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Il '''Piemonte''' |
Il '''Piemonte''' è una strana regione del pianeta [[terra|Urano]], abitata da strani individui che si fanno chiamare piemontesi comandati dal [[Umberto Bossi| Senatùr]]. Recentemente invasa dai marocchini, la regione cerca di resistere all'assalto, facendo emergere il suo lato maligno, scatenando nei suoi abitanti: |
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* manie inquisitorie modello caccia-alle-streghe |
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* Quel sentimento che... guarda, quel sentimento che... fa venire voglia di.... guarda, una roba che.... uhuhuhuh... |
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*Microfoni |
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== Storia e battaglie == |
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La storia dei piemontesi |
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* La battaglia della tv: questa lotta non è un'esclusiva della regione padana, tuttavia in essa si svolge con particolare ferocia; il conflitto, risalente più o meno alla [[Preistoria|nascita di Mike Buongiorno]], consiste nel convincere gli astanti a prendere il telecomando lontanissimo per cambiare canale. Questa lotta ha favorito a conferire il titolo di "Bòugià nen" (che non si muove) al fiero popolo, che festeggia questo avvenimento tutti gli anni. |
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*L'unità di [[Itaglia]]: verificatosi per sbaglio, questo evento ha condannato la [[Padania|gente che travajiava]] (lavorava) a sorbirsi gli interventi di [[Roma| |
* L'unità di [[Itaglia]]: verificatosi per sbaglio, questo evento ha condannato la [[Padania|gente che travajiava]] (lavorava) a sorbirsi gli interventi di [[Roma|Roma ladrona]]. |
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Al secolo chiamato [[Pazzo|comunista]] per via delle sue maglie rosse e non verdi come da tradizione, partì assieme a [[Tremille]] compagni con [[Millanta|pignanta]] bottiglie di liquore (da bravi piemontesi qual erano), perché la nave andava a [[Marsala]], con lo scopo di farsi una gita in [[Sicilia]]. Appena arrivato, tutti i [[Barboni|Siciliani]] dell'isola interpretarono il suo gesto come una liberazione dagli spagnoli; Garibaldi invece interpretò il loro dialetto erroneamente: lui aveva capito di essere stato invitato dal re spagnolo per farsi sua figlia ispanica di nome Italia (l'equivoco era derivato anche dallo smaltimento del Marsala avanzato). Da qui il detto: |
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== Dialetto piemontese == |
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[[Immagine:Anziano1.jpg|200px|thumb|right|Anziano piemontese smagrito perché ovviamente non sta mangiando in Piemonte. Gli si legge la malinconia negli occhi.]] |
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Una via di mezzo tra il [[Francese (lingua)|Frociese]] e l'[[Itagliano]], con aggiunta di fonemi arcani |
Una via di mezzo tra il [[Francese (lingua)|Frociese]] e l'[[Itagliano]], con aggiunta di fonemi arcani derivanti da qualche libro oscuro e di cui neanche i piemontesi d.o.c. hanno la piena padronanza. |
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⚫ | I piemontesi di natura sono molto arrendevoli in determinati campi, come per esempio quello della lingua. Difatti non hanno mai parlato fino al 1200 [[d.c.]]; dopodiché hanno scelto di imparare a parlare e hanno chiesto aiuto ai toscani. Questi hanno accettato cedendo volentieri i foni che non usavano molto al popolo padano; il risultato è stato una lingua dove la lettera più semplice da pronunciare è ''ů''. |
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⚫ | I piemontesi di natura sono molto arrendevoli in determinati campi, come per esempio quello della lingua. Difatti non hanno mai parlato fino al 1200 [[d.c.]]; |
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Qui sotto l'esempio (malscritto) di un discorso tra calzolaio e cliente: |
Qui sotto l'esempio (malscritto) di un discorso tra calzolaio e cliente: |
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La scrittura e la pronuncia di questo discorso cambiano comunque di città in città |
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Si annovera tra i prodotti piemontesi: |
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* La [[Luciana Litizzetto]] |
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== Roba ca's mangia (roba che si mangia) == |
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Il cibo piemontese è composto perlopiù da robetta leggera adatta a una dieta sana e bilanciata degna di [[Paris Hilton]], tra cui si annovera: |
Il cibo piemontese è composto perlopiù da robetta leggera adatta a una dieta sana e bilanciata degna di [[Paris Hilton]], tra cui si annovera: |
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*La [[Nutella|Gnutella]]: da consumarsi a colazione o durante la merenda, questo marrone concentrato di [[nocciole]], [[cioccolato]] e [[burro]] |
*La [[Nutella|Gnutella]]: da consumarsi a colazione o durante la merenda, questo marrone concentrato di [[nocciole]], [[cioccolato]] e [[burro]] è tra i dolci più leggeri della cucina tipica: bastano un paio di spalmate su un po' di pane per darti tanta energia da dormire nudo in ghiacciaia, inevitabilmente contrasterai la potenza frigorifera di [[Mr. Freeze]] di batman e dormirai sereno anche sotto la neve. |
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* La polenta: il cibo dei poveri, svalutata e snobbata dai più, contiene [[millemila]] calorie. Casualmente ha lo stesso colore del sole d' |
* La polenta: il cibo dei poveri, svalutata e snobbata dai più, contiene [[millemila]] calorie. Casualmente ha lo stesso colore del sole d'autunno, e di solito deve essere ingerita alla stessa temperatura, altrimenti diventa un ottimo collante industriale. Ottima prima delle gare di triathlon e delle scommesse piemontesi, che di solito sono del tipo "dato che siamo a [[Venezia]], che ne dici di vedere chi torna per primo a [[Torino]] a nuoto?". Tra le combinazioni più letali troviamo quella con peperonata e salsiccia |
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* Il fritto misto: |
* Il fritto misto: incommentabile congrega di [[bomba di fine del mondo|bombe]] al colesterolo, questo piatto letale annovera, oltre alle parti più inconsuete di ogni animale impanate e fritte, anche dei dolci impanati e fritti, di cui il più leggero è la mela fritta (sisì, proprio fritta, chiedi a [[Tua madre| mia mamma]] se non ci credi) |
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* La finanziera: strano incrocio tra bollito e minestra, richiede giorni di preparazione e contiene al suo interno verdure e carne in abbondanza |
* La finanziera: strano incrocio tra bollito e minestra, richiede giorni di preparazione e contiene al suo interno verdure e carne in abbondanza. Una cucchiaiata sfama anche [[Giampiero Galeazzi| Galeazzi]]. |
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* La bagna cauda: leggerissima salsa di acciughe salate fatte friggere in burro ed olio con abbondante quantità di teste d'aglio. È considerata arma di distruzione di massa dall'ONU: pare che Saddam ne fosse ghiotto, e questo avrebbe causato [[guerra|qualche lieve incomprensione]] |
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'''{{Cit|<big>È nàèn pùsibil ca'i sia d'l'eva n'ta gamba. Dev'esi chicadun d'bastard' c'à meischame l'vin</big>|Imprecazione incomprensibile di un piemontese dal medico}}''' |
'''{{Cit|<big>È nàèn pùsibil ca'i sia d'l'eva n'ta gamba. Dev'esi chicadun d'bastard' c'à meischame l'vin</big>|Imprecazione incomprensibile di un piemontese dal medico}}''' |
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'''{{Cit|<big>Non é possibile che ci sia dell'acqua nella gamba. Deve esserci qualche bastardo che mi ha mischiato il [[vino]]</big>|Traduzione della citazione (sentita veramente!!)}}''' |
'''{{Cit|<big>Non é possibile che ci sia dell'acqua nella gamba. Deve esserci qualche bastardo che mi ha mischiato il [[vino]]</big>|Traduzione della citazione (sentita veramente!!)}}''' |
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Come si evince, il vero piemontese assume esclusivamente vino. Questo |
