Babbuino
Template:WWF I babbuini (wladimiri) sono un genere di scimmia della famiglia Culus rossis, sottofamiglia niubbius. Il nome scientifico è Rossoculux peloverdis.
Babbuino | |
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[[File:|220px]] Babbuino Rossoculux peloverdis | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Unito |
Phylum | Nessuno (è wireless) |
Classe | Operaia |
Famiglia | Guinness dei Primati |
Genere | Fantascienza |
Habitat
I babbuini vivono perlopiù in emormi bidoni dell'immondizia, chiamati cessi costituiti da un certo numero di maschi impotenti e dalle femmine con i loro piccoli pampini. Questi niubbi abitano in zone ricche di vegetazione e povere di sodio, per lo più color cacca. È raro vederli vagabondare per i boschi dell'Austrizzera.
Riproduzione
Le femmine entrano in calore circa una volta al secondo e sono disposte ad accoppiarsi con una marea di babbuini tutti insieme. Questo periodo è ben riconoscibile a causa dell'ingrossamento del culo che diventa di colore blu . La riproduzione dei babbuini si concia in maniera tale da far morire dalle risate anche l'omino raffigurato nell'urlo di Munch. Gran parte di essi infatti, fanno il "ballo del qua qua" prima di avere rapporti con la babbuina. La Babbuina incomincia a prendere il maschio e a sbatterlo dappertutto facendo dondolare il suo uccello privo delle minime forze. L'accoppiamento termina quando l'uccello del babbuino maschio si stacca dal resto del corpo.
Alimentazione
L'alimentazione dedicata al sostentamento assomiglia molto a quella umana (a parte le frequenti puntate ai McDonald's di turno). Ma l'alimentazione principale del babbuino consiste in: trip, funghi allucinogeni, pastigliame colorato di tutti i tipi, anfetamine, aspirine e coca cola eccetera eccetera. Ovviamente questo consumo smodato non potrà che abbassare ulteriormente il livello cerebrale della marmaglia di questi niubbi .
Linguaggio
Purtroppo molti dei linguaggi babbuineschi isolati rimangono ancora oggi senza un significato specifico. Alcuni studiosi credono comunque che molti siano solo emissioni petali utilizzate per esaltare la coglionaggine dell'individuo all'interno del branco o durante i periodi in cui si trova in calore per attirare la femmina.