Michelangelo Buonarroti: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|la testuggine ningia|Tartarughe Ninja}}
{{mostro}}
[[Immagine:Creazione.jpg|thumb|right|200px|L'idea di Michelangelo della Creazione]]
[[File:Michelangelo.jpg|right|thumb|200px|Michelangelo un attimo dopo aver partorito]]
{{citazione|Perché non parli?!|Michelangelo Buonarroti|Michelangelo dando una martellata al ginocchio al Mosé}}
{{Cit|Perché non parli?!|Michelangelo dando una martellata sul ginocchio del Mosè}}


{{citazione|Perché non ho niente da dire.||Mosè a Michelangelo}}
{{Cit|M'hai fatto male, stronzo.|Il [[Mosè]] parla a Michelangelo}}


{{citazione|Santità, lo vuole davvero su quel cazzo di soffitto?|Michelangelo Buonarroti|Michelangelo indica al Papa il soffitto della cappella Sistina}}
{{Cit|[[Cosi che escono dalle fottute pareti|Vengono fuori dalle pareti, vengono fuori dalle fottute pareti!]]|Michelangelo in un delirio da LSD sulla cappella Sistina}}


{{Cit|A Michelà, c'ho ripensato, metto i parati che mi costano di meno.|Il Papa a Michelangelo che stava ultimando la cappella Sistina}}
'''Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni''' (conosciuto semplicemente come '''Michelangelo''', codice fiscale MCHLNGLDLDVCBNRRTSMN1475KK [[millemila]]), è stato un essere subumano italicese. Come tutti sanno, gli italiani sono un popolo di artisti, santi, navigatori... e infatti il Buonarroti è stato contemporaneamente arrotino, pittore, scultore, architetto, poeta, drag queen, pirata, pirata della strada, pirata del [[Internet|web]], cantastorie, [[Cazzaro|contaballe]], sceneggiatore di fotoromanzi brasiliani, fotomodello, fotografo, fotone, fotofinish e chi più ne ha più ne metta. E tutto questo mentre frattanto agitava i palmi e urlava: "Senza mani! Senza mani!!".


'''Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni''' (conosciuto semplicemente come '''Michelangelo''', codice fiscale MCHLNGLDLDVCBNRRTSMN1475KK [[millemila]]), è stato un essere subumano italicese. Come tutti sanno, gli italiani sono un popolo di artisti, santi e navigatori, e infatti il Buonarroti è stato contemporaneamente pittore, scultore, arrotino, architetto, poeta, [[drag queen]], pirata, pirata della strada, dee-jay, attore di fotoromanzi, fotomodello, fotografo, fotone, fotofinish e chi più ne ha più ne metta. E tutto questo mentre frattanto agitava i palmi e urlava: "''senza mani! Senza mani!!''".
==Introduzione==
È una figura di primo piano del Paleozoico. Intese fare della sua attività un'incessante ricerca dell'[[cesso|ideale di bellezza]]. Fu senz'altro un artista ''a tutto tondo'' - voci di corridoio parlano di almeno 480 kg per un metro e un pavesino di statura - sicuramente a causa della sua intensa quanto insana passione per le ciambelle di sugna pucciate nell'olio Paraflu fritto.<br />
Il nome di Michelangelo è collegato ad una serie di opere che lo hanno consegnato alla [[Rotoloni Regina|storia dell'arte]]. Alcune di esse - situate soprattutto a [[Firenze]], [[Roma]], [[Arcore]], [[Washington|Uoscinton Dissì]], e nella [[Città del Vaticano|miserevole stamberga del papa]] - sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale.


==La storia==
== Introduzione ==
Michelangelo è stato uno dei maggiori esponenti della storia dell'arte. Protagonista del [[Paleozoico]], fu riconosciuto già al suo tempo per quello che era: un grande artista con un carattere di [[merda]].<br />
===La nascita===
Fu senz'altro un artista ''a tutto tondo'' - voci di corridoio parlano di almeno 130 kg per un metro e un pavesino di statura - sicuramente a causa della sua insana passione per le ciambelle di sugna pucciate nell'olio Paraflu fritto.<br />
Il piccolo Michele Agnolotto nacque nel retro del ristorante "Dar Mignottone" sull'isola di Capri, località pressoché disabitata nel deserto del Gobi. Sua madre [[Rosy Bindi]], all'epoca una giovane e avvenente ragazza, era impegnata come [[puttana|cameriera]] al "Dar Mignottone"; suo padre Angelo Poliziano era un [[ubriaco|ubriacone]] scrittore di canzoni da quattro soldi che neppure [[Luciano Ligabue|il Liga]] si sognava di cantare, ''il che è tutto dire''. Ora, il Poliziano era dar Mignottone in procinto di mangiare il piatto tipico di Capri (che non è la caprese, e nemmeno la capra al forno, bensì la polenta e osei alla [[Galeazzi]]). In quella, volle il caso che avvenisse un'ispezione dell'Ufficio Di Igiene! Fu il fuggi fuggi generale. La povera Rosy, ingravidata ormai undici mesi avante, non resse all'emozione e partorì testé un piccolo [[stronzo]] di diciotto chili netti.
Il nome di Michelangelo è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla [[Rotoloni Regina|storia dell'arte]]. Alcune di esse - situate soprattutto a [[Firenze]], [[Roma]], [[Washington|Uoscinton Dissì]], [[Città del Vaticano]] e nei giardini di [[Villa Certosa]], sono conosciute in tutto il [[mondo]] e considerate fra i più splendidi esempi di scultura assieme ai nani da giardino.