Come si evince, il vero piemontese assume esclusivamente vino. Questo ha favorito la diffusione dello stesso, che si è evoluto in [[millanta]] modi diversi; tra i più famosi ricordiamo: |
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*il [[barbera]] ([[alcol]] puro non denaturato), |
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*il [[grignolino]]: probabilmente uno dei nomi piemontesi dell'acqua, questo vino a bassa gradazione viene assunto solo in mancanza d'altro. È anche conosciuto come "l'ultima spiaggia del piemontese" |
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* il [[moscato]]: memori del cibo da loro prodotto, non poteva mancare nel carnet dei vini un vino dolce, probabilmente fatto da [[alcol]], [[zucchero]], [[miele|cacca dell'ape maia]], [[romanzi]] rosa, e storie d'amore. Si pensa che la cifra scritta sulla bottiglia non sia la gradazione alcolica ma la percentuale di non zucchero presente nella mortale bevanda. |
* il [[moscato]]: memori del cibo da loro prodotto, non poteva mancare nel carnet dei vini un vino dolce, probabilmente fatto da [[alcol]], [[zucchero]], [[miele|cacca dell'ape maia]], [[romanzi]] rosa, e storie d'amore. Si pensa che la cifra scritta sulla bottiglia non sia la gradazione alcolica ma la percentuale di non zucchero presente nella mortale bevanda. |
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*[[Martini]]: richiestissimo dai viaggiatori, dai piloti, dai camionisti e guidatori vari; si pensa sia dovuto al famoso spot: "No Martini, non parti"; |
*[[Martini]]: richiestissimo dai viaggiatori, dai piloti, dai camionisti e guidatori vari; si pensa sia dovuto al famoso spot: "No Martini, non parti"; |
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*[[Cinzano]]: vino tipico dell'astigiano, ad |
*[[Cinzano]]: vino tipico dell'astigiano, ad [[Asti]] è una chimera. Mah! |
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[[Categoria:Regioni italiane]] |
Versione delle 18:39, 1 ago 2009
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Il Piemonte è una strana regione del pianeta Urano, abitata da strani individui che si fanno chiamare piemontesi comandati dal Senatùr. Recentemente invasa dai marocchini, la regione cerca di resistere all'assalto, facendo emergere il suo lato maligno, scatenando nei suoi abitanti:
- manie inquisitorie modello caccia-alle-streghe
- Quel sentimento che... guarda, quel sentimento che... fa venire voglia di.... guarda, una roba che.... uhuhuhuh...
- Microfoni
Storia e battaglie
La storia dei piemontesi è abbastanza variegata, ma tutto sommato comprende:
- La battaglia della tv: questa lotta non è un'esclusiva della regione padana, tuttavia in essa si svolge con particolare ferocia; il conflitto, risalente più o meno alla nascita di Mike Buongiorno, consiste nel convincere gli astanti a prendere il telecomando lontanissimo per cambiare canale. Questa lotta ha favorito a conferire il titolo di "Bòugià nen" (che non si muove) al fiero popolo, che festeggia questo avvenimento tutti gli anni.
- L'unità di Itaglia: verificatosi per sbaglio, questo evento ha condannato la gente che travajiava (lavorava) a sorbirsi gli interventi di Roma ladrona.
Garibaldi
Al secolo chiamato comunista per via delle sue maglie rosse e non verdi come da tradizione, partì assieme a Tremille compagni con pignanta bottiglie di liquore (da bravi piemontesi qual erano), perché la nave andava a Marsala, con lo scopo di farsi una gita in Sicilia. Appena arrivato, tutti i Siciliani dell'isola interpretarono il suo gesto come una liberazione dagli spagnoli; Garibaldi invece interpretò il loro dialetto erroneamente: lui aveva capito di essere stato invitato dal re spagnolo per farsi sua figlia ispanica di nome Italia (l'equivoco era derivato anche dallo smaltimento del Marsala avanzato). Da qui il detto:
Quando si accorse dell'errore ormai il danno era fatto e non poteva più rimangiarsi la parola data.
Dialetto piemontese
Una via di mezzo tra il Frociese e l'Itagliano, con aggiunta di fonemi arcani derivanti da qualche libro oscuro e di cui neanche i piemontesi d.o.c. hanno la piena padronanza.
