Terrone: differenze tra le versioni

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== Nomi tipici del terrone ==
Di gran moda in [[Terronia]] ci sono sempre in prima fila quelli che hanno come concetto la [[religione]], ma non vengono sdegnati anche altri.
(Riportiamo sotto alcuni esempi di nome in ordine alfabetico)
[[File:Terrone_dallo_spazio_profondo.jpg|right|thumb|230px|Film dedicato a questo colorito popolo]]

*Addolorata
*Ahmed
*Aniello
*Annunziata
*Antonina
*Antonio (con le varianti Totonno e Totò)
*Assunta
*Britni
*Calogero ("Calogggero" o "Calò" in terronese)
*Carmela/o (Mela/o per gli amici)
*Carmelinda
*Carmine
*Catello
*Catena (detta Catenina o Catenella)
*Chevin
*Ciriaco
*Ciro/a
*Concetta/o
*Consolato
*Cosimo
*Crocifissa/o
*Gaetano (pronunciato: "Ghetan" o "Aitan") con le sue varianti Gaetanuccio, Tanuccio fino ad arrivare a Nanuccio
*Gennaro
*Genuflessa
*Gigi (pronunciato: "Ggigggi")
*Gino (pronunciato anche Cino o la variante GGigggino)
*Immacolata
*Incatenata
*Incoronata
*Infilzata
*Maria
*Maria Catena
*Mariaconcetta
*Mariello
*Mario
*Natale
*Nino
*Nunzio
*Nicølä
*Pasquale (pronunciato: "Paschcà")
*Peppe
*Reggina
*Rosalia
*Rosalinda
*Rosamaria
*Rosaria/o
*RRRRocco
*Salvatore (detto Savvatò o Totò o Tatore)
*Santino/a, o "Santo/a" o "Santuzzo/a"
*Rosario (detto saro in terronese)
*Tano
*Vito

== La Caccia al terrone ==
== La Caccia al terrone ==
[[File:Mostro.jpg|left|thumb|200px|Terrone in una stampa padanese del XIV secolo]]La caccia al terrone, da non confondersi con il [[Tiro al terrone]], è una rievocazione popolare delle fiabe settentrionali mediante caccia simulata più sagra della [[polenta]] ai funghi.
[[File:Mostro.jpg|left|thumb|200px|Terrone in una stampa padanese del XIV secolo]]La caccia al terrone, da non confondersi con il [[Tiro al terrone]], è una rievocazione popolare delle fiabe settentrionali mediante caccia simulata più sagra della [[polenta]] ai funghi.

Versione delle 16:11, 20 nov 2011

La Caccia al terrone

Terrone in una stampa padanese del XIV secolo

La caccia al terrone, da non confondersi con il Tiro al terrone, è una rievocazione popolare delle fiabe settentrionali mediante caccia simulata più sagra della polenta ai funghi.

Regolamento:

  1. La caccia è aperta solo ed esclusivamente nel mese di luglio. In caso di violazione di tale direttiva, sarete obbligati ad adottare a distanza un bambino del sud per minimo dieci anni e verrete immediatamente iscritti a Lega Nord mediante un'iniziale donazione di somma variabile dai 500 ai 5000 euro (dipende quanti terroni avete fatto secchi).
  2. Le armi regolamentari sono fornite solo ed esclusivamente dalla giunta del comune dei paesini elencati nella lista pubblicata dalla casa editrice TEIF una settimana prima l'inizio della competizione. Questo vuol dire, caro il mio cappuccio bianco, che non potrai fare di testa tua. Infatti qui non ammettiamo cagate quali il paintball, solo professionali fucili a pallettoni calibro 130.
  3. I terroni beccati non possono essere:
  • Ridotti in schiavitù
  • Messi in libertà
  • Torturati
  • Venduti a un circo
  • Eletti
  • Esposti sulla pubblica piazza
  • Imbalsamati e mostrati come trofeo se spacciati;

ma devono essere consegnati alla giuria senza alcuna eccezione. Inoltre è proibito vendere, scambiare o comprare terroni tra i giocatori, stringere alleanze, prendere in prestito terroni catturati

Punteggi:

  • Terrone ucciso: 100 punti
  • Terrone ferito: 300 punti
  • Terrone catturato: 500 punti
File:FucilePompa.jpg
Fucile a pallettoni beretta 15 modello Borgezius, scelto dalle giurie dell'annata 2008 per le gare di tiro al terrone

Curiosità

  • La celebre casa editrice bolzanina TEIF nasconde nel suo nome tale motto discriminante: Terronus Italiae flagellum est (il terrone è il flagello dell'Italia).
  • Pare che Mussolini nel 1945, per convincere gli italiani del sud ad arruolarsi, abbia espresso in un comunicato ufficiale la sua simpatia verso i terroni. Qualche settimana dopo le Alpi pullulavano di basi di partigiani veneti, lombardi e liguri.
  • A proposito, nel capitolo sopra si parla della caccia al terrone come caccia a persone in carne e ossa; nonostante abbiamo più volte ribadito che il terrone è una figura mitologica. In questo caso vengono usati terroni veri. Oppure negri, sempre veri.
  • L'università Bocconi è stata dichiarata luogo di ripopolamento di terroni allo sbando.
  • I terroni e i go-kart sono più o meno la stessa cosa: entrambi sono piccoli, rumorosi, fastidiosi e soprattutto non hanno la retromarcia!
  • Il terrone predilige come auto l'AlfaRomeo, preferibilmente nera, bianca, i più raffinati rossa.
  • In condizioni di vento favorevole, il terrone in auto è riconoscibile a 10km di distanza grazie al volume della sua potentissima autoradio. Altro modo per riconoscere il terrone, nel caso in cui abbia l'autoradio guasta o più probabilmente rubata, è l'immancabile braccio peloso fuori dal finestrino imbraccialettato e con le dita abbondantemente inanellate in puro oro giallo.
  • Nel caso vogliate testare la provenienza meridionale dell'uomo che trovate svenuto davanti a casa vostra vestito da dracula, sottoponetelo all'infallibile inganno della cadrega.

Come un terrone guida l'auto

Lo stile di guida di un terrone, naturalmente, varia da terrone a terrone, ma possiamo ritrovarvi alcune caratteristiche frequenti:

  • Mancato rispetto dei limiti di velocità, tranne quando c'è l'avviso di autovelox, nel qual caso il terrone inchioda e, dopo l'autovelox, pesta di nuovo sull'acceleratore.
  • Il terrone si ferma inchiodando solo quando c'è il semaforo rosso o lo stop, qualunque altro segnale di pericolo (presenza di bambini, strisce pedonali, animali selvatici, strada sdrucciolevole) viene ignorato (tanto l'importante è andare, non importa se si guida alla cazzo di cane).
  • Quando c'è il segnale "dare la precedenza", il terrone inchioda e mette la seconda (sempre quella, perché gli viene un flash in cui si ricorda che 50 anni prima a scuola guida gli avevano detto così).
  • Le frecce sono un optional, vengono messe di tanto in tanto quando viene in mente.

Voci correlate