===La crescita===
== La storia ==
[[File:David di Michele.jpg|thumb|right|200px|Il David di <del>Michele</del> Michelangelo.]]
Michelangelo manifestò fin da piccolo una forte inclinazione artistica, ridipingendo il bagno di casa con un impasto di pece, tempera rossa e [[colla vinilica]]. Il padre cercò in ogni modo di ostacolarlo, mettendolo a studiare grammatica a Buenos Aires con il maestro [[Olmo]] (avrebbe voluto [[Lucio Anneo Seneca]] ma quest'ultimo mandò a dire che era irrimediabilmente occupato ai Campi Elisi).<br />
Il [[28 giugno]] 1988 entrò nella bottega dei ''Fratelli Ghirlande e Lucine di Natale'', e dal 1990 iniziò la frequentazione del giardino zoologico di [[Giorgio Mastrota|Giorgio Mastronzo]], dove si studiavano le sculture antiche per desiderio di Lorenzo de' Medici, che altri non era che [[Dr. House – Medical Division|Hugh Laurie]]. Fu la frequentazione di House Doctor (italianizzato in ''Palazzo Medici'') che consentì a Michelangelo di conoscere personalità del suo tempo, come Spartacus e [[Pico de' Paperis]]. Ebbe modo così di crescere nutrendosi della dottrina [[Platone|platonica]], e soprattutto dei Big Tasty 180 gr. che andavano di gran moda. Alla tenera età di dodici anni pesava 125 kg. A diciotto, era talmente [[grasso]] che [[Giuliano Ferrara]] in confronto sembrava Don Lurio. E guardando in basso non riusciva a vedersi i piedi, figuriamoci [[Pene|il resto]]. <br />
Non potendo avere informazioni sicure sulle sue facoltà, maturò una cronica insicurezza, e prese a chattare in Rete(quattro) usando nick come ''30 centimetri'', ''momento di vero godimento'', ''cavallo goloso'', ''stallone italiano'', ''stanga'', ''mazza e palle'', e simili. E siccome prima di fare l'artista vero doveva fare tanta ma tanta gavetta, era povero in [[canna]]. Era così povero che non avrebbe potuto comprare l'[[prostituzione|amore mercenario]] neppure da una [[zanzara]], e così disgraziato che neppure una zanzara gli si sarebbe mai concessa. Fu così che s'innamorò del suo amico Pico, e cercò infine di concupirlo. E Pico non disse di no... ma purtroppo per lui, Michelangelo volle stare sopra. Risultato: dopo 35 secondi, [[orgasmo]] di Michelangelo e conseguente scossa sismica avvertita in tutta la [[Maremma]]; dopo 36, [[morte]] per asfissia e schiacciamento del povero Pico.


