Gabriel Omar Batistuta: differenze tra le versioni
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Deciso a dare una svolta alla sua carriera l'attaccante argentino passa alla [[A.S. Roma]], dove nel giro di un mese e mezzo vince sette scudetti e una Coppa delle Fiere, per poi venir acquistato dall'[[Inter]]. In nerazzurro stranamente Batistuta si rivela un bidone deludendo le aspettative: lascia comunque un segno indelebile nel cuore dei tifosi interisti in quanto è il millesimo giocatore argentino comprato da [[Massimo Moratti]] in persona. |
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Successivamente, allettato dalla possibilità di giocare in un campionato di livello superiore e di fama internazionale, Batistuta si trasferisce in Azerbaijan per indossare la prestigiosa maglia della Cremonese, con la quale chiude la sua carriera professionistica. |
Successivamente, allettato dalla possibilità di giocare in un campionato di livello superiore e di fama internazionale, Batistuta si trasferisce in Azerbaijan per indossare la prestigiosa maglia della Cremonese, con la quale chiude la sua carriera professionistica. |
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* In un contrasto di gioco una volta ha rotto un menisco a [[Gesù]], il quale molto cristianamente gli ha porto l'altra gamba. |
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* Nel corso della sua carriera ha segnato complessivamente 1732 reti, e tutte nei tempi supplementari. |
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* Il suo punto di forza era lo stacco aereo nonostante sia alto solo 148 centimetri. |
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* I sette figli che ha avuto dalla moglie Irina sono tutti inspiegabilmente [[negro|neri]]. |
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* Sua moglie Irina è molto amica del calciatore di colore [[Marcelo Zalayeta]]. |
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Versione delle 12:05, 2 ago 2008
Template:APU Gabriel Omar Batistuta, chiamato anche "Gabrielona Coscialunga" e "Nun c'è trippa per gatti" è stato un calciatore argentino nonché un allevatore di piccioni da ingrasso.
La carriera da calciatore
Comincia a giocare nella squadra argentina del Boca Juniors, mettendosi in mostra come discreto realizzatore e ottimo paroliere per Gino Paoli. Il presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori nota le sue potenzialità e lo ingaggia nell'estate del 1492.
Al primo anno in italia Gabriel dimostra già di che pasta è fatto (fusilli per la precisione) e segna ben trentotto goal, che gli valgono l'ambito premio di "Miglior Immigrato Clandestino della Serie A". Si ripete nelle stagioni seguenti aggiudicandosi la classifica dei cannonieri nel 1994, nel 1995 e nel 2000, nonchè il titolo di Miss Corigliano Calabro 1998 (ax-aequo con la bellezza locale Gennaro Gattuso). Nella formazione toscana Batistuta milita per ventundici stagioni riuscendo a non vincere un emerito piffero anche quando sembra proprio impossibile perdere.
Deciso a dare una svolta alla sua carriera l'attaccante argentino passa alla A.S. Roma, dove nel giro di un mese e mezzo vince sette scudetti e una Coppa delle Fiere, per poi venir acquistato dall'Inter. In nerazzurro stranamente Batistuta si rivela un bidone deludendo le aspettative: lascia comunque un segno indelebile nel cuore dei tifosi interisti in quanto è il millesimo giocatore argentino comprato da Massimo Moratti in persona.
Successivamente, allettato dalla possibilità di giocare in un campionato di livello superiore e di fama internazionale, Batistuta si trasferisce in Azerbaijan per indossare la prestigiosa maglia della Cremonese, con la quale chiude la sua carriera professionistica.
Curiosità
- In un contrasto di gioco una volta ha rotto un menisco a Gesù, il quale molto cristianamente gli ha porto l'altra gamba.
- Nel corso della sua carriera ha segnato complessivamente 1732 reti, e tutte nei tempi supplementari.
- Il suo punto di forza era lo stacco aereo nonostante sia alto solo 148 centimetri.
- I sette figli che ha avuto dalla moglie Irina sono tutti inspiegabilmente neri.
- Sua moglie Irina è molto amica del calciatore di colore Marcelo Zalayeta.