Lingua napoletana: differenze tra le versioni

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[[File:Braveheart urlo di guerra.jpg|thumb|right|300px|''Uagliù! A sti quatt' fess c'azzeccamm' quatt' pallun!'' - Tipica esortazione dei [[tifoso|tifosi]] del [[S.S.C. Napoli|Napoli]] alla vigilia della partita, qui riproposta in lingua originale.]]
{{altamente_terrone}}

[[File:Braveheart urlo di guerra.jpg|thumb|right|300px|''Uagliù! A sti quatt' fess c'azzeccamm' quatt' pallun!'' - Tipica esortazione dei [[tifoso|tifosi]] del [[S.S.C. Napoli|Napoli]] alla vigilia della partita, qui riproposto in lingua originale.]]

{{Cit2|La sera la liempio e la mattina la svacanto.|Organizzatore di party in piscina su dialetto napoletano}}

{{Cit2|MA CHE SANGHE 'E CHI V'È MUORTO!!!|Mirabile utilizzo del dialetto napoletano nell'esprimere rabbia e risentimento.}}


{{Cit2|A Facc ro cazz.|Espressione di stupore napoletano.}}
{{Cit2|MA CHE SANG' E CHI V'È MUORT!!!|Mirabile utilizzo del dialetto napoletano nell'esprimere rabbia e risentimento.}}
{{Cit2|La sera la lempio e la mattina la svacanto.|Organizzatore di party in piscina su dialetto napoletano.}}
{{Cit2|Bell e 'bbuon aggia vist nu rummor.|Dolce fanciulla testimonia la caduta di un palazzo.}}
{{Cit2|Hai preso fischi per fiaschi.|Banalissima espressione italiana.}}
{{Cit2|Hai preso fischi per fiaschi.|Banalissima espressione italiana.}}
{{Cit2|E pigliàto 'o cazz p' 'a banca 'e ll'acqua|L'espressione precedente rivisitata e revitalizzata dal dialetto napoletano.}}

{{Cit2|Miché! Nu shpavett' ch'e [[cozza|frutt'e mar]] e doie bell' sasicce ch'e [[broccoli|friariell']], facimm' ampress!|[[Garibaldi]] al [[ristorante]], dopo due giorni a Napoli.}}
{{Cit2|E pigliato 'o cazz p'a banca 'e ll'acqua!|L'espressione precedente rivisitata e revitalizzata dal dialetto napoletano.}}

{{Cit2|Michè! Nu shpavett' ch'e [[cozza|frutte 'e mar]] e ddoie bell' sasicce ch'e [[broccoli|friariell']], faccimm' ambress!|[[Garibaldi]] al ristorante, dopo due giorni a Napoli.}}

{{Cit2|Va' dar via 'l cuu!|[[Turista]] [[Milano|milanese]] a Napoli che ha cercato di chiedere informazioni senza capirci una mazza.}}
{{Cit2|Va' dar via 'l cuu!|[[Turista]] [[Milano|milanese]] a Napoli che ha cercato di chiedere informazioni senza capirci una mazza.}}
{{Cit2|A [[sedia|cadrega]] e soreta!|Turista napoletano a Milano vittima di incomprensioni linguistiche.}}


La '''lingua napoletana''', detta '''dialetto napoletano''' dai [[revisionismo storico|revisionisti]] filo-[[Casa Savoia|savoiardi]], è un idioma antichissimo usato a [[Napoli]] come l'[[italiano]], più dell'italiano, spesso al posto dell'italiano.
{{Cit2|A [[sedia|cadrega]] 'e soreta!|Turista napoletano a Milano vittima di incomprensioni linguistiche.}}


Il '''dialetto napoletano''' è un idioma antichissimo, usato a [[Napoli]] come l'[[italiano]], più dell'italiano, spesso al posto dell'italiano.

È una delle lingue principali della [[Terronia]], insieme al [[Dialetto siciliano|siciliano]], al [[Dialetto calabrese|calabrese]], al [[Dialetto pugliese|pugliese]], all'[[Algeria|algerino]], al [[Senegal|senegalese]] e al [[Cinese|mandarino]]<ref>Questi ultimi tre parlati principalmente dalle minoranze [[Extracomunitari|lavavetri e vendiombrelli]]</ref>.
Parlato comunemente a [[Napoli]], è diffuso anche in [[India]], [[Pakistan]] e in molte zone di [[New York]] ed è la lingua ufficiale della [[camorra]], così come lo è il [[latino]] per [[Città del Vaticano]].


[[È]] una delle lingue principali della [[Terronia]], insieme al [[Lingua siciliana|siciliano]], al [[Dialetto calabrese|calabrese]], al [[Dialetto pugliese|pugliese]], all'[[Algeria|algerino]], al [[Senegal|senegalese]] e al [[Cinese|mandarino]]<ref>Questi ultimi tre parlati principalmente dalle minoranze [[Extracomunitari|lavavetri e vendiombrelli]].</ref>.
{{primapagina|28 feb 2011}}
Parlata comunemente a [[Napoli]] e [[provincia]], è diffusa anche in [[India]], [[Pakistan]] e in molte zone di [[New York]] ed è la lingua ufficiale della [[camorra]], così come lo è il [[latino]] per [[Città del Vaticano]].


==Origini==
==Origini==
Nato molti secoli addietro da un'orgia tra [[lingua greca|greco]], [[italiano]], [[Lingua spagnola|spagnolo]] e [[Lingua francese|francese]], il napoletano ha origini molto antiche. Abbiamo testimonianze del suo uso già in alcuni scritti del [[1510]], quando [[Ferdinando II d'Aragona]] respinse un attacco dell'esercito invasore:


Nato molti secoli addietro da improbabili incroci tra [[latino]], [[greco]] e parlate del nord Africa, il napoletano ha origini molto antiche. Abbiamo testimonianze del suo uso già in alcuni scritti del [[1510]], quando [[Ferdinando II d'Aragona]] respinse un attacco dell'esercito invasore:
{{quote|Ma all'anema de' muorte 'e chi v'è mmuorto!|}}


{{quote|Ma all'anm' r'e muort’ 'e chi v'è mmuort’!|}}


Nel [[1570]] Filippo II di [[Spagna]] entrò a Napoli con queste parole:
Nel [[1570]] Filippo II di [[Spagna]] entrò a Napoli con queste parole:


{{quote|Sono felice di governare questa [[città]], florido porto sul Mediterraneo. Sono sicuro che mi ambienterò bene e che renderò Napoli, se possibile, più bella e suggestiva di quanto non lo sia già.|}}
{{quote|Sono felice di governare questa [[città]], florido porto sul Mediterraneo. Sono sicuro che mi ambienterò bene e che renderò Napoli, se possibile, più bella e suggestiva di quanto non lo sia già.}}


Dopo 6 mesi a Napoli Filippo rivolgendosi alla [[moglie]] mostrava già di essersi ambientato benissimo:
Dopo 6 mesi a Napoli Filippo rivolgendosi alla [[moglie]] mostrava già di essersi ambientato benissimo:


{{quote|Uèèè, Filumèèè!! Ma'a vuò scennere stà [[pizza]], ca me sto murenne 'e famme?!|}}
{{quote|Uèèè, Filumèèè!! M'à vuò scenn'r stà [[pizza]], m' stò murenn' è famm'?!}}