===La giovinezza, [[Savona]] e Savonarola===
=== La nascita ===
Il piccolo Michele Agnolotto nacque nel retro del ristorante "Dar Mignottone" a Caprone, in provincia di Rosignano Bovino.
Uscito dalla fase adolescenziale, Michelangelo decise d'impegnarsi seriamente: fu così che nacque il [[dj]] ''Miky B'', altrimenti noto come ''dj Pakki@no'', attivo dalla Capannina al Billionaire e ritorno. Rincasando a Milano Due dopo l'ennesima serata alla console, mentre era in coda da sei ore al casello di [[Savona]] Ovest fece un frontale con una Peugeot 205 del [[1986]], modello [[Chernobyl]]. Dall'automezzo scese un energumeno incazzatissimo, che disse con fare minaccioso: [[Eh?|"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòh nphgasdhiuwhqEJNBSFHIWEhrureahguthuiearh%%&&/////kkkkkààààààxyz!!"]], che in savonese vuol dire: "ti spiezzo in due". Michelangelo, però, non sapeva il savonese, e così ritenne che [[Hannibal Lecter|quel gentile signore]] lo stesse invitando a fare la [[fanculo|constatazione amichevole]].<br />
Sua [[madre]] era una fiorentina, suo [[padre]] un'arista di maiale.<br />
In quella, sopraggiunse subitaneamente una [[Fiat]] Palio Weekend scassata, sul tettuccio della quale stava un uomo travestito da [[Padre Pio]]: egli diceva di chiamarsi ''[[Wlady|Vladimir]] Savonarola''. Costui salvò Michelangelo dalla furia omicida del gentile signore di poc'anzi, traendolo a sé con la sua [[spada laser]]. Dopo di che iniziò a predicare a tutte le genti: era necessario combattere [[Chiesa Cattolica|il Lato Oscuro della Forza]] e riportare la [[pace]] e la giustizia nel mondo. <br />
Voci inattendibili dicono che il padre di Michelangelo, tale Susanno Buonarroti, fosse seduto nel locale "dar Mignottone" in procinto di mangiare il piatto tipico del paese, la polenta e osei alla [[Galeazzi]]. Volle il caso che proprio in quel momento avvenisse un'ispezione dell'Ufficio Di Igiene. Fu il fuggi fuggi generale e la povera moglie, ingravidata ormai undici mesi prima, non resse all'[[emozione]] e partorì testé il povero Michelangelo vicino al forno per le pizze.
Al contrario dei media, che vedevano nel Savonarola un fanatico, Michelangelo rimase profondamente scosso dalla predicazione e dal rigorismo morale del frate, accendendo in lui sia la convinzione che la società dovesse essere riformata, sia i primi dubbi sul valore etico da dare all'arte; sempre a Savona scolpì una Venere di Milo tarocca in simil-peltro e riuscì a venderla come fantasmagorico reperto di scavo all'allora cardinale [[Ratzinger]], ricavandone [[diciasedici]] trilioni di banconote del [[Monopoli]].<br />
Ma il cardinale [[Ma anche no|non era stupido]] e fece bruciare vivo Savonarola, rapì Michelangelo e lo portò nel suo quartier generale in [[Vaticano]]. Ivi gli rivelò il decimo segreto di Fatima, a condizione che non lo andasse a spifferare a [[nessuno]]. E infatti non ne parlò con [[Nessuno]]: ne parlò con tutti gli altri.<br />
Orbene, come [[Chuck Norris|Dio]] volle Michelangelo restò al cospetto di Ratzy (per gli amici [[Darth Vader|Darth Water]]) per i successivi 15 eoni, e qui compose le sue più grandi opere.


==Arte==
=== La crescita ===
Michelangelo manifestò fin da piccolo una forte inclinazione artistica, ridipingendo il bagno di casa di diti medi e membri maschili colorati.<br />
===Scultura===
Il padre cercò in ogni modo di ostacolarlo, tentando di fargli intraprendere la carriera ecclesiastica ma non ci fu niente da fare: Michelangelo voleva fare lo scultore che ritraeva scene di nudo, al massimo la rockstar ma di certo non il [[prete]]: i bambini non gli piacevano per niente.<br />
Il [[28 giugno]] 1988 entrò nella bottega dei ''Fratelli Ghirlande e Lucine di Natale'', e dal 1490 iniziò la frequentazione del giardino zoologico di [[Giorgio Mastrota|Giorgio Mastronzo]], dove si studiavano le sculture antiche per desiderio di Lorenzo de' Medici. Fu la frequentazione dell' House Doctor (ovvero di ''Palazzo Medici'') che consentì a Michelangelo di conoscere altri grandi artisti del
suo tempo, come [[Giorgio Vaso]], [[Botticelli]], [[Donatello]] e le altre tartarughe ninja.<br />
Ebbe modo così di crescere nutrendosi della dottrina [[Platone|platonica]] e soprattutto dei Big Tasty 180 gr. che andavano di gran moda. Alla tenera età di dodici anni pesava già 125 kg. A diciotto, era talmente [[grasso]] che [[Giuliano Ferrara]] vicino a lui si atteggiava a [[Piero Fassino]].<br />
Non potendo avere informazioni sicure sulle sue facoltà maturò una cronica insicurezza e prese a chattare sul web usando nick sboroni come ''30 centimetri a riposo'', ''momento di vero godimento'', ''cavallo goloso'', ''stallone italiano'', ''stanga'', ''mazza e palle'', e simili. E siccome prima di fare l'artista vero doveva fare tanta ma tanta gavetta, Michelangelo era sempre povero in [[canna]]. Era così povero che non avrebbe potuto comprare l'[[prostituzione|amore mercenario]] neppure da una [[zanzara]], e così disgraziato che neppure una zanzara gli si sarebbe mai concessa. Fu così che s'innamorò del suo amico Pico, e cercò infine di concupirlo. E Pico non disse di no... ma purtroppo per lui, Michelangelo volle stare sopra. Risultato: dopo 35 secondi, [[orgasmo]] di Michelangelo e conseguente scossa sismica avvertita in tutta la [[Maremma]]; dopo 36, [[morte]] per asfissia e schiacciamento del povero Pico.

