Baba Jaga

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Baba Jaga in tutta la sua leggiadra bellezza.

Baba-Jaga (gli esperti stanno ancora cercando una passabile traduzione dal russo all’italiano, senza che questa venga immediatamente censurata) è una figura immaginaria del mondo fiabesco russo, spesso commercializzata sotto forma di bambola gonfiabile per giovani tovarish alle prime armi.

Caratteristiche

Quest'ignara pampina non sa cosa potrebbe succedere, avvicinandosi troppo alla serratura...

Baba-Jaga, Baba per gli amici, è quella stronza che vi da indicazioni sbagliate sul navigatore, facendovi immancabilmente finire in un fosso. O contro un platano, a seconda di come le gira quella mattina.

Ella è una vecchia strega, che vive in una (o su una) palafitta fatta con le zampe di gallina dai suoi servi invisibili. Questa splendida villetta è così composta: il buco della serratura del portello anteriore è costituito da una bocca riempita di denti taglienti, mentre le mura esterne sono fatte di ossa umane.

Pare che la casa appaia solo pronunciando velocemente e per tre volte[1] la seguente frase:

« Baba-Jaga è una Baba-Bagascia e una Bagascia-Jaga! »

Storie e leggende

Baba Yaga è incomprensibile: sì vuol dire no e no vuol dire sì. Alcune storie la vedono aiutare le persone nelle loro ricerche; altre, in cui, durante il ciclo mestruale, rapisce i bambini per mangiarli. Cercare il suo aiuto è solitamente un'azione pericolosa e sono assolutamente necessarie preparazione e purezza dello spirito.

La leggenda dei tre cavalieri

I Cavalieri in fila, a Lourdes, per parlare con la maga.

A questa figura si collega la leggenda dei tre cavalieri: il Cavalier Grillanzoni, su un cavallo bianco con la barba bianca, che rappresenta il giorno; il Cavalier Renzino, su ronzino giallo come il Sole, e il Cavalier Berlusk, con un auriga che rappresenta la notte. Baba Jaga parlerà di loro a chi la interroga, ma ucciderà l'ospite che voglia sapere come cazzo le hanno costruito la casa i suoi servi invisibili.

Vassilissa la bella troietta

La principessa Vassilissa con tutto il suo candore.

Nella storia popolare di Vassilissa la bella, la fanciulla viene mandata a chiedere consiglio a Baba Jaga e viene schiavizzata dalla strega. I servi invisibili (un gatto, un cane, un cancello e un albero)[2], tuttavia, aiutano Vassilissa a fuggire perché è stata gentile con loro.

Alla fine della fiaba Baba Jaga è trasformata in un pellicano.

In un'altra versione della storia, letta solo da Andrej Koimasky (all’età di 2 anni e 5 secondi), a Vassilissa sono comandate tre missioni impossibili che, tuttavia, riesce a completare per mezzo di una bambola magica donatale da sua madre.

Similmente, in un'altra fiaba, il principe Ivan è aiutato contro Baba Jaga dagli animali che ha risparmiato. Non è ben noto chi sia questo principe Ivan, né chi abbia risparmiato gli animali e che cosa capiti alla povera Bagasc…ehm…Baba Jaga.

Folklore polacco

Nel folklore polacco, tutte le bagas… ehm… streghe sono chiamate Baba Jaga. E alcuni sostengono di averne, addirittura, viste tre in una volta sola. Tali figure sono solitamente benevole e danno all'eroe consigli o strumenti magici.

Carriera nel Cinema

La famosa scena che valse tutti quegli Oscar alla grande Baba.
  1. Interpreta se stessa in “Bartok il Magnifico”.
  2. Fa da controfigura a Maga Magò nel colossal Disney “La spada nella roccia”.
  3. E alla strega di Biancaneve in “Biancaneve e i sette nani”.
  4. Interpreta Codaliscia in “Harry Potter e tutte le sue seghe mentali dal terzo film in poi”.
  5. Interpreta Grima Vermilinguo ne “Il Signore degli Anelli 2 e 3”.
  6. Interpreta un unghia incarnita di Gaston in “La Bella e la Bestia” (parte che le vale ben 12 Oscar come miglior comparsa a scomparsa non protagonista).
  7. Dà le voci a Regan in “L'esorcista” (sì, tutte e quante).
  8. Le era stato proposto il ruolo di Maleficent, ma poi venne dato alla Jolie (pare che il problema fossero le tette piccole l’età anagrafica della prima).

Note

  1. ^ Provare per credere.
  2. ^ l’autore della scoperta è morto per donarla all’umanità