Utente:Flaming Ace/Sandbox/1: differenze tra le versioni

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[[File:Maven cat.gif|thumb|left|251px|Uno degli eroici felini che vengono in aiuto di Carter.]]
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Viene poi sbattuto in [[prigione]] dopo essere stato riconosciuto colpevole dell'immondo crimine di chiamarsi Randolph. Dopo qualche giorno, le ranocchie, vedendo che si annoia, lo portano a conoscere il loro [[amico]] Nyarlathotep, ma Randolph viene salvato da un battaglione di [[gatti]], che sterminano le rane a colpi di [[AK-47]]. Carter, non avendo molto più acume di un [[casco]] da [[bicicletta]], si fa lasciare dai gatti nella cittadina portuale, anziché davanti al volto di pietra.
Viene poi sbattuto in [[prigione]] dopo essere stato riconosciuto colpevole dell'immondo crimine di chiamarsi Randolph. Dopo qualche giorno, le ranocchie, vedendo che si annoia, lo portano a conoscere il loro [[amico]] Nyarlathotep, ma Randolph viene salvato da un battaglione di [[gatti]], che sterminano le rane a colpi di [[AK-47]]. Carter, non avendo molto più acume di un [[casco]] da [[bicicletta]], si fa lasciare dai gatti nella cittadina portuale, anziché davanti al volto di pietra.
Finalmente riesce a prendere la nave, che arriva con soli 27 giorni di ritardo, e arriva sull'isola dopo aver sconfitto eroicamente il mal di mare. Arrivato al cospetto del volto, vede quelle orecchie dai lobi allungati, quel mento che sembra stato appuntito con un temperino e ricorda dove ha già visto quel volto: {{s|è quello della Lola!}} nei mercanti di Sarkomand.
Finalmente riesce a prendere la nave, che arriva con soli 27 giorni di ritardo, e arriva sull'isola dopo aver sconfitto eroicamente il mal di mare. Arrivato al cospetto del volto, vede quelle orecchie dai lobi allungati, quel mento che sembra stato appuntito con un temperino e ricorda dove ha già visto quel volto: {{s|è quello della Lola!}} nei mercanti di Sarkomand. Carter giunge così alla città, il cui nome è ispirato a Samarcanda (la canzone di [[Vecchioni]], non la città), perché è convinto che i suoi abitanti assomiglino ai Grandi Antichi perché a loro piaceva fare fiki-fiki con le [[donne]] umane.
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Randolph si ritrova nel sottosuolo, dove abitano i ghoul, i suoi simpatici amici mangia-cadaveri depredatori di tombe. Pickman, uno dei ghoul più autorevoli, che una volta era un [[pittore]] ma divenne un ghoul a causa della mancanza di ispirazione, nonché amico di Randolph, gli assegna una scorta di ghoul [[bodyguard]] con tanto di occhiali scuri e auricolare. L'unica via d'uscita passa attraverso la città dei Gug, creature grandi, grosse e giuggiolone che adorano il patè di umano, ma corrono dalla mamma appena vedono un ghoul. Siccome Randolph assomiglia parecchio a un ghoul anche al naturale, ma ha la pelle troppo chiara, Pickman gli consiglia scherzosamente di rotolarsi nudo nel fango per un po', ma Randy lo fa davvero.
Carter e i ghoul decidono di giocare ai [[pirati]], così assaltano una delle fortezze delle ranocchiette lunari e, al grido di "Ahrr!", guida i non-morti alla vittoria, gettando
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Nyarlathotep spara a Randolph un pippone che non finisce più:
Nyarlathotep spara a Randolph un pippone che non finisce più:

Versione delle 12:32, 27 mag 2012

Hugo Ball

« Jolifanto bambla o falli bambla/großiga m'pfa habla horem/egiga goramen/higo bloiko russula huju/hollaka hollala/anlogo bung/blago bung blago bung/bosso fataka/ü üü ü/schampa wulla wussa olobo/hej tatta gorem/eschige zunbada/wulubu ssubudu uluwu/ssubudu/tumba ba-umf/kusa gauma/ba - umf »
(Hugo Ball, "Parole a caso".)
« Si dovrebbero bruciare tutte le biblioteche e lasciare che rimanga solo ciò che si conosce grazie al cuore. »
(Hugo Ball prima di venire accusato di piromania.)

