Kingdom Hearts: Chain of Memories: differenze tra le versioni

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Versione delle 00:51, 15 giu 2020

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Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi il manga, vedi Kingdom Hearts: Chain of Memories (manga).

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« Qui perdere è trovare e trovare è perdere. »
(Marluxia tenta di intimidire Sora con parole quasi senza senso)
Un'entusiasmante schermata di battaglia.
« Così mi sono infiltrato al Castello dell'Oblio! Ha tredici piani e dodici sotterranei, un multisala, un maxiparcheggio... »
(Dal diario segreto di Ansem)
« Ansem! Sei di nuovo qui per riprenderti il mio corpo!? »
(Riku ad Ansem)
« Cazzo, che sei un indovino?! »
(Ansem in risposta)

Kingdom Hearts: Chain of Memories (キングダムハーツ チェインオブメモリーズ) è l'ennesimo frutto di un rapporto tra Square-Enix e Disney. Questo capitolo nasce dalla geniale[citazione necessaria] idea di Tetsuya Nomura per la gioia di tutti quei fun che non capivano cosa cazzo c'entrava il primo capitolo della serie con il secondo.

Trama (c'è una trama?)

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

La trama è divisa in due parti: la storia di Rinku e quella di Sora, quindi non lamentatevi se non riuscite a capire gli intrecci: non li ho capiti neanch'io!

Storia di Sora

I membri dell'organizzazione al completo. Da notare i vestiti assolutamente etero.

La storia inizia con la fine dell'ultimo capitolo [1], o meglio con Sora, Paperino e Pippo che cazzeggiano allegri per una smisurata valle dopo aver chiuso finalmente le porte della luce, ma ecco che uno strano tizio vestito totalmente di nero appare a Sora durante la notte dicendogli: "Avanti c'è qualcosa di cui hai bisogno. Ma per averlo, devi perdere qualcosa di caro", dopodiché scompare. Sora, noto per aver il cervello di un bimbominkia pre-MOIGE, non gli dà retta, ma è spinto dai suoi amici[citazione necessaria] a seguirlo. Camminando (e un po' anche correndo) i tre si ritrovano al Castle Oblivion[2] dove scoprono, tramite un combattimento penoso, di essere stati sempre delle mezze seghe a combattere e di aver avuto solo un culo immenso per tutto il tempo. A quel punto la figura nera riappare e gli spiega dove stanno con tanto di cartina con la scritta "voi siete qua!", dando in più una carta a Sora augurandogli di riuscire a proseguire con essa[3]. Ben presto Sora scopre che la storia è una specie di surrogato di Yu-Gi-Oh! e che le carte hanno un potere speciale (quello di aprire delle porte facendo più luce di un riflettore, quello di farlo attaccare, quello di poter essere usate come oggetti o magie come fossero infinite e quello di fargli fare delle combo se raggruppate assieme come delle banconote).

Il viaggio prosegue e Sora incontra Larxene che gli svela che nel castello vi stanno i mondi ricreati dai suoi ricordi e i suoi amici

anche essi ricreati, ma che nessuno si ricorda di loro[4] nel frattempo però scoprono che il tizio in nero non è il solo e che uno di loro si chiama

Axel (informazione molto essenziale, eh?).

Quest'organizzazione si chiama Organizzazione XIII e ha lo scopo di fregare il Keyblade a Sora e usare le sue memorie per l'intento (e intanto causargli qualche altro danno celebrale permanente). A capo di questa organizzazione vi è Marluxia: un transessuale con la mania per le falci e per le rose. Questa manda sempre tutti gli altri membri dell'organizzazione non sapendo che saranno palesemente fatti fuori. Quando però lo scopre, gli viene l'improvvisa voglia di tradire l'organizzazione:[5] ciò porterà alla completa distruzione del piano dell'organizzazione nel Castle Oblivion. Per dirla tutta: infine Sora salva una pornobimba dalle mani dell'organizzazione, ma è costretto a rinchiudersi in un guscio simil-tartaruga per scordarsi tutto. Prima ovviamente se la fa.

Storia di Ri(n)ku

Riku dopo essersi visto sbattere la porta della luce in faccia e essersi fatto sodomizzare da centinaia di Heartless in una volta insieme a "re" Topolino si ritrova in un luogo a metà tra luce e oscurità, ma viene svegliato da

dei misteriosi sottotitoli che gli spiegano dov'è[6] e gli propone di uscire da quel luogo noiosissimo, Riku accetta e si ritrova nel Castle Oblivion con Anselmo[7] il quale lo vuole ri-sodomizzare (ovviamente lui lo ha già capito.. ) ma gli insegna anche a combattere per difendersi[8], andando avanti nella storia si scopre che l'organizzazione vuole fottere il suo

cuore e che deve incontrare re Topolino.

Riku, che originariamente stava nei sotterranei del castello[9] scala i piani fino a ritrovarsi di nuovo contro Anselmo (il quale sarà ovviamente sconfitto come niente fosse), a quel punto si ritrova davanti Topolino e ad un tizio mezzo suonato che dice di essere il vero Anselmo e che quello era il suo apprendista coglione (DIZ[10]) il quale gli darà anche a lui un keyblade di cui non sentiva affatto il bisogno.

La trama è finita, leggete in pace.

Stile di combattimento

La carta più potente del gioco!
Crepuscopoli durante l'ora di punta.

Su Kingdom Hearts: Chain of Memories il combattimento più che uno scontro sembra più un gigantesco gioco a briscola, difatti per ogni azione vi è una carta (tranne che per muoversi e saltare), tale carte sono cosi divise:

  • Carte attacco: Le più comuni, ti permettono di fare delle normali azioni, tra le quali i fendenti, i diretti e masturbarti
  • Carte magia e oggetto: Altro tipo di carta più comune, nota per il fatto che chiunque è in grado di bloccartela
  • Carte evocazione: Le più utili e le più rare, evocano un personaggio Disney a cazzo, se non hai fortuna sono praticamente inutili.

Inoltre queste carte hanno un valore[11]: maggiore il valore della carta, maggiore l'attacco, il valore è cosi diviso:

0<1<2<3<4<5<6<7<8<9<0

Il fatto che zero sia contemporaneamente il minore e il maggiore di valore ha portato alla pazzia molti giocatori. Per poi peggiorare la situazione vi è stata aggiunta l'opzione "combo", o meglio un gruppo di carte che se raggruppate ti permettono di fare ridicoli balletti che porteranno il nemico al suicidio.

Personaggi

La lista dei

protagonisti della vicenda: