Padre Pio

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File:PioWan.jpg
Il jedi Padre Pio Kenobi mentre esercita la forza
« Che la forza sia con te »
« E con il tuo spirito. »
« Pio, io sono tuo padre cribbio!!! »
« Ho provato a chiedere l'elemosina, ma i soldi io non riesco proprio a tenerli.. »
« Anche i pulcini lo nominano di continuo!  »
(Er Piotta)
« Se ti chiedi come mai padre pio assomigli così tanto a Obi-Wan Kenobi... »
(Flavio Oreglio)
« Aveva le stigmate invisibili durante la vita, e alla morte sono sparite miracolosamente! »
(Giovanni Paolo II)
« Il papero in sé, la sua forma noumenica, sono certamente alla base della figura di padre pio: quack quack. »
(Immanuel Kant)
« Padre Pio Bove »
(Giosuè Carducci)
NonNews

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Padre Pio è prima di tutto padre, poi pio. Per questo si chiama Padre Pio. Solo dopo essere diventato jedi lo hanno fatto anche santo.

Le origini

Roger McPio, mascotte della catena di fast food McPio

Padre Pio (conosciuto anche come Padre Oppio, oppure come il Power Ranger viola) nasce quotidianamente sul Monviso.

Tale caratteristica ha indotto alcuni suoi devoti meridionali immigrati al Nord Italia e divenuti simpatizzanti della Lega Nord a causa del morbo della Polenta Pazza a sovrapporre la sua icona a quella del Dio Po, che, accidentalmente, nasce nel medesimo luogo. A dirimere l’equivoco è intervenuto di recente il Segretario per la Congregazione della Dottrina della Fede Padana, Roberto Calderoli, il quale, dopo aver consultato i più antichi testi teologici padani ha sentenziato:

« non confondiamo Padre Pio, santo protettore dei terroni dell’ostia che non fanno un cazzo in tutto il giorno e si aspettano i miracoli, con il nostro grande Dio Po: un terone rimane un terone anche se si nasconde sotto 7 camicie verdi, che naturalmente non suda perché non fa un’ostia in tutto il giorno…si l’ho già detto, ma meglio una volta in più che una in meno. »
(Roberto Calderoli)

A suffragare la tesi del Calderoli c’è anche l’incontrovertibile fatto rappresentato dalla devozione dei muratori della Bergamasca e del Bresciano al Dio Po, da loro sovente invocato durante la giornata aggiungendo al nome Po il suffisso indoeuropeo “-rco” che significa “sempre sia lodato”, mentre la devozione a Padre Pio è un fenomeno pressoché inesistente presso questa categoria professionale.

Gli studi

Padre Pio ha studiato alla Scuola di Arti Magiche di Hogwarts e all’Istituto Tecnico Commerciale “Vanoni” di Vimercate (corso serale), avendo in entrambi i casi come compagni di corso Uri Geller, Padre Fedele e Harry Potter. Particolarmente difficile è stata proprio la convivenza con quest’ultimo condiscepolo: pare infatti che la decadenza del gioco del Quidditch e la conseguente fortuna del gioco del calcio siano nate proprio dall’abitudine del futuro santo, già noto per il suo carattere mite e solare, di prendere a calci in culo il giovane Potter dalla mattina alla sera adducendo i più futili pretesti, quali “cacciare il demonio che lo possiede” o “vedere quanto ci mette a diventare nero”, per non parlare di imbarazzanti intermezzi con Hermione Granger e un vibratore di caucciù.

La vocazione

L’incontro decisivo per la vocazione religiosa di Padre Pio è stato quello con il beato Fra Cazzio da Velletri, detto “la verga del Signore”, passato alla storia grazie all’ispirato aforisma, con il quale soleva avvicinare alla Fede anche le più riottose fanciulle “se vuoi la benedizione attaccati a questo cordone”. Fra Cazzio conquista Padre Pio con il suo stile di vita, improntato alla continua ricerca della virtù (un’altra celebre massima di Fra Cazzio recita infatti: “Ogni donna ha la sua virtù, ma dopo averla persa nessuna la vuole più”) e convince il giovane a ordinarsi frate e risiedere nel convento francescano di San Giovanni Rotondo, una sorta di Woodstock dell’epoca: è infatti opinione diffusa tra gli storici della Chiesa che l’appellativo “Rotondo” apposto a San Giovanni sia dovuto a una visione mistica collettiva indotta nei frati dall’acido lisergico o, più probabilmente, dall’ammoniaca con cui gli abitanti del convento sostituivano l’LSD durante la Quaresima e l’Avvento. Secondo Dan Brown l'aggettivo "Rotondo" sarebbe invece un'allusione all'ombelico di Maria Maddalena, mentre a detta del cardinale giamaicano Bob Marley il termine si riferirebbe alla disposizione spaziale assunta dai frati durante un rito segreto detto "l'indianata"

I miracoli

La predicazione di Padre Pio è da subito costellata di miracoli, tra i quali ricordiamo:

  • la capacità di spacciare il fenolo come il miracolo delle stigmate, miracolo convalidato da certe delinquere
  • la sparizione delle braciole di maiale e dei peperoni arrostiti alla Sagra d’Scannaporcu di Benevento
  • la gravidanza simultanea di tutte le donne che frequentavano il suo confessionale (i bambini alla nascita avevano già la barba e le stigmate)
  • la lievitazione del conto corrente del convento di San Giovanni Rotondo
  • la scomparsa della verginità delle pie donne che pernottavano nel convento
  • l’impennata delle vendite del mercuro-cromo e l’apparizione delle stigmate
  • la moltiplicazione delle concessioni edilizie e degli alberghi a San Giovanni Rotondo
  • la bilocazione che gli ha consentito, all'un tempo, di borseggiare i passanti e di crearsi un alibi
  • è riuscito a mutare volto e nome per sfuggire da quei Senza Dio della Mafia Russa anche noti sotto il nome di Fisco
  • ha trasformato ben quindici milioni di euro, tratti dai giri di prostitute venutisi a creare fra il suo PIO convento e la 'ndrangheta, in una villa alle isole Maldive, dove tutt'ora risiede il figlio, sotto lo pseudonimo di Bin Laden (Ops...non lo sapevate?!)

