Alain Prost

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« L'unico francese che sapeva guidare! »
(Tutti su Alain Prost.)
(Alunni di Alain che incitano il loro professore dopo che ha perso il mondiale.)
« Allora oggi ti interrogo. »
(Prost mentre guarda la sua macchina prima di una gara.)
« Alla ricerca del miglior tempo perduto. »
(Stefano Bartezzaghi su Alain Proust.)
« Prost è il pilota che ha combinato più cagate prima di riuscire a vincere un titolo mondiale. »
(Nelson Piquet su Alain Prost.)
« Il mio più grande nemico. »
(Ayrton Senna durante un'intervista.)

Alain Prost detto O' Prof, fu il più grande pilota francese che la Francia ricordi e fu l'unico a fare un doppio mestiere: quando non era impegnato con la Formula 1 insegnava educazione fisica e tecnica in un liceo completamente maschile.

Viene ricordato anche per il grande naso (superato solo da quello di Robert Kubica) e per il gesto scaramantico che faceva prima di ogni gara.

Una toccata lì previene incidenti e guasti al motore.

Vita

Figlio di due professori, Alain nacque un bel giorno di Gebbraio nelle floride campagne francesi. La sua casa distava 35 km da Parigi e ogni mattina il piccolo Alain era costretto a svegliarsi all'alba per mettersi a correre in cammino insieme ai suoi genitori i quali, durante la lunga passeggiata, lo interrogavano accuratamente per testare le sue conoscenze culturali e perché speravano che un giorno anche lui avrebbe intrapreso il loro stesso mestiere. Questa modalità di insegnamento rimase talmente impressa nella mente del pilota che da adulto fece lo stesso con tutti i suoi meccanici e con la macchina.

All'età di 15 anni Alain, stanco di svegliarsi all'alba tutti i giorni, progettò e costruì da solo un piccolo kart usando i pezzi di un vecchio trattore e studiando ogni singolo dettaglio per renderlo perfetto, tanto da lavorarci anche a notte fonda. Una domenica mattina decise di provare la sua piccola creazione, dopo aver rubato un po' di benzina dalla macchina dei vicini: mise in moto e cominciò a sfrecciare per i campi, urlando a squarciagola e investendo galli, gatti e topi. Fu in quel momento notato da un cacciatore di talenti, che lo prese a fucilate sotto la sua protezione.
I genitori del ragazzo erano però contrari alla decisione del figlio di diventare un pilota e proprio per questo lui promise di fare sia l'insegnante che il pilota. Che poi faccia male entrambi è un altro discorso.

I sei anni di paradiso e inferno sulla McLaren

Ron Dennis, con la sua abilità di ladro, riuscì a sottrarre Prost approfittando della confusione delle altre scuderie di fronte al carattere nervoso mostrato dal professore, dopo che ebbe quasi distrutto il box della Renault e dato orecchie d'asino e zeri spaccati a tutto il personale della scuderia.

Il giovane pilota si trova a guidare con uno strano animale che di mestiere ha fatto sia il ragioniere sia il pilota e riesce a scoprire che il suo essere professore poteva essere utile per le gare. Comincia a interrogare la macchina e le ruote e a fiutare nell'aria ogni singola occasione che poteva sfruttare.

Ron Dennis si dispera dopo aver scoperto quanto è rompicoglioni Prost.

Fu proprio una famosa rivalità scoppiata tra i due diretti rivali Piquet e Mansell, che permise a Prost di gustare un ottimo secondo titolo, condito dallo spumante della vittoria e i nuovi compiti da inviare ai suoi alunni che avevano festeggiato nella lontana Francia la sua vittoria.

L'anno dopo a causa di un auto che non riusciva mai a prendere un 6 dalle sue interrogazioni, Prost non riesce a superare il quarto posto, tanto che decide di mettere in testa ai progettisti dell'auto un cappello d'asino e di metterli in ginocchio sopra ai fagioli, come punizione per la perdita del terzo titolo iridato.

Questa perdita del mondiale si unisce ad un nuovo fatto: Ron Dennis porta in casa un cucciolo brasiliano di nome Ayrton Senna, appena rubato dal team Lotus e tutti quelli della McLaren si innamorano di quel simpatico cucciolino, tranne Prost che fiuta nell'aria un pericolo minaccioso.

Infatti Senna si mostra subito invadente, cominciando a minare il suo sogno di riconfermarsi campione del mondo, ma Prost a Suzuka decide di portarlo a spasso nei campi per farlo giocare e fargli perdere il mondiale. Nessuno sa che il giovane brasileno riesce a convincere i commissari a spingerlo e a fargli vincere la gara, ma Prost con una abile mossa lo fa squalificare perché nessuno può toccare una macchina durante la gara e vince il titolo.

Profondo Rosso 2: L'Incubo della Ferrari chiamato Prost

Nel 1990 Prost lascia la McLaren per passare alla Ferrari, tutti quanti sono al settimo cielo, pensando che finalmente dopo l'ultima rossa iridata, potevano raggiungere il successo sperato, tanto che ci sono ottime speranze. Prost cerca di prendere la vettura e di migliorarla mettendo come al solito al primo posto l'interrogazione maniacale di tutti gli ingegneri per tirare fuori una vettura degna del professore. A quei tempi la Ferrari era gestita da Cesare Fiorio.