I piemontesi di natura sono molto arrendevoli in determinati campi, come per esempio quello della lingua. Difatti non hanno mai parlato fino al 1200 d.c.; dopodiché hanno scelto di imparare a parlare e hanno chiesto aiuto ai toscani. Questi hanno accettato cedendo volentieri i foni che non usavano molto al popolo padano; il risultato è stato una lingua dove la lettera più semplice da pronunciare è ů.
Qui sotto l'esempio (malscritto) di un discorso tra calzolaio e cliente:
- Calzolaio: «Ti ch' tachi nen i tac, tac i tac a mi che tac i tac?»
- Cliente: «Mi can'tac i tac, tac i tac a ti, che tac'i tac ? Tach'te ti i to tac»
La scrittura e la pronuncia di questo discorso cambiano comunque di città in città
Prodotti piemontesi
Si annovera tra i prodotti piemontesi:
Roba ca's mangia (roba che si mangia)
Il cibo piemontese è composto perlopiù da robetta leggera adatta a una dieta sana e bilanciata degna di Paris Hilton, tra cui si annovera:
- La Gnutella: da consumarsi a colazione o durante la merenda, questo marrone concentrato di nocciole, cioccolato e burro è tra i dolci più leggeri della cucina tipica: bastano un paio di spalmate su un po' di pane per darti tanta energia da dormire nudo in ghiacciaia, inevitabilmente contrasterai la potenza frigorifera di Mr. Freeze di batman e dormirai sereno anche sotto la neve.
- La polenta: il cibo dei poveri, svalutata e snobbata dai più, contiene millemila calorie. Casualmente ha lo stesso colore del sole d'autunno, e di solito deve essere ingerita alla stessa temperatura, altrimenti diventa un ottimo collante industriale. Ottima prima delle gare di triathlon e delle scommesse piemontesi, che di solito sono del tipo "dato che siamo a Venezia, che ne dici di vedere chi torna per primo a Torino a nuoto?". Tra le combinazioni più letali troviamo quella con peperonata e salsiccia
- Il fritto misto: incommentabile congrega di bombe al colesterolo, questo piatto letale annovera, oltre alle parti più inconsuete di ogni animale impanate e fritte, anche dei dolci impanati e fritti, di cui il più leggero è la mela fritta (sisì, proprio fritta, chiedi a mia mamma se non ci credi)
- La finanziera: strano incrocio tra bollito e minestra, richiede giorni di preparazione e contiene al suo interno verdure e carne in abbondanza. Una cucchiaiata sfama anche Galeazzi.
- La bagna cauda: leggerissima salsa di acciughe salate fatte friggere in burro ed olio con abbondante quantità di teste d'aglio. È considerata arma di distruzione di massa dall'ONU: pare che Saddam ne fosse ghiotto, e questo avrebbe causato qualche lieve incomprensione
Roba ca's bèiv (cose che si bevono)
Come si evince, il vero piemontese assume esclusivamente vino. Questo ha favorito la diffusione dello stesso, che si è evoluto in millanta modi diversi; tra i più famosi ricordiamo:
- il barbera (alcol puro non denaturato),
- il grignolino: probabilmente uno dei nomi piemontesi dell'acqua, questo vino a bassa gradazione viene assunto solo in mancanza d'altro. È anche conosciuto come "l'ultima spiaggia del piemontese"
- il moscato: memori del cibo da loro prodotto, non poteva mancare nel carnet dei vini un vino dolce, probabilmente fatto da alcol, zucchero, cacca dell'ape maia, romanzi rosa, e storie d'amore. Si pensa che la cifra scritta sulla bottiglia non sia la gradazione alcolica ma la percentuale di non zucchero presente nella mortale bevanda.
- Martini: richiestissimo dai viaggiatori, dai piloti, dai camionisti e guidatori vari; si pensa sia dovuto al famoso spot: "No Martini, non parti";
- Cinzano: vino tipico dell'astigiano, ad Asti è una chimera. Mah!
Siamö padani, abiamö ün söniö nel cuöře, brüžare il tricölöre, brüžare il tricölöre!
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- La religione
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