Vicenza Calcio: differenze tra le versioni

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[[File:Logo Vicenza calcio.gif|thumb|280px|Vicenza Calcio, una squadra che ha fatto della mediocrità uno stile di vita.]]
[[File:Logo Vicenza calcio.gif|thumb|250px|Vicenza Calcio, una squadra che ha donato un nuovo significato alla parola mediocrità.]]
{{Cit2|Veramente, non avrei mai creduto che una squadra di provincia giocasse al calcio come ha giocato il Vicenza.|[[Gianni Brera]] in quello che non voleva essere un complimento}}
{{Cit2|Oggi la Coppa Italia, domani lo Scudetto!|Tifoso vicentino nel 1997, ignaro del fatto che di lì a breve il Vicenza retrocederà}}


{{Cit2|Vicenza - Cremona, uniti per la [[figa|mona]]!|Motto dei tifosi vicentini|}}
{{Cit2|Vicenza - [[Cremona]], uniti per la [[figa|mona]]!|Motto dei tifosi vicentini|}}
{{Cit2|Abbiamo vinto la [[Coppa italia]]!!!|Vicentini 4 anni prima di retrocedere in [[serie B]].}}


Il '''Vicenza Calcio''' è senza dubbio la squadra più vincente tra quelle che si chiamano Vicenza Calcio. Annovera nel suo palmarès (dal latino palmarès) 30 partecipazioni alla [[Serie A]], la vittoria di una [[Coppa Italia]] e una semifinale di [[Coppa del Nonno]].<br />Dati i grandi risultati ottenuti nel corso della sua storia centenaria, la società è stata ribattezzata dalla stampa sportiva ''la Nobile Provinciale'', ''Real Vicenza'' e ''La squadra che prende goal al 4° minuto di recupero''.<br />Tra le sue fila hanno militato due futuri vincitori del [[Pallone d'oro]]: [[Roberto Baggio]] e [[Francesco Coco]].
Il '''Vicenza Calcio''' è una delle squadre italiane più esilaranti che abbia mai calcato un campo di [[calcio]].

Attualmente tale squadra sta disputando il suo ottantaquattresimo campionato consecutivo di Serie B, ottantadue dei quali iniziati con la promessa da parte della società di "centrare quest'anno la promozione in Serie A". Dati i grandi risultati ottenuti nel corso della sua storia centenaria, il Vicenza Calcio è stato spesso ribattezzato dalla stampa sportiva come ''La Nobile Provinciale'', ''La Salvezza alla Penultima Giornata'' ,''La Squadra a cui non concedono mai i Rigori'' e ''Il Goal preso nel 4°Minuto di Recupero''


== La storia ==
== La storia ==
[[File:Auto_in_bianco_e_nero.jpg‎|left|thumb|320px|I fondatori del Vicenza Calcio in una foto di gruppo del 1902.<br />Come avrete notato l'unica donna del gruppo sfoggia con orgoglio una sobria ''mise'' biancorossa.]]
Il Vicenza Calcio fu fondato nel [[1902]] da un gruppo di [[Cazzaro|appassionati sportivi]] stanchi di dover tifare squadre come il [[Rovigo]] e il Mussolengo: quello che gli intrapendenti fondatori non sapevano è che negli anni a venire il Vicenza sarebbe divenuta una squadra ancor più mediocre delle due sopracitate.<br />Ben presto i fondatori si diedero all'ippica e la squadra venne acquisita "''par quatro schei''" <ref>Sulla base di un'equa e paritaria mediazione economica</ref> dall'azienda tessile '''Lanerossi'''; grazie all'ingente contributo economico societario la compagine berica passò in pochi anni dal giocare da schifo nei campionati dilettantistici al giocare da schifo in serie A: sempre in questo periodo il Vicenza adottò i colori biancorossi (in onore all'[[Alcolismo|imparziale amore]] che i vicentini riservano sia al vin rosso che a quello bianco) e diventò [[Figure di merda|tristemente nota]] in tutta [[Italia]] per il fatto che giocava sfoggiando dei comodissimi e niente affatto pruriginosi maglioncini di lana (del resto lo sponsor era pur sempre un lanificio).<br />A partire dal [[1968]] la squadra venne acquisita da un contadino-imprenditore, il vulcanico vulcanologo '''Giussy Farina''' <ref>A giudicare dal cognome affetto anche da spiccate tendenze omosessuali</ref>: quest'ultimo, sfruttando l'abilità negli affari tipica degli [[Boaro|agri]], portò il Vicenza ai vertici del calcio {{s|rionale}} nazionale, sfiorando la vittoria del campionato 1977-78 (andato poi per [[Calciopoli|pura sfortuna]] alla Juventus). Come tutti i villici quando si montano la testa, però, l'anno successivo Farina decise di fare il duro e, alle incessanti offerte da parte delle altre squadre interessate al bomber Paolo Rossi, rispose strapagando il giocatore e rinnovandogli il contratto.<br />Quell'anno però Rossi si infortunò e il Vicenza, tra [[Minaccia|risate colme di gioia e gaudio]], tornò in serie B, dove rimase in ibernazione fino al [[1995]], cioè quando un ciclista che si era perso da quelle parti decise di prendere in mano le redini della squadra: quello sventurato ciclista rispondeva al nome di [[Francesco Guidolin]].


