Pescivendolo

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« Pesce frescooooooooo! Pesce freschissimooooooooo! »
(Pescivendolo sulla sua mercanzia.)
« Guardi signora che bel pescione! È ancora guizzante! »
(Pescivendolo sulla sua mercanzia.)
« Il pescivendolo è un venditore di pesce. »
(Capitan Ovvio sui pescivendoli.)
Un delizioso e tenerello esemplare di Psychrolutes marcidus. Dite la verità! Non avete già l'acquolina in bocca?
L'attività del pescivendolo richiede serietà, professionalità, vigore fisico ed soprattutto, un luogo di lavoro in condizioni igieniche ineccepibili.

Il pescivendolo è un mestiere antico come il mondo e tutt'oggi costituisce una delle carriere più ambite e prestigiose, in quanto garantisce lauti guadagni e tanta passera di mare fresca. Tale mestiere consiste nel procurarsi del pesce fresco da vendere, è curioso notare che all'interno della categoria pesce siano compresi anche dei derivati, animali come crostacei e molluschi, e talvolta, addirittura le alghe per la gioia dei vegetariani.

La diffusione sul territorio

In Italia questo mestiere ha trovato una diffusione pressoché capillare sul territorio, tanto da apparire come Status Symbol e come modello per affrontare la crisi economica[citazione necessaria].

Le tipologie

È possibile rintracciare diverse tipologie e specializzazioni del suddetto mestiere in relazione alla tipicità geografica, si citano alcuni esempi.

Il vongolaro.

Esemplare particolarmente diffuso nelle Valli di Comacchio e nelle lagune salmastri della Bassa Polesana. Lo si riconosce per la stazza corpulenta, la bestemmia sempre pronta, l'inconfondibile accento veneto, la barca di sua proprietà e la sua abilità nell'imporsi sul mercato locale con la vendita forzata dei suoi prodotti ittici.

Il proprietario di padelloni.

Il proprietario di padelloni è solitamente un uomo assai facoltoso, in quanto è proprietario, perlappunto, di un padellone[citazione necessaria]. Questo complesso marchingegno altro non è che un capanno da pesca dotato di una rete a bilancia grazie alla quale cattura ingenti quantitativi di anguille e pescigatto. Solitamente il suo negozio è situato nei pressi del padellone. Questa categoria di pescivendolo va molto fiera della sua attrezzatura e spesso invita amici e parenti in sontuose cenette a base di pesce. Le aree di diffusione del proprietario di padelloni sono i fiumi e i laghi dell' Emilia Romagna. Talvolta il proprietario di padelloni si trova col vongolaro nelle Valli di Comacchio ad allestire macabre bancarelle in cui si diverte a tranciare a pezzi le povere anguille ancora vive per dimostrare la freschezza del proprio prodotto.

Il pescivendolo portuale.

Un moderno peschereccio, orgoglio e vanto della marina mercantile italiana.

Questa categoria di pescivendoli è largamente diffusa nelle isole italiane (in particolar modo in Sicilia ed in Sardegna) ed è presente nella costa Tirrenica. Egli lavora in mare aperto ed è proprietario di un peschereccio, grazie al quale procaccia la materia prima. Solitamente vende direttamente in porto e si vanta delle sue prodezze, così da incantare i nabbi e spillar loro fior di quattrini per un etto d'acciughe.

Il "bancarelllaro" o pescivendolo da mercato rionale.

Ecco come si presenta una bancarella da mercatino rionale. La tipicità dei prodotti italiani è messa in risalto dall'ordine con cui ogni prodotto è collocato.

Trattasi di una delle categorie più diffuse sul territorio. Il bancarellaro è un nomade che bazzica qua e la tra i mercati rionali della provincia. Si distingue facilmente per il suo camioncino modificato a bancarella trasformabile. Se ne volete rintracciare qualcuno in un mercato, basterà seguire l'inconfondibile puzza di pesce marcio e le sue prodezze vocali, grazie alle quali decanterà la freschezza e la qualità del suo prodotto.

L'importatore.

Il nostro buon importatore di fiducia vi affetta del gustosissimo pesce palla per il vostro caciucco alla Livornese.

L'importatore rasenta i comuni stereotipi del pescivendolo tipo. L'importatore è il tipico pescivendolo da pescheria, dispone di un suo negozio ed è presente pressoché in tutte le città e nei vari paesini. Egli si presenta alla clientela col suo bel grembiule bianco, il suo cappello in tinta col grembiule, il suo negozietto che espone le specie più assurde e bizzarre, spacciandole per leccornie. Qualunque cosa voi compriate dall'importatore la pagherete a peso d'oro, soprattutto se vorrete acquistare del pesce per delle ricette esotiche, come il sushi.

Le strategie di vendita

Il nostro arzillo pescivendolo mostra con fierezza il suo calamaro, che a suo dire, "sprizza vitalità da tutte le branchie".

Ogni buon pescivendolo che si rispetti dispone sempre di un'ottima parlantina grazie alla quale può raggirare la propria clientela, egli è in eterna competizione con i suoi colleghi e stando alle sue parole, i prodotti migliori li ha sempre e solo lui (un po' come ogni assicuratore).

