminazione stradale, per prevenire i tumori della pelle causati dall'eccessiva esposizione alla luce. Anche la lotta al sovrappeso sta dando i suoi frutti, i cittadini bielorussi sono tra i più snelli d'Europa. Il numero degli anziani, cittadini improduttivi, è ridotto al minimo, le persone sono tutte ricche (interiormente) e Lukashenko possiede perfino una moneta propria! Benché lui non si chiami Marco, Franco, o Yen...

È per questo che Lukashenko non ha bisogno del sostegno dell'Europa per garantire prosperità al suo paese.[citazione necessaria??]

Politica estera

« L'imperatore non è indulgente quanto me »
(Alexadr Lukashenko sul suo Maestro)

L'Unione Europea, invidiosa dello strapotere di Belarus, ha da tempo interrotto le relazioni diplomatiche con la nazione, tuttavia Lukashenko non ritiene assolutamente rilevante il sostegno occidentale, poiché la sua brillante oratoria gli garantisce ben altri alleati.
A partire dal 1999, il principale interlocutore della Bielorussia è diventato Darth Putin, Zaя di tutte le Яussie. A partire dalla sua salita al potere, Lukashenko ha spontaneamente offerto le risorse della Bielorussia al Signore dei Sith, in vista della costruzione della Morte Nera su Novgorod. Il divino Alexandr Lukashenko ha già lanciato un ultimatum contro la realizzazione di uno scudo deflettore in Polonia, e giocherà un ruolo fondamentale al momento dell’ordine 66.


Incontri diplomatici di Lukashenko
Lukashenko incontra Darth Putin su Coruscant. L'imperatore è molto scontento per gli scarsi progressi nella costruzione della Morte Nera, e minaccia Lukashenko di fargli fare la fine del presidente polacco Kaczyński. «Certamente Miluord, radduoppieremo gli sfuorzi!»
Lukashenko incontra papa Benedetto XVI e gli dona un ragazzino in segno di amicizia.
Lukashenko incontra per la prima volta il premier italiano, a Brěst. «Ciao, io sono Silvio. Sono dolce, buono, ma stronzo con chi voglio». - «Ah, piacere tovarish».
Secondo incontro tra Lukashenko e Silvio Berlusconi, stavolta a Roma. Là dietro Frattini se la ride, perché sa dello scherzo che ha in mente Silvietto: la stretta di mano con la scossa.
File:Lukashenko e Chavez.jpg
Lukashenko e Chavez durante un meeting a Minsk. Ad assistere, una folla di oltre 30.000 persone, pagate dal Partito. «Carràmba, non ho mai visto così tanta gente ad un mio comizio! Adesso scatto una foto col cellulare e la faccio vedere a Fidèl
Conferenza generale sulle Megapresidenze, Teheran. Lukashenko tenta in tutti i modi di placare due scimmie affamate.
File:Lukashenko e Castro.jpg
Lukashenko in visita ufficiale a Cuba, in occasione di una conferenza sulle grandi vittorie del Comunismo nei paesi del terzo mondo. «Puorca Madonna, Fidel, sapevi che gradazione alcolica di vodka diventa più fuorte quando arrivi a fuondo di bottiglia??»
Lukashenko incontra Platinette all'aeroporto internazionale di Tripoli.

Dati sul consenso al regime

Dati elettorali in Bielorussia
Dati elettorali in Bielorussia

Come confermano i dati elettorali delle elezione svoltesi (e non) in Bielorussia, i consensi nei confronti del Megapresidente sono stabili dal 1902. E lo rimarranno ancora per diversi anni a questa parte. Le opposizioni, invece, sono destinate ad estinguersi. Fonte: Belarusian MiniVer - 2006.

Critiche al regime

Nonostante gli straordinari successi politici e le vittorie diplomatiche ottenute dal divo Lukashenko in oltre 10 anni di governo, il suo "cosiddetto regime" raccoglie comunque critiche e obiezioni. C'è da dire che sono pareri sporadici, eccezioni, frutto certamente di manipolazione dell'informazione o di biechi tentativi europei di sovvertire l'ordine costituito.

Caricatura di Lukashenko autorizzata in Bielorussia.

Molti politologi ritengono

che in Bielorussia non esista libertà di parola, questo perché confondono il fatto che tutti i bielorussi la pensino allo stesso modo con una censura politica. Come se non si potesse essere tutti d'accordo su qualcosa! A questo proposito è interessante ascoltare l'opinione di un anonimo cittadino bielorusso, residente a Minsk, circa le politiche di Lukashenko.

« La Bielorussia è un paese ridente e prospero. La mia opinione è ascoltata e rappresentata dai politici locali, io ho una moglie e una famiglia benestante, nei luminosi negozi della città c'è l'imbarazzo della scelta, quando mi va di fare dello shopping. Ma devo star attento alla linea, eheh! Venite presto a trovarmi, ragazzi, sarò lieto di offrirvi del buon liquore.
Evviva il Megapresidente! »
(Andrei Vladimirovich Zukosky, residente a Minsk, via della Gloria n°52, impiegato postale, 5 figli piccoli, ha una passione per il decupage. Tel. +375 854-77864)

Censure del regime sui media

Či scusiamo peя iиteяяuzione


Aттeиziuone: pяogяammazioиe sospesa a causa di eяяuore tecиico.
Eяяuore tecиico ho detto, da!

Toяnate a bere vostяa vodka tяanquillameиte.

Presunte proteste contro il regime, che però in realtà non ci sono



«Io essere grande genio, da! Io avere inventato strumentuo che, quando leggete mie parole, permette di pensare con mia voce in vostra mente. Io dentro di vostra testa, ora».

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