Gorgoni

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Le tre magnifiche Gorgoni.


« Forco, amore, vieni a vedere le tue figlie! Guarda che ... aaaaargh! Che orroreeee!!! »
(Ceto tenta di mostrare le tre neonate al marito Forco)
.
« Va bene, tesoro … quando il cardiologo avrà stabilizzato i tuoi infarti, mi spiegherai perché le nostre figlie hanno artigli ed ali. Ci tengo anche a ricordarti che noi siamo mezzi pesci… »
(Forco cerca, invano, di sdrammatizzare la situazione.)
« Ha perso la testa per me! »
(L’unico commento di Perseo sul concerto di Medusa.)

Le Gorgoni furono una tri-band rock formata da tre sorelle, figlie dei mostri marini Forco e Ceto. L’identità sessuale dei genitori non è ancora stata accertata, come non è chiaro il fatto che tutte e tre le figlie fossero dotate d’ali.

Caratteristiche

Steno, Euriale e Medusa erano sexy e alla moda: avevano ali d'oro, mani con artigli di bronzo, zanne di cinghiale e serpenti al posto dei capelli. Era inevitabile che chiunque le guardasse rimanesse pietrificato dalla loro bellezza naturale.

Erano il simbolo della perversa generazione adolescenziale dell’epoca classica.

Le prime due sorelle, poco degne di nota e vagamente considerate dai fan, erano immortali e suonavano l’una il basso e l’altra la batteria. Erano sempre poste in fondo al palcoscenico, per dare più spazio alla ben più nota Medusa.

Medusa, la diva

Medusa, a 14 anni.

Di fatto, Medusa è tutt’oggi considerata la Gorgone per antonomasia. Era mortale, ma possedeva una voce divina, seconda solo a Suor Cristina di The Voice. Arrotondava lo stipendio lavorando come portinaia del mondo degli Inferi, profumatamente pagata da Proserpina.

Medusa, dopo essere stata maledetta da Atena.

Il primo amore

A quattordici anni, la giovane e fresca Medusa fu sedotta dal vissuto Poseidone. La giovane Gorgone era perfettamente conscia della propria bellezza, quindi stuzzicò il dio marino indossando una maschera di Atena. Questi, spinto dall’entusiasmo, portò la fanciulla a casa della stessa Dea della Ragione, per insegnarle tutto sull’amore. Atena, giunta a casa e cogliendo in flagrante lo zio con una minore, s’infurio moltissimo e cercò di colpire Poseidone con un anatema che uccide. Tuttavia, egli fu pronto di riflessi e si scostò in tempo. Non fu altrettanto fortunata la povera Medusa, che rimase vittima dell’incantesimo e fu condannata alla bruttezza eterna.

La tragica morte

Immagine del Profilo Facebook di Perseo.

Medusa fu ingiustamente assassinata da un giovane metallaro ubriaco.

Questo giovane era uno dei tanti bastardi di Zeus e si chiamava Perso, o Perseo. La grafia esatta del suo nome è andata anch’essa perduta nei secoli dei secoli.

Al compimento della maggiore età, Perso ricevette un dono da ogni divinità dell’Olimpo: il fratellastro Ermes gli donò una falce di prima qualità per tosare i prati dell’Arcadia, la sorellastra Atena uno specchietto per sistemarsi il kajal nero durante i concerti rock. Le Parche, vecchie com’erano, non ebbero né tempo né voglia di compragli qualcosa di decente; quindi gli donarono il loro unico occhio di vetro e il loro ultimo dente d’oro. Le Ninfe, tirchie come al solito, rubarono i calzari alati ad Ermes e li consegnarono al festeggiato; lo zio Ade gli regalò un cappello dei Lakers, che il ragazzo non guardò neppure. Infine, Perso ebbe dal padre il più grande dono di tutti: un biglietto per il concerto delle Gorgoni.

Tuttavia, la sera del concerto, si ubriacò talmente tanto che perse il biglietto. Provò anche a recuperare i soldi per comprarne un altro, vendendo sé stesso; però, l’alcool in corpo era talmente tanto, che ciò non andò a buon fine.

Le Gorgoni stavano per iniziare e Perso non aveva molto tempo. La decisione fu immediata: indossò i calzari alati, il cappello dei Lakers, l’occhio di vetro e il dente d’oro. Fingendosi parte del backstage, si unì ai fonici e s’imbucò dal retro del palco. Qui, riprese le sue normali sembianze e si sistemò il kajal con lo specchietto della zia. Giunse Medusa, lo riconobbe e iniziò a strillare contro i buttafuori, pietrificandoli tutti. Lei detestava i fan appiccicosi.

Perso si rese conto di cosa stava succedendo, ma il forte mal di testa causato da numerosi superalcolici on the rock lo costrinse ad usare la falce per decapitare la sventurata cantante. Quando il ragazzo si fermò, era troppo tardi: le sorelle lo avevano visto. I figli di Medusa, usciti dalla sua testa decapitata, lo avevano visto. E lui aveva visto i figli di Medusa: l’uno un cavallo alato di nome Pegaso e l’altro un gigantesco lottatore di wrestling , che disse di chiamarsi Crisaore.

Tutte queste emozioni, per il microscopico cervello del povero Perso, erano davvero troppo. Egli si travestì di nuovo, montò su Pegaso e sgattaiolò tra la folla di metallari gasati.

Perso riuscì a portarsi a casa un souvenir di quel mega-trip: la testa di Medusa. Da quel giorno la portò sempre con sé come portafortuna. Lui e i suoi amici passarono serate indimenticabili, divertendosi a pietrificare i passanti per sfizio. Tra gite estive e scappatelle invernali, dopo un paio danni, praticamente metà degli abitanti della Grecia era stata pietrificata. Fu allora che intervenne Atena, confiscandogli la testa e nascondendola in un luogo così misterioso, che il ragazzo non l’avrebbe mai trovata: il proprio scudo.

Dopo queste sconcertanti vicissitudini, tutti si dimenticarono di organizzare un funerale decente per la povera cara Medusa.

Curiosità

  • Euriale venne fatta fuori dal Cavaliere di Bronzo Retsu della Lince, mascotte dei Cavalieri dello Zodiaco.
  • Steno è rimasta zitella.
  • La fama di Medusa come cantante, dopo la sua prematura morte, è scemata; in compenso, però, ritroviamo il suo corpo sexy in opere artistiche, romanzi, film, serie animate, giochi di ruolo e videogiochi, soprattutto di ambito fantasy, anche senza collegamenti con l'originale contesto mitologico.
  • Perso, dopo quel fattaccio, si è curato dal vizio dell’alcool. Tuttavia subito dopo è caduto nel tunnel della droga.

Voci correlate







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