LZ 129 Hindenburg

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Un grappolo di zeppelin allo stadio di crisalide. Il piccolo Hindenburg è quello più cicciottello segnato dalla freccia.
« Il velivolo più grosso mai costruito? Ottimo! Così persino un cieco col Parkinson armato di semplice fionda riuscirà colpirlo! »
(Comando inglese su LZ 129 Hindenburg.)
« Il mio è più grosso. »
(John Holmes su LZ 129 Hindenburg.)
« Aspetta di vedermi duro... »
(LZ 129 Hindenburg in risposta a John Holmes.)
« Il capitano era proprio un incompetente irresponsabile! »
(Schettino su disastro dell'Hindenburg.)
« L'esplosione dell'LZ 129 Hindenburg non era prevista. »

L'LZ 129 Hindenburg (Led Zeppelin, 1° gennaio 1935 - Vesuvio, febbraio 1944) è stato un famoso pallone gonfiato della Quarta Guerra Mondiale. La sua fama è dovuta al fatto che fu lo zeppelin più costoso, obeso e più rapidamente distrutto mai creato dall'uomo. Nonostante ciò fu pure classificato come mega-successo interplanetario del campo dirigibilico dirigibilesco dirigigrobodacciaio dei dirigibili. Misteri della classificazione umana...

Sviluppo

LZ 129 durante la pubertà mentre gioca con un umano. O forse se lo sta pappando, non si capisce bene...

Hindy nacque per caso quando, in un raduno hippy in Baviera, un po' di noia e un mucchio di preservativi scaduti stimolarono la creatività di un figlio dei fiori: ne prese un mucchio, li gonfiò e ci fece un bel mazzolino che donò alla sua bella. Uno di questi, però, non volle adattarsi alla vita di gruppo: si staccò e se ne andò per i fatti suoi.
Crebbe forte e rigoroso, aumentando la sua capienza e mettendo su un telaio robusto e appariscente che faceva perdere la testa a tutte le mongolfiere di passaggio.
A quattro anni riuscì a ottenere il primato di coso volante più grosso dei cieli, fatto che gli regalò notorietà e un impiego nella Luftwafer. Qui tecnici, coloristi e truccatrici s'adoperarono per adattarlo al trasporto di persone. E il buon Hindenburg venne totalmente snaturato: l'involucro di lattice venne sostituito da uno di cellulosa; il telaio venne infittito con dei trespoli per attaccarci palloncini da usare come scialuppe di salvataggio; fu riempito di idrogeno e vapori di stricnina e sulla pancia fu impiantata un'orribile cabina per i passeggeri. Il costo delle operazioni fu spropositato, il buon LZ 129 non era affatto contento di com'era diventato. Ma gli affari sono affari ed entro breve sarebbe stato inaugurato.

Il pasticcio

Una fredda nottata del '44 avvenne finalmente il momento del varo del bambinone del cielo. Si mollarono gli ormeggi e venne issata l'ancora. Per il primo secondo non parvero presentarsi problemi. Ma qualcosa non quadrava: i tecnici di volo assistettero dapprima alla formazione di una palla di fuoco nel cielo, più o meno nel punto dove avrebbe dovuto trovarsi il dirigibile.
L'Hindenburg al varo. Quando si cominciò a vedere la gente lanciarsi dalla cabina e rotolarsi per terra avvolta dalle fiamme iniziò a divagare il leggero sospetto che qualcosa non stesse funzionando per il verso giusto...
Si guardarono negli occhi e discussero per 34 secondi sul curioso fatto, concludendo che l'evento non era affatto previsto. Rivolgendo nuovamente lo sguardo allo zeppelin lo trovarono un po' scottato, rimpicciolito e spappolato al suolo. Un altro breve dibattito e la nuova considerazione: no, in effetti nemmeno quello era previsto.
Giunsero i soccorsi a sirene spiegate e catene di uomini disperati portavano secchi d'acqua, ma ormai c'era ben poco da salvare: un cumulo di stracci e lamiere infuocate illuminavano le spire di tenebre di un'alba ancor lontana. Volti vacui e tristi sul mucchio devastato. Saran state le tre, tre e un quarto del mattino. Era molto tardi. E se ne andarono tutti a letto.