=== La giovinezza, [[Savona]] e [[Savonarola]] ===
[[File:David di Michelangelo.jpg|right|230px|thumb|Il David di Michelangelo che si frulla il barbagallo.]]
Uscito dalla fase adolescenziale, Michelangelo decise d'impegnarsi seriamente: fu così che nacque il [[dj]] ''Miky B'', altrimenti noto come ''dj Pakki@no'', attivo dalla Capannina al Billionaire e ritorno. Rincasando a Milano Due dopo l'ennesima serata alla console, mentre era in coda da sei ore al casello di [[Savona]] Ovest fece un frontale con una Peugeot 205 del [[1506]], modello [[Chernobyl]]. Dall'automezzo scese un energumeno incazzatissimo, che disse con fare minaccioso: [[Eh?|Aaaaaaaaòòòòòòh!!"]], che in savonese vuol dire: "ti spiezzo in due". Michelangelo, però, non sapeva il savonese, e così ritenne che quel gentile signore lo stesse invitando a fare la [[constatazione amichevole]].<br />
In quegli anni la fede di Michelangelo era oltemodo scossa da un tizio vestito come [[Padre Maronno]], che andava in giro dicendo: "''mamma, pare che sono santo!''". Si trattava di [[Girolamo Savonarola]], il martello di [[Dio]] sulle [[palle]] dei fedeli.

Savonarola predicava spesso in piazza, sul tettuccio della sua sua [[Fiat]] Palio Weekend scassata. Nei suoi sermoni asseriva che era necessario combattere [[Chiesa Cattolica]] che si era allontanata dal vero spirito cristiano improntato al rigore e alla miseria. Diceva inoltre che presto sarebbe arrivata l'Apocalisse e che nella Cocacola ci mettevano il bicarbonato. <br />
Al contrario dei media, che vedevano nel Savonarola un fanatico e un portasfiga, Michelangelo rimase profondamente scosso dalla predicazione e dal rigorismo morale del frate, accendendo in lui sia la convinzione che la società dovesse essere riformata, sia i primi dubbi sul valore etico da dare all'arte; nel frattempo sempre a Savona Michelangelo scolpì una Venere di Milo tarocca in simil-peltro e riuscì a venderla come fantasmagorico reperto di scavo ad un antenato dell'attuale Papa [[Ratzinger]], ricavandone 12 scudi e 50.000 lire in banconote del [[Monopoli]].<br />
Sempre di quegli anni è lo stupendo ''David'' (venne scelto un nome inglese perché ritenuto più alla moda). Il David rappresenta un uomo completamente nudo, nell'atto di farsi la [[doccia]]. Sulla spalla sinistra tiene appoggiato l'asciugamano, mentre nella mano destra tiene ben stretta la saponetta. La torsione del busto e lo sguardo accigliato lasciano trasparire tutto il timore del soggetto rappresentato, che ha paura che l'[[acqua]] sia troppo fredda.<br />
L'opera inizialmente doveva essere posta sotto la Loggia dei Lanzi, ma Michelangelo volle metterla all'ingresso di Palazzo Vecchio, per far schiattare d'invidia [[Leonardo Da Vinci]], il quale tentò di vandalizzarla più volte armato di bomboletta spray, ma venne sempre bloccato in tempo.

===La tomba di Giulio II===
Nel [[1505]] Michelangelo ebbe un’ideona di quelle ganze: costruire un monumnento funebre a Giulio II. Idee simili gli venivano di notte e il mattino seguente andò subito a comunicarlo al pontefice:<br />
{{dialogo|Michelangelo|Santità, ho pensato ad un monumento in Vostro onore|Giulio II|Ah bene Michelangelo. E che cosa? Una statua, un ponte, un parcheggio, una rotatoria?|Michelangelo|Una tomba.|Giulio II|Tiè...!!}}