== Il successo ==
=== I primi anni ===
[[File:1906-cena-crop.jpg‎|thumb|200px|Il capitano Giovanni Lopez mostra la [[Coppa Italia]] vinta nel 1997.]]
[[File:Auto_in_bianco_e_nero.jpg‎|left|thumb|250px|I fondatori del Vicenza Calcio fermati durante un [[alcol test]].]]
Il Vicenza Calcio viene fondato nel [[1902]] da un gruppo di amanti del calcio stanchi di dover tifare squadre come il [[Rovigo]] e il Mussolengo. La prima partita nella storia del club è Vicenza - [[Alessandria]], terminata 0-0 perché entrambe le squadre si erano dimenticate a casa il pallone.<br />Sulla squadra mette gli occhi l'industria tessile [[Lanerossi]], che controlla ogni attività della città, dalla vendita di [[baccalà]] allo sfruttamento della [[prostituzione]]. Inizialmente i soci fondatori rifiutano di vendere, così che la Lanerossi si vede costretta a piazzare delle bombe sotto alle loro auto per convincerli a firmare.<br />Grazie ai capitali della Lanerossi, la compagine berica fa grandi progressi e passa dal giocare da schifo nei campionati dilettantistici al giocare da schifo in serie A. Unico neo è che la proprietà, per farsi [[pubblicità]], obbliga i calciatori a giocare con addosso dei pruriginosi maglioni di [[lana]] a collo alto.<br />L'idolo della curva è il bomber Pietro Spinato, che secondo le cronache dell'epoca una volta ha quasi segnato un goal.
Con l'avvento di Guidolin e del suo rivoluzionario schema di gioco chiamato "''Lancio lungo e speriamo che la palla arrivi a qualcuno''", il Vicenza negli anni '90 tornò a macinare gioco, a ottenere risultati e a incantare le platee (che però rimasero vuote). Dopo una rocambolesca promozione in serie A ottenuta grazie all'oculata scelta di regalare buoni pasto agli avversari, la squadra biancorossa si rese protagonista nelle stagioni dal [[1997]] al [[1998]] di un'epica cavalcata in Coppa Italia (vinta in semifinale contro il [[Napoli]] di [[Maradona]] e [[Nino D'Angelo]]) e in Coppa delle Coppe (con eliminazione in semifinale contro il [[Chelsea]], che dopo esser stato sotto per 90 minuti si ricordò contro che razza di scarsoni stesse perdendo e si degnò di fare tre gol nel recupero).<br />È pertanto un motivo di vanto per la cittadinanza tutta e per i tifosi biancorossi in particolare far notare come una società con più di 100 anni di storia abbia giocato ad alti livelli solo due stagioni <ref>Ma si sa, il calcio è solo uno sport...</ref>.<br />Il traboccante palmarès della squadra berica conta quindi:


=== Il Real Vicenza ===
* 25 Premi Beneficenza Estiva, dato che a ogni sessione di calciomercato i dirigenti comprano l'attaccante più brocco e meno prolifico disponibile sul mercato.
Il Vicenza passa poi al vulcanico Giuseppe "Giussy" Farina, che si rende autore di alcune proposte singolari, come ad esempio quella di radere al suolo la [[Basilica Palladiana]] per farci un nuovo [[stadio]], o quella di spostare la franchigia a [[Los Angeles]] per incrementare il giro d'affari.<br />Ha però il merito di mettere sotto contratto l'allenatore [[Giovan Battista Fabbri]] e il bomber [[Paolo Rossi]], due che faranno le fortune del Vicenza e di tutti i venditori di [[vino]] sfuso della zona. In breve il Vicenza sale ai vertici del calcio nazionale, sfiorando la vittoria del campionato 1977-78, vinto poi dalla Juventus perché il regolamento dell'epoca dice che negli anni pari lo scudetto è sempre della Juve. In estate [[Barcellona]], [[PSG]] e [[Manchester City]] si fanno avanti per comprare Rossi, ma Farina lo trattiene offrendogli 2 miliardi e 612 milioni di lire, più un viaggio alle [[Canarie]] e un'affettatrice (offerta record per l'epoca).<br />L'anno dopo però Rossi si fa male alla terza giornata e alla quarta il Vicenza è già retrocesso. Vi rimane in ibernazione fino al [[1995]], quando un ciclista [[treviso|trevigiano]] che si era perso da quelle parti decide di prendere in mano le redini della squadra: quello sventurato ciclista risponde al nome di [[Francesco Guidolin]].
* 1 Coppa Italia.
* 1 [[Supercazzola|Antani con scappellamento a destra]].
* 456 sedicesimi posti in campionato.
* Terzo posto al concorso '''Miss Maglietta bagnata''', dopo Lucchese e Frosinone.
* 10 Premi Squadra Simpatia.
* Encomio Ufficiale del [[Giorgio Napolitano|Capo di Stato]] per "Indefessa Fedeltà alla Serie B".
* Premio 4 gatti in padella.


== La tifoseria ==
=== Il sogno europeo ===
[[File:Francesco Guidolin.JPG|thumb|Guidolin mentre scopre che gli hanno ciulato la bici.]]
[[File:Fatti.jpg|thumb|300px|left|Tifosi del Vicenza festeggiano l'ennesima salvezza ottenuta alla trentottesima giornata di campionato.]]
{{quote|Oggi la Coppa Italia, domani il mondo!|Il tifoso biancorosso nel 1997, ignaro che di lì a due anni retrocederà}}
La tifoseria vicentina nutre una spiccata predisposizione al vino raboso, [[alcol|lieta bevanda]] che permette di accompagnare degnamente l'euforia per una vittoria, la rabbia per una sconfitta, la delusione per un pareggio (solitamente i risultati della squadra sono gli ultimi due).<br />All'inizio di ogni stagione il tifoso vicentino si presenta carico e ringalluzzito, sbandierando a chiunque abbia la sfortuna di ascoltarlo che "''El Vicensa, st'ano, el va in serie A!'' <ref>Il Vicenza quest'anno va in serie A!</ref>". Neppure le prime {{s|figure di merda}} sconfitte stagionali, tutte subite contro squadre di scarpari o di matricole, fiacca lo spirito del tifoso che, per indefessa fedeltà ai colori societari o forse per [[Sadomasochismo|la volontà di farsi del male da solo]], continua a sostenere la squadra aggrappandosi alla scusa del "periodo di scarsa forma" (nonostante si sia già a metà campionato e il Vicenza ne abbia vinte tre in tutto l'anno solare).<br />Sappiamo tutti come va a finire a cosa: i giocatori del Vicenza si svegliano verso la fine dell'anno, inanellano una serie di vittorie che sollevano la squadra dal baratro per qualche settimana e [[Eh?|permettono al tifoso di tornare a sperare in qualcosa]]: in realtà questa è solo un raffinato modo per far soffrire ancor di più i sostenitori, in quanto la squadra perderà tutte le partite rimanenti del campionato. Il Vicenza quindi si troverà a dover disputare l'ultimo incontro con la radiolina all'orecchio sperando che sugli altri campi le squadre ottengano un risultato che permetta ai biancorossi di salvarsi (le possibili combinazioni sono 1437). Alla fine, grazie a uno scialbo pareggio, il Vicenza si salva e il tifoso può finalmente cullarsi nei suoi sogni di gloria (almeno fino al prossimo settembre) dicendo: "''Stano semo sta sfigai, ma te vedarè che l'anno prosimo el Vicensa...'' <ref>Quest'anno siamo stati sfortunati, ma vedrai che l'anno prossimo il Vicenza...</ref>"<br />La gioia più grande per un tifoso biancorosso che si rispetti è ovviamente il derby contro l'odiatissimo [[Hellas Verona]], [[Guerra|nobile faccia a faccia sportivo]] in cui ultras vicentini e veronesi si dilettano in risse in stazione, scambio di offese sulle rispettive madri e sani lanci di lavandini, fumogeni e sanpietrini <ref>E naturalmante bestemmie</ref>.


Con l'avvento di Guidolin e del suo rivoluzionario schema chiamato "lancio lungo e speriamo che la palla arrivi a qualcuno dei nostri là davanti", il Vicenza negli [[anni '90]] torna a macinare gioco e a incantare le platee (che però rimangono vuote).<br />Dopo una rocambolesca promozione in serie A ottenuta grazie all'oculata scelta di regalare buoni pasto a tutti gli avversari, la squadra biancorossa si rende protagonista di un'epica cavalcata in Coppa Italia, vinta in finale contro l'imbattibile [[Napoli]] di [[Maradona]] e [[Nino D'Angelo]].<br />Ma non è finita qui. Qualificata per la [[Coppa delle Coppe]], una manifestazione che in quanto ad appeal è seconda solo a [[Rosi Bindi]] in déshabillé, il Vicenza elimina nel corso del torneo autentici squadroni del calibro di Legia Varsavia, Roda JC e [[Paperopoli]]. Il suo eroico cammino termina in semifinale contro la formazione Allievi del [[Chelsea]], che poi vincerà il trofeo.
== Giocatori celebri ==
[[File:Gabibb.jpg|thumb|170px|Il più forte giocatore biancorosso di sempre.]]
Sono molti i campioni che hanno legato indissolubilmente i loro nomi alla storia ricca di soddisfazioni e trofei della [[Juventus]].<br />Visto però che questo articolo è sul Vicenza Calcio, abbiamo ben poco di cui parlare. Lo facciamo comunque per dovere di cronaca:


=== Gli anni recenti ===
* '''Stefan Schwoch''', l'ex-capitano che ha il cognome da crucco ma bestemmia benissimo in italiano.
* '''[[Roberto Baggio]]''', [[Pirlone d'Oro|Pallone d'Oro]] dalla gloriosa carriera (ovviamente non nel Vicenza).
* '''Mimmo De Carlo''', che esordì in Serie A alla tenera età di 76 anni.
* '''Giovanni Lopez''', l'unico capitano biancorosso ad aver alzato al cielo una coppa che non fosse ''Il Trofeo della Porchetta di Gambugliano''.
* '''Luís Vinício''', il [[Brasile|brasiliano]] che ha segnato 68 gol in serie A usando solo malleoli, naso e scroto.
* '''Andrea''' "Al" '''Capone''', centrocampista che il Vicenza ha comprato in seguito a una [[minaccia|proposta che non ha potuto rifiutare.]]
* '''Paolo Rossi'''. Il comico.
* '''Paolo Rossi''', il calciatore (o almeno così suole definirsi). Il campione del Mondo nel [[1982]], l'unico uomo affetto dalla [[Sindrome di Inzaghi]] ancor più di [[Pippo Inzaghi|Inzaghi]] stesso.
* '''Marcelo Otero''', detto ''Marcelo il Pero'' per le ragguardevoli dimensioni della sua testa.
* '''Massimo Margiotta''', detto il ''Gladiatore'' perché nel tempo libero ama combattere contro le tigri negli anfiteatri romani.
* '''[[Riccardo Zampagna]]''', che detiene il record di orecchie strappate agli avversari. E dire che ha giocato al Vicenza per sei mesi.
* '''[[Gene Gnocchi]]'''. In realtà non ha mai giocato, perciò ha preferito dedicarsi a quello in cui riesce meglio: recitare scioglilingua.
* '''Antonino Bernardini''', detto il ''Professore'' perché ha ripetuto così tante volte la seconda media che alla fine l'hanno fatto professore honoris causa.
* '''Sasa Bjelanovic''', noto attaccante [[Croazia|croato]] dai piedi di ricotta.
* '''Gatton Gattoni''', giudicato all'unanimità come miglior giocatore vicentino nelle ultime ventisette stagioni.
* '''Gatto Panceri''', di cui si sono inspiegabilmente perse le tracce, non appena ha varcato i confini vicentini.


{{Quote|La squadra non ha deluso, è solo il risultato che ci penalizza!|La frase di rito di ogni allenatore del Vicenza dal 2000 a oggi}}
== Il Vicenza oggi==
{{recentismo}}
Nel corso della stagione 2009-2010 il Vicenza utilizza di solito il raffinatissimo 1-1-8, altrimenti detto "tutti su, cazzo!". Disgraziatamente, disponendo di [[pippa|attaccanti di grande spessore]] del calibro di [[Eh?|Davide Gavazzi e Massimo Margiotta]], non è raro che dopo 90 minuti nei quali la squadra ha colpito 8 pali e 5 traverse si prenda un gol assurdo in contropiede all'ultimo secondo ( e giù bestemmie).


Nella stagione 1998-99 la squadra passa da Guidolin a [[Oronzo Canà]] e a fine anno la retrocessione, indicata come obiettivo stagionale, arriva senza troppi patemi. Nelle stagioni seguenti il Vicenza soffre soprattutto i molti avvicendamenti in panchina: all'ombra dei Berici passano - tra gli altri - [[Silvio Baldini]], [[Edy Reja]], [[Eddie Guerrero]] e [[Dodò]] dell'[[Albero Azzurro]].<br />Dopo ottantacinque campionati consecutivi in [[Serie B]], nella stagione 2013-14 la squadra cambia marcia e torna alla serie che più le compete. La [[Lega Pro]].<br />Il Vicenza però non si lascia abbattere e, contro ogni pronostico, torna subito in B grazie a una strategia collaudata negli anni: sfruttare il fallimento delle altre società per farsi ripescare.
{{Quote|La squadra non ha deluso, è solo il risultato che ci penalizza!|Maran mentre fugge dai tifosi inferociti dopo l'ennesimo pari interno}}
Ma grazie ad una bella botta di culo riesce ad arrivare terzo nella stagione 2014-2015 e per sua fortuna non riesce a salire in Serie A.


Dopo 2 anni, facendo tempo a purgare i veronesi al Menti, torna di nuovo in Lega Pro: il primo anno termina ultimo in classifica, pagando le bollette coi soldi del Monopoly. A quel punto il padovano medio si aspettava il tanto agognato fallimento, ma i suoi sogni vengono distrutti dall'avvento del Messia: Renzo Rosso. Serie A promessa in 5 anni, puttan tour incluso. Ce la faranno i nostri eroi?
A tal proposito va sottolineato come il Vicenza sia l'unica squadra al mondo in grado di esibirsi in [[Figura di merda|prestazioni non proprio all'altezza]] ogni qualvolta giochi in casa.


== Note e traduzioni ==



<references/>
<br />

== La tifoseria ==
[[File:Ragazzi ubriachi sulla paglia.jpg|thumb|250px|Tifosi del Vicenza festeggiano l'ennesima salvezza ottenuta alla trentottesima giornata di campionato.]]
Il tifoso vicentino che si rispetti beve. Preferibilmente vino rosso, ma all'occorrenza non disdegna vino bianco, [[birra]], [[grappa]], [[superalcolici]] o disgorgante per wc (il tifoso vicentino non è mica schizzinoso).<br />Egli, essendo una persona seria, beve rigorosamente in due occasioni: quando mangia e quando non mangia.<br />Il suo stato di costante [[ubriachezza]] gli permette di sopportare con pacata rassegnazione le tribolazioni a cui lo sottopone la sua squadra. In un angolo del suo [[fegato]], però, egli coltiva il sogno di poter un giorno rivedere il Vicenza calcare le più prestigiose scene italiane e internazionali. Il sogno, purtroppo, è destinato a rimanere tale sia per l'incerta situazione societaria del Vicenza, sia perché in genere la [[cirrosi epatica]] stronca il tifoso biancorosso attorno ai 37 anni d'età.

L'evento più atteso dal tifoso biancorosso è ovviamente il derby contro l'[[Hellas Verona]], un nobile faccia a faccia sportivo in cui gli ultras delle due fazioni si sfidano nel lancio di [[bestemmie]], lavandini, fumogeni e sampietrini.<br />Altre rivali storiche sono [[Triestina]], [[Salernitana]], [[Fidelis Andria]] e la [[Nazionale di calcio di Città del Vaticano]].

Gli ultras del Vicenza hanno un forte gemellaggio con [[Beppe Bigazzi]], esportatore della ricetta del [[gatto alla vicentina]] nel mondo.

== Giocatori celebri ==

Sono molti i campioni che hanno legato indissolubilmente i propri nomi alla gloriosa storia del [[Real Madrid]].<br />Visto però che questo articolo è sul Vicenza Calcio, la lista è ben più scarna. Ricordiamo:
[[File:Gatton Gattoni mascotte Vicenza calcio.jpg|thumb|300px|Un recente sondaggio tra i tifosi ha incoronato Gatton Gattoni miglior giocatore del Vicenza di tutti i tempi.]]
*Stefan Schwoch, un ex gerarca [[nazista]] che si è nascosto in [[Trentino]] dopo la caduta del Reich.
*Roberto Baggio, l'unico [[buddista]] al mondo a cui sia concesso di sparare alle [[anatra|anatre]].
*Giulio Savoini, primatista di presenze e malleoli sfasciati.
*Romeo Menti, vincitore di 4 scudetti. Col [[Torino F.C.|Torino]], obviously.
*[[Ezio Vendrame]], una mezzala così bizzosa che al confronto [[Cassano]] è un noioso impiegato di banca.
*[[Mimmo De Carlo]], arcigno mediano che esordì in Serie A alla tenera età di 76 anni.
*Giovanni Lopez, l'unico capitano biancorosso ad aver alzato al cielo una coppa che non fosse il Trofeo della [[Porchetta]] di Gambugliano.
*Fabio Viviani, attualmente in fila davanti a un ufficio di collocamento.
*Luís Vinício, talentuoso [[Brasile|brasiliano]] che nel [[1966]] fu comprato da Angelo Moratti solo per farlo smettere di segnare all'[[Inter]] quando ci giocava contro. Il figlio [[Massimo Moratti|Massimo]] usa ancora questa strategia.
*Paolo Rossi. Sì, il comico.
*Marcelo Otero, attaccante [[uruguay|uruguaiano]] che si faceva pagare direttamente in bicchieri di rosso. Fu arrestato nel [[2001]] per un tentato [[colpo di stato]] all'interno delle Cantine Maculan di [[Breganze]].
*[[Massimo Ambrosini]], venuto in prestito dal [[Milan]] per farsi le ossa. Altrui.
*Pasquale Luiso, famoso per la frase: "''Crossatemi una [[lavatrice]] e colpirò di testa anche quella!''"<br />Nel [[1999]] gliela crossarono sul serio. Da allora mangia con una cannuccia.
*[[Luca Toni]], campione del mondo di [[tressette]] acrobatico nel [[2006]].
*[[Riccardo Zampagna]], che detiene il record di orecchie strappate agli avversari, ben 85. E dire che ha giocato al Vicenza per sei mesi.
*Antonino Bernardini, detto il Professore, temo con intenti di dileggio.
*Massimo Margiotta, attaccante [[venezuela|venezuelano]] ora in forza al Narcos FC.
*Sasa Bjelanovic, il [[Croazia|croato]] dai piedi di ricotta.
*[[Piermario Morosini]], che si è fatto venire un [[infarto]] pur di non firmare il rinnovo col Vicenza.

== Il Vicenza oggi==
Il Vicenza oggi non ha giocato perché è [[martedì]], ma se avesse giocato state pur sicuri che avrebbe perso.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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{{Squadre}}
{{Squadre}}


[[Categoria:Squadre di calcio]]
[[Categoria:Società calcistiche italiane]]

Versione attuale delle 20:07, 22 ott 2022

Vicenza Calcio, una squadra che ha donato un nuovo significato alla parola mediocrità.
« Veramente, non avrei mai creduto che una squadra di provincia giocasse al calcio come ha giocato il Vicenza. »
(Gianni Brera in quello che non voleva essere un complimento)
« Vicenza - Cremona, uniti per la mona! »
(Motto dei tifosi vicentini)
« Abbiamo vinto la Coppa italia!!! »
(Vicentini 4 anni prima di retrocedere in serie B.)

Il Vicenza Calcio è senza dubbio la squadra più vincente tra quelle che si chiamano Vicenza Calcio. Annovera nel suo palmarès (dal latino palmarès) 30 partecipazioni alla Serie A, la vittoria di una Coppa Italia e una semifinale di Coppa del Nonno.
Dati i grandi risultati ottenuti nel corso della sua storia centenaria, la società è stata ribattezzata dalla stampa sportiva la Nobile Provinciale, Real Vicenza e La squadra che prende goal al 4° minuto di recupero.
Tra le sue fila hanno militato due futuri vincitori del Pallone d'oro: Roberto Baggio e Francesco Coco.

La storia

I primi anni

I fondatori del Vicenza Calcio fermati durante un alcol test.

Il Vicenza Calcio viene fondato nel 1902 da un gruppo di amanti del calcio stanchi di dover tifare squadre come il Rovigo e il Mussolengo. La prima partita nella storia del club è Vicenza - Alessandria, terminata 0-0 perché entrambe le squadre si erano dimenticate a casa il pallone.
Sulla squadra mette gli occhi l'industria tessile Lanerossi, che controlla ogni attività della città, dalla vendita di baccalà allo sfruttamento della prostituzione. Inizialmente i soci fondatori rifiutano di vendere, così che la Lanerossi si vede costretta a piazzare delle bombe sotto alle loro auto per convincerli a firmare.
Grazie ai capitali della Lanerossi, la compagine berica fa grandi progressi e passa dal giocare da schifo nei campionati dilettantistici al giocare da schifo in serie A. Unico neo è che la proprietà, per farsi pubblicità, obbliga i calciatori a giocare con addosso dei pruriginosi maglioni di lana a collo alto.
L'idolo della curva è il bomber Pietro Spinato, che secondo le cronache dell'epoca una volta ha quasi segnato un goal.