Hugo Ball (Tedeschia, 22 febbraio 1886 - Casa di Don Abbondio, 14 settembre 1927) fu uno scrittore, giocoliere, poeta, regista teatrale e tedesco tedesco.

Vita

Ball nasce nel 1886 in casa sua in una famiglia fortemente cattolica, che lo educa a pane e sangue di Cristo.
Dal 1906 al 1907 e un pezzettino studia presso le università di Heidelberg, Monaco di Baviera, Francoforte e ogni altra città tedesca che gli viene in mente. Nel 1910 scopre, risolvendo le parole crociate, che la capitale è Berlino, e si trasferisce lì per diventare un attore di sitcom, genere televisivo molto amato da quei mattacchioni dei tedeschi. Qui fonda il Dadaismo, movimento che deve il suo nome all'ascolto fortuito, da parte di Ball, di Dadaumpa delle gemelle Kessler, all'epoca già cinquantenni.
Nel 1916 compra finalmente una stilografica, con cui scrive il Manifesto del Dadaismo

Casco

Un motociclista con un casco ultimo modello.
« L'oggetto si presenta concavo, poco più grande di una testa umana e dal peso di circa un kilogrammo. Sono presenti piccoli fori in prossimità della cima, e l'aspetto generale richiama quello di un elmo medievale. La mia conclusione è che si tratti di una sorta di vaso da fiori. »
(Uno scienziato napoletano osserva con interesse un casco.)

Il casco è un indumento protettivo atto a proteggere l'asfalto dagli schizzi di materia cerebrale dei motociclisti maldestri.

Storia

Un giovane napoletano mostra con orgoglio quello che reputa essere una bandiera del Napoli dalla forma inusuale.

Il casco fu inventato molto tempo fa dai Vichinghi; essi erano infatti affetti da uno strano disturbo, in seguito identificato con l'alcolismo, che li spingeva a scambiare l'idromele per acqua, e l'acqua per vodka. Ciò rendeva la loro guida alquanto pericolosa, così decisero di inventare un indumento capace di proteggere la testa, visto che nella mitologia norrena era il luogo in cui risiedeva il cervello. Quello delle corna non è altro che un clamoroso falso storico, così come il fatto che gli elmi da loro utilizzati servissero a proteggerli dalle ferite mortali. Con il tempo, il casco fu reso sempre più efficiente: nel Medio Evo si aggiunsero la visiera e il cimiero, che serviva a rendere più visibili i motociclisti a cavallo nella nebbia, mentre in epoca moderna l'acciaio fu sostituito dalla plastica, visto che l'acciaio era in via di estinzione.

Caratteristiche

Utilizzo

Il casco non viene disprezzato solo dai giovani; la motociclista della foto è infatti una giovane.

Sebbene venga spesso utilizzato come accessorio alla moda da tenere appeso al braccio, c'è chi ha ipotizzato che il casco dovrebbe essere infilato sulla testa, allo scopo di

Tipologie

Spagnolo
Integrale
Da bicicletta
Da motocross
Elmetto da cantiere
Casco spaziale

Utilizzato prevalentemente dagli astronauti motociclisti, consiste principalmente nella boccia di un pesce rosso fissata al resto della tuta da astronauta con molto nastro adesivo.

Disposofobia

« Quelli? Ma no, è solo che mi piace leggere! Quale sindrome dell'accumulo?! AHAHAH!!!... Ehm... »
« Il mio tessssoro! »
(Un accumulatore di Unici Anelli.)
« La disposofobia è senz'altro correlata ad un desiderio sessuale represso. »
(Sigmund Freud.)
« Non sono d'accordo. Giggity giggity! »
(Il famoso accumulatore di malattie veneree Glenn Quagmire.)

La disposofobia, detta comunemente sindrome dell'accumulo, detta volgarmente quegli stronzi che raccattano merda, o ancora butta via le mie cianfrusaglie e ti taglio il naso!, è una malattia che porta chi ne soffre a non buttare via niente, perché qualunque cosa può sempre servire[citazione necessaria]. Non va confusa tuttavia con l'avidità, poiché in quel caso non si butta niente perché ogni cosa può sempre servire a fare soldi[citazione necessaria].

Alessandro Magno, celebre accumulatore di nazioni.

Cause scatenanti

Spesso la disposofobia è causata da un trauma infantile, quasi sempre una molestia sessuale o l'aver perso il proprio orsacchiotto Anacleto Maria. Normalmente, se un malato riesce a regredire con l'ipnosi fino al momento traumatico, può riuscire a guarire parzialmente, acconsentendo a gettare via addirittura l'immondizia.

Tipico aspetto della camera da letto di un accumulatore.

L'accumulatore

Un accumulatore di cariche elettriche.

L'accumulatore è una persona che viene spesso emarginata a causa della sua anormalità o, più probabilmente, per la sua mania di collezionare anche le cagate del suo cane. Per un accumulatore è difficile vivere una vita normale: il disordine che regna in casa rende infatti difficili attività solitamente semplici, come eseguire salti mortali in avvitamento. Esiste poi un tipo particolare di accumulatore, che preferisce accumulare monete e banconote di vario taglio. Tale individuo è detto "spilorcio" o, se abita in Liguria, "genovese".

Cure

Curare la disposofobia è molto semplice: basta procurarsi il porto d'armi, noleggiare un lanciagranate, andare a casa dell'ammalato e sparare all'impazzata sulle sue cianfrusaglie, urlando facoltativamente "Prendi questo, brutto figlio di puttana!". In alternativa, è possibile chiamare uno psicologo che possieda una "laurea" e delle "credenziali", perché possa ipnotizzare "il" malato e così farlo retrocedere

con la memoria fino al ricordo del trauma, ma usare il lanciagranate, secondo Wikipedia, è altrettanto efficace. E sicuramente più divertente. Alcuni professori di disposofobiologia dotati di barba e occhiali con montatura quadrata - dunque molto affidabili - hanno dichiarato che, nella cura per il morbo, è molto efficace l'ipnosi. Sembra infatti che molti accumulatori siano riusciti a guarire dopo aver guardato troppi sketch di Giucas Casella che ipnotizza dei polli.

La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath

Lovecraft dopo aver riletto il manoscritto a un anno di distanza dalla stesura.
« [...] Fu allora che Randolph Carter incontrò i suoi amici ghoul, che abitavano nella zona contaminata della Capitale. »
(Howard Phillips Lovecraft.)
« Perché io sono Nyarlathotep, il Caos Strisciante. E voi non siete un cazzo. »

La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath (1927 - quando il lettore di stufa e lo butta nel caminetto) è un racconto di Howard Phillips Lovecraft lungo più o meno come due Divine Commedie e mezzo che pone l'accento sui problemi psicologici dello scrittore e sul suo evidente abuso di sostanze stupefacenti. Il racconto è stato poi ripudiato dall'autore, che lo definì "un delirio delirante degno di quell'oppiomane di Samuel Taylor Coleridge".

Trama

Randolph Carter è un Pinco Pallino massachusettese che sogna tutte le notti di trovarsi in una straordinaria città in cui ci sono sempre i saldi. Tuttavia, ogni volta che fa per scendere la scalinata che conduce al pub locale, gli suona la sveglia. Decide allora di andare a trovare i Grandi Antichi a casa loro, nel Gelido Deserto Pieno Di Mostri Ripugnanti Da Cui Nessuno È Mai Tornato Vivo (spesso abbreviato in Leng) per chiedere loro di fargli finire quel benedetto sogno. Si fa così cadere un vocabolario di latino sulla testa per perdere conoscenza, e così inizia il suo

viaggio nella magica Terra dei Sogni. Va a trovare due sacerdoti, Giannix e Pinottokar, che gli dicono di stare attento e, cosa più importante, di non gettare le cartacce per terra.