Ecco un'altra splendida testimonianza: nel [[1808]] [[Gioacchino Murat]] stava entrando in città in carrozza quando sporse il braccio per vedere se pioveva. Quando ritirò il braccio vide che gli avevano fregato l'orologio. Per tutto il periodo in cui stette a Napoli sui muri della città campeggiavano scritte come questa:
Ecco un'altra splendida testimonianza: nel [[1808]] [[Gioacchino Murat]] stava entrando in città in carrozza quando sporse il braccio per vedere se pioveva. Quando ritirò il braccio vide che gli avevano fregato l'orologio. Per tutto il periodo in cui stette a Napoli sui muri della città campeggiavano scritte come questa:


{{quote|Murà, si 'na scella 'e [[baccalà!]]|}}
{{quote|Murà, sì nà 'scella è [[baccalà]]!}}


a sottolineare la lampante ingenuità del generale [[francese]] nel farsi fottere l'orologio sotto il [[naso]].
A sottolineare la lampante ingenuità del generale [[francese]] nel farsi fottere l'orologio sotto il [[naso]].


==Il napoletano oggi==
==Il napoletano oggi==

Il napoletano non si parla, si urla. Il suo utilizzo negli insulti è oggi universalmente riconosciuto come impareggiabile.<br />
Il napoletano non si parla, si urla. Il suo utilizzo negli insulti è oggi universalmente riconosciuto come impareggiabile.<br />
Fortuna di molti [[Alessandro Siani|comici locali]] e di innumerevoli doppiaggi su [[You Tube]], parlarlo non vi farà assomigliare né a un frocetto schizzinoso come nel caso del [[Dialetto milanese|milanese]], né a un [[Austria|austriaco]] importato, come nel caso del [[dialetto trentino|trentino]]<ref>O di qualsivoglia incomprensibile dialetto [[polentone]].</ref>, né a un [[burino]] dei sobborghi come nel caso del [[Dialetto romanesco|romanesco]], né ad un [[mafioso]] come nel caso del [[dialetto siciliano|siculo]]...
Fortuna di molti [[Alessandro Siani|comici locali]] e di innumerevoli doppiaggi su [[You Tube]], parlarlo non vi farà assomigliare né a un frocetto schizzinoso come nel caso del [[Dialetto milanese|milanese]], né a un [[Austria|austriaco]] importato, come nel caso del [[dialetto trentino|trentino]]<ref>O di qualsivoglia incomprensibile dialetto del nordest.</ref>, né a un [[coatto]] di periferia come nel caso del [[Dialetto romanesco|romanesco]], né ad un [[mafioso]] come nel caso del [[dialetto siciliano|siculo]]...


In compenso avrete tutta l'aria di essere [[tamarro|tamarri]] [[camorra|camorristi]], quello sì...
In compenso avrete tutta l'aria di essere bifolchi trogloditi e [[tamarro|tamarri]] [[camorra|camorristi]], quello sì...


È discretamente conosciuto anche all'estero in quanto [[Napoletano|i simpaticoni che lo parlano]], quando vanno in vacanza, non rinunciano mai ad esportare la loro cultura, insegnando ai locali i basilari, quali "''Vafancul''", "''Vafammocc''", "''Mamm't''" e varie ed eventuali.
[[È]] discretamente conosciuto anche all'estero in quanto [[Napoletano|i simpaticoni che lo parlano]], quando vanno in vacanza, non rinunciano mai ad esportare la loro {{citnec|[[cultura]]}}, insegnando ai locali i basilari, quali "''Vafancul''", "''Vafammocc''", "''Mamm't''" e varie ed eventuali.


== Fonetica ==
== Fonetica ==
[[File:Slogan napoletano.jpg|thumb|right|300px|Il dialetto napoletano è usato con fierezza da chi è fiero di essere napoletano. Qui possiamo riscontrare i fenomeni linguistici delle vocali finali scomparse e della mania di protagonismo della "U".]]
[[File:Slogan napoletano.jpg|thumb|right|300px|Il dialetto napoletano è usato con fierezza da chi è fiero di essere napoletano. Qui possiamo riscontrare i fenomeni linguistici delle vocali finali scomparse e della mania di protagonismo della "U".]]

=== Il mistero delle vocali scomparse ===
=== Il mistero delle vocali scomparse ===

Il Dialetto napoletano si caratterizza principalmente per la sua avversione alle vocali in fine parola; di conseguenza a qualsiasi parola italiana verranno brutalmente [[Vitello dai piedi di balsa|asportati i piedi]].
Il Dialetto napoletano si caratterizza principalmente per la sua avversione alle vocali in fine di parola; di conseguenza a qualsiasi parola italiana verranno brutalmente [[Vitello dai piedi di balsa|asportati i piedi]]. Molte parole sono totalmente prive di vocali.


'''Esempi'''
'''Esempi'''
*Bottiglia= ''Buttegl' ''
*Bottiglia= ''Buttegl' ''
*[[Sigaretta]]= ''Sigarett' ''
*[[Sigaretta]]= ''Sicarett' ''
*[[Cazzo]]= ''Cazz' ''
*[[Cazzo]]= ''Cazz' ''
*Pentola= ''Caccavell' ''
*Pentola= ''Caccavell' ''
*Maccheroni= ''Maccarun' ''
*Maccheroni= ''Maccarun' ''
*Insalata= ''Nzalat' ''
*Insalata= ''Nzalat' ''
*[[Culo]]= ''Cul' ''
*[[Culo]]= ''Mazz' ''
*Tombino= ''Saettell'''
*Tombino= ''Saettell'''


... e innumerevoli altri. Si pensa che questo fenomeno linguistico derivi da necessità di risparmio: si sa in fondo che purtroppo la povertà a Napoli è un serio problema, quindi i napoletani, maestri nell'arte di arrangiarsi, hanno optato per una politica di tagli, riguardante fra l'altro la fede in uno stato che si preoccupi di loro.
... e innumerevoli altri. Si pensa che questo fenomeno linguistico derivi da necessità di risparmio: si sa in fondo che purtroppo la povertà a Napoli è un serio problema, quindi i napoletani, maestri nell'arte di arrangiarsi, hanno optato per una politica di tagli, riguardante fra l'altro la fede in uno Stato che si preoccupi di loro.


=== Il mistero delle vocali onnipotenti ===
=== Il mistero delle vocali onnipotenti ===

L'altra faccia della medaglia sono le cosiddette [[vocali]] onnipotenti, che una teoria accreditata sostiene essere nient'altro che le vocali recise in cerca di vendetta.
L'altra faccia della medaglia sono le cosiddette [[vocali]] onnipotenti, che una teoria accreditata sostiene essere nient'altro che le vocali recise in cerca di vendetta.


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'''E'''
'''E'''
*Verbo "dovere": ''"L''''e''' fà!"'' - "Lo '''devi''' fare!"
*Verbo "dovere": ''"L''''e''' fà!"'' - "Lo '''devi''' fare!" (Talvolta dopo la "e" si aggiunge anche una "a", non chiedetevi il motivo... "''L' '''e a''' fa''")


*Verbo "avere" e articolo determinativo: ''"M''''e''' pigliat' e sigarett'?"'' - "Mi '''hai''' comprato '''le''' sigarette?"
*Verbo "avere" e articolo determinativo: ''"M''''e''' pigliat' '''e''' sicarett'?"'' - "Mi '''hai''' comprato '''le''' sigarette?"


*Preposizione "di": ''"A [[figa|fess]]' '''e''' soret'!"'' - "Accidenti ai genitali '''di''' tua sorella!"
*Preposizione "di": ''"A [[figa|fess]]' '''e''' soret'!"'' - "Accidenti ai genitali '''di''' tua sorella!"
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'''O'''
'''O'''
*Articolo determinativo: "'''O''' marucchin'" - "'''Il''' lavavetri maghrebino"
*Articolo determinativo: "'''O''' marrucchin'" - "'''Il''' lavavetri maghrebino"
*Pronome personale, terza persona: "'''''O''' vir a chill?''" - "'''Lo''' vedi a quel tipo?"
*Pronome personale, terza persona: "'''''O''' vir a chill?''" - "'''Lo''' vedi quel tipo?"

Se vi pare comodo sintentizzare parole in singole lettere per sprecare meno fiato, sappiate che vi esponete a grossi rischi in certi casi.

Il periodo "''Devi andare a giocare?''", a titolo d'esempio, volendo applicare strettamente l'onnipotenza delle vocali diverrebbe:

*"Devi"= E A
*"Andare"= I
*"A"= A
*"Giocare"= JUCÀ

Risultato: "''E a i a jucà?''"

L'ultimo che ha tentato di pronunciarlo troppo velocemente si è ritrovato con la [[laringe]] rivoltata come un calzino.


=== Il fenomeno delle primedonne ===
=== Il fenomeno delle primedonne ===

A volte le vocali tagliate si infilano di straforo in altre parole, in una sorta di [[mania]] da [[protagonismo]], come la '''U''' ("O m'''u'''onac" = "Il monaco"), che qualche volta fa a cazzotti con la '''O''' per fare da articolo ('''U''' scem! = '''O''' scem! = Lo scemo!)
A volte le vocali tagliate si infilano di straforo in altre parole, in una sorta di [[mania]] da [[protagonismo]], come la '''U''' ("O m'''u'''onac" = "Il monaco"), che qualche volta fa a cazzotti con la '''O''' per fare da articolo ('''U''' scem! = '''O''' scem! = Lo scemo!)


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Infine la '''S''' si pronuncia spesso '''Sh''', come in ''sci''.
Infine la '''S''' si pronuncia spesso '''Sh''', come in ''sci''.
*''Aggia fatt' e spaghett''' (pron. shpaghett') - "Ho preparato gli spaghetti"
*''Aggia fatt' e spavett''' (pron. shpavett') - "Ho preparato gli spaghetti"
*''Ma che sfaccimm!'' (pron. shfaccimm') - "Accidenti allo sperma!"
*''Ma che sfaccimm!'' (pron. shfaccimm') - "Accidenti allo sperma sul volto!"


=== Spostamento degli accenti ===
=== Spostamento degli accenti ===

Il napoletano (l'individuo) tende a spostare sull'ultima sillaba l'accento di parole straniere e simil-straniere, ossia quelle parole che, pur essendo italiane, terminano con una consonante. Esempi tipici sono:
Il napoletano (l'individuo) tende a spostare sull'ultima sillaba l'accento di parole straniere e simil-straniere, ossia quelle parole che, pur essendo italiane, terminano con una consonante. Esempi tipici sono:


*''Internét'' - [[Internet]]
*''Internét'' - [[Internet]]
*''Gratìs'' - [[Gratis]]
*''Mecdonàld'' - [[McDonald]]
*''Mecdonàld'' - [[McDonald]]
*''Checiàp'' - [[Ketchup]]
*''Checiàp'' - [[Ketchup]]
*''Yogùrt'' - [[Yogurt]]
*''Yogùrt'' - [[Yogurt]]
*''Merìt'' - Sigarette Merit
*''Merìt'' - Sigarette Merit
*''Milàn'' - [[Milan]]
*''Milànn'' - [[Milan]]
*''Intèr'' - [[Inter]]
*''Intèr'' - [[Inter]]

Fa eccezione la parola ''Cavour'' (pron. ''Cavùr'') che, pur avendo effettivamente l'accento sull'ultima sillaba proprio come vorrebbero le regole del napoletano, viene pronunciata inspiegabilmente ''Càvur''.
Fa eccezione la parola ''Cavour'' (pron. ''Cavùr'') che, pur avendo effettivamente l'accento sull'ultima sillaba, proprio come vorrebbero le regole del napoletano, viene pronunciata inspiegabilmente ''Càvur''.
Stessa eccezione in ''Hotel'', parola pronunciata a livello MONDIALE come ''Hotèl'', ma per i napoletani diventa ''Hòtel''.


=== I possessivi ===
=== I possessivi ===

Gli aggettivi possessivi si aggiungono, troncati, subito dopo il termine a cui si riferiscono. Tale uso è particolarmente noto con i familiari.
Gli aggettivi possessivi si aggiungono, troncati, subito dopo il termine a cui si riferiscono. Tale uso è particolarmente noto con i familiari.


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*''Mamm't è na zoccol'!'': Tua madre ha anni di onorato servizio ai bordi delle strade.
*''Mamm't è na zoccol'!'': Tua madre ha anni di onorato servizio ai bordi delle strade.
*''Soret' è na bucchinar'': Tua sorella adora il [[pompino|calippo alla coca-cola]]
*''Soret' è na bucchinar'': Tua sorella adora il [[pompino|calippo alla coca-cola]]
*''A pat't ce piace o pesc''': [[gay|Anche a tuo padre...]]
*''A pat't ce piace o pesc''': [[gay|Piace anche a tuo padre...]]
*''Chillu scem' e frat't comm'o pigli' ci'aggia fà na facc' e schiaff'': Non vedo l'ora di reincontrare quel cerebroleso di tuo fratello per cambiargli i connotati.
*''Chillu scem' e frat't comm'o pigli' ci'aggia fà na facc' e shkiaff'': Non vedo l'ora di reincontrare quel cerebroleso di tuo fratello per cambiargli i connotati.


Riportiamo ora nel seguente esempio una sapiente applicazione dell'insulto parentale con effetti stroncanti sulla vittima.
Riportiamo ora nel seguente esempio una sapiente applicazione dell'insulto parentale con effetti stroncanti sulla vittima.


{{Dialogo|Gaetano|Questa estate amma ì tutt' quant' in [[Spagna|Spagn]]!|Gigi|Wah, bell'! Aggia venì pur'i!|Gaetano|No, tu no!|Gigi|E pecché no?|Gaetano|E pecché là [[pestaggio|vatt'n]] e' sciem!|Gigi|... Si è p' chest pur' e [[gay|ricchiun']]!|Gaetano|'nfatt... È turnat' pat't struppiat'!}}
{{Dialogo2|Gaetano|Questa estate amma ì tutt' quant' a' [[Spagna|Spagn]]!|Gigi|Wah, bell'! Aggia venì pur'i!}}
{{Dialogo2|Gaetano|No, tu no!|Gigi|E pecché no?}}
{{Dialogo2|Gaetano|E pecché là [[pestaggio|vatt'n]] e' sciem!|Gigi|... Si è p' chest pur' e [[gay|ricchiun']]!}}
{{Dialogo2|Gaetano|'nfatt... È turnat' pat't struppiat'!}}

=== L'utilizzo dei verbi ===

Per qualche misteriosa ragione, i verbi utilizzati nel dialetto napoletano differiscono semanticamente dai verbi comunemente utilizzati nella lingua italiana.