E facendogli le [[corna]] se ne andò via cercando invano di trovarsi le [[palle]] in mezzo ai lunghi abiti papali.<br />
Ma Michelangelo aveva in mente qualcosa di straordinario: quaranta statue, otto archi, sei vittorie alate, quattro corsie di marcia, due vigili urbani e un passaggio a livello, tutto scolpito in marmo. L’opera secondo i piani dell'artista avrebbe dovuto impegnarlo per circa 76 anni e ci sarebbe voluto tanto di quel marmo che quando Michelangelo si recò a [[Carrara]] non scelse i blocchi, scelse direttamente la montagna.<br />
Nel [[1513]], vista l’impossibilità di completare il progetto per gli infiniti impegni di Michelangelo (doveva ancora finire un ''San Petronio'', un ''San Bartolomeo'' e presenziare a una Prima Comunione) si decise per un progetto più sobrio. Venne così ridotto il numero di statue ed eliminata la camera mortuaria, l’angolo bagno e il piatto doccia.<br />
Anche in questo caso però Michelangelo non riuscì a tenere fede agli impegni presi col Papa, un po’ per la mole di lavoro, un po’perché sperava che il Papa schiattasse prima. Intanto di lì a poco il Papa morì davvero, e approfittando biecamente del fatto che non poteva più opporsi si giunse così ad un terzo progetto detto “''Progetto Sobrietà''”, perché riduceva ulteriormente le statue ed accorciava il viale d’ingresso, eliminando la piscina col trampolino, giudicata eccessiva.<br />
Michelangelo si applicò comunque controvoglia e in tre anni scolpì soltanto un prigione e un Re magio.<br />
L’artista propose così agli eredi del Papa un quarto progetto, del [[1526]], che prevedeva la rimozione delle nicchie laterali e delle luci stroboscopiche, giudicate eccessive.<br />
Nel [[1532]] Clemente VII ebbe pietà per l’artista e gli propose un quinto progetto, detto "''Progetto al Vero Risparmio''", accettato di buon grado da Michelangelo perché prevedeva solo tre statue di marmo e sette nani di [[cartongesso]]. L’artista voleva inserire per quest’ultima versione i suoi famosi Prigioni: lo ''Schiavo giovane'', lo ''Schiavo barbuto che è sempre piaciuto'', l'''Atlante'' e l’''Atlante Illustrato'', ma anche in questo caso non riuscì a portare a termine la commissione per Clemente VII, che finalmente lo mandò a cagare e si finì di scolpire la tomba da solo.

== Arte ==
=== Scultura ===
* La Pietà: ritratto di una vittima di [[Freddy Krueger]] poco prima di morire.
* La Pietà: ritratto di una vittima di [[Freddy Krueger]] poco prima di morire.
* [[Madonna]] col bambino: raffigura la nota cantante gospel Louise Veronica Ciccone nell'atto di cullare il figlioletto [[Rocco Siffredi|Rocco]].
* [[Madonna]] col bambino: raffigura la nota cantante gospel Louise Veronica Ciccone nell'atto di cullare il figlioletto [[Rocco Siffredi|Rocco]].
* David: da non confondere col ''David di Donatello'', ignoranti! Vi boccio tuttiiiiiii!
* David: da non confondere col ''David di Donatello'', ignoranti! Vi boccio tuttiiiiiii!
* [[Mosé]]: Michelangelo intendeva in realtà rappresentare il MOSE di [[Venezia]], ma era in anticipo di secoli sui tempi e nessuno lo capì.
* [[Mosè]]: Michelangelo intendeva in realtà rappresentare il MOSE di [[Venezia]], ma era in anticipo di secoli sui tempi e nessuno lo capì.


===Pittura===
=== Pittura ===
[[File:Creazione pastafariana.jpg|thumb|300px|La versione originale de [[La Creazione di Michelangelo]].]]
* Cappella Sistina: l'opera più bella di tutti i tempi. ''Forse non tutti sanno che...'' quella [[ipocrisia|bigottona]] della [[Chiesa]] ritenne che ci fossero troppe immagini di nudo e chiamò un altro artista per "ricoprirle". Costui passò alla storia come ''Il Braghettone''. Scusate se per una volta ho detto una cosa vera, [[licenza poetica|ma non ho potuto farne a meno]]! Giurin giurello non lo faccio più.
* Cappella Sistina: l'opera più bella di tutti i tempi. ''Forse non tutti sanno che...'' quella [[ipocrisia|bigottona]] della [[Chiesa]] ritenne che ci fossero troppe immagini di nudo e chiamò un altro artista per "ricoprirle". Costui passò alla storia come ''Il Braghettone''. Scusate se per una volta ho detto una cosa vera, [[licenza poetica|ma non ho potuto farne a meno]]! Giurin giurello non lo faccio più.
* La Crocifissione: raffinato metodo di [[suicidio]] di un giovane [[emo]].
* La Crocifissione: raffinato metodo di [[suicidio]] di un giovane [[emo]].
* Un fottìo di tondi, tondini e rotondetti. Ma non aveva altro da fare 'sto ciccione?!
* Un fottìo di tondi, tondini e rotondetti. Ma non aveva altro da fare 'sto ciccione?!


===Archittettura===
=== Archittettura ===
Fece di tutto e di più, tra cui la ristrutturazione di Piazza Grande per adattarla alla mole di [[Giancarlo Magalli]] dopo il cenone di capodanno 1508, ma non è nulla in confronto al Ponte sullo Stretto di [[Messina]]. Tiè Tiè Tiè.
Fece di tutto e di più, tra cui la ristrutturazione di Piazza Grande per adattarla alla mole di [[Giancarlo Magalli]] dopo il cenone di capodanno 1508, ma non è nulla in confronto al Ponte sullo Stretto di [[Messina]]. Tiè Tiè Tiè.


