Lorenzo Chediamanti, in arte Jovanotti, è un cantante, un poeta e un filosofo italiano, anche se talvolta i testi delle sue canzoni non sembrano scritti in tale lingua.
È anche protagonista del celebre romanzo "I promessi sposi" assieme a Lucia Annunziata. Ha introdotto nella musica italiana nuove tecniche quali il soliloquio e la supercazzola.
Le sue canzoni sono state oggetto di studi da parte dei più importanti luminari della scienza, che tutt'ora si interrogano su quali processi logici abbia usato Jovanotti per accostare le case di pane alle riunioni di rane nella canzone "Mi fido di te".

Don Jovanotti, detto il Don Giovanni.
« Io lo fo che non fono folo

anche quando fono folo
io lo fo che non fono folo

e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango »
(Jovanotti durante un colloquio col proprio psicologo)
« Amor che null'amato amar perdona
Jovanotti che detta a dante »
( Jovanotti detta a dante la sua prossima canzone )
« Falla girare, falla girare, cofì che tutti la poffano fentire »
(Jovanotti su una canna)
« E non m'annoio. E no che non m'annoio, non m'annoio. No che non m'annoio, non m'annoio, no che non m'annoio. »
(Jovanotti mentre cerca disperatamente di autoconvincersi a non spegnere lo stereo, mentre ascolta un suo album.)
« Serenata rap, serenata metropolitana, mettiti con me non sarò un figlio di puttana, non ci credere alle cose che ti dicono di me, sono tutti un po' invidiosi, chissà perché »
(Jovanotti che dimostra la sua autostima. )
« A te che sei, semplicemente sei sostanza dei giorni miei, sostanza dei giorni miei... »

Carriera

 
Jovanotti prima di scoprire le gioie del rasoio.

Jovanotti nasce in una clinica per sordomuti, fonti a lui vicine dichiarano che già appena nato avesse la barba.[citazione necessaria]
Inizia la sua carriera musicale come Disc Jockey presso alcune discoteche ma viene presto licenziato perché non aveva capito che il rap non era un genere da ballare in discoteca.

 
A destra, Jovanotti. A sinistra, ancora Jovanotti.

Dopo questo primo fallimento decise di entrare in politica e di candidarsi alle primarie del PD. Per pubblicizzare la sua candidatura, Jovanotti pubblicò il suo primo CD "Jovanotti for President" che si rivelò però un insuccesso in quanto fu vittima della pirateria da parte dei suoi avversari politici. Successivamente prende la patente A e pubblica l'album "La mia moto". Essendo stato bocciato all'esame di teoria per la patente D non ha mai pubblicato l'album "La mia corriera". I brani più famosi dell'album "La mia moto" sono "Cowboy" dedicato agli autisti dei filobus di Milano e "Vasco" dedicato a Cristoforo Colombo.

In occasione della Festa della mamma del 1990, Jovanotti pubblicò il singolo "Ciao mamma".

« Ciao mamma guarda come mi diverto »
(Ritornello di "Ciao mamma")

La canzone, dedicata alle vittime delle stragi del sabato sera, si rivelò un successone tanto che ne uscì anche una versione remix cantata dai bambini degli orfanotrofi.

Da questo momento la carriera di Jovanotti è tutto un crescendo: due anni più tardi decide di sfidare la sorte esibendosi in concerto un venerdì 13 cantando "Ragazzo fortunato".
L'anno successivo scrive, in collaborazione con i Gem Boy, la canzone "Siero positivo".

 
Jovanotti dopo aver passato sei mesi naufrago in un'isola sperduta.

Nel 1999 il cantautore decide di cambiare identità, scegliendo "Mai Più" come nuovo nome d'arte. A questo proposito scrisse la canzone "Il mio nome è Mai Più". Cambiò presto idea per scaramanzia, tornando a vestire i vecchi panni di Jovanotti.

Raggiunta ormai la maturità artistica, Jovanotti inizia ad esibirsi anche nei teatri. Il suo singolo "(Tanto)³" rappresenta una rivoluzione nel panorama della musica italiana in quanto introduce per la prima volta la tecnica del soliloquio shakespeariano: nel video della canzone infatti Jovanotti partecipa ad un acceso dibattito con sé stesso fatto di botte e risposte del tipo:

Jovanotti :   Cosa ti piace?  
Jovanotti :   Viaggiare.  
Jovanotti :   Tra il dire e il fare?  
Jovanotti :   Il mare.  
Jovanotti :   Cosa ti piace?  
Jovanotti :   Viaggiare.  
Jovanotti :   Tra il dire e il fare?  
Jovanotti :   Il mare.  

Durante l'esibizione del suddetto singolo al Festivalbar, Jovanotti è stato fermato e condotto d'urgenza alla clinica psichiatrica più vicina.

Nell'estate 2019 la Procura di Arezzo apre un'inchiesta sul tour "Jova Bitch Party", che vede Jovanotti indagato per racket e sfruttamento della prostituzione. Verrà tuttavia prosciolto dopo aver dimostrato che le signorine che animavano i suoi concerti non erano escort, bensì volontarie convinte a prestare servizio in cambio di un lampredotto e di un gadget dell'evento.

Perle di saggezza

« Tanto tanto tanto tanto tanto! »
(Jovanotti)

Ecco alcune frasi poetiche tratte dalle canzoni di Jovanotti che all'apparenza sembrerebbero avere un significato profondo ma in realtà non significano nulla.

Citazioni

 
Jovanotti mentre chiede l'elemosina seduto su un ciglio della strada.
« Come va il mondo? Male.

Come va il mondo? Bene.
Come va il mondo? Male.

Come va il mondo? Bene »
« L'affitto del fole si paga in anticipo prego; arcobaleno, più per meno meno! »
« Lo fai che il fanto Graal è nel falotto di mia nonna? »
« Amor che a nullo amato amar perdona, porco cane! »
« Fei come la mia moto,

fei proprio come lei.
Andiamo a farci un giro

foffi in te, io ci ftarei. »
« Una pentola che cuoce pezzi di dialoghi

come ftai, quanto cofta, che ore fono,

che fuccede, che fi dice, chi ci crede e allora ci fi vede! »
« Fono folo ftafera fenfa di te... »
« Ho le tafche piene di faffi »

Curiosità

  • Jovanotti ha pensato e scritto la canzone "Muoviti Muoviti" mentre lavorava in un centro per disabili.
  • Gli incassi derivanti dalla vendita dell'album "Buon sangue" sono stati interamente devoluti all'AVIS.
  • Quando va in pasticceria e chiede una torta Sacher la gente tende a guardarlo male.
  • Degli uccelli chiamati fratini hanno provato a sabotare il tour “Jova Beach”, ma Jovanotti ha arruolato un esercito di gatti che li hanno sterminati. Per questo è stato denunciato dal WWF e dal Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla.