Utente:Flaming Ace/Sandbox/1: differenze tra le versioni
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Viene poi sbattuto in [[prigione]] dopo essere stato riconosciuto colpevole dell'immondo crimine di chiamarsi Randolph. Dopo qualche giorno, le ranocchie, vedendo che si annoia, lo portano a conoscere il loro [[amico]] Nyarlathotep, ma Randolph viene salvato da un battaglione di [[gatti]], che sterminano le rane a colpi di [[AK-47]]. Carter, non avendo molto più acume di un [[casco]] da [[bicicletta]], si fa lasciare dai gatti nella cittadina portuale, anziché davanti al volto di pietra. |
Viene poi sbattuto in [[prigione]] dopo essere stato riconosciuto colpevole dell'immondo crimine di chiamarsi Randolph. Dopo qualche giorno, le ranocchie, vedendo che si annoia, lo portano a conoscere il loro [[amico]] Nyarlathotep, ma Randolph viene salvato da un battaglione di [[gatti]], che sterminano le rane a colpi di [[AK-47]]. Carter, non avendo molto più acume di un [[casco]] da [[bicicletta]], si fa lasciare dai gatti nella cittadina portuale, anziché davanti al volto di pietra. |
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Finalmente riesce a prendere la nave, che arriva con soli 27 giorni di ritardo, e arriva sull'isola dopo aver sconfitto eroicamente il mal di mare. Arrivato al cospetto del volto, vede quelle orecchie dai lobi allungati, quel mento che sembra stato appuntito con un temperino e ricorda dove ha già visto quel volto: {{s|è quello della Lola!}} nei mercanti di Sarkomand. |
Finalmente riesce a prendere la nave, che arriva con soli 27 giorni di ritardo, e arriva sull'isola dopo aver sconfitto eroicamente il mal di mare. Arrivato al cospetto del volto, vede quelle orecchie dai lobi allungati, quel mento che sembra stato appuntito con un temperino e ricorda dove ha già visto quel volto: {{s|è quello della Lola!}} nei mercanti di Sarkomand. Carter giunge così alla città, il cui nome è ispirato a Samarcanda (la canzone di [[Vecchioni]], non la città), perché è convinto che i suoi abitanti assomiglino ai Grandi Antichi perché a loro piaceva fare fiki-fiki con le [[donne]] umane. |
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Randolph si ritrova nel sottosuolo, dove abitano i ghoul, i suoi simpatici amici mangia-cadaveri depredatori di tombe. Pickman, uno dei ghoul più autorevoli, che una volta era un [[pittore]] ma divenne un ghoul a causa della mancanza di ispirazione, nonché amico di Randolph, gli assegna una scorta di ghoul [[bodyguard]] con tanto di occhiali scuri e auricolare. L'unica via d'uscita passa attraverso la città dei Gug, creature grandi, grosse e giuggiolone che adorano il patè di umano, ma corrono dalla mamma appena vedono un ghoul. Siccome Randolph assomiglia parecchio a un ghoul anche al naturale, ma ha la pelle troppo chiara, Pickman gli consiglia scherzosamente di rotolarsi nudo nel fango per un po', ma Randy lo fa davvero. |
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Carter e i ghoul decidono di giocare ai [[pirati]], così assaltano una delle fortezze delle ranocchiette lunari e, al grido di "Ahrr!", guida i non-morti alla vittoria, gettando |
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Nyarlathotep spara a Randolph un pippone che non finisce più: |
Nyarlathotep spara a Randolph un pippone che non finisce più: |
Versione delle 12:32, 27 mag 2012
Hugo Ball
Hugo Ball (Tedeschia, 22 febbraio 1886 - Casa di Don Abbondio, 14 settembre 1927) fu uno scrittore, giocoliere, poeta, regista teatrale e tedesco tedesco.
Vita
Ball nasce nel 1886 in casa sua in una famiglia fortemente cattolica, che lo educa a pane e sangue di Cristo.
Dal 1906 al 1907 e un pezzettino studia presso le università di Heidelberg, Monaco di Baviera, Francoforte e ogni altra città tedesca che gli viene in mente. Nel 1910 scopre, risolvendo le parole crociate, che la capitale è Berlino, e si trasferisce lì per diventare un attore di sitcom, genere televisivo molto amato da quei mattacchioni dei tedeschi. Qui fonda il Dadaismo, movimento che deve il suo nome all'ascolto fortuito, da parte di Ball, di Dadaumpa delle gemelle Kessler, all'epoca già cinquantenni.
Nel 1916 compra finalmente una stilografica, con cui scrive il Manifesto del Dadaismo
Casco
Il casco è un indumento protettivo atto a proteggere l'asfalto dagli schizzi di materia cerebrale dei motociclisti maldestri.
Storia
Il casco fu inventato molto tempo fa dai Vichinghi; essi erano infatti affetti da uno strano disturbo, in seguito identificato con l'alcolismo, che li spingeva a scambiare l'idromele per acqua, e l'acqua per vodka. Ciò rendeva la loro guida alquanto pericolosa, così decisero di inventare un indumento capace di proteggere la testa, visto che nella mitologia norrena era il luogo in cui risiedeva il cervello. Quello delle corna non è altro che un clamoroso falso storico, così come il fatto che gli elmi da loro utilizzati servissero a proteggerli dalle ferite mortali. Con il tempo, il casco fu reso sempre più efficiente: nel Medio Evo si aggiunsero la visiera e il cimiero, che serviva a rendere più visibili i motociclisti a cavallo nella nebbia, mentre in epoca moderna l'acciaio fu sostituito dalla plastica, visto che l'acciaio era in via di estinzione.
Caratteristiche
Utilizzo
Sebbene venga spesso utilizzato come accessorio alla moda da tenere appeso al braccio, c'è chi ha ipotizzato che il casco dovrebbe essere infilato sulla testa, allo scopo di
Tipologie
- Spagnolo
- Integrale
- Da bicicletta
- Da motocross
- Elmetto da cantiere
- Casco spaziale
Utilizzato prevalentemente dagli astronauti motociclisti, consiste principalmente nella boccia di un pesce rosso fissata al resto della tuta da astronauta con molto nastro adesivo.
Disposofobia
La disposofobia, detta comunemente sindrome dell'accumulo, detta volgarmente quegli stronzi che raccattano merda, o ancora butta via le mie cianfrusaglie e ti taglio il naso!, è una malattia che porta chi ne soffre a non buttare via niente, perché qualunque cosa può sempre servire[citazione necessaria]. Non va confusa tuttavia con l'avidità, poiché in quel caso non si butta niente perché ogni cosa può sempre servire a fare soldi[citazione necessaria].
Cause scatenanti
Spesso la disposofobia è causata da un trauma infantile, quasi sempre una molestia sessuale o l'aver perso il proprio orsacchiotto Anacleto Maria. Normalmente, se un malato riesce a regredire con l'ipnosi fino al momento traumatico, può riuscire a guarire parzialmente, acconsentendo a gettare via addirittura l'immondizia.
L'accumulatore
L'accumulatore è una persona che viene spesso emarginata a causa della sua anormalità o, più probabilmente, per la sua mania di collezionare anche le cagate del suo cane. Per un accumulatore è difficile vivere una vita normale: il disordine che regna in casa rende infatti difficili attività solitamente semplici, come eseguire salti mortali in avvitamento. Esiste poi un tipo particolare di accumulatore, che preferisce accumulare monete e banconote di vario taglio. Tale individuo è detto "spilorcio" o, se abita in Liguria, "genovese".
Cure
Curare la disposofobia è molto semplice: basta procurarsi il porto d'armi, noleggiare un lanciagranate, andare a casa dell'ammalato e sparare all'impazzata sulle sue cianfrusaglie, urlando facoltativamente "Prendi questo, brutto figlio di puttana!". In alternativa, è possibile chiamare uno psicologo che possieda una "laurea" e delle "credenziali", perché possa ipnotizzare "il" malato e così farlo retrocedere
con la memoria fino al ricordo del trauma, ma usare il lanciagranate, secondo Wikipedia, è altrettanto efficace. E sicuramente più divertente. Alcuni professori di disposofobiologia dotati di barba e occhiali con montatura quadrata - dunque molto affidabili - hanno dichiarato che, nella cura per il morbo, è molto efficace l'ipnosi. Sembra infatti che molti accumulatori siano riusciti a guarire dopo aver guardato troppi sketch di Giucas Casella che ipnotizza dei polli.
La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath
La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath (1927 - quando il lettore di stufa e lo butta nel caminetto) è un racconto di Howard Phillips Lovecraft lungo più o meno come due Divine Commedie e mezzo che pone l'accento sui problemi psicologici dello scrittore e sul suo evidente abuso di sostanze stupefacenti. Il racconto è stato poi ripudiato dall'autore, che lo definì "un delirio delirante degno di quell'oppiomane di Samuel Taylor Coleridge".
Trama
Randolph Carter è un Pinco Pallino massachusettese che sogna tutte le notti di trovarsi in una straordinaria città in cui ci sono sempre i saldi. Tuttavia, ogni volta che fa per scendere la scalinata che conduce al pub locale, gli suona la sveglia. Decide allora di andare a trovare i Grandi Antichi a casa loro, nel Gelido Deserto Pieno Di Mostri Ripugnanti Da Cui Nessuno È Mai Tornato Vivo (spesso abbreviato in Leng) per chiedere loro di fargli finire quel benedetto sogno. Si fa così cadere un vocabolario di latino sulla testa per perdere conoscenza, e così inizia il suo
viaggio nella magica Terra dei Sogni. Va a trovare due sacerdoti, Giannix e Pinottokar, che gli dicono di stare attento e, cosa più importante, di non gettare le cartacce per terra.
Randolph si dirige verso la Foresta Incantata, saluta Biancaneve e la Bella Addormentata e incontra i suoi amici Zoog, creaturine pelose la cui unica missione consiste nel farsi i cazzi di Randolph.
Carter prende allora la prima uscita autostradale per Ulthar - cittadina controllata da una crudele tirannide di gattofli, in cui l'uccisione di un gatto è punibile con la visione de La corazzata Potëmkin - portandosi dietro un bottiglione di Tavernello offertogli dai cosetti. A Ulthar incontra un vecchietto che ha bisogno di parlare con qualcuno che, tra un ettolitro di vino e l'altro, gli parla del mitico monte Monte A Forma Di Faccia, su cui sarebbe scolpito il volto di un famoso attore Grande Antico.
Il buon Randy si dirige allora verso una città alla ricerca di una nave a cui scroccare un passaggio per l'isola su cui si trova il monte e qui incontra degli strani mercanti col turbante e la bocca larga che collezionano ciccioni negri. Uno di loro gli offre del vino il cui sapore di tappo è così forte da fargli perdere conoscenza.
Il sognatore si risveglia su una nave Costa Crociere sorvegliato dagli allegroni col turbante e costretto a mangiare carne di negro (per Lovecraft i neri potevano assolvere solo alla funzione di domestico o a quella di cibo), finché la nave non prende un dosso e finisce sulla Luna. Qui Randolph vede delle adorabili ranocchiette schiaviste senza occhi e dotate di tentacoli rosa che chiudono i negri in scatoloni pieni di polistirolo.
Viene poi sbattuto in prigione dopo essere stato riconosciuto colpevole dell'immondo crimine di chiamarsi Randolph. Dopo qualche giorno, le ranocchie, vedendo che si annoia, lo portano a conoscere il loro amico Nyarlathotep, ma Randolph viene salvato da un battaglione di gatti, che sterminano le rane a colpi di AK-47. Carter, non avendo molto più acume di un casco da bicicletta, si fa lasciare dai gatti nella cittadina portuale, anziché davanti al volto di pietra.
Finalmente riesce a prendere la nave, che arriva con soli 27 giorni di ritardo, e arriva sull'isola dopo aver sconfitto eroicamente il mal di mare. Arrivato al cospetto del volto, vede quelle orecchie dai lobi allungati, quel mento che sembra stato appuntito con un temperino e ricorda dove ha già visto quel volto:
nei mercanti di Sarkomand. Carter giunge così alla città, il cui nome è ispirato a Samarcanda (la canzone di Vecchioni, non la città), perché è convinto che i suoi abitanti assomiglino ai Grandi Antichi perché a loro piaceva fare fiki-fiki con le donne umane.
Randolph si ritrova nel sottosuolo, dove abitano i ghoul, i suoi simpatici amici mangia-cadaveri depredatori di tombe. Pickman, uno dei ghoul più autorevoli, che una volta era un pittore ma divenne un ghoul a causa della mancanza di ispirazione, nonché amico di Randolph, gli assegna una scorta di ghoul bodyguard con tanto di occhiali scuri e auricolare. L'unica via d'uscita passa attraverso la città dei Gug, creature grandi, grosse e giuggiolone che adorano il patè di umano, ma corrono dalla mamma appena vedono un ghoul. Siccome Randolph assomiglia parecchio a un ghoul anche al naturale, ma ha la pelle troppo chiara, Pickman gli consiglia scherzosamente di rotolarsi nudo nel fango per un po', ma Randy lo fa davvero. Carter e i ghoul decidono di giocare ai pirati, così assaltano una delle fortezze delle ranocchiette lunari e, al grido di "Ahrr!", guida i non-morti alla vittoria, gettando
Nyarlathotep spara a Randolph un pippone che non finisce più:
Nyarlathotep congeda così Carter con una frase che gli fa gelare il sangue:
Creature
Magri Notturni
I Magri Notturni sono esseri magri che escono di notte[1] il cui nome scientifico è Anoressicum cornutum noctis.