===Scrittura===
=== Scrittura ===
* Varie rime influenzate da [[Dante Alighieri|quel fattone di Dante]] e [[Francesco Petrarca|ditealaurachelamo]]... come se quei due non fossero bastati! Michelangelo stesso le definiva "cose sciocche", e scusate se è poco.
* Varie rime influenzate da [[Dante Alighieri|quel fattone di Dante]] e [[Francesco Petrarca|ditealaurachelamo]]... come se quei due non fossero bastati! Michelangelo stesso le definiva "cose sciocche", e scusate se è poco.
* ''[[Il Codice da Vinci]]''
* ''[[Il Codice da Vinci]]''
* ''Vita morte e miracoli de Michele Agnolo da Fiorenza sive de me medesimo'': fu un fiasco; ritornò in auge negli [[USA]] nel 3200 dopo la traduzione in versi saturni che ne fece Joseph Smith, fondatore della [[mormoni|Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni Ora Pro Nobis Nunc et in Hora Mortis Mostrae Amen]].
* ''Vita morte e miracoli de Michele Agnolo da Fiorenza sive de me medesimo'': fu un fiasco; ritornò in auge negli [[USA]] nel 3200 dopo la traduzione in versi saturni che ne fece Joseph Smith, fondatore della [[mormoni|Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni Ora Pro Nobis Nunc et in Hora Mortis Mostrae Amen]].


==Curiosità==
== Curiosità ==
{{curiosità}}
{{curiosità}}
* Ha avuto una storia con [[Leonardo Da Vinci]].
* Ha avuto una storia con [[Leonardo Da Vinci]].
* È morto soffocato da un piatto di pajata preparato [[cianuro|con tanto amore]] da [[Suor Germana]].
* È morto soffocato da un piatto di [[pajata]] preparato [[cianuro|con tanto amore]] da [[Suor Germana]].
* Ha reso celebre la famosa frase: "Ho fatto una cappella".

==Voci correlate==
*[[Creazione di Adamo (Michelangelo)|La creazione di Michelangelo]]


{{Pittori}}
{{Pittori}}


[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Pittori]]
[[Categoria:Pittori]]
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Scultori]]
[[Categoria:Scultori]]
[[Categoria:Tartarughe Ninja]]

[[en:Michelangelo]]

[[eo:Mikelanĝelo]]
[[es:Miguel Ángel]]
[[fi:Michelangelo]]
[[ja:ミケランジェロ]]

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Michelangelo un attimo dopo aver partorito
« Perché non parli?! »
(Michelangelo dando una martellata sul ginocchio del Mosè)
« M'hai fatto male, stronzo. »
(Il Mosè parla a Michelangelo)
(Michelangelo in un delirio da LSD sulla cappella Sistina)
« A Michelà, c'ho ripensato, metto i parati che mi costano di meno. »
(Il Papa a Michelangelo che stava ultimando la cappella Sistina)

Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni (conosciuto semplicemente come Michelangelo, codice fiscale MCHLNGLDLDVCBNRRTSMN1475KK millemila), è stato un essere subumano italicese. Come tutti sanno, gli italiani sono un popolo di artisti, santi e navigatori, e infatti il Buonarroti è stato contemporaneamente pittore, scultore, arrotino, architetto, poeta, drag queen, pirata, pirata della strada, dee-jay, attore di fotoromanzi, fotomodello, fotografo, fotone, fotofinish e chi più ne ha più ne metta. E tutto questo mentre frattanto agitava i palmi e urlava: "senza mani! Senza mani!!".

Introduzione

Michelangelo è stato uno dei maggiori esponenti della storia dell'arte. Protagonista del Paleozoico, fu riconosciuto già al suo tempo per quello che era: un grande artista con un carattere di merda.
Fu senz'altro un artista a tutto tondo - voci di corridoio parlano di almeno 130 kg per un metro e un pavesino di statura - sicuramente a causa della sua insana passione per le ciambelle di sugna pucciate nell'olio Paraflu fritto.
Il nome di Michelangelo è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte. Alcune di esse - situate soprattutto a Firenze, Roma, Uoscinton Dissì, Città del Vaticano e nei giardini di Villa Certosa, sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più splendidi esempi di scultura assieme ai nani da giardino.

La storia

Il David di Michele Michelangelo.

La nascita

Il piccolo Michele Agnolotto nacque nel retro del ristorante "Dar Mignottone" a Caprone, in provincia di Rosignano Bovino. Sua madre era una fiorentina, suo padre un'arista di maiale.
Voci inattendibili dicono che il padre di Michelangelo, tale Susanno Buonarroti, fosse seduto nel locale "dar Mignottone" in procinto di mangiare il piatto tipico del paese, la polenta e osei alla Galeazzi. Volle il caso che proprio in quel momento avvenisse un'ispezione dell'Ufficio Di Igiene. Fu il fuggi fuggi generale e la povera moglie, ingravidata ormai undici mesi prima, non resse all'emozione e partorì testé il povero Michelangelo vicino al forno per le pizze.

