Nell'estate del [[1999]] Zampagna viene ceduto dalla Triestina all'[[Arezzo]] in cambio di un paio di infradito, sedici casse di [[olio di ricino]] e metà del cartellino di [[Rosa Russo Jervolino]]. Zampagna si trasferisce in Toscana dopo aver rifiutato proposte economiche ben più onerose e chiarendo subito che è sua intenzione terminare la sua carriera giocando nell'Arezzo.<br />[[File:Cavallo Pazzo.gif|right|thumb|250px|Riccardo Zampagna festeggia un goal realizzato con la maglia del Vicenza.]]Infatti nei sette anni successivi veste le maglie di [[Catania]], [[Perugia]], [[Siena]], Stato del [[Vaticano]], [[Arsenal]], Dinamo [[Bucarest]], [[Timisoara]], [[Albania]], [[Costa Rica]], [[Catanzaro]] e [[Messina]], mettendosi sempre in luce grazie alla sua abilità nelle rovesciate (perfezionate dopo anni e anni passati a picchiare in questo modo i [[Testimoni di Geova]]) e alle sue colorite bestemmie.<br />In particolare in [[Sicilia]] raggiunge l'apice della sua carriera quando, nel maldestro tentativo di festeggiare una marcatura, afferra i testicoli del massaggiatore e li strappa, suscitando il tripudio dell'intera curva avversaria.
Nel dicembre del [[2007]] Zampagna è vittima di un'incomprensione con il tecnico dell'Atalanta Luigi Del Neri, offesosi dopo che il giocatore lo aveva scherzosamente soprannominato "''brutto frocio strabico uscito dal culo di [[Paris Hilton]]''".<br />Del Neri mette addirittura fuori rosa Zampagna, il quale decide di scendere di categoria e di accasarsi a Vicenza per aiutare la formazione veneta a ottenere la salvezza e per avere carne fresca da sottoporre al gioco della [[saponetta]].<br />Passa poi al Sassuolo in cambio di una fornitura a vita di cappelletti in brodo.
« Ci tengo a precisare che non era mia intenzione far male al difensore. Io volevo entrare sulla palla, ma devo aver sbagliato qualcosa perché ha cominciato a uscirgli tutto quel sangue... »
(Riccardo Zampagna in ogni intervista post-partita)
« La nostra città non ha nulla da spartire con lui »
( Tipico abitante di Terni ogni lunedì mentre si barrica in casa all'arrivo dei giornalisti)
Innanzitutto bisogna sapere che Riccardo Zampagna è cattivo.
Molto cattivo.
La maggior parte delle cose contenute in questa voce potrebbero scatenare la sua ira, tuttavia non corriamo grandi rischi in quanto Zampagna è dichiaratamente analfabeta.
Carriera
Vita privata
Nonostante la fama di "cattivo" che vanta sui campi da calcio, Riccardo Zampagna è un uomo molto attivo nel sociale. Ha fondato un'associazione benefica che aiuta i bambini orfani in tutto il mondo: gli scopi di questa associazione sono l'accoglienza delle sventurate creaturine in strutture specializzate in Siberia e il loro pronto reinserimento nella società mediante attività formative come cucire palloni e spaccare pietre.
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Riesce a segnare con delle rovesciate strepitose nonostante sia più appesantito di Homer Simpson.
Zampagna è soprannominato "bomber con la sciarpa" perché in passato ha fatto il modello per Dolce & Gabbana: solo loro infatti potrebbero abbinare un bomber con una sciarpa.
Ha recentemente affermato che se non avesse fatto il calciatore avrebbe voluto gestire il racket della prostituzione di Terni.
Una volta ha ingoiato per scommessa tredici mattoncini della Lego.
Non crede in Dio nonostante quest'ultimo gli abbia più volte chiesto un autografo.
Pensa che il meteorismo sia un fenomeno atmosferico.