Ghoul
Creature lunari
Descritte da Lovecraft come "rane con la barba, ma senza baffi", sono esseri mollicci che vengono usati come palline antistress dai magri notturni.
Shantak
In parte uccelli, in parte cavalli, in parte Dio solo sa cos'altro, gli shantak sono i più economici velivoli disponibili nella Terra dei Sogni. Purtroppo il solo contatto con i loro corpi suscita nausea e vomito, e il fatto che amino volare a zig-zag non aiuta.
La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath 2: a volte ritornano
Esasperato dalle migliaia di fanfiction che vedevano Carter ritornare nella Terra dei Sogni e sposare Nyarlathotep, Lovecraft fu convinto da un amico a scrivere un seguito di La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath, nel quale Randolph Carter trova una magica chiave del 12 che permette di viaggiare attraverso le dimensioni, ma, essendo troppo pigro per leggere le istruzioni, si ritrova nel corpo di un essere per un terzo insetto tapiroide, per un terzo uomo e per un altro terzo di nuovo insetto tapiroide. Non si perde però d'animo, e decide di trovare un modo per ritrovare la sua umantà, combattendo nel mentre il crimine nei panni di Tapir-Man.
{{Cat|Mattoni}}
Sindrome di Down
La sindrome di Down è una patologia che colpisce principalmente gli abitanti della Mongolia. Il nome deriva da John Langdon Down, un metalmeccanico che nel tempo libero guardava il DNA della gente alla ricerca di nuove malattie.
Cause
La sindrome di Down ha origine quando una mamma cromosoma 21 e un papà cromosoma 21 si vogliono tanto bene. Dopo un po' arriva la cicogna che porta loro un cucciolo, che chiameremo Cromosomino. Purtroppo, Cromosomino non fa altro che sporcare per terra e imbrattare i muri, cosa alquanto dannosa per il bambino in cui vivono lui e la sua famiglia.
Sintomi
I sintomi comprendono occhi vagamente mandoliformi, capacità linguistiche appena superiori a quelle di Luca Giurato e capacità di trovare interessante un documentario sulla storia delle cerniere lampo.
I soggetti colpiti, infatti, hanno una voglia di imparare e una forza di volontà sopra la media, caratteristica che spesso porta ad atti di bullismo nei loro confronti, scatenati presumibilmente dall’invidia che i bulli nutrono verso di loro.
Diffusione
Recenti studi condotti da qualcuno affermano che l’età delle madri è in qualche modo correlata alla malattia. In particolare, la probabilità che nasca un figlio down è inversamente proporzionale al numero di assorbenti che una donna deve ancora usare nell’arco della sua vita. Per usare termini ancora più scientifici,
{{Cat|Malattie incurabili}}
Oggettofilia
- Oggettofilo: “Ti va un bicchiere di vino?”
- Donna incinta: “Ma non bosso bere! Ficcatelo nel culo il bicchiere!”
- Oggettofilo: “Sì!”
L'oggettofilia è una
Paul Stanley
Paul Stanley, nome d'arte di Stanley Paul, è un chitarrista, tastierista, bassista, tassista e cantantista americano.
Valhalla
Il Valhalla, (o Walhalla o, ancora, Va là, Allah!) è, secondo l'equipe scientifica nota come "Amon Amarth", il Paradiso dei vichinghi. In realtà è il bar privato di Odino, che egli condivide generosamente coi guerrieri più forti mai vissuti, ad eccezione dei Masai, perché
non sono scandinavi.
Arredamento
Il Valhalla è uno degli aldilà dall'arredamento più sfarzoso: i muri sono fatti di manici di scopa appartenuti alle filippine dei più grandi guerrieri, il soffitto è fatto di coperchi di pentole appartenuti alle loro mogli e la carta da parati è realizzata con tuniche Armani e colla vinilica. In alto, sul suo trono comprato all'IKEA, siede Odino. Questi segue una dieta molto restrittiva, che gli consente di bere solo Amaro Carocchio©.