La crescita

Michelangelo manifestò fin da piccolo una forte inclinazione artistica, ridipingendo il bagno di casa di diti medi e membri maschili colorati.
Il padre cercò in ogni modo di ostacolarlo, tentando di fargli intraprendere la carriera ecclesiastica ma non ci fu niente da fare: Michelangelo voleva fare lo scultore che ritraeva scene di nudo, al massimo la rockstar ma di certo non il prete: i bambini non gli piacevano per niente.
Il 28 giugno 1988 entrò nella bottega dei Fratelli Ghirlande e Lucine di Natale, e dal 1490 iniziò la frequentazione del giardino zoologico di Giorgio Mastronzo, dove si studiavano le sculture antiche per desiderio di Lorenzo de' Medici. Fu la frequentazione dell' House Doctor (ovvero di Palazzo Medici) che consentì a Michelangelo di conoscere altri grandi artisti del suo tempo, come Giorgio Vaso, Botticelli, Donatello e le altre tartarughe ninja.
Ebbe modo così di crescere nutrendosi della dottrina platonica e soprattutto dei Big Tasty 180 gr. che andavano di gran moda. Alla tenera età di dodici anni pesava già 125 kg. A diciotto, era talmente grasso che Giuliano Ferrara vicino a lui si atteggiava a Piero Fassino.
Non potendo avere informazioni sicure sulle sue facoltà maturò una cronica insicurezza e prese a chattare sul web usando nick sboroni come 30 centimetri a riposo, momento di vero godimento, cavallo goloso, stallone italiano, stanga, mazza e palle, e simili. E siccome prima di fare l'artista vero doveva fare tanta ma tanta gavetta, Michelangelo era sempre povero in canna. Era così povero che non avrebbe potuto comprare l'amore mercenario neppure da una zanzara, e così disgraziato che neppure una zanzara gli si sarebbe mai concessa. Fu così che s'innamorò del suo amico Pico, e cercò infine di concupirlo. E Pico non disse di no... ma purtroppo per lui, Michelangelo volle stare sopra. Risultato: dopo 35 secondi, orgasmo di Michelangelo e conseguente scossa sismica avvertita in tutta la Maremma; dopo 36, morte per asfissia e schiacciamento del povero Pico.

La giovinezza, Savona e Savonarola

Il David di Michelangelo che si frulla il barbagallo.

Uscito dalla fase adolescenziale, Michelangelo decise d'impegnarsi seriamente: fu così che nacque il dj Miky B, altrimenti noto come dj Pakki@no, attivo dalla Capannina al Billionaire e ritorno. Rincasando a Milano Due dopo l'ennesima serata alla console, mentre era in coda da sei ore al casello di Savona Ovest fece un frontale con una Peugeot 205 del 1506, modello Chernobyl. Dall'automezzo scese un energumeno incazzatissimo, che disse con fare minaccioso: Aaaaaaaaòòòòòòh!!", che in savonese vuol dire: "ti spiezzo in due". Michelangelo, però, non sapeva il savonese, e così ritenne che quel gentile signore lo stesse invitando a fare la constatazione amichevole.
In quegli anni la fede di Michelangelo era oltemodo scossa da un tizio vestito come Padre Maronno, che andava in giro dicendo: "mamma, pare che sono santo!". Si trattava di Girolamo Savonarola, il martello di Dio sulle palle dei fedeli.

Savonarola predicava spesso in piazza, sul tettuccio della sua sua Fiat Palio Weekend scassata. Nei suoi sermoni asseriva che era necessario combattere Chiesa Cattolica che si era allontanata dal vero spirito cristiano improntato al rigore e alla miseria. Diceva inoltre che presto sarebbe arrivata l'Apocalisse e che nella Cocacola ci mettevano il bicarbonato.
Al contrario dei media, che vedevano nel Savonarola un fanatico e un portasfiga, Michelangelo rimase profondamente scosso dalla predicazione e dal rigorismo morale del frate, accendendo in lui sia la convinzione che la società dovesse essere riformata, sia i primi dubbi sul valore etico da dare all'arte; nel frattempo sempre a Savona Michelangelo scolpì una Venere di Milo tarocca in simil-peltro e riuscì a venderla come fantasmagorico reperto di scavo ad un antenato dell'attuale Papa Ratzinger, ricavandone 12 scudi e 50.000 lire in banconote del Monopoli.
Sempre di quegli anni è lo stupendo David (venne scelto un nome inglese perché ritenuto più alla moda). Il David rappresenta un uomo completamente nudo, nell'atto di farsi la doccia. Sulla spalla sinistra tiene appoggiato l'asciugamano, mentre nella mano destra tiene ben stretta la saponetta. La torsione del busto e lo sguardo accigliato lasciano trasparire tutto il timore del soggetto rappresentato, che ha paura che l'acqua sia troppo fredda.
L'opera inizialmente doveva essere posta sotto la Loggia dei Lanzi, ma Michelangelo volle metterla all'ingresso di Palazzo Vecchio, per far schiattare d'invidia Leonardo Da Vinci, il quale tentò di vandalizzarla più volte armato di bomboletta spray, ma venne sempre bloccato in tempo.