Randolph si dirige verso la Foresta Incantata, saluta Biancaneve e la Bella Addormentata e incontra i suoi amici Zoog, creaturine pelose la cui unica missione consiste nel farsi i cazzi di Randolph.
Carter prende allora la prima uscita autostradale per Ulthar - cittadina controllata da una crudele tirannide di gattofli, in cui l'uccisione di un gatto è punibile con la visione de La corazzata Potëmkin - portandosi dietro un bottiglione di Tavernello offertogli dai cosetti. A Ulthar incontra un vecchietto che ha bisogno di parlare con qualcuno che, tra un ettolitro di vino e l'altro, gli parla del mitico monte Monte A Forma Di Faccia, su cui sarebbe scolpito il volto di un famoso attore Grande Antico. Il buon Randy si dirige allora verso una città alla ricerca di una nave a cui scroccare un passaggio per l'isola su cui si trova il monte e qui incontra degli strani mercanti col turbante e la bocca larga che collezionano ciccioni negri. Uno di loro gli offre del vino il cui sapore di tappo è così forte da fargli perdere conoscenza. Il sognatore si risveglia su una nave Costa Crociere sorvegliato dagli allegroni col turbante e costretto a mangiare carne di negro (per Lovecraft i neri potevano assolvere solo alla funzione di domestico o a quella di cibo), finché la nave non prende un dosso e finisce sulla Luna. Qui Randolph vede delle adorabili ranocchiette schiaviste senza occhi e dotate di tentacoli rosa che chiudono i negri in scatoloni pieni di polistirolo.

Uno degli eroici felini che vengono in aiuto di Carter.

Viene poi sbattuto in prigione dopo essere stato riconosciuto colpevole dell'immondo crimine di chiamarsi Randolph. Dopo qualche giorno, le ranocchie, vedendo che si annoia, lo portano a conoscere il loro amico Nyarlathotep, ma Randolph viene salvato da un battaglione di gatti, che sterminano le rane a colpi di AK-47. Carter, non avendo molto più acume di un casco da bicicletta, si fa lasciare dai gatti nella cittadina portuale, anziché davanti al volto di pietra.

Finalmente riesce a prendere la nave, che arriva con soli 27 giorni di ritardo, e arriva sull'isola dopo aver sconfitto eroicamente il mal di mare. Arrivato al cospetto del volto, vede quelle orecchie dai lobi allungati, quel mento che sembra stato appuntito con un temperino e ricorda dove ha già visto quel volto:

nei mercanti di Sarkomand. Carter giunge così alla città, il cui nome è ispirato a Samarcanda (la canzone di Vecchioni, non la città), perché è convinto che i suoi abitanti assomiglino ai Grandi Antichi perché a loro piaceva fare fiki-fiki con le donne umane.


Randolph si ritrova nel sottosuolo, dove abitano i ghoul, i suoi simpatici amici mangia-cadaveri depredatori di tombe. Pickman, uno dei ghoul più autorevoli, che una volta era un pittore ma divenne un ghoul a causa della mancanza di ispirazione, nonché amico di Randolph, gli assegna una scorta di ghoul bodyguard con tanto di occhiali scuri e auricolare. L'unica via d'uscita passa attraverso la città dei Gug, creature grandi, grosse e giuggiolone che adorano il patè di umano, ma corrono dalla mamma appena vedono un ghoul. Siccome Randolph assomiglia parecchio a un ghoul anche al naturale, ma ha la pelle troppo chiara, Pickman gli consiglia scherzosamente di rotolarsi nudo nel fango per un po', ma Randy lo fa davvero. Carter e i ghoul decidono di giocare ai pirati, così assaltano una delle fortezze delle ranocchiette lunari e, al grido di "Ahrr!", guida i non-morti alla vittoria, gettando


