Martellarsi le palle

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L'espressione di un uomo che si è appena martellato le palle.
« Se avessi un paio di palle me le martellerei »
(Bill Kaulitz sul martellarsi le palle)
« Non fa male! Non fa male! »
(Durke a Rocky Balboa)
« Beeestia che doloooreee! »
(Massimo Boldi sul martellarsi le palle)
« Oh oh oh, oh oh oooooh! Oh oh oh, oh oh oooooh! Oh oh oh, oh oh oooooh... »
(Tafazzi su martellarsi le palle)
« Corphish, usa martellata! »
(Ash Ketchum sul farsi martellare le palle)
« Io me le sono martellate per cinquant'anni! »
(Uomo delle 50 lire)


Martellarsi le palle è un'antica tradizione popolare molto diffusa in Medio Oriente e in Europa Settentrionale, simile ma meno pericolosa dell'autosverginarsi il glande mediante taglierino o del togliersi le costole per farsi i pompini.

La fustigazione dei testicoli è eseguita su soggetti restii come strumento di tortura o come pena corporale; tuttavia è anche utilizzata volontariamente durante pratiche religiose, sportive o in altri contesti sadomasochisti.

Storia

AAAAAAAAA!

Le prime prove che testimoniano la nascita di quest'usanza sono state rinvenute in Terra Santa e in Persia e risalgono al periodo delle crociate, quando una tribù di Masochisti sciiti, impotenti[citazione necessaria] alle avanzate dei mercenari europei, decisero di condividere con essi il loro principale passatempo che fu poi esportato in Europa. Alcune testimonianze scritte ci rivelano che a quei tempi si organizzavano veri e propri incontri finiti nel sangue e nello sperma e relative scommesse glandestine.

Non fu facile far arrivare questa millenaria tradizione ai giorni nostri; Il problema principale fu che gli adepti di questa pratica non riuscivano a trasmetterla ai propri figli, infatti il caso volle che nessuno di loro ebbe dei discendenti.

Nonostante passarono secoli prima che gli scavi archeologici riportassero alla luce i martelli e le testimonianze scritte di quest'usanza, la noble art fu riscoperta casualmente nel 1600, dal filosofo e illuminista francese Pierre Bayle, mentre cercava di appendere un quadro.

Inoltre non è da bocciare completamente le teoria degli studiosi apocrifi. Secondo questi emeriti coglioni studiosi dell'università di Yale, il motivo della nascita di questa pratica è dovuta o alla leggenda del dio pagano Thor e del suo martello, o ancora alla mitica piccozza di Mario Tozzi.

Attualità

Un antico martello in oro massiccio Luigi XVI, primo premio in palio al Ball Hammering Masters 2007 disputatosi in Alaska.

Questa tradizione popolare è particolarmente fiorente nel nord Europa, specialmente in Gran Bretagna, anche se ultimamente sta spopolando in Italia Settentrionale grazie a una feroce propaganda dei militanti della Lega Nord, che si rispecchiano in questa tradizione celtico-padana.

In Medio Oriente, questo spirito è più vivo che mai nei paesi a maggioranza islamica-sciita come l'Iran. Infatti, i seguaci del profeta Alì durante il ramadan praticano la flagellazione delle palle 5 volte al giorno utilizzando una frusta benedetta di forma fallica, in modo un po' più violento rispetto a quello praticato dai loro antenati persiani. La flagellazione delle palle è un atto di fustigazione e mortificazione del corpo umano, ma anche del proprio Io. In modo specifico, vengono utilizzati innumerevoli oggetti contundenti, tra cui: bastoni, verghe, PET, scopini del cesso, mattarelli, tubi di vetro al neon e il famigerato gatto a nove code.

In Etiopia, secondo il culto animista degli antenati ci si martella le palle durante le notti di luna piena, auspicando fertilità e allontanando gli spiriti malvagi, con vere e proprie danze tribali: i praticanti si riuniscono intorno a un focolare, e ritmicamente si percuotono i testicoli tutti insieme utilizzando apposite bacchette, urlando fino all'alba. Questa tradizione, praticata da una piccola comunità dell'etiope, rischia di scomparire a causa dei conflitti etnici che da anni flagellano l'Etiopia causando migliaia di morti. In realtà muoiono perché si martellano i coglioni a sangue.

Nella qultura popolare

Un discepolo della specialità fa sfoggio della propria prodezza con la madre.

Il 13 giugno di ogni anno si svolge ad Aberdeen in Scozia, il Campionato Nazionale Hit the Balls Fest, il Superbowl del martellarsi le palle per eccellenza. Qui vi si serve birra a fiumi e ci si martella le palle in compagnia fino all'alba con un pesante randello di legno d'ebano, chiamato Shillelag. Gruppi di coglioni temerari delle contee circostanti, agghindati con il classico kilt, gareggiano anche a livello agonistico, e molto spesso devono ricorrere alle cure dei paramedici, prontamente appostati sul luogo. Pare che i più grandi cultori di questo sport si martellino le palle usando degli speciali randelli su cui applicano lame o chiodi, e riescono a sopportare il pesante dolore per intere settimane.