Il Real Vicenza

Il Vicenza passa poi al vulcanico Giuseppe "Giussy" Farina, che si rende autore di alcune proposte singolari, come ad esempio quella di radere al suolo la Basilica Palladiana per farci un nuovo stadio, o quella di spostare la franchigia a Los Angeles per incrementare il giro d'affari.
Ha però il merito di mettere sotto contratto l'allenatore Giovan Battista Fabbri e il bomber Paolo Rossi, due che faranno le fortune del Vicenza e di tutti i venditori di vino sfuso della zona. In breve il Vicenza sale ai vertici del calcio nazionale, sfiorando la vittoria del campionato 1977-78, vinto poi dalla Juventus perché il regolamento dell'epoca dice che negli anni pari lo scudetto è sempre della Juve. In estate Barcellona, PSG e Manchester City si fanno avanti per comprare Rossi, ma Farina lo trattiene offrendogli 2 miliardi e 612 milioni di lire, più un viaggio alle Canarie e un'affettatrice (offerta record per l'epoca).
L'anno dopo però Rossi si fa male alla terza giornata e alla quarta il Vicenza è già retrocesso. Vi rimane in ibernazione fino al 1995, quando un ciclista trevigiano che si era perso da quelle parti decide di prendere in mano le redini della squadra: quello sventurato ciclista risponde al nome di Francesco Guidolin.

Il sogno europeo

Guidolin mentre scopre che gli hanno ciulato la bici.
« Oggi la Coppa Italia, domani il mondo! »
(Il tifoso biancorosso nel 1997, ignaro che di lì a due anni retrocederà)

Con l'avvento di Guidolin e del suo rivoluzionario schema chiamato "lancio lungo e speriamo che la palla arrivi a qualcuno dei nostri là davanti", il Vicenza negli anni '90 torna a macinare gioco e a incantare le platee (che però rimangono vuote).
Dopo una rocambolesca promozione in serie A ottenuta grazie all'oculata scelta di regalare buoni pasto a tutti gli avversari, la squadra biancorossa si rende protagonista di un'epica cavalcata in Coppa Italia, vinta in finale contro l'imbattibile Napoli di Maradona e Nino D'Angelo.
Ma non è finita qui. Qualificata per la Coppa delle Coppe, una manifestazione che in quanto ad appeal è seconda solo a Rosi Bindi in déshabillé, il Vicenza elimina nel corso del torneo autentici squadroni del calibro di Legia Varsavia, Roda JC e Paperopoli. Il suo eroico cammino termina in semifinale contro la formazione Allievi del Chelsea, che poi vincerà il trofeo.

Gli anni recenti

« La squadra non ha deluso, è solo il risultato che ci penalizza! »
(La frase di rito di ogni allenatore del Vicenza dal 2000 a oggi)

Nella stagione 1998-99 la squadra passa da Guidolin a Oronzo Canà e a fine anno la retrocessione, indicata come obiettivo stagionale, arriva senza troppi patemi. Nelle stagioni seguenti il Vicenza soffre soprattutto i molti avvicendamenti in panchina: all'ombra dei Berici passano - tra gli altri - Silvio Baldini, Edy Reja, Eddie Guerrero e Dodò dell'Albero Azzurro.
Dopo ottantacinque campionati consecutivi in Serie B, nella stagione 2013-14 la squadra cambia marcia e torna alla serie che più le compete. La Lega Pro.
Il Vicenza però non si lascia abbattere e, contro ogni pronostico, torna subito in B grazie a una strategia collaudata negli anni: sfruttare il fallimento delle altre società per farsi ripescare. Ma grazie ad una bella botta di culo riesce ad arrivare terzo nella stagione 2014-2015 e per sua fortuna non riesce a salire in Serie A.

Dopo 2 anni, facendo tempo a purgare i veronesi al Menti, torna di nuovo in Lega Pro: il primo anno termina ultimo in classifica, pagando le bollette coi soldi del Monopoly. A quel punto il padovano medio si aspettava il tanto agognato fallimento, ma i suoi sogni vengono distrutti dall'avvento del Messia: Renzo Rosso. Serie A promessa in 5 anni, puttan tour incluso. Ce la faranno i nostri eroi?



La tifoseria

Tifosi del Vicenza festeggiano l'ennesima salvezza ottenuta alla trentottesima giornata di campionato.

Il tifoso vicentino che si rispetti beve. Preferibilmente vino rosso, ma all'occorrenza non disdegna vino bianco, birra, grappa, superalcolici o disgorgante per wc (il tifoso vicentino non è mica schizzinoso).
Egli, essendo una persona seria, beve rigorosamente in due occasioni: quando mangia e quando non mangia.
Il suo stato di costante ubriachezza gli permette di sopportare con pacata rassegnazione le tribolazioni a cui lo sottopone la sua squadra. In un angolo del suo fegato, però, egli coltiva il sogno di poter un giorno rivedere il Vicenza calcare le più prestigiose scene italiane e internazionali. Il sogno, purtroppo, è destinato a rimanere tale sia per l'incerta situazione societaria del Vicenza, sia perché in genere la cirrosi epatica stronca il tifoso biancorosso attorno ai 37 anni d'età.

L'evento più atteso dal tifoso biancorosso è ovviamente il derby contro l'Hellas Verona, un nobile faccia a faccia sportivo in cui gli ultras delle due fazioni si sfidano nel lancio di bestemmie, lavandini, fumogeni e sampietrini.
Altre rivali storiche sono Triestina, Salernitana, Fidelis Andria e la Nazionale di calcio di Città del Vaticano.

Gli ultras del Vicenza hanno un forte gemellaggio con Beppe Bigazzi, esportatore della ricetta del gatto alla vicentina nel mondo.

Giocatori celebri

Sono molti i campioni che hanno legato indissolubilmente i propri nomi alla gloriosa storia del Real Madrid.
Visto però che questo articolo è sul Vicenza Calcio, la lista è ben più scarna. Ricordiamo:

Un recente sondaggio tra i tifosi ha incoronato Gatton Gattoni miglior giocatore del Vicenza di tutti i tempi.
  • Stefan Schwoch, un ex gerarca nazista che si è nascosto in Trentino dopo la caduta del Reich.
  • Roberto Baggio, l'unico buddista al mondo a cui sia concesso di sparare alle anatre.
  • Giulio Savoini, primatista di presenze e malleoli sfasciati.
  • Romeo Menti, vincitore di 4 scudetti. Col Torino, obviously.
  • Ezio Vendrame, una mezzala così bizzosa che al confronto Cassano è un noioso impiegato di banca.
  • Mimmo De Carlo, arcigno mediano che esordì in Serie A alla tenera età di 76 anni.
  • Giovanni Lopez, l'unico capitano biancorosso ad aver alzato al cielo una coppa che non fosse il Trofeo della Porchetta di Gambugliano.
  • Fabio Viviani, attualmente in fila davanti a un ufficio di collocamento.
  • Luís Vinício, talentuoso brasiliano che nel 1966 fu comprato da Angelo Moratti solo per farlo smettere di segnare all'Inter quando ci giocava contro. Il figlio Massimo usa ancora questa strategia.
  • Paolo Rossi. Sì, il comico.
  • Marcelo Otero, attaccante uruguaiano che si faceva pagare direttamente in bicchieri di rosso. Fu arrestato nel 2001 per un tentato colpo di stato all'interno delle Cantine Maculan di Breganze.
  • Massimo Ambrosini, venuto in prestito dal Milan per farsi le ossa. Altrui.
  • Pasquale Luiso, famoso per la frase: "Crossatemi una lavatrice e colpirò di testa anche quella!"
    Nel 1999 gliela crossarono sul serio. Da allora mangia con una cannuccia.
  • Luca Toni, campione del mondo di tressette acrobatico nel 2006.
  • Riccardo Zampagna, che detiene il record di orecchie strappate agli avversari, ben 85. E dire che ha giocato al Vicenza per sei mesi.
  • Antonino Bernardini, detto il Professore, temo con intenti di dileggio.
  • Massimo Margiotta, attaccante venezuelano ora in forza al Narcos FC.
  • Sasa Bjelanovic, il croato dai piedi di ricotta.
  • Piermario Morosini, che si è fatto venire un infarto pur di non firmare il rinnovo col Vicenza.

Il Vicenza oggi

Il Vicenza oggi non ha giocato perché è martedì, ma se avesse giocato state pur sicuri che avrebbe perso.

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