Caligola: differenze tra le versioni

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{{citazione|Mi odino pure, purché mi temano.|Caligola su come trattare il [[popolo]] e crescere i [[figlio|figli]]}}
{{storia}}
{{citazione|Sono d'accordo.|[[Professore]] di [[liceo]] su [[studente|studenti]]}}
[[Immagine:Caligola.jpg|thumb|rught|250px|Il giovine Caligola seviziato dai suoi amici legionari.]]
[[File:Caligola.jpg|thumb|right|300px|Le feste di Caligola erano sempre molto spassose. Qui si vede il giovine imperatore impegnato nel suo sport preferito.]]
'''Gaio Giulio [[Cesare]] Germanico''', (Campagna di [[nonno]], qualche anno d.c. - [[Roma]], qualche [[anno]] dopo ancora) registrato all'[[anagrafe]] come '''Caligola''', perché il nome non entrava nel registro e il [[padre]] andava di fretta, fu il terzo [[imperatore]] [[roma|romano]], salito al [[trono]] dopo la morte di [[Tiberio]], avvenuta per congelamento [[cervello|cerebrale]] dopo aver mangiato un [[gelato]] troppo in fretta. Le fonti [[storia|storiche]] lo hanno ritratto come un essere stravagante e sadico, ma questo solo perché gli storici, riconosciuti [[rompipalle]], non capivano il suo senso dell'[[umorismo]] e la sua innocente passione per la [[tortura]].


==Un'infanzia splendida==


Caligola era figlio di Agrippina Maggiore (in alcuni circoli conosciuta meglio come Ingroppona Maggiore) e da Germanico, un generale molto amato dai suoi [[soldato|soldati]] (ma mai quanto dalle loro [[moglie|mogli]]), soprattutto perché dopo ogni battaglia portava i sopravvissuti a prendere un [[sorbetto]]. Quel gran consolatore di [[vedova|vedove]] di suo padre lo avviò alla [[lotta]] greco-romana, nel senso che ogni [[sera]] dopo essersi sbronzato lo pestava con un capitello in stile dorico. <br/>
{{Citazione|Ahahahahahahahahaha!!!|Caligola|Caligola|sul [[Nulla]]|}}
Questi importanti insegnamenti tornarono molto utili durante la [[carriera]] militare del [[giovane]] Caligola, che cominciò fin dall'età di [[sei]] anni, poiché il padre, da gran [[genitore]] responsabile qual era, era solito portarsi dietro il figlio durante le sue campagne militari, dove poteva giocare con le [[testa|teste]] mozzate dei soldati [[morte|morti]]. <br/>
'''Caligola''', (Roma,.....infinito - Roma, 41 d.C.)
Durante questo periodo, il giovane acquistò il nome per cui è passato alla storia perché, nonostante il [[nome]] Gaio già inspirasse grande [[virilità]], i soldati erano soliti prenderlo per il [[culo]] per il fatto che portava la calzamaglia, credendo erroneamente che fosse la divisa ufficiale dei soldati romani, chiamandolo appunto Caligola, che in latino significa "lo cali in [[gola]]". <br/>
Fu un [[Dio]], un imperatore romano e forse anche figlio dell'[[Anticristo]]. Diventato famoso per la sua insana pazzia e soprattutto per avere nominato senatore il suo cavallo preferito. Diviene ben presto un folle pluriomicida e l'odiosissimo nemico del [[Senato]].
Durante una campagna in [[Oriente]], il padre venne assassinato, probabilmente dalla moglie visto che mesi prima era tornato dalla [[guerra]] in [[Germania]] senza farle neanche un [[regalo|regalino]]. <br/>
== L'infanzia di un folle ==
Questo fu un grave colpo per il giovane Caligola, che a quanto pare era destinato ad avere un'infanzia peggiore di [[Bambi]] e [[Jason Voorhees]] messi insieme. Di lì a poco, infatti, anche la [[madre]], gli [[zio|zii]], i cugini e il [[cane]] Fuffi vennero uccisi sotto ordine del [[senato]], perché i senatori si stavano annoiando e non sapevano come passare il [[tempo]]. <br/>
È sempre esistito - siccome è infinito -, ma muore inspiegabilmente per una congiura tramata di invidiosi senatori, che lo uccisero per prendere il potere da lui stesso usurpato venti anni prima della nascita di [[Cristo]].
Il padre era stato adottato da Tiberio, che era stato adottato da Cesare, il che rendeva Caligola il successore al trono. Si dice che Tiberio avesse intuito molto presto il carattere perverso del [[nipote]], probabilmente per il suo [[vizio]] di ruotare la [[testa]] di 360 gradi e di [[vomito|vomitare]] a raffica addosso alle [[gente|persone]], ma, considerato che il popolo romano lo odiava, decise di fargli una bastardata e lasciò il [[potere]] al giovane anticristo.
Nessuno fino ad oggi è riuscito ancora a capire come un dio immortale possa essere stato ucciso così facilmente.
Il [[testamento]] pare recitasse così:
[[File:Dipinto Caligola.jpg|right|thumb|230px|Caligola sceglie le ceneri di quale senatore sniffarsi per cominciare la giornata con energia.]]
{{citazione|Lascio il potere a quel [[pazzo]] squilibrato di Caligola. Così vedremo chi è il cattivo imperatore. Beccatevi questa [[stronzo|stronzi]]. Ci vediamo all'inferno.|}}


== Ascesa al trono ==
Sin da piccolo la sua famiglia lo portò spesso in campeggio a giocare con i legionari. In questi ambienti malsani, veniva addestrato all'arte della guerra e picchiato e seviziato ripetutamente dai porci e pederasti legionari.
I Genitori furono d'accordo, ed educarano il figlio secondo una dura legge [[Sparta|spartana]], secondo cui un individuo doveva subire ogni forma di violenza senza aprire bocca.
Divenne forte, muscoloso e forse anche intelligente.
Un perfetto [[scout]] volenteroso e pronto a combattere!
Comunque la fama di quegli anni è dovuta soprattutto alla ''fellatio'' che praticava ogni giorno, in onore dei legionari omossessuali. Creò una [[moda]], e venne soprannominato Caligola (Dal latino ''Calare in gola'').
Molestato continuamente ed educato alla ferrea disciplina del sopruso, divenne l'idolo della folla militare e già si delineò il suo destino, come futuro imperatore dell'immenso impero romano.
[[Immagine:Lupanare.jpg|thumb|right|200px|Caligola fotografato in momenti intimi con l'adorata sorella.]]
[[Drusilla]], sorella di Caligola, divenne con gli anni sempre più oggetto sessuale preferito dei giochi erotici del futuro imperatore. Forse [[Pochi]] lo sanno, ma l'[[incesto]] era una perversione normalissima, all'ordine del giorno.
Negli anni trenta dopo Cristo, Drusilla si ammalò e morì. Questa situazione porto alla definitiva degenerazione della follia di Caligola, che perse così il suo unico passatempo.


Caligola salì al trono all'età di ventiquattro anni, cioè il periodo della [[vita]] in cui ci si sente abbastanza adulti da ammazzarsi di [[vodka]] ogni sera, ma non abbastanza da pagare l'[[affitto]] e le bollette. Il [[ragazzo]] venne nominato imperatore col consenso di [[tutti]]: il [[popolo]], il [[senato]], il [[pubblico]] da [[casa]] col televoto. Nessuno avrebbe mai pensato che il caro [[ragazzo]] che andava in giro a strangolare i gatti randagi avrebbe mai potuto fare qualcosa di male con tutto quel potere in [[mano]]. <br/>
[[en:Caligula]]
Si credeva che sarebbe stato un bravo condottiero come il padre e, per confermare subito le previsioni, Caligola cominciò il suo impero massacrando tutti i suoi [[nemico|nemici]], chiunque lo guardasse storto (anche se era [[strabico]]) e chiunque fosse più bravo di lui a giocare a ruba-bandiera. <br/>
Poco dopo, il senato scoprì con grande costernazione che Caligola, [[pazzo]] com'era, ce l'aveva ancora con loro per quella vecchia storia dello [[sterminio]] della sua [[famiglia]]. A dimostrazione di ciò nominò il suo cavallo Incitatus senatore, il che venne visto come una grave offesa da parte della [[classe]] senatoria. In realtà tale gesto, visto in una prospettiva [[storica]], non fu poi così terribile, se si pensa che oggi in senato ci vanno le zoccole. <br/>
Si racconta inoltre che il [[giovane]] [[imperatore]] fosse continuamente colto da improvvisi attacchi d'ira, specialmente quando la [[A.S. Roma|maggica]] perdeva le partite di [[coppa]]. Per esempio, [[Tacito]], che nonostante il nome non si faceva mai i cazzi suoi, riporta che durante un banchetto Caligola scoppiò a ridere senza [[ragione]], cosicché uno dei commensali gli chiese il perché. Allora quel simpaticone di Caligola gli rispose che rideva perché stava pensando di [[omicidio|ucciderlo]], cosa che fece, ma stranamente questo non divertì molto l'ospite. <br/>
Inoltre, fece assassinare il suo erede al trono, temendo che fosse troppo pericoloso; il che ci potrebbe anche stare se non fosse che era stato lui stesso a nominarlo suo erede il giorno prima. Da episodi come questi si intuisce la sua passione per lo [[humor]] [[nero]], infatti niente lo faceva ridere più delle battute sugli [[africa|africani]]. <br/>
{{Dialogo|Caligola|Tu! Fermo! Guardie, torturatelo e uccidetelo.|Passante|Ma perché?|Caligola|Perché mi va!|Passante amante del bondage|E io?|Caligola|Guardie, fategli le coccole e ditegli che gli volete bene!|Amante del bondage|(scoppia a piangere) Bastardo!}}
Il suo impero assunse uno stampo autocratico e ben presto impose al popolo di venerarlo come un dio, ergendo una [[statua]] che lo raffigurasse in ogni luogo di culto, compresi templi, sinagoghe e [[stadio|stadi]] di [[calcio]]. Ciò nonostante, era un grande stratega nell'ambito della [[politica]]. Per esempio, per addolcire il popolo, spendeva una marea di [[soldi]] in giochi [[circensi]] ed elargizioni, per esempio regalando pugnali e [[veleno]] sfuso ai [[bambino|bambini]] per [[strada]]. <br/>
La sua [[vita]] fu sconvolta dalla morte della sorella, con la quale aveva un rapporto ancora più perverso di quello con il cavallo Incitatus, con il quale era solito passare ogni [[notte]] nel lettone matrimoniale (del resto non si diventa senatori senza qualche sacrificio).
[[File:Cavallo.jpg|thumb|left|180px|Il cavallo Incitatus, dopo la notizia della sua nomina a senatore.]]


== Campagne militari ==
== Caligola imperatore e i congiurati ==
Nel 37 d.C, Caligola venne nominato imperatore da quei decerebrati del Senato, che non si accorsero in tempo della sua follia, divenuta ormai malsana a livelli inimmaginabili.
Caligola divenne grande amico dei cani e dei cavalli; ma nessuno è riuscito a capire perché passava anche intere giornate con i suoi animali.
I primi anni del suo regno sanguinario si fece apprezzare soprattutto dal popolo e dalla casta militare, che apprezzava la decisione di Caligola di mantenere aperti gratuitamente e '''ventiquattrore su ventiquattro''' i bordelli della città, sparsi anche per tutto l'impero.


I suoi avi erano stati grandi condottieri, che aveano ucciso migliaia di persone pur di guadagnare qualche [[chilometro]] di [[terra]] in cui coltivare i [[pomodori]]. Per questo ogni volta che gli si prospettava una possibilità di entrare in [[guerra]] a Caligola veniva una strizza da [[paura]]. Per sua sfortuna era capitato in un momento in cui [[nessuno]] aveva voglia di farsi sforacchiare da [[testa]] a [[piedi]]. Ciò nonostante organizzò un esercito racimolando soldati nel [[club]] di [[briscola]] del [[nonno]] e mosse verso la [[Ighilterra|Britannia]]. <br/>
I senatori iniziarono a detestare e a contrastare le scelte dell'imperatore, che stava usurpando il loro potere senza avere il minimo riguardo. Spesso nelle sedute parlamentari, Caligola si dedicava alla [[masturbazione]] più selvaggia, oppure portava due o più concubine e se le faceva per ore.
Purtroppo Caligola non era mai stato forte in [[geografia]] e, dopo essersi reso conto che per arrivare in Britannia bisognava attraversare il [[mare]] e che lui non aveva neanche un materassino gonfiabile, decise che la Britannia non gli piaceva più e preferiva starsene a [[casa]]. Però la campagna militare ebbe comunque i suoi frutti, visto che l'esercito portò a casa delle splendide conchiglie raccolte sulla [[spiaggia]]. Di ritorno dalla campagna, Caligola ci tenne a sottolineare che nessuno, neanche Cesare, era tornato dalla guerra con tutte quelle conchiglie.
I senatori invidiosi e frustrati sessualmente, tramarono una congiura per ucciderlo.
[[Immagine:Horse.jpg|thumb|left|180px|Il cavallo Incitatus, felice di essere stato appena nominato senatore.]]
Nel frattempo, Caligola, venuto a conoscenza della congiura ai suoi danni, nominò senatore il suo cavallo preferito, fece erigere un tempio e si fece proclamare [[Dio]], travestendosi spesso da [[Venere]].
Inoltre avvelenò moltissimi commensali al cenone di capodanno, tra cui i senatori sospettati di tradimento.
[[File:Serse 300.jpg|thumb|right|200px|Caligola imperatore, in tutta la sua alterigia.]]
Così il grande Caligola divenne il tiranno sanguinario, che noi tutti conosciamo, grazie ai libri di storia.


== Morte ==
Nell'ultimo anno della sua vita il '''Dio Caligola''' si dedico solamente al sesso più sfrenato (Con [[chiunque]]) e ai droga-party sui colli di Roma.
{{Cit|Sono qui per restare almeno altri [[cinque]] anni, cioè fino alla [[vecchiaia]].|Caligola un [[minuto]] prima di essere assassinato}}
I senatori vedevano questi spettacoli osceni, questi Sabba demoniaci senza poter far niente; perciò decisero il giorno dell'omicidio.
Caligola [[morte|morì]] assassinato dalla sua scorta personale, i pretoriani, scontenti perché non gli aveva concesso le [[vacanza|vacanze]] per il [[ponte]] di tutti i santi. Insieme a lui trovarono la morte tutti i suoi [[parenti]] fino al diciassettesimo grado di parentela (tanto per stare sicuri) e ne venne proclamata la ''damnatio memoriae'', il che consisteva nel fatto che appena qualcuno provava a parlare di lui, tutti erano costretti a tapparsi le [[orecchie]] e urlare "nanana nanana". <br/>
L'unico a salvarsi fu lo zio [[Claudio]], che durante l'eccidio si era coraggiosamente nascosto dietro le [[tende]], incurante del [[pericolo]]. I pretoriani dopo averlo trovato, avendo notato che le tende avevano improvvisamente cominciato a ruttare, furono colpiti dal suo [[coraggio]] e lo nominarono imperatore e campione [[mondo|mondiale]] di [[nascondino]].
[[File:Caligola a letto.jpg|right|thumb|350px|Incitatus a letto con Caligola. Nell'antica Roma era questo il modo per andare avanti nella politica]]


== La fine di un Dio ==
== Lista dei morti di Caligola ==
*I suoi invitati a cena (non potevano starsene a [[casa]]?)
[[Immagine:Senatore.jpg|thumb|right|180px|Il povero Caligola colpito da una [[Cazzo|Verga]]: è la sua fine...]]La fine di Caligola è molto stupida; come tutte le morti degli imperatori assassinati.
*I suoi [[schiavo|schiavi]], anche detti [[stagista|stagisti]]
Mentre Caligola osservava il suo etereo riflesso nello specchio della sua stanza, non si accorse in tempo che dietro di lui, c'era un senatore arrapato con una [[Cazzo|verga]] in mano.
*Chi lo guardava negli [[occhio|occhi]] mentre gli parlava
*Chi gli stava sulle palle
*Chi gli guardava le [[palle]] mentre gli parlava dei suoi occhi
*[[John Fitzgerald Kennedy]], sì anche lui!
*[[Pippus Maximus]], anche se si sospetta che sia morto per disidratazione
*Incitatus, suicidato dopo l'assassinio del suo grande [[amore]]
*Gli [[studente|studenti]] bocciati alla [[esame di maturità|maturità]] per colpa sua e della storia di Roma


== Curiosità ==
Il povero Caligola non poté far nulla, e venne colpito ripetutamente con quello strumento, finché non andò a sfracellarsi contro lo specchio, e i vetri si conficcarono nel suo cervello.
{{curiosità}}
Così muore un imperatore, un dio devastato dalla sua follia.
*Si pensa che i comportamenti folli di Caligola potessero essere dovuti ad una malattia degenerativa o ad una combinazione di epilessia, ipertiroidismo, ginocchio della lavandaia, colpo della [[strega]] e [[diarrea]] fulminante.
*Un giorno litigò con la [[statua]] di [[Giove]], perché a quanto pare gli aveva mancato di [[rispetto]]. Alla [[fine]] la [[cosa]] si risolse per il meglio, con Caligola che non solo perdonò Giove, ma che finì col pomiciarci violentemente.
*Mangiava [[cibo|cibi]] cosparsi d'[[oro]], cosicché anche la sua [[merda]] valesse di più dei suoi sudditi.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

*[[Cazzo|Verga]]
*[[Incesto]]
*[[Impero Romano]]
*[[Pazzia]]
*[[Giulio Cesare]]
*[[Zoofilia]]
*[[Senato]]
*[[Senato]]
*[[Roma]]
*[[Impero romano]]
*[[Sesso]]
*[[Gay]]
*[[Pedofilia]]
*[[Tinto Brass]]




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| width="30%" |Succeduto da:<br />'''[[Claudio]]'''
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[[Categoria:Imperatori]]
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[[categoria:esseri mitologici]]
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[[Categoria:Esseri mitologici]]
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[[Categoria:Antica Roma]]


[[fi:Caligula]]
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[[en:Caligula]]
[[es:Calígula]]
[[es:Calígula]]

Versione attuale delle 17:24, 5 gen 2023

« Mi odino pure, purché mi temano. »
(Caligola su come trattare il popolo e crescere i figli)
« Sono d'accordo. »
Le feste di Caligola erano sempre molto spassose. Qui si vede il giovine imperatore impegnato nel suo sport preferito.

Gaio Giulio Cesare Germanico, (Campagna di nonno, qualche anno d.c. - Roma, qualche anno dopo ancora) registrato all'anagrafe come Caligola, perché il nome non entrava nel registro e il padre andava di fretta, fu il terzo imperatore romano, salito al trono dopo la morte di Tiberio, avvenuta per congelamento cerebrale dopo aver mangiato un gelato troppo in fretta. Le fonti storiche lo hanno ritratto come un essere stravagante e sadico, ma questo solo perché gli storici, riconosciuti rompipalle, non capivano il suo senso dell'umorismo e la sua innocente passione per la tortura.

Un'infanzia splendida

Caligola era figlio di Agrippina Maggiore (in alcuni circoli conosciuta meglio come Ingroppona Maggiore) e da Germanico, un generale molto amato dai suoi soldati (ma mai quanto dalle loro mogli), soprattutto perché dopo ogni battaglia portava i sopravvissuti a prendere un sorbetto. Quel gran consolatore di vedove di suo padre lo avviò alla lotta greco-romana, nel senso che ogni sera dopo essersi sbronzato lo pestava con un capitello in stile dorico.
Questi importanti insegnamenti tornarono molto utili durante la carriera militare del giovane Caligola, che cominciò fin dall'età di sei anni, poiché il padre, da gran genitore responsabile qual era, era solito portarsi dietro il figlio durante le sue campagne militari, dove poteva giocare con le teste mozzate dei soldati morti.
Durante questo periodo, il giovane acquistò il nome per cui è passato alla storia perché, nonostante il nome Gaio già inspirasse grande virilità, i soldati erano soliti prenderlo per il culo per il fatto che portava la calzamaglia, credendo erroneamente che fosse la divisa ufficiale dei soldati romani, chiamandolo appunto Caligola, che in latino significa "lo cali in gola".
Durante una campagna in Oriente, il padre venne assassinato, probabilmente dalla moglie visto che mesi prima era tornato dalla guerra in Germania senza farle neanche un regalino.
Questo fu un grave colpo per il giovane Caligola, che a quanto pare era destinato ad avere un'infanzia peggiore di Bambi e Jason Voorhees messi insieme. Di lì a poco, infatti, anche la madre, gli zii, i cugini e il cane Fuffi vennero uccisi sotto ordine del senato, perché i senatori si stavano annoiando e non sapevano come passare il tempo.
Il padre era stato adottato da Tiberio, che era stato adottato da Cesare, il che rendeva Caligola il successore al trono. Si dice che Tiberio avesse intuito molto presto il carattere perverso del nipote, probabilmente per il suo vizio di ruotare la testa di 360 gradi e di vomitare a raffica addosso alle persone, ma, considerato che il popolo romano lo odiava, decise di fargli una bastardata e lasciò il potere al giovane anticristo. Il testamento pare recitasse così:

Caligola sceglie le ceneri di quale senatore sniffarsi per cominciare la giornata con energia.
« Lascio il potere a quel pazzo squilibrato di Caligola. Così vedremo chi è il cattivo imperatore. Beccatevi questa stronzi. Ci vediamo all'inferno. »

Ascesa al trono

Caligola salì al trono all'età di ventiquattro anni, cioè il periodo della vita in cui ci si sente abbastanza adulti da ammazzarsi di vodka ogni sera, ma non abbastanza da pagare l'affitto e le bollette. Il ragazzo venne nominato imperatore col consenso di tutti: il popolo, il senato, il pubblico da casa col televoto. Nessuno avrebbe mai pensato che il caro ragazzo che andava in giro a strangolare i gatti randagi avrebbe mai potuto fare qualcosa di male con tutto quel potere in mano.
Si credeva che sarebbe stato un bravo condottiero come il padre e, per confermare subito le previsioni, Caligola cominciò il suo impero massacrando tutti i suoi nemici, chiunque lo guardasse storto (anche se era strabico) e chiunque fosse più bravo di lui a giocare a ruba-bandiera.
Poco dopo, il senato scoprì con grande costernazione che Caligola, pazzo com'era, ce l'aveva ancora con loro per quella vecchia storia dello sterminio della sua famiglia. A dimostrazione di ciò nominò il suo cavallo Incitatus senatore, il che venne visto come una grave offesa da parte della classe senatoria. In realtà tale gesto, visto in una prospettiva storica, non fu poi così terribile, se si pensa che oggi in senato ci vanno le zoccole.
Si racconta inoltre che il giovane imperatore fosse continuamente colto da improvvisi attacchi d'ira, specialmente quando la maggica perdeva le partite di coppa. Per esempio, Tacito, che nonostante il nome non si faceva mai i cazzi suoi, riporta che durante un banchetto Caligola scoppiò a ridere senza ragione, cosicché uno dei commensali gli chiese il perché. Allora quel simpaticone di Caligola gli rispose che rideva perché stava pensando di ucciderlo, cosa che fece, ma stranamente questo non divertì molto l'ospite.
Inoltre, fece assassinare il suo erede al trono, temendo che fosse troppo pericoloso; il che ci potrebbe anche stare se non fosse che era stato lui stesso a nominarlo suo erede il giorno prima. Da episodi come questi si intuisce la sua passione per lo humor nero, infatti niente lo faceva ridere più delle battute sugli africani.

- Caligola: “Tu! Fermo! Guardie, torturatelo e uccidetelo.”
- Passante: “Ma perché?”
- Caligola: “Perché mi va!”
- Passante amante del bondage: “E io?”
- Caligola: “Guardie, fategli le coccole e ditegli che gli volete bene!”
- Amante del bondage: “(scoppia a piangere) Bastardo!”