Ipotesi sulle cause del pasticcio

Le ipotesi sulla dipartita del colosso dei cieli furono tante e nessuna di queste soddisfò completamente l'opinione pubblica. I giornali ne parlarono per qualche giorno, poi l'interesse si spense, cosa che non successe all'Hindenburg. Gli opinionisti organizzarono un ricevimento con rinfresco per svelare quello che definirono "il mistero del preservativo bucato" e si divisero in più schieramenti con ipotesi e tesi a riguardo. C'era il tifo per:

  1. Il gas altamente infiammabile, che permetteva al mostro di ergersi nell'atmosfera, che aveva preso fuoco;
  2. Il telaio impregnato di benzina e i trespoli di cartone, entrambi particolarmente infiammabili, che avevano preso fuoco;
  3. Gli enormi cavi d'acciaio mostruosamente infiammabili, che sostenevano il dirigibile tramite immense gru e dipinti di vernice trasparente per far credere che l'Hindenburg volasse sul serio, che avevano preso fuoco;
  4. Il capitano, sbronzo marcio, che aveva preso un bombardino di troppo e si era buttato dalla cabina di pilotaggio nell'errata convinzione d'essere sopra i giochi gonfiabili e di cadere sulla balena che apre e chiude la bocca;
  5. Un idiota che giocolava con pietre focaie che secondo i testimoni faceva il fenomeno nel vano motori ripetendo:
« Tanto non mi cadono, tanto non mi cadono, tanto non mi cad... ETCÌ..! D'oh... »

La discussione si accese. Quelli del gas bersagliarono quelli dei cavi d'acciaio, i quali si allearono con quelli del telaio, che si erano coalizzati contro quelli dell'idiota con le pietre focaie, mentre quello del capitano, che era da solo, faceva finta di niente e lanciava palline di pane sui nasi altrui senza farsi vedere. Il confronto degenerò all'arrivo dei dolci e il pacato diverbio si trasformò in una guerra del cibo. Intanto qualcuno fece timidamente notare che l'inaugurazione dell'LZ 129 era stata fatta, anziché con una bottiglia di champagne, con una molotov, che forse - ma dico forse - avrebbe potuto innescare un'esplosione. Il tizio che avanzò l'ipotesi venne subito zittito con una torta sbrisolona in faccia e schernito con disprezzo, poiché si sa che ai quei tempi le molotov non erano ancora infiammabili.
Alla fine, tra bignè spiaccicati e bombe di crema, qualcuno avanzò una degna conclusione:

« Non sappiamo cosa cacchio sia accaduto all'Hindenburg. Ma ragazzi, erano anni che non ci si divertiva così!!! »
«Diecimila metri quadrati? Tsk! Troppo facile!»

Conseguenze

Una sola e terribile: da quel brutto giorno, in tutte le favole con aeromobili e astronavi, guerre del cielo e città sospese tra le nuvole, i dirigibili fanno sempre la parte dei cattivi.

Curiosità

  • A scuola fu rimandato in fisica perché sosteneva che l'idrogeno non è assolutamente infiammabile.
  • Purtroppo, il giorno del decesso continuava a crederlo.
  • Steve Buscemi è morto nell'LZ 129 Hindenburg.
  • Il gas contenuto nel pallone fu aromatizzato al salmone affumicato per tracciare eventuali perdite. Così, quando un forte odore di pesce si spanse in sala da pranzo, i passeggeri, invece che allarmarsi, cominciarono a chiedere alla servitù a che ora si mangiasse.
  • Non era grasso, aveva solo il telaio grosso.

Voci correlate


Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 28 maggio 2013 col 55.6% di voti (su 9).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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