Hans Ulrich Rudel

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Hans Ulrich Rudel è stato un asso dell'aviazione nonché un grande appassionato di sport e di IL-2 Sturmovik. Ha anche dato un grandissimo contributo alla tecnica, dimostrando che anche una vasca da bagno può volare.

La giovinezza

Hans Ulrich Rudel nasce in Germania il 2 luglio 1916, e fin da bambino mostra un certo interesse per le acrobazie e il volo; infatti già a tre anni si esibiva in pericolosissime evoluzioni con la moto, a cinque si buttò da un aereo utilizzando un ombrello come paracadute e a undici raggiunse il suo apice, facendo decollare lo scaldabagno di casa e svolazzando per il quartiere.

Proprio durante uno di questi "voli" venne notato da Adolf Hitler, il quale gli propose di entrare a far parte della coreografia durante i suoi deliri di massa le sue adunate oceaniche. Ma il futuro riservava al giovane Hans imprese ben più grandi.

La guerra

Un terribile caccia russo, accerrimo nemico di Rudel.

Allo scoppio della guerra Hitler decise di sfruttare il talento di Rudel a suo vantaggio, mettendolo ai comandi del veicolo più veloce e manovrabile mai concepito dall'umanità: lo Stuka. "È bellissimo! Certo, si guida come una vasca da bagno ed ha la stessa velocità di un bradipo, ma è fantastico! Mi ricorda lo scaldabagno che pilotavo quando ero piccolo!" disse Rudel dopo il suo primo volo sul nuovo aereo, e fu subito amore.

A bordo del suo rottame Stuka, Rudel partecipò alla guerra della civilissima Germania Nazista contro i barbarissimi Russi Comunisti, durante la quale ottenne numerosissimi successi. Ecco un elenco di tutti i bersagli distrutti durante la sua carriera nell'aviazione:

  • oltre 500 carri armati
  • oltre 800 veicoli, tra cui almeno 100 Fiat Panda
  • la Ferrari e lo yacht personali di Stalin (e poi stupisce che avesse messo una taglia sulla sua testa!?!)
  • numerose navi, tra cui una corazzata (molto probabilmente prodotta dalla stessa ditta che produceva lo scaldabagno su cui volava da piccolo), una portaerei colpendola in A6, B6, C6, D6, T9 e Z11 più svariati pedalò
  • numerosissimi aerei russi (ma quelli si buttano giù anche con una cerbottana)
  • due Morti Nere
  • le Torri Gemelle

Durante la guerra perse anche una gamba, ma questo non gli impedirà, anni dopo, di dedicarsi con successo allo sport.

Dopo la guerra

Rudel ha fatto tutto questo casino da solo, con la foza del pensiero.

Finita la guerra, trovatosi senza lavoro (e senza una gamba), Rudel sfruttò la sua esperienza per arricchirsi, e lo fece dedicandosi ai tornei di IL-2 Sturmovik, nei quali spadroneggiava con il suo Stuka e dove era l'unico in grado di abbattere un Me-262 o un IL-2 senza barare; come facesse è ancora oggi un mistero (erano in programma degli esperimenti al CERN per scoprirlo, ma sono stati sospesi).

Divenuto milionario grazie a quei tornei, passò il resto della propria vita sulla Terra dedicandosi agli sport; dapprima all'alpinismo, scalando senza ossigeno o altro tipo di strumento (nemmeno una piccozza o una corda) prima l'Aconcagua e poi l'Everest; poi si dedicò alla maratona, vincendo sei volte di fila la maratona di New York contro il super-favorito della competizione, Barack Obama; infine umiliò nei 100 metri, durante una gara passata alla storia, Usain Bolt, stabilendo inoltre il nuovo primato mondiale, da lui portato a 7,73 secondi con vento a sfavore...il tutto sempre con una gamba sola. Infine, prima di lasciarci, scrisse la sua autobiografia, intitolata Il pilota di ferro (forse riferendosi alla sua protesi alla gamba), in cui, oltre a essere raccontate le sue imprese, sono nascosti il segreto sull'origine dell'universo e la vera ricetta del kebab.

La fine

Rudel e il suo mitragliere in vacanza alle Hawaii, prima di bombardarle.

Ebbene, come tutti gli esseri umani, anche Rudel ci ha lasciati. Successe il 18 dicembre 1982, giorno in cui egli, alla guida del suo fidato Stuka, partì a candela verso lo spazio e nessuno lo vide più da allora. Alcuni astronomi sostengono di averlo visto scalare il Monte Olimpo su Marte, senza ossigeno o altro aiuto (e soprattutto senza gamba), ma questo avvistamento non è ancora stato confermato.

Curiosità

  • Durante i suoi voli consumò tanta di quella benzina che ancora oggi, in tutti i paesi dell'OPEC, ogni famiglia ha un suo santino e lo venera come un santo.
  • Le bombe da lui lanciate guadagnano lo status di bombe intelligenti.
  • Per i suoi meriti in guerra ebbe così tante decorazioni da diventare il primo uomo totalmente antiproiettile.
  • Stalin mise sulla sua testa una taglia da un milione di gelatine gommose per chiunque glielo portasse vivo (altrimenti l'assicurazione non gli ripagava tutti i danni).
  • Compare nelle scene finali del film Indipendence Day intento a distruggere le astronavi aliene con il suo amatissimo velivolo (il quale sopravvive alla battaglia).