L'anno parte alla grande, Prost e Senna si danno battaglia scambiandosi vittorie e sorpassi, lasciando quasi a secco gli altri avversari che si devono accontentare di fare da spettatori e di mangiare patatine fritte e pop-corn offerti da Ecclestone. Gli unici piloti a riuscire a vincere nella tempestosa battaglia tra i due piloti nemici erano un Vecchio Italiano D.O.C, un Leone ingelse, un belga semi sconosciuto e un Clown brasiliano.

Il mondiale poteva essere di Prost se non fosse stato per due episodi che hanno condizionato la classifica finale, lasciando il pilota francese a bocca asciutta:

  • Mansell decise di stringerlo contro il muretto del box, facendogli così perdere diverse posizioni. Il francese, rosso dalla rabbia, riesce a recuperare diverse posizioni e lancia la coppa in testa a Mansell insieme alla bottiglia di spumante, mentre Senna, secondo, se la rideva come un matto.
  • In Giappone Prost brucia il suo avversario alla partenza, Senna tenta di raggiungerlo e i due si toccano, terminando entrambi la gara nella sabbia. Senna così poté diventare campione del mondo per la seconda volta, mentre Prost masticava amaro e rimase deluso di aver perso il titolo per una scorrettezza che lui stesso aveva usato un anno prima contro il brasiliano.

L'anno dopo avvengono i primi cambiamenti: Mansell viene preso a calci nel sedere e mandato via, mentre al suo posto entra in scena Jean Alesi, un altro pilota francese (la Ferrari sembrava aver cambiato nazionalità, tanto che molti italiani per il dolore si suicidarono) dotato di grande talento e di aspettative per il futuro.

Mentre il suo odiato rivale volava, Prost camminava sopra a una lumaca e non riusciva più a mettere le mani sul titolo, tanto che il francese fece un'altra vittima illustre: Cesare Fiorio, che fu sostituito da Qui, Quo e Qua. Nonostante il nuovo trio la Ferrari non migliorò e il rapporto tra il francese e la stampa italiana diventò sempre più negativo: Prost, quando vedeva un giornalista italiano, gli lanciava addosso qualsiasi cosa che gli capitasse a tiro (una volta il compagno di squadra).

Il culmine arrivò quando, esasperato con i meccanici e l'intera Ferrari, gridò ad alta voce: "ha la guidabilità di un tir". Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso: la Ferrari, senza pensarci due volte, lo mandò gentilmente a casa[citazione necessaria] e lo sostituì all'ultima gara con un altro pilota.

Il ritorno e l'ultima battaglia contro Senna

Dopo l'orribile esperienza in Ferrari, Prost decide di prendersi un anno sabbatico e di insegnare nel suo amato liceo. Convinto dagli alunni a prendersi una bella vendetta contro Senna e la Ferrari, Prost frega il posto a Mansell e dopo un anno di ritiro si presenta per la vendetta.

La Williams sembrava finalmente poter volare come gli pareva, bruciando il fondo schiena a Senna (che voleva il posto in quella scuderia) e mostrando che anche un uomo di 38 anni (in Formula 1 è come averne 87) poteva vincere un altro titolo mondiale. Alla fine, sentendo che Senna voleva andare alla Williams, preferì ritirarsi piuttosto che ritornare di nuovo ad essere il compagno di squadra dell'avversario e tornare a prendere paga tutte le domeniche.

Il nasone di Prost

Prost oltre ad essere famoso per essere stato l'unico pilota ad essersi fermato per un anno ed essere tornato in gara vincendo un titolo mondiale subito, è conosciuto anche per il suo naso. Infatti aveva la capacità speciale di fiutare la qualità della vettura e la qualità delle gomme. A seconda del profumo che sprigionava la macchina dell'avversario, riusciva a pianificare un'ottima strategia di gara con cui riusciva a sconfiggere tutti i suoi avversari.

Il naso di Prost fu oggetto di parodia da parte di Nelson Piquet, che a sua volta fu contraccambiato dal Professore con ironie sul suo pisello.

Il team Prost

Per offuscare la sua fulgida carriera, Prost decise di tentare una nuova impresa per essere ricordato come un perdente definitivo: diventare proprietario di una scuderia e portarla alla vittoria nel titolo costruttori e piloti. L'esperimento si rivelò un disastro: l'unico podio riportato della squadra è stato quello di Jarno Trullallero Trullalla durante il giallo della gomma scomparsa di Eddie Irvine.

Prost diede in vendita la sua scuderia e cadde in una piccola depressione, da cui si riprese soltanto facendo compiti e interrogazioni in tutto il liceo dove lavorava.

Curiosità

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  • Il suo secondo nome è Delon.
  • Durante il 1993 è stato scortato dalla polizia, a causa delle cattive intenzioni dei brasiliani.
  • Il massimo voto che metteva agli alunni era 4.
  • Ha recitato in "Notte prima degli esami" e come comparsa ne "I liceali".
  • I meccanici, per paura di essere interrogati da Prost, si nascondevano nei box degli avversari.
  • Fino ad ora è l'unico pilota che dopo un anno di ritiro ha vinto il titolo mondiale.
  • Lui e Ayrton erano grandi nemici, infatti più di una volta hanno giocato con l'autoscontro durante le gare.
  • Adesso vuole entrare nella MaFIA o dirigere la Renault.
  • Ha sofferto di prostata.

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