Studente: differenze tra le versioni

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=== Il [[secchione]] ===
=== La [[secchiona]] ===
[[È]] la pupilla dei prof. Ha uno zaino che pesa dai 30 ai 50 kg, perchè ogni giorno porta tutti i libri di tutte le materie. Il 99,9% del tempo ha la testa china sul foglio a prendere meticolosamente gli appunti, tanto che finisce complessivamente 200 quaderni all'anno. Il tempo che passa a studiare, poi, può variare dalle 8 alle 10 ore al giorno. Solitamente è atea, o meglio, adora e venera due cose: i professori, che sono il suo modello di persona ideale e non sbagliano mai, e il libro di testo, che rappresenta la cultura incarnata e dal quale non bisogna mai distanziarsi nemmeno di una virgola. Nel rarissimo caso in classe ci sia anche un geniaccio, la secchiona inizia a provare una sorta di fortissimo odio e amore per lui, totalmente ignorato da quest'ultimo che la considera un caso pietoso, almeno finchè non inizia a truccarsi di più e studiare di meno.
[[È]] il pupillo dei prof. Non sbaglia neanche un'interrogazione e, se succede, per la classe accadono festeggiamenti in stile vittoria della Coppa del Mondo.

Materia preferita: Condotta. Serve aggiungere altro?

Media: 8,5


=== Il rasta ===
=== Il rasta ===

Versione delle 01:56, 22 lug 2011

Template:Scuola

Lo studente medio italiano.
« Professore, ma quel Kant... »
(Studente su lezione all'aperto)
« Oh, parla de meno e rolla deppiù! »
(Professore di filosofia su lezione all'aperto)

La parola Studente è ancora in attesa di una corretta definizione, ma sta genericamente a indicare una persona che dopo aver fissato a lungo un libro riesce a convincere un'altra persona (vedi alla voce professore) che deve verificare il suo grado di studenteria a dargli il voto più alto possibile.

Sante parole!

Significati nei vari contesti

File:MuroFoscolo.jpg
Tipica azione dimostrativa studentesca.

Attualmente con il termine studente si usa indicare due condizioni contemporaneamente simili e distanti.

Se si parla di qualcuno che frequenti la scuola dell'obbligo infatti il termine indica la sua attività preponderante, ovvero i pisolini sul banco spacciati per momenti di assimilazione.

Se invece il soggetto a cui ci si riferisce è uno studente che di sua spontanea volontà prosegue gli studi alla scuola superiore o - peggio - all'università, il termine indica lo stesso atteggiamento sostanziale (la nullafacenza) ma situato in un momento a venire: tali sfortunati individui infatti sono destinati a terminare (forse) gli studi per poi rimanere disoccupati a vita, mantenuti da mammà.

Dibattito filosofico

I filosofi delle più diverse età si sono ripetutamente e violentemente scagliati contro l'utilizzo letterale di questo termine. Da Occam a Kant infatti molti ebbero a osservare che questo termine non ha in realtà alcun referente nel mondo della realtà, almeno nella sua versione idealizzata di "persona che accumula nozioni e impara a utilizzarle criticamente".

Tipi di studenti

Ci sono diversi tipi di studenti che tendono a scontrarsi fra di loro o tutt'al più a coalizzarsi contro i malcapitati di turno (solitamente i professori).

Lo sfigato

Ermarginato da tutti, solitamente puzza, e la mitologia vuole che sia esiliato sia dai compagni (e sopratutto dallE compagnE) che dai professori e che vaghi misteriosamente per le scuole, impestando le aule con il suo olezzo caratteristico. Grasso e tendente al nerd, questo essere pronuncia dalle 5 alle 10 sillabe nell'arco di una giornata, parlando ovviamente solo se interrogato. Smidollato e fifone fino al midollo, salta tutte le interrogazioni e verifiche e se sfortunatamente non riesce a saltarne una cerca di fare pena ai professori per evitarla comunque. Si narra che la sua autostima sia al di sotto del livello del mare.

Materia preferita: Informatica o inglese. Grazie al mondo virtuale in cui per ragioni ovvie si è rifugiato di solito mastica qualcosa di pc. Ha una decente conoscenza dell'inglese per poter conversare con persone che vivono dall'altra parte del mondo e quindi non possono vederlo (ed evitarlo).

Media scolastica: 7

Il lecchino

Obbligatoriamente provvisto di occhiali, magro, alto, discreto a parlare, tendente alla checca e odioso, odioso fino alla morte, il lecchino vero e proprio è un essere raro quanto letale. La sua natura più intima si rivela durante le assemblee o i consigli di classe, in cui per partito preso dà sempre ragione ai professori, anche se uno di loro ha inserito delle camere a gas in classe e vi fa esperimenti con gli alunni meno meritevoli. Ha una stima incondizionata dei professori, che sono creature anziane e sagge che hanno studiato molto e meritano ogni bene, e una voce da omosessuale isterico. Si stizzisce molto facilmente, soprattutto quanto gli si dà del lecchino. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, tuttavia, questo essere è talmente carente di cervello che nonostante le sue leccate non riesce ad ottenere nemmeno un profitto discreto.


Materia preferita: Storia. Riempiendo di complimenti tutti i personaggi storici ha una possibilità su 10 ogni volta di beccarne uno che piace al prof che lo sta interrogando, ottenendo punti extra.

Media: 6,75

La secchiona

È la pupilla dei prof. Ha uno zaino che pesa dai 30 ai 50 kg, perchè ogni giorno porta tutti i libri di tutte le materie. Il 99,9% del tempo ha la testa china sul foglio a prendere meticolosamente gli appunti, tanto che finisce complessivamente 200 quaderni all'anno. Il tempo che passa a studiare, poi, può variare dalle 8 alle 10 ore al giorno. Solitamente è atea, o meglio, adora e venera due cose: i professori, che sono il suo modello di persona ideale e non sbagliano mai, e il libro di testo, che rappresenta la cultura incarnata e dal quale non bisogna mai distanziarsi nemmeno di una virgola. Nel rarissimo caso in classe ci sia anche un geniaccio, la secchiona inizia a provare una sorta di fortissimo odio e amore per lui, totalmente ignorato da quest'ultimo che la considera un caso pietoso, almeno finchè non inizia a truccarsi di più e studiare di meno.

Materia preferita: Condotta. Serve aggiungere altro?

Media: 8,5

Il rasta

Capelli lunghi, maglietta del Che, solitamente fuma in classe canapa indiana e piace alle ragazze più alternative.

Nascere bone è un ottimo modo per prendere 30 senza studiare.

Il fascista

Look nero, odia solitamente tutti i professori e i rasta. Solitamente si organizzano in gruppi e tendono a disturbare l'insegnante. Come dite? Se l'insegnante gli dice qualcosa? Ma certo che no, è normale essere fascisti! Anche i fascisti hanno il diritto di esprimere le proprie idee, non lo sapevate?

File:Negro nazi-1-.jpg
uno studente fascista, si è tinto la pelle di nero per amore del fascismo

L'alternativo

Solitamente di sinistra, tende a vestire in modo più o meno trasandato e a indossare felpe con i gruppi musicali da lui amati o con strane immagini psichedeliche. Sempre molto oscillante negli studi e molto disprezzato dai truzzi.

La gnocca

Solitamente la pupilla o la nemesi di uno o più professori maschi. Solitamente questo tipo di studente studia (sembra scontato) MA, a meno che non si trovi a casa di professori maschi diversi ogni sera (per ovvi motivi), si ritrova sempre a prendere un voto massimo di 6- e minimo di 4 e mezzo.

Lo sculato

Non studia mai, ha voti che oscillano tra il 6--- e 4, alla fine dell'anno ha dalle 3 alle 5 insuficienze, ma viene promosso lo stesso, e diventa soggetto a frasi come " brutto bastardo come hai fatto"? e lo sculato subito "niente"

Il culato

Solitamente è maschio. Al contrario dell'esemplare precedente i suoi voti oscillano dal 5 all'8... tutto normale direte voi... INVECE NO! Questo esemplare non studia mai! Per i compiti in classe usa dadi o tira a caso e indovina nel 90% dei casi. Egli è odiato da tutte le compagne rompicoglioni ma idolatrato dai compagni di sesso maschile.

L'Invisibile

Nessuno lo ha mai visto in classe, tantomeno i professori. Amico dei bidelli, passa il suo tempo tra i corridoi della scuola, della quale conosce ogni meandro, tranne la biblioteca. Lo si può trovare spesso negli uffici della segreteria a parlare di calcio con gli impiegati, ai quali scrocca il caffè e il Corriere dello Sport. Spesso gli viene conferita la nomina di "Custode ad Honorem".

Il ciccione

Il ciccione della classe è l'essere più inutile della scuola (qualsiasi scuola) ed è considerato leggenda. Alla mattina è il primo a entrare in aula, portandosi dietro circa venti chili di focaccia e qualche decina di Estathé. Ha sempre da dire qualcosa di stupido al professore di turno e di solito in quel momento si sente uno sbuffo generale proveniente dal resto dalla classe (incluso il prof). In definitiva è composto da un barile di carne a cui sono state appese delle palline da albero natalizio; solitamente è calvo o ha pochi capelli, tutti persi a causa dell'esplosione di grasso che staziona tra il cranio e il cervello, mai più grosso di un acino d'uva. È solito vantarsi del fatto che sa riscrivere il BIOS di un ventilatore, formattare un Hardisk in CSK, di conoscere una persona che lavora alla Pixar e altre cazzate varie, tra cui la più grossa è quella di avere la morosa!

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Ciccioniano: Dialetto parlato dai ciccioni della classe, che non include mai più di venti parole. L'esempio classico è: "Prof, posso andare a prendere da mangiare?"
  • Berlusconi e il ciccione della classe: Vi starete chiedendo come si senta un ciccione della classe dinnanzi a Berlusconi. Be', si sente esattamente come tutti noi, soggetto a una grande voglia di fare politica. Il saluto classico di un ciccione della classe al sommo politicante è: "Buongiorno Premier, posso andare a prendere da mangiare?"
  • Vita media: Si hanno poche informazioni su questo campo, più che altro perché non interessa a nessuno e tutti vogliono morto il ciccione della classe.
  • Peli sulla lingua: Il ciccione della classe non ha peli sulla pancia o sul pene, sempre se ce l'ha, ma ne ha una grossa quantità sulla superficie della lingua (foresta pluviale), causa troppe leccate di culo ai professori e in generale a qualsiasi persona che abbia un briciolo di cibo potere.

Voci correlate