*Caso 1. Sostituzione dei verbi ausiliari con i verbi fraseologici. Sostituzione del verbo essere col verbo stare.

''Pasquale stà 'nguaiat'' = "Pasquale è nei pasticci".

*Caso 2. Sostituzione del verbo avere con lo [[Spagnolo|spagnoleggiante]] verbo tenere.

''Tengo probblem'' = "Ho dei problemi".


=== Fraintendimenti ===
=== Fraintendimenti ===
[[File:Explhead.gif|thumb|right|Pronunciata in napoletano, la frase "Per la via per Pavia pago io" può avere quest'effetto.]]
[[File:Explhead.gif|thumb|right|Pronunciata in napoletano, la frase "Per la via per Pavia pago io" può avere quest'effetto.]]

Talvolta, le regole e le esigenze del dialetto deformano le parole generando assonanze causa di incresciosi fraintendimenti.
Talvolta, le regole e le esigenze del dialetto deformano le parole generando assonanze causa di incresciosi fraintendimenti.
Il caso più famoso è la trasformazione della "u" di "[[Euro]]" in una "v", con conseguente assonanza con la parola dialettale per "erba".
Il caso più famoso è la trasformazione della "u" di "[[Euro]]" in una "v", con conseguente assonanza con la parola dialettale per "erba".


{{Dialogo|Pasquale|Guarda o zi! A capra se sta magnan' tutt l'[[erba|evr]]!|Zio|A DISGRAZIAT'! E sord già sò poch!}}
{{Dialogo2|Pasquale|Guarda o zi! A capra se sta magnan' tutt l'[[erba|evr]]!|Zio|A DISGRAZIAT'! E sord già sò poch!}}


Inutile dire che la [[capra]] in questione fece una [[macelleria|brutta fine]].
Inutile dire che la [[capra]] in questione fece una [[macelleria|brutta fine]].
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(Per la via= '''Pa' a vi''') +
(Per la via= '''Pa' a vi''') +
(Per Pavia= '''P'Pavì''') +
(Per Pavia= '''P' Pavì''') +
(Pago io= '''Pav'i''') =
(Pago io= '''Pav'i''') =
'''[[WTF|Pavìpavìpavì]]'''
'''[[WTF|Pavìpavìpavì]]'''


Molti non napoletani, intendendo vagamente [[Eh?|Pavia al cubo]], sentendo questa frase, hanno tentato il suicidio, riuscendoci fra l'altro. Il 2% di loro è morto invece sul posto per esplosione cranica.
Molti non napoletani, intendendo vagamente [[Eh?|Pavia al cubo]] nel sentire questa frase, hanno tentato il suicidio; riuscendoci fra l'altro. Il 2% di loro è morto invece sul posto per esplosione cranica.


== Vanti ==
== Vanti ==
[[File:Maradona vi fa un culo così.jpg|thumb|right|330px|''V'aggia fatt' nu mazz' tant'!!!'' - Maradona scoprì presto che ingiuriare gli avversari sconfitti in napoletano è molto più gratificante che in qualunque altra lingua.]]
[[File:Maradona vi fa un culo così.jpg|thumb|right|330px|''V'aggia fatt' nu mazz' tant'!!!'' - Maradona scoprì presto che ingiuriare gli avversari sconfitti in napoletano è molto più gratificante che in qualunque altra lingua.]]

Il napoletano può dirsi fiero della miriade di modi di sfottere, spernacchiare, insultare, bestemmiare e mandare a quel paese la gente, facendolo suonare terribilmente offensivo e divertente allo stesso tempo. Vediamo qualche esempio.
Il napoletano può dirsi fiero della miriade di modi di sfottere, spernacchiare, insultare, bestemmiare e mandare a quel paese la gente, facendolo suonare terribilmente offensivo e divertente allo stesso tempo. Vediamo qualche esempio.


*{{dialogo|Napoletano1|M'e rutt' o cazz!|Napoletano2|E attaccatill' cò scotch!}}
*{{dialogo2|Napoletano1|M'e rutt' o cazz!|Napoletano2|E attaccatill' cò scotch!}}


'''Traduzione'''
'''Traduzione'''
{{dialogo|Napoletano1|Lei mi ha fracassato i genitali!|Napoletano2|Le suggerisco una riparazione di fortuna perché non me ne frega una benemerita mazza.}}
{{dialogo2|Napoletano1|Lei mi ha fracassato i genitali!|Napoletano2|Le suggerisco una riparazione di fortuna perché non me ne frega una benemerita mazza.}}


*{{dialogo|Napoletano1|Facc' 'e cazz!|Napoletano2|Facc' 'e cul, mo facimm facc e facc!}}
*{{dialogo2|Napoletano1|Facc' 'e cazz!|Napoletano2|Facc' 'e cul, mo facimm facc e facc!}}


'''Traduzione'''
'''Traduzione'''
{{dialogo|Napoletano1|Viso da pene!|Napoletano2|Sì, viso da deretano, ora uniamo i nostri volti.}}
{{dialogo2|Napoletano1|Viso da pene!|Napoletano2|Sì, viso da deretano, ora uniamo i nostri volti.}}


*{{dialogo|Napoletano1 (fermo al semaforo)|AÒ! Che cazz' buss? Nun o vir che è russ?|Napoletano2 (strombazzando dietro di lui)|E miettec a pumat' e lievet' a' nanz!}}
*{{dialogo2|Napoletano1 (fermo al semaforo)|AÒ! Che cazz' buss? Nun o vir che è russ?|Napoletano2 (strombazzando dietro di lui)|E miettec a pumat' e lievet' a' nanz!}}


'''Traduzione'''
'''Traduzione'''
{{dialogo|Napoletano1 (fermo al semaforo)|Cosa ha da suonare così veementemente col clacson se la luce regolatoria del traffico è ancora rossa?|Napoletano2 (strombazzando dietro di lui)|Allora ci metta su un po' di pomata e si scosti da dinanzi che tanto a [[Napoli]] i semafori non li rispetta nessuno.}}
{{dialogo2|Napoletano1 (fermo al semaforo)|Cosa ha da suonare così veementemente col clacson se la luce regolatoria del traffico è ancora rossa?|Napoletano2 (strombazzando dietro di lui)|Allora ci metta su un po' di pomata e si scosti da dinanzi che tanto a [[Napoli]] i semafori non li rispetta nessuno.}}


Un sapiente utilizzo dell'arsenale di battute e insulti che questo dialetto vi mette a disposizione, unite alla corretta intonazione del suo inconfondibile [[accento]], vi assicurerà nella maggior parte dei casi gloria, trionfo, popolarità, pugni in faccia, coltellate, e una certa dose di autosoddisfazione.
Un sapiente utilizzo dell'arsenale di battute e insulti che questo dialetto vi mette a disposizione, unite alla corretta intonazione del suo inconfondibile [[accento]], vi assicurerà nella maggior parte dei casi gloria, trionfo, popolarità, pugni in faccia, coltellate, e una certa dose di autosoddisfazione.
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== Prontuario di conversazione ==
== Prontuario di conversazione ==
[[File:Bambino orientale che fa il bagno in una tinozza azzurra.jpg|thumb|left|405px|Nun me dicit' niente, nun vogl' sapè niente, nun me chiammat'... E soprattutto... nun rumpit' e pall che oggi è {{CURRENTDAYNAME}}... m'aggia rilassà!]]
[[File:Bambino orientale che fa il bagno in una tinozza azzurra.jpg|thumb|left|405px|Nun me dicit' niente, nun vogl' sapè niente, nun me chiammat'... E soprattutto... nun rumpit' e pall che oggi è {{CURRENTDAYNAME}}... m'aggia rilassà!]]

*'''Chiedere l'ora'''
*'''Chiedere l'ora'''
{{Dialogo|Ciro|Pascà, che or' sò?|Pasquale|Pecché? Te piglià o [[pillola|pinn'l]]?|Ciro|Nun me romper' o cazz' e rimmell'!|Pasquale|E cinc manc' nu quart, fra.}}
{{Dialogo|Ciro|Pascà, che or' sò?|Pasquale|Pecché? Te piglià o [[pillola|pinn'l]]?|Ciro|Nun me romper' o cazz' e rimmell'!|Pasquale|E cinc manc' nu quart, fra.}}
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*'''Fare acquisti'''
*'''Fare acquisti'''
{{Dialogo|Gennaro|Scusat', o' tenìt o' pezzott rò film di [[Checco Zalone]]?|Ambulante|Comm' no! Sò quatt' [[Euro|evr]], capo. Però mettitavill' rint' a sacc', ca chiù annanz' c' sta a [[polizia|pulizia]].|Gennaro|Ma s' ver' buon'? O pecché è pezzot' s ver' na chiavic?|Ambulante|No, no, nun ve preoccupat, a vedé s'ver buon.}}
{{Dialogo|Gennaro|Scusat', o' tenìt o' pezzott rò film di [[Checco Zalone]]?|Ambulante|Comm' no! Sò quatt' [[Euro|evr]], capo. Però mettitavill' rint' a sacc', ca chiù annanz' c' stann e [[polizia|guardie]].|Gennaro|Ma s' ver' buon'? O pecché è pezzot' s ver' na chiavic?|Ambulante|No, no, nun ve preoccupat, a vedé s'ver buon.}}
Traduzione:
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{{Dialogo|Gennaro|Scusate, gentile abusivo, vendete forse la versione piratata dell'ultimo film di [[Checco Zalone]]?|Ambulante|Certamente! Fanno quattro euro, buon uomo. Però badi di tenerlo celato nella tasca, perché più avanti lì c'è la polizia che potrebbe fare storie sul DVD falso.|Gennaro|Ma la qualità video è almeno decente o il fatto che sia piratato presuppone una visione sbiadita, traballante e nel complesso non gradevole?|Ambulante|Non si preoccupi, per vedersi si vede, almeno nei limiti consentiti dalla qualità media dei [[DVD]] piratati.}}
{{Dialogo|Gennaro|Scusate, gentile abusivo, vendete forse la versione piratata dell'ultimo film di [[Checco Zalone]]?|Ambulante|Certamente! Fanno quattro euro, buon uomo. Però badi di tenerlo celato nella tasca, perché più avanti lì c'è la polizia che potrebbe fare storie sul DVD falso.|Gennaro|Ma la qualità video è almeno decente o il fatto che sia piratato presuppone una visione sbiadita, traballante e nel complesso non gradevole?|Ambulante|Non si preoccupi, per vedersi si vede, almeno nei limiti consentiti dalla qualità media dei [[DVD]] piratati.}}


*'''Litigi quotidiani'''
*'''Litigi quotidiani'''
{{dialogo|Signora dei Quartieri Spagnoli|WEEE MA CHI È C'A LASCIAT' STA MUNNEZZ' CA' SSOTT'?? OGNI VOT' È CHEST'...S' MAGN'N E' PALL' E' RIS, E' PANZAROTT', E PO' TUTT' A MUNNEZZ' CA' RIMAN!|Passante|Signò ma c' m' t'nit' e' alluccà? Pigliat' na scop' e spazzat' n'terr senz' fa stu teatrino...}}
{{dialogo|Signora dei Quartieri Spagnoli|WEEE MA CHI È C'A LASCIAT' STA MUNNEZZ' CA' SSOTT'?? OGNI VOT' È CHEST'...S' MAGN'N E' PALL' E' RIS, E' PANZAROTT', E PO' TUTT' A MUNNEZZ' CA' RIMAN!|Passante|Signò ma c' t'nit' e' v'alluccà? Pigliat' na scop' e spazzat' n'terr senz' fa stu teatrino...}}
{{dialogo|Signora dei Quartieri Spagnoli|OBBICCANN' OÌ! È ARRIVAT' O' RE CUMMANNA SCOPPOL'...|Passante|Signò sit' sul' na granda zompaperet'...}}
{{dialogo|Signora dei Quartieri Spagnoli|OBBICCANN' OÌ! È ARRIVAT' O' RE CUMMANNA SCOPPOL'...|Passante|Signò sit' sul' na granda zompaperet'...}}
Traduzione:
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== Saggezza popolare ==
== Saggezza popolare ==
*''Chi s' fa e cazz' suoje, campa cient'ann'!'': Chi non si intromette in faccende che non lo riguardano ha buone possibilità di arrivare illeso agli ottant'anni e forse anche molto più.
*''Chi s' fa e cazz' suoje, campa cient'ann'!'': Chi non si intromette in faccende che non lo riguardano ha buone possibilità di arrivare illeso ai cento anni e forse anche molto più.


*''Ogni buc' è pertus' e ogni pertus' và chius'!'': Letteralmente "Ogni buco è un pertugio e ogni pertugio va chiuso", interpretazione a discrezione del lettore.
*''Ogni buc' è pertus' e ogni pertus' và chius'!'': Letteralmente "Ogni buco è un pertugio e ogni pertugio va chiuso", interpretazione a discrezione del lettore.


== Vocaboli d'uso comune ==
== Vocaboli d'uso comune ==

*''[[Uallera]]'': [[ernia]] inguinale
*''[[Uallera]]'': [[ernia]] inguinale.
*''[[pesce|O pesc']]'': acquistabile dal [[pescivendolo]] o lavabile nel [[bidet]].
*''[[pesce|O pesc']]'': acquistabile dal [[pescivendolo]] o lavabile nel [[bidet]].
*''A' [[Figa|Fess']]'': anche detta "Quella che guarda verso [[terra]]".
*''A' [[Figa|Fess']]'': anche detta "Quella che guarda verso [[terra]]".
*''[[Gay|Ricchione]]: individuo gaio.
*''[[Gay|Ricchione]]: individuo gaio.
*''[[Tamarro|Tamarr]]'' o [[Cuozzo|Cuozz]]: la sottospecie di [[truzzo]] che ha nella [[Campania]] il suo habitat naturale.
*''[[Tamarro|Tamarr]]'' o ''[[Cuozzo|Cuozz]]'': la sottospecie di [[truzzo]] che ha nella [[Campania]] il suo habitat naturale.
*''[[Maradona]]'': apoteosi di tutte le gioie e le positività dell'animo umano.
*''[[Maradona]]'': apoteosi di tutte le gioie e le positività dell'animo umano.
*''Muccus' '': moccioso, ma equiparabile all'italiano ''[[bimbominkia]]''.
*''Muccus' '': moccioso, ma equiparabile all'italiano ''[[bimbominkia]]''.
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Vocabolo tutto partenopeo che merita un cenno a parte per il suo essere uno dei concetti cardine della napoletanità.
Vocabolo tutto partenopeo che merita un cenno a parte per il suo essere uno dei concetti cardine della napoletanità.


{{Dialogo|Milanese|Cos'è la cazzimma?|Napoletano|Nun t'o vvoglio ricere, chest' è 'a cazzimma!}}
{{Dialogo2|Milanese|Cos'è la cazzimma?|Napoletano|Nun t'o vvoglio ricere, chest' è 'a cazzimma!}}


== Madrelingua famosi ==
== Madrelingua famosi ==

*[[Nino D'Angelo]]
*[[Nino D'Angelo]]
*[[Mario Merola]]
*[[Mario Merola]]
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== De Napoletana Eloquentia ==
== De Napoletana Eloquentia ==
L'illuminante discorso di un anonimo alfiere della lingua napoletana nel mondo.

<center><youtube>L6JrcHNCOzI</youtube></center>


[[Braveheart|William Wallace]], risaputo tifoso del [[S.S.C. Napoli|Napoli]], fa un utilizzo mirabile del dialetto napoletano per incitare i suoi prodi ad ingiuriare i [[Juventus|gobbi]] defecando sui loro petti.
[[Braveheart|William Wallace]], risaputo tifoso del [[S.S.C. Napoli|Napoli]], fa un utilizzo mirabile del dialetto napoletano per incitare i suoi prodi ad ingiuriare i [[Juventus|gobbi]] defecando sui loro petti.


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Il celebre [[anime]] di "[[Jeeg Robot d'Acciaio|Jeeg, Robot d'Acciaio]]", nella sua versione originale in dialetto napoletano: "[[Gigi D'Alessio|Giggig]], Robot d'Acciaio"
Il celebre [[anime]] di "[[Jeeg Robot d'Acciaio|Jeeg, Robot d'Acciaio]]", nella sua versione originale in dialetto napoletano: "[[Gigi D'Alessio|Giggig]], Robot d'Acciaio"


<center><youtube>brN7-gG1oNk</youtube></center>
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==Voci napoletanizzate==


==Voci correlate==
*[[Uallera]]
*[[Uallera]]
*[[Fetecchia]]
*[[Fetecchia]]
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== Note ==
== Note ==

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[[Categoria:Napoli]]
[[Categoria:Napoli]]
[[Categoria:dialetti]]
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Versione attuale delle 17:42, 13 apr 2021

Uagliù! A sti quatt' fess c'azzeccamm' quatt' pallun! - Tipica esortazione dei tifosi del Napoli alla vigilia della partita, qui riproposta in lingua originale.
« A Facc ro cazz. »
(Espressione di stupore napoletano.)
« MA CHE SANG' E CHI V'È MUORT!!! »
(Mirabile utilizzo del dialetto napoletano nell'esprimere rabbia e risentimento.)
« La sera la lempio e la mattina la svacanto. »
(Organizzatore di party in piscina su dialetto napoletano.)
« Bell e 'bbuon aggia vist nu rummor. »
(Dolce fanciulla testimonia la caduta di un palazzo.)
« Hai preso fischi per fiaschi. »
(Banalissima espressione italiana.)
« E pigliàto 'o cazz p' 'a banca 'e ll'acqua »
(L'espressione precedente rivisitata e revitalizzata dal dialetto napoletano.)
« Miché! Nu shpavett' ch'e frutt'e mar e doie bell' sasicce ch'e friariell', facimm' ampress! »
(Garibaldi al ristorante, dopo due giorni a Napoli.)
« Va' dar via 'l cuu! »
(Turista milanese a Napoli che ha cercato di chiedere informazioni senza capirci una mazza.)
« A cadrega e soreta! »
(Turista napoletano a Milano vittima di incomprensioni linguistiche.)

La lingua napoletana, detta dialetto napoletano dai revisionisti filo-savoiardi, è un idioma antichissimo usato a Napoli come l'italiano, più dell'italiano, spesso al posto dell'italiano.

È una delle lingue principali della Terronia, insieme al siciliano, al calabrese, al pugliese, all'algerino, al senegalese e al mandarino[1]. Parlata comunemente a Napoli e provincia, è diffusa anche in India, Pakistan e in molte zone di New York ed è la lingua ufficiale della camorra, così come lo è il latino per Città del Vaticano.

Origini

Nato molti secoli addietro da improbabili incroci tra latino, greco e parlate del nord Africa, il napoletano ha origini molto antiche. Abbiamo testimonianze del suo uso già in alcuni scritti del 1510, quando Ferdinando II d'Aragona respinse un attacco dell'esercito invasore:

« Ma all'anm' r'e muort’ 'e chi v'è mmuort’! »

Nel 1570 Filippo II di Spagna entrò a Napoli con queste parole:

« Sono felice di governare questa città, florido porto sul Mediterraneo. Sono sicuro che mi ambienterò bene e che renderò Napoli, se possibile, più bella e suggestiva di quanto non lo sia già. »

Dopo 6 mesi a Napoli Filippo rivolgendosi alla moglie mostrava già di essersi ambientato benissimo:

« Uèèè, Filumèèè!! M'à vuò scenn'r stà pizza, cà m' stò murenn' è famm'?! »

Ecco un'altra splendida testimonianza: nel 1808 Gioacchino Murat stava entrando in città in carrozza quando sporse il braccio per vedere se pioveva. Quando ritirò il braccio vide che gli avevano fregato l'orologio. Per tutto il periodo in cui stette a Napoli sui muri della città campeggiavano scritte come questa:

« Murà, sì nà 'scella è baccalà! »

A sottolineare la lampante ingenuità del generale francese nel farsi fottere l'orologio sotto il naso.

Il napoletano oggi

Il napoletano non si parla, si urla. Il suo utilizzo negli insulti è oggi universalmente riconosciuto come impareggiabile.
Fortuna di molti comici locali e di innumerevoli doppiaggi su You Tube, parlarlo non vi farà assomigliare né a un frocetto schizzinoso come nel caso del milanese, né a un austriaco importato, come nel caso del trentino[2], né a un coatto di periferia come nel caso del romanesco, né ad un mafioso come nel caso del siculo...

In compenso avrete tutta l'aria di essere bifolchi trogloditi e tamarri camorristi, quello sì...

È discretamente conosciuto anche all'estero in quanto i simpaticoni che lo parlano, quando vanno in vacanza, non rinunciano mai ad esportare la loro cultura[citazione necessaria], insegnando ai locali i basilari, quali "Vafancul", "Vafammocc", "Mamm't" e varie ed eventuali.

Fonetica

Il dialetto napoletano è usato con fierezza da chi è fiero di essere napoletano. Qui possiamo riscontrare i fenomeni linguistici delle vocali finali scomparse e della mania di protagonismo della "U".

Il mistero delle vocali scomparse

Il Dialetto napoletano si caratterizza principalmente per la sua avversione alle vocali in fine di parola; di conseguenza a qualsiasi parola italiana verranno brutalmente asportati i piedi. Molte parole sono totalmente prive di vocali.

Esempi

  • Bottiglia= Buttegl'
  • Sigaretta= Sicarett'
  • Cazzo= Cazz'
  • Pentola= Caccavell'
  • Maccheroni= Maccarun'
  • Insalata= Nzalat'
  • Culo= Mazz'
  • Tombino= Saettell'

... e innumerevoli altri. Si pensa che questo fenomeno linguistico derivi da necessità di risparmio: si sa in fondo che purtroppo la povertà a Napoli è un serio problema, quindi i napoletani, maestri nell'arte di arrangiarsi, hanno optato per una politica di tagli, riguardante fra l'altro la fede in uno Stato che si preoccupi di loro.

Il mistero delle vocali onnipotenti

L'altra faccia della medaglia sono le cosiddette vocali onnipotenti, che una teoria accreditata sostiene essere nient'altro che le vocali recise in cerca di vendetta.

Nel napoletano una singola lettera è in grado di valere quanto e più di una parola intera. Tali lettere sono la principale causa di confusione negli stranieri che cercano di apprendere o ascoltare un interlocutore campano.

E

  • Verbo "dovere": "L'e fà!" - "Lo devi fare!" (Talvolta dopo la "e" si aggiunge anche una "a", non chiedetevi il motivo... "L' e a fa")
  • Verbo "avere" e articolo determinativo: "M'e pigliat' e sicarett'?" - "Mi hai comprato le sigarette?"
  • Preposizione "di": "A fess' e soret'!" - "Accidenti ai genitali di tua sorella!"

I

  • Verbo "andare": "Te ne vuò ì o no?" - "Te ne vuoi andare oppure no?"
  • Pronome personale, prima persona: "I t'aggia accir'r" - "Io ti devo uccidere"

O

  • Articolo determinativo: "O marrucchin'" - "Il lavavetri maghrebino"
  • Pronome personale, terza persona: "O vir a chill?" - "Lo vedi quel tipo?"

Se vi pare comodo sintentizzare parole in singole lettere per sprecare meno fiato, sappiate che vi esponete a grossi rischi in certi casi.

Il periodo "Devi andare a giocare?", a titolo d'esempio, volendo applicare strettamente l'onnipotenza delle vocali diverrebbe:

  • "Devi"= E A
  • "Andare"= I
  • "A"= A
  • "Giocare"= JUCÀ

Risultato: "E a i a jucà?"

L'ultimo che ha tentato di pronunciarlo troppo velocemente si è ritrovato con la laringe rivoltata come un calzino.

Il fenomeno delle primedonne

A volte le vocali tagliate si infilano di straforo in altre parole, in una sorta di mania da protagonismo, come la U ("O muonac" = "Il monaco"), che qualche volta fa a cazzotti con la O per fare da articolo (U scem! = O scem! = Lo scemo!)

Anche le consonanti però non sono da meno. La R è particolarmente conosciuta per venire a rompere le palle in parole di competenza della D e della L.

  • Oh Maronn'!: "Oh, Madonna!"
  • Ramm'è sord!: "Dammi i soldi!" (frase standard per rapine, estorsioni e richieste di paghette settimanali)

Infine la S si pronuncia spesso Sh, come in sci.

  • Aggia fatt' e spavett' (pron. shpavett') - "Ho preparato gli spaghetti"
  • Ma che sfaccimm! (pron. shfaccimm') - "Accidenti allo sperma sul volto!"

Spostamento degli accenti

Il napoletano (l'individuo) tende a spostare sull'ultima sillaba l'accento di parole straniere e simil-straniere, ossia quelle parole che, pur essendo italiane, terminano con una consonante. Esempi tipici sono:

Fa eccezione la parola Cavour (pron. Cavùr) che, pur avendo effettivamente l'accento sull'ultima sillaba, proprio come vorrebbero le regole del napoletano, viene pronunciata inspiegabilmente Càvur. Stessa eccezione in Hotel, parola pronunciata a livello MONDIALE come Hotèl, ma per i napoletani diventa Hòtel.

I possessivi

Gli aggettivi possessivi si aggiungono, troncati, subito dopo il termine a cui si riferiscono. Tale uso è particolarmente noto con i familiari.

  • Mia + Mamma = "Mamm'm"
  • Mio + Papà = "Pat'm"
  • Tuo + Papà = "Pat't"
  • Tuo/a + Zio/a = "Zit't"
  • Tua + Mamma = "Mamm't"
  • Tua + Sorella = "Soret' " (o anche sor't)

Le ultime due in particolare sono usate anche come offese, sottintendendo parole come "A' fess e...". Vi forniamo un vernacolare vademecum dei più popolari insulti parentali.

  • Mamm't è na zoccol'!: Tua madre ha anni di onorato servizio ai bordi delle strade.
  • Soret' è na bucchinar: Tua sorella adora il calippo alla coca-cola
  • A pat't ce piace o pesc': Piace anche a tuo padre...
  • Chillu scem' e frat't comm'o pigli' ci'aggia fà na facc' e shkiaff: Non vedo l'ora di reincontrare quel cerebroleso di tuo fratello per cambiargli i connotati.

Riportiamo ora nel seguente esempio una sapiente applicazione dell'insulto parentale con effetti stroncanti sulla vittima.

Gaetano : Questa estate amma ì tutt' quant' a' Spagn!
Gigi : Wah, bell'! Aggia venì pur'i!
Gaetano : No, tu no!
Gigi : E pecché no?
Gaetano : E pecché là vatt'n e' sciem!
Gigi : ... Si è p' chest pur' e ricchiun'!
Gaetano : 'nfatt... È turnat' pat't struppiat'!

L'utilizzo dei verbi

Per qualche misteriosa ragione, i verbi utilizzati nel dialetto napoletano differiscono semanticamente dai verbi comunemente utilizzati nella lingua italiana.

  • Caso 1. Sostituzione dei verbi ausiliari con i verbi fraseologici. Sostituzione del verbo essere col verbo stare.

Pasquale stà 'nguaiat = "Pasquale è nei pasticci".

Tengo probblem = "Ho dei problemi".

Fraintendimenti

Pronunciata in napoletano, la frase "Per la via per Pavia pago io" può avere quest'effetto.

Talvolta, le regole e le esigenze del dialetto deformano le parole generando assonanze causa di incresciosi fraintendimenti. Il caso più famoso è la trasformazione della "u" di "Euro" in una "v", con conseguente assonanza con la parola dialettale per "erba".

Pasquale : Guarda o zi! A capra se sta magnan' tutt l'evr!
Zio : A DISGRAZIAT'! E sord già sò poch!

Inutile dire che la capra in questione fece una brutta fine.

