Michail Sergeevič Gorbačëv

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(Rimpallato da Michail Gorbaciov)
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« Io non mi sono addormentato una sera comunista ortodosso per svegliarmi una mattina socialista illuminato... Soffro d'insonnia! »
(Gorbaciov su ideologie politiche)


Ecco Gorbaciov quando... oddio non ce la faccio! Non riesco a non pensare a quella voglia sulla fronte!

Шiиhaïïʟ Seгgeeič Сереевич Vlaбiлir ДФAЦïЯAAA AAAAAAAAA! Гorчačëv (Vinavil Michail Gorbaciov; Pianeta Soviet, 2 marzo 1931 - Pianeta Terra (presumibilmente), 30 agosto 2022) era un famoso politico russo. Segretario del Partito Comunista russo, rivoluzionò l'idea del socialismo: veniva concessa la proprietà privata, i politici ricchi e potenti erano gli unici ad avere diritto di governare, le aziende statali si privatizzavano, la corruzione diventava legale e i proletari non avrebbero avuto diritto a un sindacato e alla parola. Il bello è che queste cose in Unione Sovietica c'erano già.

La sua concezione di politica era alquanto strana: padrone di una delle due nazioni più potenti al mondo, egli ha preferito rivoluzionare tutto ciò che lo aveva reso ricco e potente. In pratica, si è fottuto da solo.
Venne succeduto da Boris Eltsin, che gli rubò la poltrona da presidente fregandogliela proprio mentre si stava sedendo, facendolo cadere irrimediabilmente col culo per terra.

Nel 1990 ha vinto il premio Nobel per la Pace, che ha potuto mettere nella sua bacheca personale insieme al trofeo di scienze vinto alle elementari.

Vita, morte e miracoli

Diplomatosi al Liceo Artistico, per lui non si prevedeva futuro alcuno. Del resto, come poteva diventare famoso se il massimo che poteva fare era disegnare Matisse, che non sapeva neanche chi fosse? Lui però, aveva un asso nella manica per sfondare nel mondo della politica: era raccomandato. Il giorno della laurea si presentò con una tesina di sei righe, scritte molto larghe. Il titolo era: "Stalin: un uomo, un mito". Il suo scopo era quello di fare colpo sui commissari d'esame, che avevano ricevuto proprio ieri sera un'ingente somma di danaro dal padre.
Tuttavia la situazione si venne a complicare: proprio il giorno prima, infatti, Krusciov aveva pronunciato il famoso "discorso segreto", che denunciava il culto della personalità di Stalin. Il problema era serio, ma il nostro Gorbaciov riuscì a cambiare, pochi attimi prima dell'esame, le parole mito in stronzo, presidente in dittatore e buono in cattivo. La tesina fece breccia nei cuori degli esaminatori, e, nonostante i consistenti errori grammaticali, il pene disegnato dietro al foglio e alcuni appunti sulla sessualità ambigua del commissario d'esame, fu deciso di promuoverlo a pieni voti.
Ecco a voi riportata la tesina, rimasta completamente intatta durante il corso degli anni:

Stalin: un uomo, un mitostronzo.

Stallin è stato un buonocattivo presidentedittatore, perché ha fatto tante cose buonetante cose cattive, ad esempio uccidere Trozzchi, che era uno amiconemico.
Evviva l'Unione Soviettica! Evviva StalinCruschiov! Evviva il mitostronzo!
Gorbaciov e Reagan mentre giocano a Nomi, Cose e Città.

La stessa tesina fu consegnata a Krusciov, che lo mise, giovanissimo, a capo del Grande Fratello, allora chiamato Ministero per l'Attuazione del Programma di Governo. Il primo commento di Krusciov a proposito di Gorbaciov fu:

« È un ragazzo forte e intraprendente. E poi ha quella specie di macchia sulla fronte... Non saprei come chiamarla... È tipo una voglia di cazzo... »
(Nikita Krusciov)

Il difficile inizio

Non si può certo invidiare il debutto in politica di Gorbaciov: arrivato a capo del Grande Fratello, riuscì a sputtanare un incommensurabile numero di piani pensati dalle grandi menti dell'Unione Sovietica, tra cui:

  • il finto sbarco sulla Luna, inciampò nei fili dei proiettori, provocando un incendio nel capannone dove stavano riprendendo.
  • il bombardamento degli Stati Uniti, si dimenticò le bombe in stazione.
  • i progetti di boicottaggio dei Giochi Olimpici, glieli ha mangiati il cane, dice.

