Vocabolario di latino
Il vocabolario di latino è un antichissimo manufatto romano, come gli acquedotti o Rita Levi Montalcini. Il suo potere è oscuro e grande quasi quanto la metà della cattiveria di cui si nutre. Per questo, se ne sconsiglia la lettura (eccezion fatta per chi si vuol suicidare). Nonostante il latino sia una lingua morta, spesso escono nuove edizioni, più pesanti di quelle precedenti.
Comparsa storica
Come narrato da John Ronald Reuel Tolkien nel suo poco conosciuto "Il Signore degli Anelli: La maledizione del Dizionario di Latino" (seguito de "Il Signore degli Anelli), il dizionario di latino è uno degli strumenti più antichi e feroci dell'era medievale. Il primo dizionario di latino venne scritto dal Mago Merlino non appena Roma venne rasa al suolo, con l'intento di diffondere in tutto il mondo una lingua morta. A seguito delle Invasioni barbariche, Giorgio Mastrota iniziò a sponsorizzarlo in irritanti pubblicità dove veniva venduto alle prime 10 telefonate insieme ad un set di pentole Mondial Casa e due materassi Eminflex. La pubblicità si rivelò un fiasco perché tutti, per evitare di ricevere il vocabolario, aspettavano che qualcun altro facesse prima 10 telefonate.
Stragi e danni causati dai vocabolari di latino nella storia

Anche se si dice che i vocabolari di latino sono oggetti privi di volontà, è stato dimostrato che ovunque passano provocano morte e distruzione. Vediamo alcuni casi:
- Giulio Cesare contro i Galli
Narra lo stesso Giulio Cesare nel De bello gallico che, di fronte all'esercito di galli, egli avesse dimenticato il discorso da fare per portare la pace. Sfogliando rapidamente il suo fedele vocabolario di latino, Cesare formulò la storica frase: "Veni, vidi, merda". I galli, che capirono solo l'offesa, bevvero un sorso di pozione magica e sventrarono Giulio Cesare nella pubblica piazza.

Ore 19.00: i Francesi si avvicinano minacciosi all'esercito di Napoleone Bonaparte, che però non si dà per sconfitto. Ha infatti portato con sé l'Arca dell'Alleanza, deciso ad aprirla e sprigionare il suoi potere su quei mangia-baguette. Ma per far passare il momento alla storia, il tappo decide di sfogliare il suo fido vocabolario di latino alla ricerca di una frase vittoriosa. Alle 21.00 Napoleone Bonaparte è rinchiuso nella tenda con i suoi superiori e una professoressa di un liceo classico per scrivere la storica frase, mentre gli inglesi entrano nell'accampamento, uccidono tutti, torturano Napoleone Bonaparte e esclamano la storica frase: "We win, you lose".
Senza bisogno di molte spiegazioni, è storico ormai il momento in cui Adolf Hitler, a cavallo di una Lapa e armato di bastoncini Findus, invade l'Italia, stringe la mano a Mussolini e tira giù con un peto il famoso Muro di Soverato, al confine con la Slovoslavia e la Turchia. Mentre si trova di fronte all'ex-re d'Italia, pronto ad ucciderlo a colpi di stracchino, estrae il suo dizionario di latino e si prepara a decantare un passo del poeta Virgilio (non l'e-mail, lo scultore, è ovvio), quando all'improvviso questo ritardo fa apparire un orso bruno sulla scena che strappa i bulbi oculari a Hitler. Un'altra vittima del latino.
Struttura
- Il tipico vocabolario di latino ha una copertina accattivante e mirata ai giovani: tipicamente è bianco e quando gli scrittori sono davvero, davvero, ma davvero su di giri, ci aggiungono anche una o due bande nere.
- Nella seconda pagina talvolta è possibile notare una dedica, come per esempio:
"Alla mia insegnante di latino Adalbeardamadestra, senza la quale sapienza di madrelingua oggi non saprei cosa significa "Tempus tero". Di recente c'è chi afferma di aver letto, nelle riedizioni più recenti dei vocabolari di latino : "A Mariastella Gelmini, che questo dizionario ti caschi sulla testa."
- Prima ancora di iniziare il vocabolario vero e proprio, vi sono dalle 2 alle 35 pagine di spiegazioni su cos'è il latino, come si declina una parolaccia e i motivi per cui dovreste subito rivenderlo al mercato nero.
- Finalmente inizia il vocabolario. Scegliendo una lettera a caso, parte dalla A, dalla definizione "A", la cui traduzione è "A".
Da qui in poi seguono millemila pagine di parole a caso, che non vi preoccupate, prima o poi finiranno.
- Passate millemila pagine sembra che il vocabolario sia finito, ma è solamente una trappola. Seguono, con questo ordine:
I Appendice linguistica
- Prefissi e suffissi
- Famiglie lessicali
- Sinonimi
II Appendice antiquara
- Pesi e misure
- Monete
- Il Calendario romano
- La misura del tempo
- Il Culto pubblico: I Sacerdoti
- Il sistema onomastico
- La famiglia e la parentela
- La casa
- Cursus Honorum
- Organizzazione militare
Ovviamente, anche se nessuno ve l'ha mai detto, dei 130 euro pagati per soffrire, 30 erano solo per questi paragrafi.
- Alla penultima pagina, immancabili, bigliettini, post-it, spillette e scarabocchi di declinazioni e parolacce in latino.
- Prima di arrivare al retro del vocabolario (solitamente monocromatico) si arriva ad un meraviglioso CD per Windows 98, che anche se è impossibile evitare di comprarlo, costava metà del dizionario.
Per ulteriori informazioni, vedi il paragrafo apposito.
Il CD incluso!
Il mondo non sarebbe lo stesso, senza i CD dei vocabolari di latino. Questi CD sono famosi per essere utili quanto Mario de Filippi: pur guardandoli più e più volte, non sai a cosa servano. Solitamente sono usati come frisbee durante le ore di latino, ma in altri casi rimangono chiusi nell'ultima pagina dei vocabolari di latino per sempre.
Curiosità
- Qualunque dizionario di latino è la ristampa n.4, in qualunque anno.
- I nomi degli autori dei dizionari di latino sono sempre di una lunghezza impossibile.
- La prima cosa che un possessore di un dizionario di latino cerca sulla sua arma è sempre una parolaccia.
- Il IL è un dizionario di latino, non un articolo.
- Un UN è un articolo, non un dizionario di latino.