Nyarlathotep spara a Randolph un pippone che non finisce più:

« Vedi, Carter, gli dèi si sono resi conto di quanto faccia schifo questo tugurio in mezzo al nulla, così hanno deciso di occupare abusivamente, senza nemmeno pagare l'ICI, la città che ti sei immaginato durante l'ultima sbronza. Ma la città è solo tua, l'hai plasmata unendo tutti i luoghi della tua infanzia: il cielo privo di Sole di Torino, la monnezza per i vicoli di Napoli, la gente dalle braccia infinitesimali di Genova. Siccome oggi sono di buon umore, non ti strappo neppure la spina dorsale, ma ti ordino di fare una cosuccia facile facile: tu solo puoi cacciare gli dèi a calci in culo da quella città, ti basta prendere qust'uccello con la testa di cavallo, volare attraverso lo spazio, evitare per un pelo di finire nel vuoto assoluto da cui solo un tizio ha fatto ritorno sano di mente e poi batterli tutti a braccio di ferro. Allora potrai vivere nella città finché lo vorrai, o finché non ti stuferai e ti verrà voglia di fare uno spuntino. »

Nyarlathotep congeda così Carter con una frase che gli fa gelare il sangue:

« Rimanda gli dèi della Terra nella loro dimora sullo sconosciuto Kadath, e prega l'intero spazio di non dovermi più riincontrare nelle mie altre cento forme, anche perché ho tutti i costumi in lavanderia. »
(Nyarlathotep a Randolph Carter.)

Creature

Magri Notturni

I Magri Notturni sono esseri magri che escono di notte[1] il cui nome scientifico è Anoressicum cornutum noctis.

Ghoul

Creature lunari

Descritte da Lovecraft come "rane con la barba, ma senza baffi", sono esseri mollicci che vengono usati come palline antistress dai magri notturni.

Shantak

In parte uccelli, in parte cavalli, in parte Dio solo sa cos'altro, gli shantak sono i più economici velivoli disponibili nella Terra dei Sogni. Purtroppo il solo contatto con i loro corpi suscita nausea e vomito, e il fatto che amino volare a zig-zag non aiuta.

La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath 2: a volte ritornano

Esasperato dalle migliaia di fanfiction che vedevano Carter ritornare nella Terra dei Sogni e sposare Nyarlathotep, Lovecraft fu convinto da un amico a scrivere un seguito di La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath, nel quale Randolph Carter trova una magica chiave del 12 che permette di viaggiare attraverso le dimensioni, ma, essendo troppo pigro per leggere le istruzioni, si ritrova nel corpo di un essere per un terzo insetto tapiroide, per un terzo uomo e per un altro terzo di nuovo insetto tapiroide. Non si perde però d'animo, e decide di trovare un modo per ritrovare la sua umantà, combattendo nel mentre il crimine nei panni di Tapir-Man.

{{Cat|Mattoni}}

Sindrome di Down

Questo non è un mongoloide, ma sicuramente soffre di qualche altro disturbo.
« Gengis Khan era un mon-go-lo, da non confondere con un mon-go-loide, come l'attore Nicolas Cage. »
(Il signor Garrison sulla sindrome di Down.)

La sindrome di Down è una patologia che colpisce principalmente gli abitanti della Mongolia. Il nome deriva da John Langdon Down, un metalmeccanico che nel tempo libero guardava il DNA della gente alla ricerca di nuove malattie.

Cause

La sindrome di Down ha origine quando una mamma cromosoma 21 e un papà cromosoma 21 si vogliono tanto bene. Dopo un po' arriva la cicogna che porta loro un cucciolo, che chiameremo Cromosomino. Purtroppo, Cromosomino non fa altro che sporcare per terra e imbrattare i muri, cosa alquanto dannosa per il bambino in cui vivono lui e la sua famiglia.

Sintomi

I sintomi comprendono occhi vagamente mandoliformi, capacità linguistiche appena superiori a quelle di Luca Giurato e capacità di trovare interessante un documentario sulla storia delle cerniere lampo.

La sindrome non fa distinzioni: colpisce anche chi ha i capelli biondi.

I soggetti colpiti, infatti, hanno una voglia di imparare e una forza di volontà sopra la media, caratteristica che spesso porta ad atti di bullismo nei loro confronti, scatenati presumibilmente dall’invidia che i bulli nutrono verso di loro.

Diffusione

Recenti studi condotti da qualcuno affermano che l’età delle madri è in qualche modo correlata alla malattia. In particolare, la probabilità che nasca un figlio down è inversamente proporzionale al numero di assorbenti che una donna deve ancora usare nell’arco della sua vita. Per usare termini ancora più scientifici,

« Più una donna è vecchia e più è probabile che le nasca un figlio mongoloide. »

{{Cat|Malattie incurabili}}

Oggettofilia

- Oggettofilo: “Ti va un bicchiere di vino?”
- Donna incinta: “Ma non bosso bere! Ficcatelo nel culo il bicchiere!”
- Oggettofilo: “Sì!”

L'oggettofilia è una

Paul Stanley

« Dopo Ace, Gene e Peter, Paul è senz'altro il membro più sexy dei Kiss. »
(Una donna su Paul Stanley.)
Prima di essere conosciuto come "Il Figlio delle Stelle", Paul Stanley era noto come "Il Renato".

Paul Stanley, nome d'arte di Stanley Paul, è un chitarrista, tastierista, bassista, tassista e cantantista americano.

Valhalla

Il Valhalla, (o Walhalla o, ancora, Va là, Allah!) è, secondo l'equipe scientifica nota come "Amon Amarth", il Paradiso dei vichinghi. In realtà è il bar privato di Odino, che egli condivide generosamente coi guerrieri più forti mai vissuti, ad eccezione dei Masai, perché

non sono scandinavi.

Arredamento

Il Valhalla è uno degli aldilà dall'arredamento più sfarzoso: i muri sono fatti di manici di scopa appartenuti alle filippine dei più grandi guerrieri, il soffitto è fatto di coperchi di pentole appartenuti alle loro mogli e la carta da parati è realizzata con tuniche Armani e colla vinilica. In alto, sul suo trono comprato all'IKEA, siede Odino. Questi segue una dieta molto restrittiva, che gli consente di bere solo Amaro Carocchio©.

Caratteristiche

Il Valhalla è noto per ospitare tutti i più grandi guerrieri della storia, inclusi quelli cristiani e quelli immaginari. La popolazione è costituita prevalentemente da stangone bionde e da uomini barbuti. Ciascuno di loro è riuscito ad entrare nel Valhalla per le sue abilità belliche o grazie ad un Telepass tarocco. Il lavoro, giustamente, non è una delle prerogative degli eroi morti. Costoro preferiscono ubriacarsi come Lindsay Lohan al massimo della forma e partecipare a gare cavalleresche più noiose perfino del Palio di Siena.

Scopo

Il commercialista di Odino ha più volte tentato di fargli capire che il Valhalla è un buco nell'acqua, ma il dio, sempre sbronzo marcio, biascica sempre qualcosa riguardo una battaglia che avverrà al Ragnarok contro i giganti, rei di aver finito i salatini.

Curiosità

  • I Manowar riescono ad infilare il Valhalla in tutte le loro canzoni, persino in quelle strumentali.
  • Odino non ha ancora capito che il Vahalla è un pessimo investimento.

Note

  1. ^ Anche perché altrimenti Lovecraft li avrebbe chiamati Obesi Diurni.