Divenuto un personaggio particolarmente scomodo, Krusciov decise di farlo fuori, accusandolo pubblicamente di star progettando la Primavera di Praga. Tuttavia le cose andarono male a Krusciov, poiché Gorbaciov mostrò a tutti un messaggio inviatogli il giorno prima dallo stesso presidente dell'Unione Sovietica, che recitava così: "dmn primavera praga no canzone guccini". Fu così che cominciò la crisi di Krusciov.

La scalata al potere

Gorbaciov incontra il Papa e sua moglie.

Fatto cadere un governo, fatta cadere una penna durante una silenziosissima seduta parlamentare, fatta cadere anche una bella scoreggia a cena con il presidente, Gorbaciov era diventato un personaggio scomodo per tutti. Purtroppo se ne innamorò (in senso figurato) Breznev, l'inutilissimo dittatore guerrafondaio di fine anni settanta, che lo promosse a segretario del Partito Comunista.
Non potete immaginare la gioia. Gorbaciov infatti saltando e sbracciando dalla felicità beccò nell'occhio il presidente Breznev.
Il nuovo lavoro da segretario lo costrinse a tanti viaggi: Germania Est, Polonia, Bielorussia, e adesso? Non ci vede più dalla fame!
Nel 1983 andò anche nel Regno Unito, dove fece visita al presidente inglese Margaret Thatcher. Dopo aver deriso il suo nome (Margaret) per via del fatto che era un nome da donna, scambiò sua moglie con Jessica Fletcher:

« Non ci credo! Ma lei è quella della TV? Ma sì quella che risolve i misteri! Sì quella che porta jella! Ma certo! »

Ovviamente, dopo essersi rifiutato di stringerle la mano per scaramanzia, il presidente Thatcher lo cacciò a calci in culo, e dall'Unione Sovietica decisero di non lasciarlo più partire.

Gorbaciov presidente (1985-1991)

Una notte del 1985 si spense Leonid Brežnev, non come Eluana, cui hanno staccato la spina, ma nel senso che è morto. Da sempre inspiegabile stimatore di Michail Gorbaciov, lasciò a lui la guida del paese.
Durante il ventesimo congresso dell'URSS (tenutosi nell'86) annunciò una nuova politica di riforme:

  • Glasnost ("trasparenza")
  • la Perestrojka ("ristrutturazione")
  • l'Uskorenie (la sua squadra di calcio)

Queste riforme comportarono non pochi problemi all'interno del Partito e dell'Unione Sovietica, tuttavia posero fine alla corsa agli armamenti tra USA e URSS, che uff! uff! è durata tanto. Chissà che fatica.
Sempre nell'86 si incontrò a Reykjavík, in Islanda, con l'allora presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, che a tal proposito commentò:

A un preoccupato Gorbaciov viene una colica durante un discorso.
« Cazzo, proprio a Reykjavík mi doveva portare? Ci ho messo ore a impararlo, ma non potevamo incontrarci a Roma? »
(Ronald Reagan)

Il loro incontro sfocierà nell'87 con la firma del trattato INF, che prevedeva lo smantellamento dei missili nucleari che i due stati si erano puntati contro rispettivamente in Alaska e Kazakistan. Inoltre l'anno successivo Gorbaciov annuncierà la fine della cosidetta "dottrina Breznev", ovvero: tutti i paesi dell'Est europeo erano liberi di scegliere il sistema di governo che volevano, ma l'Unione Sovietica non gli avrebbe più pagato i fondi per l'acqua calda, la tv a colori, le sigarette e i bagni pubblici. Ciò lascia intuire perché ci abbiano pensato due volte prima di fare la rivoluzione.
Poi, Gorbaciov ritirò le truppe dall'Afghanistan. Questa mossa fece aizzare contro di lui tutto il partito, per il fatto che sulla guerra in Afghanistan l'URSS aveva investito molto, tra pistole, cannoni, fucili, carriarmati, clonazione di talebani e propaganda politica a favore della conquista del paese facendolo credere ancora l'Impero Persiano.
Nel 1990 concesse le libere elezioni per la prima volta nella storia del paese, ma con un'abile mossa riuscì a diventare l'unico candidato. Infatti mentre era nella Piazza Rossa annunciando la notizia, pronunciò questo demagogico discorso:

« Cittadini! [...] Vi annuncio che sono aperte le candidature per le elezioni presidenziali. Chi si vuole candidare? Circa tremila persone alzano la mano. Nessuno? Io non vedo nessuno. Accidenti ma dove ho messo i miei occhiali? Vabbè nessuno a parte me si candida, e visto che le prossime elezioni ci saranno tra 40 anni.. Beh temo che mi avrete ancora un po' tra i piedi! Eheheh (In quel momento si sente il tonfo di uno svenimento) »

Nel frattempo Gorbaciov in occidente appariva come un grande riformatore, fautore dei diritti umani e leader capace di fermare la Guerra fredda, non partecipandovi. A tal proposito il 15 ottobre gli fu consegnato il premio Nobel per la pace. Tornato in patria, proprio per questo, cambiò il suo nome in Michail Gandhi-Gorbaciov.
Tuttavia in politica interna non era tutto rose e fiori: dopo aver tenuto a bada per anni i riformatori con i conservatori, promettendo favori ad ambo le parti, la situazione si venne a complicare: nel '91 Boris Eltsin si proclamò capo dell'Unione Sovietica, poi del partito, poi abbandonò il partito, poi lo sciolse, il tutto mentre i dottori gridavano «Sedatelo!». Mentre l'economia, tra una liberalizzazione e l'altra, diventava sempre più preda della mafia russa.
Nell'agosto di quell'anno, mentre lui se ne stava beato in vacanza a Rimini, con un golpe un branco di conservatori prese il potere. Eltsin accusò pubblicamente Gorbaciov, tornato in fretta e furia in Russia, tutto rosso, di essere segretamente alleato dei golpisti, e di aver favorito lo scioglimento dell'URSS. «Si è così», gli rispose Gorbaciov. «Ah», disse Eltsin, credendo a chissà quale risposta, e piangendo se ne andò dietro a un angolo.
Ma non bastava aver eliminato Eltsin per aver sistemato tutto. Messo alle corde dal partito, il 25 dicembre decise di fare un regalo a tutta la Russia: dimettersi. Evviva!
Con lui si spense definitivamente l'Unione Sovietica, e ci lasciò essere liberamente sfruttati dagli Stati Uniti. Doppio evviva!

Vita dopo l'URSS

Nel 1992 è diventato presidente di un'associazione ambientalista particolarmente rompicoglioni. No, non sono i Verdi, quelli sono pericolosi come i Teletubbies. I suoi piani furono quelli di sfruttare le nuove energie rinnovabili e di sospendere lo sfruttamento degli animali. Ahahah, che idiota!
Nel 2004 ha assistito ai funerali di Ronald Reagan, suo amico e compare di una vita, con il quale ha diviso gioie e dolori.


« Ronald Reagan? E chi cazzo è? »
(Gorbaciov confuso ai funerali di Reagan)
Ancora Gorbaciov con il Papa, mentre consiglia a quest'ultimo la lettura della Bibbia. «È un bel libro sai?»

Riconoscimenti

Come ogni presidente dell'URSS, Gorbaciov si è insignito di vari premi:

  • tre ordini di Lenin
  • quattro comandamenti di Stalin
  • sette obbligazioni di Krusciov
  • un Premio Nobel, l'unico riconoscimento serio
  • oltre duecento bond argentini

Credenze religiose

Gorbaciov è uno sporco ateo! E in quanto tale finirà all'Inferno!

Voci correlate

Preceduto da:
Leonid Breznev
Zaя dell'Uиioиe Šovietiכa
1985-1991
Succeduto da:
Boris Eltsin
Soviet Supremi Sovrani Rivoluzionari
LeninStalinKrusciovBreznevAndropovGucciniGorbaciovEltsinPutinMedvedev
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Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 2 agosto 2009 con 83.3% di voti (su 12).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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