Caratteristiche
Il Valhalla è noto per ospitare tutti i più grandi guerrieri della storia, inclusi quelli cristiani e quelli immaginari. La popolazione è costituita prevalentemente da stangone bionde e da uomini barbuti. Ciascuno di loro è riuscito ad entrare nel Valhalla per le sue abilità belliche o grazie ad un Telepass tarocco. Il lavoro, giustamente, non è una delle prerogative degli eroi morti. Costoro preferiscono ubriacarsi come Lindsay Lohan al massimo della forma e partecipare a gare cavalleresche più noiose perfino del Palio di Siena.
Scopo
Il commercialista di Odino ha più volte tentato di fargli capire che il Valhalla è un buco nell'acqua, ma il dio, sempre sbronzo marcio, biascica sempre qualcosa riguardo una battaglia che avverrà al Ragnarok contro i giganti, rei di aver finito i salatini.
Curiosità
- I Manowar riescono ad infilare il Valhalla in tutte le loro canzoni, persino in quelle strumentali.
- Odino non ha ancora capito che il Vahalla è un pessimo investimento.
Note
[[Categoria:Mitologia norrena]]
Caccia (sport)
La caccia è uno sport estremo praticato dagli animali di tutto il mondo, che consiste nell'avvicinarsi il più possibile ad un individuo munito di fucile, detto cacciatore, e fargli sprecare più proiettili di un americano in un film d'azione.
Storia della caccia
La caccia esiste fin da quando c'era lui. Si pensa che nacque come fonte di sostentamento più che come sport. Stando infatti ad importanti programmi di divulgazione scientifica, i Flintstones in primis, gli uomini primitivi erano soliti andare a caccia di dinosauri, la cui carne veniva utilizzata per preparare hamburger e frullati. Con il tempo, quando l'homo dis-habilis si estinse, si svilupparono strumenti ed armi sempre più efficienti, al punto che certe pitture rupestri mostrano chiaramente dei cavernicoli mentre uccidono enormi creature a colpi di fucile laser. Nel medioevo, la caccia era invece considerata un passatempo, per non dire un'alternativa al sesso. Al posto del fucile veniva utilizzato un falco. Inizialmente lo si lanciava con addosso un cappuccio nero, ma, dopo che molti uccelli morirono fracassandosi contro gli alberi, si decise di lanciarli contro la selvaggina a viso scoperto. Nel XIX secolo, la caccia era praticata dagli indiani per divertimento, con la scusa di voler "ridurre il numero di bisonti". Probabilmente il loro numero fu ridotto un po' troppo, a voler cercare il pelo nell'uovo. Nelle parti del mondo meno sviluppate, come l'Africa o San Benedetto del Tronto, la caccia costituisce ancora oggi un rituale cruciale per i ragazzi che ambiscono a diventare uomini o a farsi belli davanti alle femmine del villaggio.
Regolamento attuale
- Se un animale viene raggiunto da un proiettile, viene eliminato.
- Non ci sono limiti di tempo.
- Gli animali possono fare gioco di squadra.
- I cani possono aiutare i cacciatori, ma non possono sparare agli animali.
- I cacciatori di nome Dick Cheney possono sparare anche ai propri compagni.
- La partita termina quando terminano le munizioni del cacciatore.
- L'arbitro è il fucile del cacciatore.
Il cacciatore
Il cacciatore è un essere umano che, essendo l'omicidio ancora illegale, ama uccidere surrogati di piccoli esseri umani pelosi, chiamati "animali". Non va confuso col calciatore, anche se entrambi amano sprecare le loro domeniche, sebbene in modi diversi. Uno insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi, l'altro insultando, ferendo e maltrattando esseri viventi con un fucile.
Tipico svolgimento di una battuta di caccia
La battuta di caccia segue spesso uno schema riassumibile in punti[1]:
- Il cacciatore arriva nella riserva di caccia.
- Il cacciatore incontra una preda, ad esempio un coniglio.
- Il coniglio lo sfotte per la sua pettinatura.
- Il cacciatore spara al coniglio.
- Il cacciatore cena con dell'ottima carne bianca.
Per concludere
Documenti multimediali
Note
- ^ Fonte: una puntata dei Looney Tunes.
Cacce correlate
{{Cat|Sport esclusi dalle olimpiadi}}