La leggenda vuole che il più grande campione di tutti i tempi, un certo scozzese Jhon long Mazza, si sia martellato le palle per 45 lune consecutive ed esse si siano trasformate in roccia. Esse sono oggi esposte al British Museum, e attirano milioni di visitatori all'anno.

Una grande festa in cui vince lo sport e la fratellanza, anche se a volte non mancano scontri fra fazioni rivali, dovuti al forte campanilismo, all'elevata consumazione di birra e al forte dolore testicolare che altera la mente.

Effetto

Il Vate si martella le palle durante un fuori onda!
Secondo emeriti studiosi, dopo essersi martellati le palle, si possono constatare rispettivamente due lati positivi e uno negativo:
  • Non si possono avere più figli, e quindi niente più rotture di cazzo.
  • Si può entrare a far parte del coro delle voci bianche.
  • Impotenza.

Nonostante ciò, vi sono recenti studi fatti dall'Università Cattolica secondo i quali il martellarsi le palle possiede numerosi effetti terapeutici: può contribuire ad abbassare il livello di glicemia nel sangue e il colesterolo, a combattere malattie cardiorespiratorie, prevenire l'invecchiamento, le emorroidi, il bigottismo, il satanismo e il tumore all'apparato dirigente, oltre a essere un metodo collaudato per quanto riguarda l'eutanasia.

I Ricercatori Oral-B sostengono che il dolore provato in seguito a un violento urto ai coglioni può risvegliare una persona dal coma (grazie al cazzo).

Tuttavia il martellarsi le palle, se praticato oltre il limite giornaliero indicato può indurre dipendenza. Sono nate perciò cliniche specializzate e centri MPA (Martellatori di Palle Anonimi), in cui i pazienti in cura vengono aiutati a guarire da questa dipendenza creandone un' altra controllata e innocua, come fumare erba sintetica o aspirare acido solforico dal naso.

Avvertenze

Si sconsiglia di praticare l'attività in luoghi pubblici, dato che è spesso vietata.
I neofiti del martellarsi le palle devono prendere alcune precauzioni:
  • Le palle sono elastiche e il martello rischia di rimbalzarti negli occhi.
  • Se si è seduti per terra, un'errore di mira potrebbe rompere una mattonella.
  • Un martello arrugginito potrebbe provocare il tetano.
  • Prima della pratica, pulire il martello con un panno sterilizzato e umido.
  • La pratica è sconsigliata a soggetti cardiopatici.
  • Per i soggetti allergici al nichel, utilizzare un martello di piombo.
  • È consigliabile evitare di mangiare prima di martellarsi le palle, onde evitare un blocco intestinale.
  • Per chi non vuole farsi la Bua, massaggiare e anestetizzare la parte.
  • Dopo essersi martellati le palle, è consigliabile applicare del ghiaccio o in alternativa darsi un altro paio di martellate sulle palle.
  • Per i più piccini è consigliato l'uso di martellini di gommapiuma.

Curiosità

E per i più esperti la goduria raddoppia con l'immancabile mazza chiodata, acquistabile su ebay per soli 400$ indo-giamaicani.
  • Se ripetuta assiduamente, la flagellazione delle palle può diventare una vera e propria evirazione.
  • Un medico su dieci consiglia di martellarsi le palle dalle 5 alle 6 volte al giorno.
  • Alcune canzoni dei Beatles ascoltate al contrario contengono messaggi subliminali che incitano a martellarsi le palle.
  • Il martellarsi le palle è illegale nella Repubblica di San Marino e nel Bud Spencer.
  • L'europarlamentare leghista Mario Borghezio ha dichiarato di martellarsi le palle 5 volte al giorno.
  • Nino D'Angelo ha dichiarato di essere ossessionato da questa pratica.
  • La canzone A uallera e' Zi Rafele del grande Giggino d'Alessio è stata composta dopo che questi si è martellato le palle.
  • È il secondo sport nazionale in Scozia.
  • Dal 2004, la pratica di martellarsi le palle è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.
  • Inoltre martellarsi le palle è un ottimo metodo per scassare a tua volta le palle a tua suocera.
  • Il cantante Mika ha perso entrambi i testicoli in seguito all'abuso di questa pratica.

Conclusione

Martellarsi le palle è un hobby sicuro e divertente e ora ve lo dimostro, faccio una prova e poi finisco quest'articolo.







Ci duole comunicare che quest'articolo finisce qui. Il suo grande compilatore è infatti defunto in seguito a una contusione ai didimi.

Voci correlate

Uno specialista nel martellarsi le palle
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