Ancora più eclatante, anzi, orripilante, è la traduzione in napoletano del periodo italiano: "Per la via per Pavia pago io"

(Per la via= Pa' a vi) + (Per Pavia= P' Pavì) + (Pago io= Pav'i) = Pavìpavìpavì

Molti non napoletani, intendendo vagamente Pavia al cubo nel sentire questa frase, hanno tentato il suicidio; riuscendoci fra l'altro. Il 2% di loro è morto invece sul posto per esplosione cranica.

Vanti

V'aggia fatt' nu mazz' tant'!!! - Maradona scoprì presto che ingiuriare gli avversari sconfitti in napoletano è molto più gratificante che in qualunque altra lingua.

Il napoletano può dirsi fiero della miriade di modi di sfottere, spernacchiare, insultare, bestemmiare e mandare a quel paese la gente, facendolo suonare terribilmente offensivo e divertente allo stesso tempo. Vediamo qualche esempio.

Napoletano1 : M'e rutt' o cazz!
Napoletano2 : E attaccatill' cò scotch!

Traduzione

Napoletano1 : Lei mi ha fracassato i genitali!
Napoletano2 : Le suggerisco una riparazione di fortuna perché non me ne frega una benemerita mazza.
Napoletano1 : Facc' 'e cazz!
Napoletano2 : Facc' 'e cul, mo facimm facc e facc!

Traduzione

Napoletano1 : Viso da pene!
Napoletano2 : Sì, viso da deretano, ora uniamo i nostri volti.
Napoletano1 (fermo al semaforo) : AÒ! Che cazz' buss? Nun o vir che è russ?
Napoletano2 (strombazzando dietro di lui) : E miettec a pumat' e lievet' a' nanz!

Traduzione

Napoletano1 (fermo al semaforo) : Cosa ha da suonare così veementemente col clacson se la luce regolatoria del traffico è ancora rossa?
Napoletano2 (strombazzando dietro di lui) : Allora ci metta su un po' di pomata e si scosti da dinanzi che tanto a Napoli i semafori non li rispetta nessuno.

Un sapiente utilizzo dell'arsenale di battute e insulti che questo dialetto vi mette a disposizione, unite alla corretta intonazione del suo inconfondibile accento, vi assicurerà nella maggior parte dei casi gloria, trionfo, popolarità, pugni in faccia, coltellate, e una certa dose di autosoddisfazione.

Prontuario di conversazione

Nun me dicit' niente, nun vogl' sapè niente, nun me chiammat'... E soprattutto... nun rumpit' e pall che oggi è martedì... m'aggia rilassà!
  • Chiedere l'ora
- Ciro: “Pascà, che or' sò?”
- Pasquale: “Pecché? Te piglià o pinn'l?”
- Ciro: “Nun me romper' o cazz' e rimmell'!”
- Pasquale: “E cinc manc' nu quart, fra.”

Traduzione:

- Ciro: “Pasquale, potresti dirmi che ora è?”
- Pasquale: “Per qual motivo lo chiedi? Hai forse da somministrarti un farmaco?”
- Ciro: “Malgrado tu abbia esplicato ancora una volta come la nostra lingua sia efficacissima nel dare risposte spassose, ti prego di rispondere in maniera adeguata alla mia richiesta.”
- Pasquale: “Le cinque meno un quarto, caro amico fraterno.”
  • Fare acquisti
- Gennaro: “Scusat', o' tenìt o' pezzott rò film di Checco Zalone?”
- Ambulante: “Comm' no! Sò quatt' evr, capo. Però mettitavill' rint' a sacc', ca chiù annanz' c' stann e guardie.”
- Gennaro: “Ma s' ver' buon'? O pecché è pezzot' s ver' na chiavic?”
- Ambulante: “No, no, nun ve preoccupat, a vedé s'ver buon.”

Traduzione:

- Gennaro: “Scusate, gentile abusivo, vendete forse la versione piratata dell'ultimo film di Checco Zalone?”
- Ambulante: “Certamente! Fanno quattro euro, buon uomo. Però badi di tenerlo celato nella tasca, perché più avanti lì c'è la polizia che potrebbe fare storie sul DVD falso.”
- Gennaro: “Ma la qualità video è almeno decente o il fatto che sia piratato presuppone una visione sbiadita, traballante e nel complesso non gradevole?”
- Ambulante: “Non si preoccupi, per vedersi si vede, almeno nei limiti consentiti dalla qualità media dei DVD piratati.”
  • Litigi quotidiani
- Signora dei Quartieri Spagnoli: “WEEE MA CHI È C'A LASCIAT' STA MUNNEZZ' CA' SSOTT'?? OGNI VOT' È CHEST'...S' MAGN'N E' PALL' E' RIS, E' PANZAROTT', E PO' TUTT' A MUNNEZZ' CA' RIMAN!”
- Passante: “Signò ma c' t'nit' e' v'alluccà? Pigliat' na scop' e spazzat' n'terr senz' fa stu teatrino...”
- Signora dei Quartieri Spagnoli: “OBBICCANN' OÌ! È ARRIVAT' O' RE CUMMANNA SCOPPOL'...”
- Passante: “Signò sit' sul' na granda zompaperet'...”

Traduzione:

- Signora dei Quartieri Spagnoli: “Mi domando in nome del cielo chi mai può aver lasciato un simile quantitativo di immondizia dinnanzi la mia modesta magione! Come al solito, dopo aver consumato i prodotti tipici della friggitoria napoletana lasciano residui di ogni genere per terra!”
- Passante: “Mia cara gentildonna io mi domando invece che cosa voi abbiate da questuare! Senza molte cerimonie armatevi di scopa e pulite a dovere se proprio ci tenete!”
- Signora dei Quartieri Spagnoli: “Al solito ecco presentarsi un individuo che inopportunamente interviene negli affari degli altri!”
- Passante: “Signora mi sa che lei è una povera impicciona sociopatica!”

Saggezza popolare

  • Chi s' fa e cazz' suoje, campa cient'ann'!: Chi non si intromette in faccende che non lo riguardano ha buone possibilità di arrivare illeso ai cento anni e forse anche molto più.
  • Ogni buc' è pertus' e ogni pertus' và chius'!: Letteralmente "Ogni buco è un pertugio e ogni pertugio va chiuso", interpretazione a discrezione del lettore.

Vocaboli d'uso comune

Cazzimma

   La stessa cosa ma di più: Cazzimma.

Vocabolo tutto partenopeo che merita un cenno a parte per il suo essere uno dei concetti cardine della napoletanità.

Milanese : Cos'è la cazzimma?
Napoletano : Nun t'o vvoglio ricere, chest' è 'a cazzimma!

Madrelingua famosi

De Napoletana Eloquentia

William Wallace, risaputo tifoso del Napoli, fa un utilizzo mirabile del dialetto napoletano per incitare i suoi prodi ad ingiuriare i gobbi defecando sui loro petti.


Il celebre anime di "Jeeg, Robot d'Acciaio", nella sua versione originale in dialetto napoletano: "Giggig, Robot d'Acciaio"


Voci napoletanizzate

Note

  1. ^ Questi ultimi tre parlati principalmente dalle minoranze lavavetri e vendiombrelli.
  2. ^ O di qualsivoglia incomprensibile dialetto del nordest.
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 8 gennaio 2012 con 100% di voti (su 16).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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