Aljaksandr Lukašėnka

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(Rimpallato da Aleksandr Lukashenko)
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Aleksandr Lukašenko
Aleksandr Lukašenko
Aleksandr Lukašenko
Lukashenko con un'aria così da bravo ragazzo...
Megapresidente di Bielorussia
Mandato
1994 -
Preceduto da Chernobyl
Succeduto da alcunché
Partito politico Lista civica comunale
Tendenza politica Eterosessuale
Nascita Avvenuta
Coniuge L'amato popolo
Religione Ateo fasullo
« Puossiamo iniziare assemblea di Parlamiento. Ci suono lamentele?? »
(Alexandr Lukashenko dopo aver piazzato 3000 guardie armate di fronte alle porte del Parlamento Bielorusso)
« È capitato che io risulti vincente »
(Alexandr Lukashenko sugli esiti delle elezioni in Bielorussia)
« Grazie anche alla sua gente, che lo ama. E questo è dimostrato dai risultati delle elezioni, che sono sotto gli occhi di tutti! »
(Silvio Berlusconi su "barzellette di cattivo gusto")
« Io ti spiezzo in due »
(Alexandr Lukashenko sulla Bielorussia)

Aleksandя Putińovič Lukašenko è un contadino abilmente travestito da Stalin.

È l'attuale, il precedente e il futuro Megapresidente di Bielorussia, patria di ginnaste e di bambini malati. Considerato dai soliti esagerati "l'ultimo dittatore in Europa", in realtà è soltanto un'edizione economica di Vladimir Putin. I suoi operosi concittadini, tuttavia, non sembrano toccati da certi risibili problemi, continuando ad assicurare a Lukashenko sostegno politico: perché nella Bielorussia Sovietica la dittatura è democrazia!

Ufficialmente il suo partito "non è comunista", nel senso che se andate a chiedere a Lukashenko: «Ma sei un compagno??» lui vi risponderà che non è assolutamente così. Poi si metterà a ridere e sussurrerà alle sue guardie di uccidervi.

Il presidente russo ha parlato più volte di lui come del più grande statista bielorusso. Forse perché è l'unico.

Biografia

Lukashenko ti sta fulminando con lo sguardo. Presto la tua testa esploderà.

Alexandr Lukashenko nasce il 30 agosto 1954 a Беларусь, vicino a Рэспубліка (). Il padre Ivaиoff fa il boscaiolo, è il tipico uomo bielorusso: biondo, stupido, con i baffi, beve solo vodka e picchia la moglie tutte le sere. La madre Švetlana è la tipica donna bielorussa: bionda, grossa, muscolosa, coi baffi e picchia il marito tutte le sere. Alexandr dimostra di avere fin da piccolo una spiccata intelligenza: dice la sua prima parola già a 12 anni. A 14 anni decide di abbandonare la scuola, sebbene ancora non possedesse il dono della lettura, e si trova un lavoro come vaccaro presso un allevamento di patate.

Notato da alcuni agenti del partito comunista mentre stava pestando violentemente una farfalla, viene proposto a Lukashenko di entrare nel PCUS e onorare il Sol dell'Avvenire. Imbevuto di retorica quanto un dipietrista, grazie al suo legame con il Partito può godere di privilegi esclusivi e altrimenti inaccessibili: porta un bel paio di baffi e indossa addirittura la cravatta. Poco dopo, acquista per 8 rubli una banconota da 5 rubli, con la quale compra una laurea in "Tutte le Materie", presso il negozio di gadget dell'Università di Minsk, con la quale fare il bullo al suo paese. "Ufficialmente" è laureato, nonostante i suoi modi da villano tradiscano ancora un'ignoranza fatale.

Ahinoi, erano tempi difficili per l'Unione Sovietica e, per quanto i vertici si ostinassero a negarlo, per il popolo la fame era ancora una malattia mortale. Nel 1985, Michail Gorbaciov decide che gli sta un po' sul cazzo il comunismo e annuncia una grande politica di riforme: il Иeш Deal.