Il suo più grande miracolo è stato però probabilmente quello di riuscire a congiungersi carnalmente con Madre Teresa di Calcutta e ad avere da lei il suddetto bel figliolo (ma non ditelo troppo in giro).

Padre Pio supereroe

Di fronte a tali imprese, non sorprende che Padre Pio sia una figura assolutamente centrale per il proselitismo cattolico. La sua biografia ha infatti ispirato un omonimo supereroe protagonista di un fumetto creato da Stan Lee e da Papa Pacelli. I primi episodi del suo fumetto escono nei primi anni 90 (non nel senso degli anni dal 1990 in poi... perché prima di quelli del 1900 ci sono stati gli anni novanta dell'ottocento, quelli del settecento, e così via fino ai primi). Alle origini il suo superpotere principale era quello dell'ubiquità, poi con il progredire dellla serie ha guadagnato altri superpoteri, come quello delle stimmate. Ha avuto un grandissimo successo di pubblico (che dura ancora oggi), ed è protagonista di un merchandising da fare invidia anche ai Pokemon.

Nell'ultimo lustro è uscito nelle migliori sale d'attesa italiane il cartone animato "Padre Pio: quando un uomo ha due palle così, una croce al petto, e i giusti agganci con la mafia", amato dai bambini di ogni età. Il cartone narra in brevi e sintetiche diciotto ore la nascita della vocazione per il denaro venutosi a creare nello jedi e la vera motivazione che lo ha spinto a non resuscitare. Non si vuole qui togliere il gusto della sorpresa a coloro che ancora non hanno visto il cartone, ma possiamo citare l'ultima, memorabile scena, in cui la creatura incappucciata sale al cielo con la forza della Forza, urlando al becchino sotto di lui: "Sai qual'è è il vero problema di essere Santi Frati? Che non si vede figa!". In scene tagliate del cartone animato si intravedono cosce e sederi femminili sbucare dalla tonaca del Sant'Uomo, sdraiato fra le Nuvole dell'Inferno.

Padre Pio, grazie alla particolare devozione che nutriva nei suoi confronti il compianto regista Joe D'Amato, è anche il santo protettore del Sindacato Autonomo Lavoratori del Porno. Dopo la sua definitiva beatificazione (avvenuta rigorosamente in mondovisione una domenica sera del 2001 e ricordata nella celebre canzone Mannaggia Padre Pio del gruppo rock mistico San Culamo) e canonizzazione ad opera di Papa Woityla, il governo della Svervegia ha ufficialmente iniziato le pratiche per nominarlo Santo Patrono della nazione. Tale diritto è però conteso alla Svervegia dalle Isole Cayman, dal Margraviato Palatino del Reno e dalla Repubblica Autonoma degli Amici di Maria De Filippi.

Curiosità su Padre Pio

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Padre Clio

Il nostro amico Pio ha due fratelli gemelli molto meno famosi di lui: Padre Clio e Padre Cryo.

Il primo, tamarro, da sempre in lotta con Pio stesso per chi avesse le stigmate più ampie e profumate, è in carcere da qualche anno per essere entrato con la sua macchina in una chiesa di una piccola cittadina chiamata Tokyo (in provincia di Torino) e aver urlato a squarciagola "Pio è gay! Venite da me mignottelle che ho il trivellone" alle suore presenti durante la messa.

Padre Cryo

Il Secondo è il tipico sfigatello, e per questo fu sempre preso a morsi sulle palle da Pio e vittima di scherzi dei fratelli, come lo scherzo in cui il povero Cryo è stato sepolto vivo e costretto a vedere il Maurizio Costanzo Show per più di 16 ore di fila. Fu stuprato all'età di 11 anni dalla nonna (la bellisima Gustava Solange), diventò donna e si fece ibernare dallo shock alla vista delle sue prosperose tettone. Ora è diventato anche la forma del buonissimo ghiaccolo PEPPE, amatissimo dai bambini.

Si narra anche che il famoso sopranome del suddetto Padre nacque da uno spiacevole incidente culinario; è noto infatti che il santo amasse mangiare uova all'occhio di bue, un nefasto giorno incappò in un uovo non fresco e nell'atto di romperlo ne venne fuori un pulcino che esclamò "pio!". Il predicatore colto da leggero malumore lo apostrofò così "Pio a me? Ma Pio de che? A PIO DE NA MIGNOTTA!!!"

Alcuni raccontano che egli in realtà era un anti-cristo bulimico, per molti anni ha aderito all'associazione segreta "Imbianchini Francesi Di Un Certo Livello" che tentava di fare rivoluzioni in Svervegia, dove c'era una dittatura filo austrogotica-nepalese, dove dei monaci in mutande veneravano Marco Masini.

Padre pio era molto spendaccione. Aveva le mani bucate. E pure i piedi.

Voci correlate