La tomba di Giulio II

Nel 1505 Michelangelo ebbe un’ideona di quelle ganze: costruire un monumnento funebre a Giulio II. Idee simili gli venivano di notte e il mattino seguente andò subito a comunicarlo al pontefice:

- Michelangelo: “Santità, ho pensato ad un monumento in Vostro onore”
- Giulio II: “Ah bene Michelangelo. E che cosa? Una statua, un ponte, un parcheggio, una rotatoria?”
- Michelangelo: “Una tomba.”
- Giulio II: “Tiè...!!”

E facendogli le corna se ne andò via cercando invano di trovarsi le palle in mezzo ai lunghi abiti papali.
Ma Michelangelo aveva in mente qualcosa di straordinario: quaranta statue, otto archi, sei vittorie alate, quattro corsie di marcia, due vigili urbani e un passaggio a livello, tutto scolpito in marmo. L’opera secondo i piani dell'artista avrebbe dovuto impegnarlo per circa 76 anni e ci sarebbe voluto tanto di quel marmo che quando Michelangelo si recò a Carrara non scelse i blocchi, scelse direttamente la montagna.
Nel 1513, vista l’impossibilità di completare il progetto per gli infiniti impegni di Michelangelo (doveva ancora finire un San Petronio, un San Bartolomeo e presenziare a una Prima Comunione) si decise per un progetto più sobrio. Venne così ridotto il numero di statue ed eliminata la camera mortuaria, l’angolo bagno e il piatto doccia.
Anche in questo caso però Michelangelo non riuscì a tenere fede agli impegni presi col Papa, un po’ per la mole di lavoro, un po’perché sperava che il Papa schiattasse prima. Intanto di lì a poco il Papa morì davvero, e approfittando biecamente del fatto che non poteva più opporsi si giunse così ad un terzo progetto detto “Progetto Sobrietà”, perché riduceva ulteriormente le statue ed accorciava il viale d’ingresso, eliminando la piscina col trampolino, giudicata eccessiva.
Michelangelo si applicò comunque controvoglia e in tre anni scolpì soltanto un prigione e un Re magio.
L’artista propose così agli eredi del Papa un quarto progetto, del 1526, che prevedeva la rimozione delle nicchie laterali e delle luci stroboscopiche, giudicate eccessive.
Nel 1532 Clemente VII ebbe pietà per l’artista e gli propose un quinto progetto, detto "Progetto al Vero Risparmio", accettato di buon grado da Michelangelo perché prevedeva solo tre statue di marmo e sette nani di cartongesso. L’artista voleva inserire per quest’ultima versione i suoi famosi Prigioni: lo Schiavo giovane, lo Schiavo barbuto che è sempre piaciuto, l'Atlante e l’Atlante Illustrato, ma anche in questo caso non riuscì a portare a termine la commissione per Clemente VII, che finalmente lo mandò a cagare e si finì di scolpire la tomba da solo.

Arte

Scultura

  • La Pietà: ritratto di una vittima di Freddy Krueger poco prima di morire.
  • Madonna col bambino: raffigura la nota cantante gospel Louise Veronica Ciccone nell'atto di cullare il figlioletto Rocco.
  • David: da non confondere col David di Donatello, ignoranti! Vi boccio tuttiiiiiii!
  • Mosè: Michelangelo intendeva in realtà rappresentare il MOSE di Venezia, ma era in anticipo di secoli sui tempi e nessuno lo capì.

Pittura

La versione originale de La Creazione di Michelangelo.
  • Cappella Sistina: l'opera più bella di tutti i tempi. Forse non tutti sanno che... quella bigottona della Chiesa ritenne che ci fossero troppe immagini di nudo e chiamò un altro artista per "ricoprirle". Costui passò alla storia come Il Braghettone. Scusate se per una volta ho detto una cosa vera, ma non ho potuto farne a meno! Giurin giurello non lo faccio più.
  • La Crocifissione: raffinato metodo di suicidio di un giovane emo.
  • Un fottìo di tondi, tondini e rotondetti. Ma non aveva altro da fare 'sto ciccione?!

Archittettura

Fece di tutto e di più, tra cui la ristrutturazione di Piazza Grande per adattarla alla mole di Giancarlo Magalli dopo il cenone di capodanno 1508, ma non è nulla in confronto al Ponte sullo Stretto di Messina. Tiè Tiè Tiè.

Scrittura

Curiosità

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Voci correlate