Al principio, le idee balzane di Gorbaciov vengono accolte con entusiasmo in tutto l'Occidente: le industrie vengono privatizzate, la proprietà comune viene privatizzata, anche la libertà di parola viene privata. L'armata rossa si ritira dall'Afghanistan e a Gorbaciov vengono consegnati il premio Guinness per la pace e il Tapiro d'oro da Striscia la Notizia. Nonostante l'entusiasmo iniziale, le riforme non danno l'effetto sperato. La Russia piomba nel caos, l'economia ha un tracollo mica da ridere, e in politica torna di moda il colpo di Stato. Una situazione che guarda io ci ho provato ma niente eh...

Il precedente dittatore, Myechyslau Hryb, detto Šplash.

Nel 1991 l'URSS cessa definitivamente di esistere: la Lituania dichiara l'indipendenza, l'Estonia scappa di casa, il Kazakistan incomincia a fumare, l'Azerbaijan si chiude nella sua stanza e batte i piedi per terra, e una miriade di altri stati di merda cominciano a reclamare la libertà.

La conquista del potere

Il 26 settembre 1991, la Bielorussia annuncia la sua secessione dall'Unione Sovietica: «Basta! Non è possibile! Io da oggi sono indipendente, faccio i bagagli e me ne vado!»
E invece rimane lì... però è indipendente.

Per tre anni la nazione vive un periodo di confusa anarchia, un dittatore succede all'altro in breve tempo. L'instabilità politica si conclude nel 1994, quando Alexandr Lukashenko si beve l'ultimo dittatore, Myechyslau Hryb, che stava riposando ignaro all'interno di una bottiglia. Secondo le usanze del suo popolo, diventa lui il sovrano supremo di Belarus e il suo regno terminerà quando qualcuno si berrà lui.

«Da, va bene, adesso barzelletta in cui non ci suono battute su vodka. Dunque, ci suono due russi che entrano in un bar...»

Regime politico

« In Bielorussia tutto funziona bene. Io amo il presidente. »
(Un cittadino a caso, tanto per farvi capire che le cose funzionano)

A differenza delle corrotte democrazie occidentali, il regime di Lukashenko è una forma di governo snella e veloce, caratterizzata da grande stabilità politica. Gli organi di stampa bielorussi, infatti, sono molto discreti e riservati, mentre in Europa trapelano soltanto notizie distorte e diffamatorie.
Oggi in Bielorussia il comunismo non esiste più e la libertà di parola è fortemente tutelata: chiunque si permetta di affermare qualcosa di diverso viene arrestato e internato all'istante. Se tu a Minsk stai facendo qualcosa, il KGB può farti smettere di fare quella cosa.

La politica economica di Lukashenko è caratterizzata da una grande riduzione dei consumi e dalla lotta agli sprechi: niente riscaldamento dopo le 22 di sera e niente illuminazione stradale, per prevenire i tumori della pelle causati dall'eccessiva esposizione alla luce. Anche la lotta al sovrappeso sta dando i suoi frutti, i cittadini bielorussi sono tra i più snelli d'Europa. Il numero degli anziani, cittadini improduttivi, è ridotto al minimo, le persone sono tutte ricche (interiormente) e Lukashenko possiede perfino una moneta propria! Benché lui non si chiami Marco, Franco, o Yen...

È per questo che Lukashenko non ha bisogno del sostegno dell'Europa per garantire prosperità al suo paese.[citazione necessaria??]

Politica estera

« L'imperatore non è indulgente quanto me »
(Alexadr Lukashenko sul suo Maestro)

L'Unione Europea, invidiosa dello strapotere di Belarus, ha da tempo interrotto le relazioni diplomatiche con la nazione, tuttavia Lukashenko non ritiene assolutamente rilevante il sostegno occidentale, poiché la sua brillante oratoria gli garantisce ben altri alleati.
A partire dal 1999, il principale interlocutore della Bielorussia è diventato Darth Putin, Zaя di tutte le Яussie. A partire dalla sua salita al potere, Lukashenko ha spontaneamente offerto le risorse della Bielorussia al Signore dei Sith, in vista della costruzione della Morte Nera su Novgorod. Il divino Alexandr Lukashenko ha già lanciato un ultimatum contro la realizzazione di uno scudo deflettore in Polonia, e giocherà un ruolo fondamentale al momento dell’ordine 66.

