Michael Schumacher

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« Io ezzere famiglia pofera e afere pisogno ti solti per tare ta manciare a cinque mogli, fentisette figli, settantatue cani e otto tartaruche. »
(Michael Schumacher)
« Mamma, li crucchi! »
(Bernie Ecclestone all'arrivo dei fratelli Ciabattino in Formula 1)
« Ah, per fortuna fra i due era solo uno quello bravo, l'altro è solo un coglione. Dubito anche che siano fratelli... Sì, va bene, si somigliano, ma... Dai, non prendetemi per il culo! »
(Lo stesso Bernie Ecclestone dieci anni dopo l'arrivo dei fratelli Ciabattino in Formula 1)

Michele Ciabattino (Crucconia 1969) è stato un pilota di astronavi crucco. Finora è l'unico pilota ad aver sconfitto tutti i suoi rivali all'autoscontro. La traduzione letterale del suo nome può essere ricondotta a "Michele O' Scarparo", noto nell'ambiente Napoletano come il peggior guidatore di Ape Piaggio, peggior palo durante gli agguati di mafia e piede più pesante del mondo.

Carriera

Cresciuto dall'incrocio di un litro di benzina con un pistone semilevigato, il piccolo Michael comincia a vincere tutti Gp del Campionato Mondiale di Austrizzera su tricicli a razzo. All'età di 9 anni possiede già la patente A1, A2, A3, B ed autocarri fino a 7,5 tonnellate. A 13 gareggia e vince in un torneo amichevole con Jacques Villeneuve.

A 18 anni esordisce in Formula 1 dove ottiene già i suoi primi punti mondiali e infligge batoste a veterani.

Col passare del tempo, con la vecchiaia incalzante e noncurante del fatto che l'ombretto verde stonasse con i colori della Ferrari, Michele si affloscia e lascia sempre più che a guidare ci pensino i meccanici dal box attraverso la simulazione di GP3. A seguito delle mancate vittorie la scuderia gli propone una nuova macchina, leggerissima, la Ferrari-JT che negli anni seguenti lo condurrà, grazie al nuovo propulsore JT, al sistema di guida automatica egualmente denominato JT, al sistema GPS incorporato e al supercomputer HAL, a conquistare, senza fare assolutamente nulla se non stare seduto in machcina, i titoli mondiali negli anni successivi.

Nel 2000 ottiene il monopolio delle vittorie, nonchè la candidatura a Valchirio del Bahrein, generale d'armata africano e commissario tecnico della nazionale di calcio delle isole Fær Øer.

La rossa durante un pitstop.


Nel 2001 idem al 2000 tolte le candidature varie.

Nel 2002 idem al 2001.

Nel 2003 idem al 2002.

Nel 2004 idem al 2003.

Nel 2005 idem al 2004. E la gente si era ormai già rotta le palle di guardare la Formula 1 che, in questa maniera, ha perso parte del proprio fascino.

Si ritira nel 2006 nella sala dirigenze della Ferrari con un piccolo aumento di stipendio. I sindacati, però, sono insorti giudicando tale aumento "troppo limitato ed incongruo alla mansione svolta da O' Scarparo". Ogni Ferrarista ha perciò volontariamente versato il 5 per mille, l'8 per mille, il 4x4, il 643,12E-02 per i*arcsen(½) a sostegno del povero Michele.

La gente, a seguito del suo ritiro, ha ripreso a guardare la Formula 1, nella speranza che cambiasse qualcosa. La speranza è stata prontamente disattesa e la Formula 1 resta una palla tremenda. Dopo aver vinto 59 campionati 63 gare allo sfascio di Montecarlo e una sola vittoria all'autoscontro di distruction derby si ritira e per ricordare il suo passato da campione investe un passante con una Fiat Ducato e rapisce un tassista per correre alla corsa dei cavalli di Monaco e per non ritardare alle sue partite di bocce con il suo compagno segreto nonchè amante Jean Todt.

Curiosità

  • È stato il primo pilota a vincere un Gran Premio guidando senza mani.
  • Ha trovato un secondo lavoro serale a tempo indeterminato come istruttore di guida sicura dopo aver deliberatamente causato l'incidente con Jacques Villeneuve.
  • Ha recentemente scoperto che le moto non stanno in piedi semplicemente sedendocisi sopra. Ma lui si ostina a riprovarci.
  • Ha un fratello minore, Ralf, decisamente sfigato per certi versi, ma molto fortunato per altri: è un pirla in quanto ha trovato lavoro come pilota di formula uno servendosi della fama del più acclamato fratello maggiore (peraltro senza mai riuscire a dimostrare una cippa in quanto a bravura); però la sua fortuna sta nel fatto che lo hanno riempito di soldi pur essendo un imbecille.
  • Nel 2004, all'apice del suo successo, ha provato a eseguire un test, ispirato dalla frase guidare a cazzo di cane: decise dunque di evirare due grossi dobermann (non senza correre seri rischi) e ha utilizzato i loro pirilli per realizzare il celeberrimo volante del cazzo. Beh, ha vinto 10 Gran Premi di fila, poi si è rotto le scatole ed è tornato al volante tradizionale.
  • L'enorme display sul volante della sua ferrari e tutta quella miriade di pulsantini non sono altro che il display e i comandi del Tetris che ha fatto installare sostenendo " nei rettilinei mi annoio".