Il suo impero assunse uno stampo autocratico e ben presto impose al popolo di venerarlo come un dio, ergendo una statua che lo raffigurasse in ogni luogo di culto, compresi templi, sinagoghe e stadi di calcio. Ciò nonostante, era un grande stratega nell'ambito della politica. Per esempio, per addolcire il popolo, spendeva una marea di soldi in giochi circensi ed elargizioni, per esempio regalando pugnali e veleno sfuso ai bambini per strada.
La sua vita fu sconvolta dalla morte della sorella, con la quale aveva un rapporto ancora più perverso di quello con il cavallo Incitatus, con il quale era solito passare ogni notte nel lettone matrimoniale (del resto non si diventa senatori senza qualche sacrificio).

Il cavallo Incitatus, dopo la notizia della sua nomina a senatore.

Campagne militari

I suoi avi erano stati grandi condottieri, che aveano ucciso migliaia di persone pur di guadagnare qualche chilometro di terra in cui coltivare i pomodori. Per questo ogni volta che gli si prospettava una possibilità di entrare in guerra a Caligola veniva una strizza da paura. Per sua sfortuna era capitato in un momento in cui nessuno aveva voglia di farsi sforacchiare da testa a piedi. Ciò nonostante organizzò un esercito racimolando soldati nel club di briscola del nonno e mosse verso la Britannia.
Purtroppo Caligola non era mai stato forte in geografia e, dopo essersi reso conto che per arrivare in Britannia bisognava attraversare il mare e che lui non aveva neanche un materassino gonfiabile, decise che la Britannia non gli piaceva più e preferiva starsene a casa. Però la campagna militare ebbe comunque i suoi frutti, visto che l'esercito portò a casa delle splendide conchiglie raccolte sulla spiaggia. Di ritorno dalla campagna, Caligola ci tenne a sottolineare che nessuno, neanche Cesare, era tornato dalla guerra con tutte quelle conchiglie.

Morte

« Sono qui per restare almeno altri cinque anni, cioè fino alla vecchiaia. »
(Caligola un minuto prima di essere assassinato)

Caligola morì assassinato dalla sua scorta personale, i pretoriani, scontenti perché non gli aveva concesso le vacanze per il ponte di tutti i santi. Insieme a lui trovarono la morte tutti i suoi parenti fino al diciassettesimo grado di parentela (tanto per stare sicuri) e ne venne proclamata la damnatio memoriae, il che consisteva nel fatto che appena qualcuno provava a parlare di lui, tutti erano costretti a tapparsi le orecchie e urlare "nanana nanana".
L'unico a salvarsi fu lo zio Claudio, che durante l'eccidio si era coraggiosamente nascosto dietro le tende, incurante del pericolo. I pretoriani dopo averlo trovato, avendo notato che le tende avevano improvvisamente cominciato a ruttare, furono colpiti dal suo coraggio e lo nominarono imperatore e campione mondiale di nascondino.

Incitatus a letto con Caligola. Nell'antica Roma era questo il modo per andare avanti nella politica

Lista dei morti di Caligola

  • I suoi invitati a cena (non potevano starsene a casa?)
  • I suoi schiavi, anche detti stagisti
  • Chi lo guardava negli occhi mentre gli parlava
  • Chi gli stava sulle palle
  • Chi gli guardava le palle mentre gli parlava dei suoi occhi
  • John Fitzgerald Kennedy, sì anche lui!
  • Pippus Maximus, anche se si sospetta che sia morto per disidratazione
  • Incitatus, suicidato dopo l'assassinio del suo grande amore
  • Gli studenti bocciati alla maturità per colpa sua e della storia di Roma

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Si pensa che i comportamenti folli di Caligola potessero essere dovuti ad una malattia degenerativa o ad una combinazione di epilessia, ipertiroidismo, ginocchio della lavandaia, colpo della strega e diarrea fulminante.
  • Un giorno litigò con la statua di Giove, perché a quanto pare gli aveva mancato di rispetto. Alla fine la cosa si risolse per il meglio, con Caligola che non solo perdonò Giove, ma che finì col pomiciarci violentemente.
  • Mangiava cibi cosparsi d'oro, cosicché anche la sua merda valesse di più dei suoi sudditi.

Voci correlate



Preceduto da:
Tiberio

Imperatore Romano

37 - 41
Succeduto da:
Claudio
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 22 febbraio 2015 con 87.5% di voti (su 8).
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