Abcasia

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(Rimpallato da Abkhazia)
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ABCASIA
(Bandiera) (Stemma)

Inno: "Abcasia, la nostra terra inesistente"


Locazione immaginaria dell'Abcasia

Capitale Bolzano (Bozen in georgiano)
Indipendenza Scappata di casa a 16 anni
Riconosciuta da Russia

Nicaragua


Società Feudalesimo
Governo Zarismo Russo
Capo di Stato Zaя. Padяe della Paтяia (de facto)
Area Luogo di fantasia
Moneta Kaлaшников
Sito internet www.proloco_abcasia.putin.abc
« Luke... io, sono tuo Padre! »
(La Russia all'Abcasia)
« Noooooooooo!!! »
(L'Abcasiacon amore)
« Per mettermi i piedi in testa ci vuole Ben Affleck »
(La Georgia alla Russia prima della guerra)


La Repubblica di Abkahzia, نانشنامه معتبرترین, è una terra di elfi e folletti inventata dal romanziere russo Dmitrij Medvedev alla fine del '700.

Questa terra è stranamente considerata "territorio russo", nonostante sia collocata in un'altra nazione: la Georgia.
È uno splendido territorio, soleggiato, ricco di missili e di plutonio, con un clima generalmente mite, salvo durante la stagione dei bombardamenti.
A nord confina con i territori del giocatore rosso, la Яussia, a est con Narnia e i Regni del Principe Giglio, mentre tutt'attorno "avrebbe" la Georgia.
Buona parte del paese è coperto da foreste, mentre circa un quarto di esso è occupato da piantagioni e campi, lasciati però incolti. Perché così sono più belli.

La popolazione è composta per il 70% da soldati russi, per il 2% da terribili mutanti, mentre i restanti sono nativi Abkhazi: 10 milioni di anime secondo le stime russe, solo 60 mila secondo le autorità georgiane, la metà secondo la questura.
I prodotti tipici locali sono la lebbra e il traffico di organi.

L'Abcasia era sempre stata considerata parte integrante dell'area del Georgistan, poiché semplicemente si trovava lì.
A partire dall'agosto 2008 tuttavia, il monarca russo Putin I ne ha reclamato i diritti di proprietà: «In quanto, ha dichiarato l'abbiamo inventata noi per primi. E quindi ci appartiene.» La first lady, Dimìta Medvedòva ha inoltre esibito un trattato del 1789 firmato "Popoff", stracciato dai cowboy georgiani, e ha sporto denuncia formale all'ufficio brevetti.
Tali proteste hanno polarizzato su questa vicenda le opinioni della comunità internazionale, al punto che persino il potente Nicaragua ha dovuto riconoscere l'indipendenza del paese Caucasico. L'ONU tuttavia, Organizzazione criminale Non Umanitaria, ha definito ridicole le pretese dei russi, che si sono dovuti quindi far giustizia da soli.

Darth Putin nel suo quartier generale presso la Morte Nera.

Cultura e Società

La società in Abkhazaia è molto stratificata e suddivisa in classi.
Al vertice c'è la casta dei sacerdoti militari, che onorano e venerano il dio Vodka che risiede sul pianeta Soviet. Più in basso c'è la casta dei militari guerrieri, che combattono per difendere il loro paese dalle incursioni degli Ittiti e del popolo dei Minimei. Poi vengono la casta degli ingegneri militari e degli medici da campo, che godono di agevolazioni fiscali sull'acquisto di revolver e moschetti.

Alcuni bambini abkhazi giocano a saltare la corda. Foto Androginos

Infine c'è la casta dei non-militari, una razza di uomini non civilizzati, che vivono in casa e che non possono nemmeno soffiarsi il naso.

In questo luogo immaginario, i sindacati non esistono, i lavoratori operano tutto il giorno e le famiglie, ogni sera, si riuniscono intorno alla radio, per ascoltare il bollettino di guerra. Quando non sono impiegati in attività lavorative, gli abitanti sono soliti costruire armi e ordigni, ansiosi di poterli utilizzare durante la prossima guerra.
Sia natalità che la mortalità nel paese sono molto alte: quando nasce un bambino infatti, è usanza sparare a un anziano, in modo che la popolazione rimanga sempre al di sotto di una certa soglia, e possa continuare a essere considerata minoranza etnica.
Secondo le statistiche, la lingua più parlata è il russo, benché nessuno lo conosca, e otto donne su dieci sono soddisfatte della propria crema di bellezza.

La migliore amica dell'Abcasia è l'Ossezia. Si conoscono fin dall'infanzia e si scambiavano sempre le figurine.

Dmitrij Medvedev firma un duplice accordo con il cancelliere Palpatine e il conte Dooku, controllato dall'ologramma del suo Maestro, Darth Putin.

La guerra

Fino all'estate del 2008 l'Abcasia non esisteva.
Quando poi nel Caucaso la Russia ha dichiarato guerra a se stessa (perché secondo Putin e Dmitrij Orsetto anche la Georgia sarebbe parte della Russia), l'attenzione dei media si è spostata su questi staterelli inutili.

L'offensiva in Ossezia

« Il tempo è arrivato. Esegui l'Ordine 66 »
(Darth Putin al suo apprendista)
« Da, Master... »
(Dmitrij Medvedev)

Dopo alcuni mesi di polemiche e di bla bla bla, la guerra comincia l'8 agosto, quando l'Armata RossaRussa oltrepassa la frontiera della PoloniaGeorgia. L'autore di questo articolo assicura che ogni riferimento a fatti o eventi già accaduti è puramente casuale.
L'obbiettivo delle forze d'invasione (oltre che, naturalmente, l'esportazione della democrazia) è l'occupazione dell'Ossezia del Sud: un'altra repubblica capricciosa, che è ancora meno credibile dell'Abcasia. Talmente insignificante, che il solo nominarla renderebbe ridicola anche una battuta di Pippo Franco.

L'esercito russo attacca Tskhinvali.

Dopo iniziali difficoltà, causate da qualche georgiano burlone che aveva tentato di fermare i carroarmati con i gavettoni, le "forze di liberazione" riescono comunque a insediarsi in territorio osseto. Il 10 agosto Dmitrij Medvedev rassicura il mondo firmando un accordo con i Signori dei Sith:
«Il pianeta Tatooine non ha nulla da temere. Il nostro esercito ha intenzione di invadere soltanto la Terra» dichiara.
Siccome la Russia sta vincendo, il giorno seguente, alle forze dello Zaя si unisce l'Armata Militare dell'Abcasia. Una trentina di uomini armati di archi e frecce. Fonti russe riferiscono tuttavia che fossero 35.

La reazione internazionale

Le truppe russe presidiano il palazzo di governo in Abcasia.

Non si fece attendere la reazione delle potenze occidentali. I primi a intervenire furono quei mattacchioni dell'amministrazione Bush, che desiderosi di lasciare un bel ricordo di sé, definirono criminale l'invasione da parte della Russia. Immediatamente il ministro degli esteri russo Grigorij Rasputin ha fatto notare la coerenza americana, affermando che, se non altro, loro non dicevano di cercare armi chimiche. Questo episodio viene ancora ricordato nell'album Panini delle "Figure di merda". La posizione dell'Unione Europea fu ancora meno chiara. Se da una parte Italia e Gran Bretagna non intendevano schierarsi, i francesi di Sarkozy avrebbero voluto farlo, ma non ne avevano le palle. L'unico tentativo per risolvere una situazione che a nessuno interessava risolvere fu operato sempre dal presidente francese, che promise di convincere Carla Bruni a fare un nuovo calendario. Neanche questa mossa servì a molto.

Attenzione! Un pericoloso carroarmato georgiano!! ...o forse non più...

La resa della Georgia

Ciò che rende divertente una guerra è la possibilità di far scontrare il proprio esercito con quello nemico. Cosa che non avvenne in questo conflitto. Dell'esercito georgiano nessuno aveva tracce da mesi, sembrava essere svanito. Alda D'Eusanio intervenne spesso a Chi l'ha visto?, ma non arrivò nessuna segnalazione utile. Fu ritrovata persino Denise Pipitone, ma dei militari georgiani nessuna traccia.
Pure Bernardo Provenzano affermò: «Come la mafia! Non esiste!»
Il 13 agosto, stufi di aspettare, i russi bombardarono Tblisi, difesa da un potente schermo anti-bomba, formato da civili e impiegati della città. Due giorni dopo il premier georgiano Saakašvili, appena tornato da una vacanza a Rimini e molto stupito del disordine che ci fosse nel suo ufficio, chiese la resa.

Situazione odierna

Nonostante la guerra, autorevoli fonti giornalistiche assicurano che il paesaggio ferruginoso e decadente del paese è rimasto inalterato. La regione rimane la meta preferita per i turisti provenienti dall'Albania o dalle ridenti lande di Chernobyl e Semipalatinsk. Le rive sono bagnate dalle salubri acque del Mar Nero, ricche di sostanze nutritive e derivati industriali, altresì feconde e pescose. I frutti di mare e i pesci della zona sono rinomati per la loro freschezza: li si pesca direttamente imbustati nel TetraPack. Il piatto tipico del posto è il sale.

Oggi come oggi non è chiaro da che parte stia l'Abkhazia, soprattutto perché dopo il divorzio con la Georgia, ha espresso la volontà di trasferirsi a lavorare in Italia. Contraria la posizione della Lega, incerto il PD.

Curiosità sulla regione

  • L'alfabeto abkhazo è composto da sole tre lettere: A - B e K. Ciò rende la lingua particolarmente complessa. Nel 1993 il Parlamento tentò di sbloccare la situazione varando una legge sulla liberalizzazione delle vocali; ma il tentativo fu fallimentare, poiché in Abcasia non esiste il Parlamento.
  • Le fonti diplomatiche russe negano tutt'oggi che in Abcasia e Ossezia ci sia mai stata una guerra, infatti, affermano: "In Russia i paesi più piccoli invadono te". *
  • La capitale Sukhumi è l'unica città, insieme a Campobasso, a trovarsi nella provincia di Niente.

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