[[Categoria:Mitologia norrena]]

Caccia (sport)

Disambiguazione – Magari hai fumato troppo. Se cercavi altri trentordici tipi di caccia, vedi Caccia.
File:Gesùcompagnone.jpg
Dipinto del XVI secolo che ritrae Gesù durante una battuta di caccia all'ateo.
« Dite no a quell'orrendo massacro che è la caccia! »
(Attivista anticaccia ad un convegno di suoi simili.)
« Mi passi un altro pezzo di cerbiatto? »
(Attivista anticaccia a pranzo.)
« Ah, se un leone uccide una gazzella è naturale, se io uccido cinquanta fagiani sono un genocida! »
(Cacciatore anonimo.)
« Non lo so... un mucchio di maschi, da soli, nella foresta... Mi sembra una cosa da gay. »
(Bart Simpson sulla caccia. Non ha proprio tutti i torti.)

La caccia è uno sport estremo praticato dagli animali di tutto il mondo, che consiste nell'avvicinarsi il più possibile ad un individuo munito di fucile, detto cacciatore, e fargli sprecare più proiettili di un americano in un film d'azione.

Storia della caccia

Nell'antichità la caccia era molto più cruenta di oggi.

La caccia esiste fin da quando c'era lui. Si pensa che nacque come fonte di sostentamento più che come sport. Stando infatti ad importanti programmi di divulgazione scientifica, i Flintstones in primis, gli uomini primitivi erano soliti andare a caccia di dinosauri, la cui carne veniva utilizzata per preparare hamburger e frullati. Con il tempo, quando l'homo dis-habilis si estinse, si svilupparono strumenti ed armi sempre più efficienti, al punto che certe pitture rupestri mostrano chiaramente dei cavernicoli mentre uccidono enormi creature a colpi di fucile laser. Nel medioevo, la caccia era invece considerata un passatempo, per non dire un'alternativa al sesso. Al posto del fucile veniva utilizzato un falco. Inizialmente lo si lanciava con addosso un cappuccio nero, ma, dopo che molti uccelli morirono fracassandosi contro gli alberi, si decise di lanciarli contro la selvaggina a viso scoperto. Nel XIX secolo, la caccia era praticata dagli indiani per divertimento, con la scusa di voler "ridurre il numero di bisonti". Probabilmente il loro numero fu ridotto un po' troppo, a voler cercare il pelo nell'uovo. Nelle parti del mondo meno sviluppate, come l'Africa o San Benedetto del Tronto, la caccia costituisce ancora oggi un rituale cruciale per i ragazzi che ambiscono a diventare uomini o a farsi belli davanti alle femmine del villaggio.

Regolamento attuale

Purtroppo capita che gli animali giochino sporco.
  • Se un animale viene raggiunto da un proiettile, viene eliminato.
  • Non ci sono limiti di tempo.
  • Gli animali possono fare gioco di squadra.
  • I cani possono aiutare i cacciatori, ma non possono sparare agli animali.
  • I cacciatori di nome Dick Cheney possono sparare anche ai propri compagni.
  • La partita termina quando terminano le munizioni del cacciatore.
  • L'arbitro è il fucile del cacciatore.

Il cacciatore

Un antiquato modello di cacciatore.

Il cacciatore è un essere umano che, essendo l'omicidio ancora illegale, ama uccidere surrogati di piccoli esseri umani pelosi, chiamati "animali". Non va confuso col calciatore, anche se entrambi amano sprecare le loro domeniche, sebbene in modi diversi. Uno insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi, l'altro insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi con un fucile.

Tipico svolgimento di una battuta di caccia

La battuta di caccia segue spesso uno schema riassumibile in punti[1]:

  1. Il cacciatore arriva nella riserva di caccia.
  2. Il cacciatore incontra una preda, ad esempio un coniglio.
  3. Il coniglio lo sfotte per la sua pettinatura.
  4. Il cacciatore spara al coniglio.
  5. Il cacciatore cena con dell'ottima carne bianca.

Per concludere


Documenti multimediali

Note

  1. ^ Fonte: una puntata dei Looney Tunes.

Cacce correlate

{{Cat|Sport esclusi dalle olimpiadi}}