  • Strategia numero uno: l'importazione.

Una strategia tipica consiste nel far viaggiare il prodotto di vendita, spedendolo in un altro continente e facendolo tornare in patria spacciandolo per prodotto d'importazione, in modo tale da giustificare un aumento di prezzi spropositato.

« Guardi signora, con questo super tonno d'importazione realizzerà un sushi di altissima qualità, proviene direttamente dal Giappone! »
(Il pescivendolo mentre decanta le doti del suo prodotto.)
« Mi scusi signor pescivendolo, ma questo tonno è di origine italiana! »
(La signora appare dubbiosa, riconoscendo il tonno italiano.)
« Ha ragione signora mia, ma sa, è stato esportato in Giappone, poi gli esperti del settore lo hanno ritenuto degno d'essere commercializzato in Italia per offrirle il massimo della qualità per il suo sushi! »
(Il pescivendolo mentre spiega il doppio viaggio del pesce italo-giapponese.)
« Oh veramente? Me ne dia 2 tranci allora! »
(La signora ci casca come una pera cotta e paga 2 volte lo stesso prodotto.)
  • Strategia numero due: la freschezza.

Ogni buon pescivendolo decanterà sempre la freschezza del proprio prodotto, secondo le sue parole, il pesce che ti vende è vivo e guizzante, come se fosse appena pescato, anche se proviene da luoghi distanti millemila chilometri dal luogo di vendita.

« Signora guardi qui che roba! Dove me lo trova un calamaro così vivo? »
(Il pescivendolo che solleva un calamaro super moscio con i tentacoli cadenti.)
« Veramente a me pare più di la che di qua. »
(La signora contesta la freschezza ostentata dal pescivendolo.)
« Si sbaglia signora mia! Ho dovuto usare un martello per poter aver ragione di questo ribelle, se è così è perché era troppo vivo! »
(Il pescivendolo decanta le sue doti di domatore di bestie feroci.)
« Accidenti! Me ne dia un paio di quei campioni! »
(La signora ci casca come una pera cotta e compra per fresco ciò che fresco più non è.)
  • Strategia numero trecedici: la tipicità territoriale.

Si sa che in Italia i prodotti tipici sono il cavallo di battaglia della nostra tradizione culinaria[citazione necessaria], ed i prodotti ittici non sono certo da meno, per cui, contrariamente alla strategia dell'importazione, la tipicità territoriale gioca un ruolo fondamentale, decantando l'italianità e la tipicità locale di ogni sorta di prodotto.

« Signora guardi qua! Questo è il salmone del Lago Maggiore! Una delizia tipicamente brianzola! »
(Il pescivendolo la spara talmente grossa che quasi quasi ci crede pure lui.)
« Ma come? I salmoni migliori non vengono dalla Svervegia? »
(I dubbi della signora emergono lampanti.)
« Mia cara signora, lei è informata ma non abbastanza! Questo salmone deriva da un'antica specie che millanta anni fa ha attraversato fiumi ghiacciati e mari in tempesta ed è riuscito ad insediarsi nel nostro bel lago! Solo gli esemplari migliori sono sopravvisuti a quell'impresa, ed oggi sono riconosciuti come italiani D.O.C.! Secondo lei, come fanno ad esistere nei nostri laghi le trote salmonate? »
(Il pescivendolo intorta così l'ignara cliente.)
« Perdincibacco è vero! Mi scuso per l'ignoranza, mi dia 2 chili di questo meraviglioso prodotto! »
(E così la signora ci casca come una pera cotta e acquista ignara il prodotto.)

Per conquistare la clientela, i pescivendoli sono soliti narrare le loro prodezze su come sono riusciti a pescare (o a catturare). In alcuni manga come One piece si narra come un prode pescivendolo sia riuscito a pescare il leggendario tonnofante utilizzando una canna da pesca. Spesso tale stratagemma è utilizzato dagli odierni pescivendoli come strumento per addescare i boccaloni.

« Signora, questo super pesce spada è stato catturato a mani nude da me medesimo! Guardi che esemplare »
(Il pescivendolo tenta di far breccia alla cliente enfatizzando tali gesta col mostrare alcune sue vecchie cicatrici e spacciandole per "ferite di caccia".)
« Ma che dite? A me pare che sia bello che surgelato! E quelle mi sembrano cicatrici da cisti! »
(La signora obietta senza peli sulla lingua il dire del pescivendolo.)
« Eh magari fosse così signora mia, magari...vede? Ho dovuto sbatterlo dentro al congelatore altrimenti avrebbe vinto la lotta e a quest'ora non sarei qui a raccontarglielo! Se tanto mi da tanto, un boccone di questo eroe trasformerà vostro figlio in un piccolo Ercole! »
(La parlantina del pescivendolo colpisce ancora!)
« Per la miseria! Me lo dia tutto che ne faccio scorta! Chissà che oltre ai muscoli non mi diventi Einstein con tutto questo fosforo! »
(La nostra signora, per l'ennesima volta, ci casca come una pera cotta e acquista l'intero pesce surgelato.)

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