Dati sul consenso al regime

Dati elettorali in Bielorussia
Dati elettorali in Bielorussia

Come confermano i dati elettorali delle elezione svoltesi (e non) in Bielorussia, i consensi nei confronti del Megapresidente sono stabili dal 1902. E lo rimarranno ancora per diversi anni a questa parte. Le opposizioni, invece, sono destinate ad estinguersi. Fonte: Belarusian MiniVer - 2006.

Elezioni del 2020 e proteste

   La stessa cosa ma di più: Nonnotizie:Le proteste in Bielorussia sono davvero spontanee?.
Sedicenti "protestanti" affiliati alle multinazionali di Soros, sono centinaia di migliaia e sono ovunque, pronti ad uccidere il nostro amato Megapresidente e porre fine alla stabilità in Bielorussia
Le spie europee hanno preso sotto scacco i cittadini di tutta Minsk! Dove andremo a finire?

Alle elezioni presidenziali del 9 agosto 2020, il Megapresidente è stato riconfermato nel suo ruolo dal suo amato popolo, con una maggioranza bulgara dell'80%. Gli osservatori nordcoreani hanno definitivo le elezioni bielorusse "libere" e "trasparenti". Quello che avrebbe dovuto essere un giorno di festa per la democrazia della RSS Bielorussa è stato purtroppo guastato dalle manifestazioni sobillate da spie occidentali abilmente camuffate con abiti tradizionali bielorussi (è nota la passione del popolo bielorusso per il merchandising NBA), che hanno inscenato e continuano ad inscenare una finta rivolta contro il Megapresidente. Inutile dire che si tratta di uno squallido tentativo delle élite finanziarie globaliste per fomentare un cambio di regime in Bielorussia e mettere così le mani sulle ingenti ricchezze del Paese: trattori a vapore, vetture Lada degli anni '70 e bottiglie vuote di vodka. Le spie occidentali hanno pagato centinaia, migliaia e in alcuni casi anche milioni di cittadini per scendere in piazza e protestare, ma il Megapresidente sta provando a calmare la situazione facendo scendere per le strade di Minsk la protezione civile, il cui scopo è di calmare e guarire i cittadini contaminati dalle radiazioni sorosiane europeiste. Le potenze europee, invidiose della potenza e dell'avanguardia di Lukashenko, non hanno riconosciuto le sue ultime elezioni, gli hanno fatto le pernacchie e gli hanno detto:

« Prrrr, pappappero! Non ti riconosciamo le elezioni, gne gne gne! »

L'unico amico che è rimasto al nostro Lukashenkone nazionale è il suo vecchio maestro, Vladimir Putin, il quale ha deciso di aiutarlo inviando beni di prima necessità: cioccolatini, orsacchiotti, coccole, giornalisti russi per sostituire i traditori locali che si sono licenziati e prostitute dal migliore degli harem che si potesse permettere. Il 27 novembre 2020, causa caduta di palle, Lukashenko annuncia le dimissioni in seguito ad un referendum costituzionale da svolgersi in data ignota, si suppone nel duemiladiciammai.

Lukashenko riesce a dimostrare di avere nervi fermi anche in momenti di crisi: in questo virilissimo momento si mostra in barba ai leader europei scendendo dal suo elicottero presidenziale con AK47 costruito con puro acciaio bielorusso!

Critiche al regime

Nonostante gli straordinari successi politici e le vittorie diplomatiche ottenute dal divo Lukashenko in oltre 26 anni di governo, il suo "cosiddetto regime" raccoglie comunque critiche e obiezioni. C'è da dire che sono pareri sporadici, eccezioni, frutto certamente di manipolazione dell'informazione o di biechi tentativi europei di sovvertire l'ordine costituito.
Caricatura di Lukashenko autorizzata in Bielorussia.

