Utente:EdwardNigma/sandbox: differenze tra le versioni
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Esistono molte [[Leggenda metropolitana|leggende]] su chi abbia davvero scoperto il tè. Secondo il [[Buddhismo]], ad un [[monaco]] che sedeva sotto un albero del tè bevendo un bicchiere d'[[Acqua Freddalda|acqua freddalda]], caddero nel bicchiere alcune foglie. Inizialmente il monaco ebbe un'intuizione sulla legge di gravità, ma quando finì di bere la bevanda, divenne subito schiavo del suo {{citnec|gusto feenomenale}}. I nazionalisti [[Uzbekistan|Uzbeki]] invece rivendicano per loro la scoperta nel [[1592]] da parte un loro compatriota, che mentre abbeverava il suo [[yak]] in una torbiera, rimase incantato dal profumo delle erbe aromatiche miste a [[merda]] in decomposizione. Comunque sia, il tè venne subito spacciato dai farmacisti come antidetonante per i [[scoreggia|problemi intestinali]]. |
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=== Il tè in [[America]] === |
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Versione delle 01:36, 9 ott 2011
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progetti futuri
Ryan air Domo NHK Telefunken Iboprufene
PROGETTO DESTUB IRAN ffatto BLADE ffatto
MANUALE ANDARE AL LAVORO DROGATO ffatto
PROGETTO DESTUB thè
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LE ASSOCIAZIONI DEI DIRITTI UMANI CONDANNANO QUESTA PAGINA! Ehi tu: lo sai quanti bambini del terzo mondo sono morti per la tua tazza di tè? No? Lo sapevo, sei solo uno dei tanti figli di papà capitalisti a cui non gliene frega niente degli altri. Lo sfruttamento del lavoro è un grave reato, punibile con l'ascolto coatto degli album di Gigi D'Alessio, sei stato avvisato. Continua pure a leggere, ma sappi che avrai sulla coscienza le vite di quei poveri angioletti morti per poche foglie di tè. |
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Il tè, scritto anche té per chi sa distinguere l'accento acuto e quello grave [1], oppure thé per chi ha studiato il francese al CEPU, è l'analcolico biondo per eccellenza, ma al contrario del suo cugino, non fa impazzire il mondo. Anzi, lo rilassa.
Storia
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La scoperta del tè in Asia
Esistono molte leggende su chi abbia davvero scoperto il tè. Secondo il Buddhismo, ad un monaco che sedeva sotto un albero del tè bevendo un bicchiere d'acqua freddalda, caddero nel bicchiere alcune foglie. Inizialmente il monaco ebbe un'intuizione sulla legge di gravità, ma quando finì di bere la bevanda, divenne subito schiavo del suo gusto feenomenale[citazione necessaria]. I nazionalisti Uzbeki invece rivendicano per loro la scoperta nel 1592 da parte un loro compatriota, che mentre abbeverava il suo yak in una torbiera, rimase incantato dal profumo delle erbe aromatiche miste a merda in decomposizione. Comunque sia, il tè venne subito spacciato dai farmacisti come antidetonante per i problemi intestinali.
Il tè in America
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La pianta del tè era già conosciuta in età precolombiana, prepaleolitica e premestruale fra gli Aztechi e i Maya. Gli scavi di Mario Tozzi all'interno della ziqqurat di Cefalù, aiutato dal suo T-Rex assistente Ciro, hanno portato alla luce una realtà inquietante: sembra che le due civiltà andassero d'amore e d'accordo prima che il sacerdote Quekatzovuoi rivelasse agli altri membri della casta come ottenere la malefica bevanda. In seguito alla sua diffusione tra tutte le classi sociali, divenne molto di moda consumare dopo il lavoro una tazza di tè, rilassandosi con gli amici. Nessuno però poteva prevedere gli effetti nefasti sul corpo umano: assuefazione, dipendenza ed irascibilità rendevano gli indios un popolo alla mercè degli spacciatori di tè. In seguito alla crescita del crimine organizzato, molti quartieri di Tenoc...Tenochitic...della capitale azteca, divennero un covo di malfattori e tossici assetati di sangue, capaci di sgozzare la loro mamma per un bicchiere di Estathè. Alcuni geni tra i politici come Ikiarlos Xiovanardes credevano che tutto fosse una punizione divina per l'omosessualità sempre più diffusa nella società azteca. Per sfortuna gli aztechi oltre ad essere primitivi erano anche scemi del tutto, ed il sovrano Montezuma gli diede retta, facendo sacrificare dal radicalista Xiovanardos millanta immigrati Maya, come viene mostrato in Apocalypto di Mel Gibson. Da qui sarebbe nata la faida tra Atzechi e Maya, che continua ancora oggi a suscitare sgomento perfino tra le peggiori cosche calabresi.
All'arrivo di Cortéz in ciità, i teocalli erano fatti per metà di pietra e per metà di cadaveri e la città era semi devastata da bande di delinquenti che scorrazzavano in lungo e in largo la notte. Consapevole dei danni che aveva creato la pianta del tè, lo spagnolo dichiarò la bevanda fuorilegge e decise di sostituirla con altre più innocue, come la pianta del cioccolato e quella della cocaina.
Più facile fu la penetrazione di Francisco Pizarro in Perù e Colombia: qui gli indios, abituati al consumo della cocaina [2] erano immuni ai deleteri effetti della teina sull'organismo, quindi Pizarro poté portare una piantina al duca di Milano Massimo Moratti, che per ricompensare il coraggio dell'avventuriero lo assunse alla sua corte come raccattapalle insieme al fratello, David Pizarro.
Il tè in Europa
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La diffusione del tè in Europa avvenne molto più tardi rispetto che in America. A causa del controllo della Chiesa cazzolica, che reprimeva ogni impulso di vita orientale, esotico e trasgressivo, la bevanda rimase un tabù per molte persone, insieme al sushi e al pollo fritto.
Il primo stato a legalizzare il tè fu, manco a dirlo, l'Inghilterra. Grazie alle sue colonie in Oceania,Pomerania, Transilvania, Sri Lankia e Giappocina, ogni giorno venivano consumate tonnellate di tè, ma tutto ha un prezzo: a causa del riscaldamento prodotto dalle teiere, l'aria di Londra divenne presto piena di fuliggine, come scrisse Charles Dickens nei suoi ormai illustri romanzi. A trarre il maggior vantaggio dalla situazione fu il grossista di tè Lipton Ice Tea, nominato dalla regina Vittoria col titolo di "Sir" e gran cavaliere dell'ordine massonico britannico. Il suo prodotto divenne famoso in tutto il mondo, diffondendo la voglia di tè in tutti gli europei.
Subito si alzarono cori di protesta per liberalizzare il consumo di tè nei vari stati. Migliaia di adolescenti scesero in piazza per protestare. L'Olanda, per tagliar la testa al toro, legalizzò il tè, le canne e la prostituzione.
La vendita di tè al pubblico in Italia, come sempre ultima ruota del carro, venne legalizzata solo con la finanziaria del 1861, fatta 5 minuti dopo l'unità. Le reazioni del pubblico e dei mercati non si fecero attendere in borsa, e piazza affari [3] vide salire alle stelle le azioni della Lipton®, Estathè® e San Benedetto®.
Il virus del the
Nonostante il nome originale in italiano fosse "Tè", varie case produttrici di questa bevanda decisero che scriverlo in inglese avrebbe fatto più figo, e assunsero giustamenente un russo che conosceva a malapena la propria lingua per svolgere questo compito. Egli tradusse "tè" con la parola inglese che più ci assomigliava, ovvero "the", che significa "il". Da quel giorno la maggior parte della popolazione italiana beve "il". Secondo i Ricercatori Infasil, questo virus mutogeno [4], favorito da un ambiente culturalmente anaerobico [5], si è rivelato favorevole alla proliferazione del morbo del "the", che ha infettato tutti gli antivirus della lingua italiana, come il Garzanti o lo Zanichelli. Chi soffre di questa grave patologia, ha un calo alle difese immuno-lessicali e rischia di contrarre l'ancor più facilmente morbo di E' . Finora non è stato trovato antidoto o vaccino alla mutazione, perciò, se vuoi che i tuoi figli crescano in un mondo dove non si bevono articoli, segnala i casi di abuso del termine "the" all'ufficiale sanitario di Nonciclopedia. Penseremo noi a riportare ordine e giustizia con i giusti mezzi rieducativi.
Il lento declino del tè
Con l'avvento di altri tipi di droghe sintetiche come la Coca Cola, l'Ecstasy e World of Warcraft, il tè passò di moda, ed il suo consumo rimase costante solo nel Regno Unito, vista la forte domanda della Regina Elisabetta II. Attualmente la sovrana è entrata in una comunità protetta di recupero per teinomani; il tabloid Chi? ed il notiziario di Canale 5 Verissimo, seguono ogni giorno i progressi della tenace vecchietta. Più di recente alcuni isotopi del teinuum, uno degli ultimi elementi della tavola periodica è stato utilizzato dal chimico Giucas Casella come ipnotico e incubolitico. I test, condotti nel laboratorio di Buona Domenica, hanno dato risulati incoraggianti su primati come Adriano Pappalardo ed esseri umani con sistema nervoso primitivo come Sandro Mayer e Antonio Zequila. Per acquistare un campione di questo prototipo basta contattare direttamente Dan Peterson che si occuperà di importarlo dalla colombia.
Polemiche sulla raccolta del tè
Con il progredire della civiltà umana sono cambiate molto spesso le regole del gioco: se nella preistoria il cannibalismo era un hobby praticato nei fine settimana, col passaggio al cristianesimo venne messo al bando. Se durante l'Impero romano la schiavitù era un diritto/dovere, oggi è ammesso essere solo schiavi della figa.
La guerra del tè
Cosa è e cosa non è il tè
Cosa è il tè.
- È il tè.
- Es el té, si eres español.
- It's the tea, if you are inglish.
- Est le thé, si vous êtes français et beaucoup gay.[6]
- È quella cosa che esce dal tuo uccello quando vai in bagno.
- È una pianta carnivora assassina.
Cosa NON è il tè
- NON È il THE.
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Il tè non è il the. Il tè non è il the. Il tè non è il the. Il tè non è il the. Il tè non è il the. Il tè non è il the.  |
- Non è il te. Te sei te, tè è il tè, il the è il the. Capito ?
- Una bevanda buona.
- Unico. Se per caso stai cercando il modo per creare la tua marca di tè con un'aroma di Marijuana, sappi che esistono ventordici combinazioni possibili per fare le bustine; ma tanto che te lo dico a fare? La gente ignorante e bifolca come te non apprezza le grandi differenze fra i vari tipi di th..tè.
- Olio di ricino, ma fa lo stesso cagare.
Note
Il Dio del Basket beve solo il tè migliore