Molti politologi ritengono erroneamente che in Bielorussia non esista libertà di parola, questo perché confondono il fatto che tutti i bielorussi la pensino allo stesso modo con una censura politica. Come se non si potesse essere tutti d'accordo su qualcosa! A questo proposito è interessante ascoltare l'opinione di un anonimo cittadino bielorusso, residente a Minsk, circa le politiche di Lukashenko.

« La Bielorussia è un paese ridente e prospero. La mia opinione è ascoltata e rappresentata dai politici locali, io ho una moglie e una famiglia benestante, nei luminosi negozi della città c'è l'imbarazzo della scelta, quando mi va di fare dello shopping. Ma devo star attento alla linea, eheh! Venite presto a trovarmi, ragazzi, sarò lieto di offrirvi del buon liquore.
Evviva il Megapresidente! »
(Andrei Vladimirovich Zukosky, residente a Minsk, via della Gloria n°52, impiegato postale, 5 figli piccoli, ha una passione per il decupage. Tel. +375 854-77864)

Censure del regime sui media

Či scusiamo peя iиteяяuzione


Aттeиziuone: pяogяammazioиe sospesa a causa di eяяuore tecиico.
Eяяuore tecиico ho detto, da!

Toяnate a bere vostяa vodka tяanquillameиte.

Presunte proteste contro il regime, che però in realtà non ci sono

«Io essere grande genio, da! Io avere inventato strumentuo che, quando leggete mie parole, permette di pensare con mia voce in vostra mente. Io dentro di vostra testa, ora».

Notizie interessanti

  • Secondo la CIA (Culinary Institute of America) (1) le elezioni in Bielorussia non si svolgerebbero nel rispetto delle cosiddette "libertà democratiche". Pare che infatti, tanto per delegittimare Lukashenko, gli americani si siano inventati che sia "illegale" piazzare una guardia armata di fronte ad ogni seggio elettorale, e che questa non possa controllare voto che ogni persona esprime... tanto per assicurarsi che la gente non sbagli.
  • Il presidente Vladimir Putin ha comunque ritenuto le elezioni oneste e pulite. (2)
  • Lukashenko investe oltre il 6% del PIL bielorusso in spesa per l'istruzione, addirittura più degli Stati Uniti.(3) Questo permette ai ragazzi di frequentare enormi scuole di marmo, lucide, pulite, con grate d'acciaio e guardie armate con Kalashnikov realmente funzionanti.
  • Il Megapresidente è a favore delle grandi opere: nel centro di Minsk è stata appena costruita la prima Megabiblioteca della Terra. Si tratta di un enorme palazzo di vetro, al cui interno si possono trovare migliaia facciamo centinaia di libri. Solo quelli autorizzati dal Partito, ovviamente. Ma questa non è censura culturale, perché nella Bielorussia Sovietica i libri accrescono l'ignoranza!
  • Ai cittadini bielorussi piacciono moltissimo i reality show e le trasmissioni sulla ginnastica artistica, per questo la Megatelevisione non trasmette i telegiornali. Solo per questo motivo! (4)
  • Sono stato pagato per scrivere che il regime di Lukashenko non è corrotto.
  • La Bielorussia è l'unico paese al mondo in cui i servizi segreti continuano a chiamarsi KGB. Probabilmente costa troppo cambiare le mostrine e l'insegna della loro sede, a Minsk, oppure ancora è una questione di coerenza.
  • La Bielorussia è l'unico paese contro cui l'Unione Europea si accanisce di più, pagando falsi protestanti e spendendo milioni e milioni di soldi per far sì che agenti segreti, travestiti da operai e cittadini bielorussi, si riversino a migliaia nelle strade di Minsk. I nemici del Megapresidente affermano che i protestanti sono centinaia di migliaia, stanchi della presenza continuativa da più di 26 anni dello stesso uomo al potere, ma come si spiegherebbero i risultati dell'exit poll dell'ultima elezione, con più dell'80% dei voti a favore del Megapresidente, allora? Sono tutti delle palesi spie di Soros!

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