La serie di Star Ocean è una delle ennemillesime saghe di videogiuochi di ruolo Square-Enix messa per portare un po' di alternative agli onnipresenti Final Fantasy con qualcosa di nuovo. Dato però che Dragon Quest e Valkyrie Profile stavano andando già alla grande, in questo caso (prelevando in parte giusto qualcosina da un concorrente della SEGA), il capoccia della parte Enix Yoshiharu Gotanda creò un prodotto totalmente in stile Star Trek, fatto che causò un aumento incontrollato dell'odio di tutti i trekkie nel mondo.

L'ispirazione per la serie è arrivata proprio in casa di Gotanda, dalla scassapallaggine dei suoi figli.
« Spazio, ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Calnus. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare dove nessuno è mai giunto prima. No, un momento... »
(Narratore confuso sull'introduzione alla saga.)
« Dilettanti... »
(Il comandante Shepard sui protagonisti della serie.)
« ...e il protagonista avrà una spadina arrugginita, anche se potrebbe disintegrare tutto con un attacco orbitale: sì, sono un genio. »
(Yoshiharu Gotanda mentre pensa alla realizzazione della serie.)

Come per quasi tutte le sage di GDR, anche questa iniziò la sua storia sullo SNES per poi ripensarci e tradire l'amata console con la più ganza PlayStation, passando sporadicamente anche sui classici telefoni cellulari che nessuno ha mai effettivamente comprato.

Meccaniche di gameplay

Legge del giovinotto di primo pelo
 
C'è da ammetterlo, solo un tipo del genere potrebbe essere il leader di un gruppo in questa serie.

Il protagonista dev'essere sempre un pischello di 14 anni scarsi che non ha mai usato un'arma degna di tale nome in vita sua, e deve sempre avere i capelli color azzurro puffo o giallo cinese. Il suo carattere e la sua intelligenza inoltre devono sempre essere inizialmente paragonabili a quelli di Renzo Bossi, ma a metà gioco circa devono subire un cambiamento radicale per farli diventare come quelli di Arnold Schwarzenegger. In questo modo, nonostante il giocatore abbia passato buona parte del tempo ad odiare il personaggio principale sarà obbligato a usarlo fino alla combustione spontanea dei propri timpani e delle retine.

Livelli da far esplodere ogni rilevatore

Non c'è niente di più frustrante che arrivare al classico livello 99 in qualunque GDR e sentir morire qualcosa dentro a causa del potenziale mancante; bene, niente paura, perché in questa serie il livello 99 è esclusivo solo per i fighetti ignoranti! Per chi ha una voglia disperata di perdere molto del tempo della propria vita, ecco che Star Ocean porta i livelli dei personaggi alla casuale quota di 255, traguardo che una volta scalato farà sentire i giocatori come sul K2: fieri di sé ma senza fiato.

Niente paura però, tutto questo non sfiora neanche di poco le vette di Disgaea.

Studiare per mazzuolare

L'usanza barbara di imparare magicamente dal nulla le proprie abilità sul campo ha termine in Star Ocean: difatti, per anche imparare come tagliare una piantina o scavare un buco per terra bisognerà sempre utilizzare dei pratici manuali grandi quanto un libro medio di Wilbur Smith.

Per chi vuole essere ancora più ardimentoso esistono anche delle attività correlate da strumenti di vario genere, adatte a qualunque tipo di giocatore: suonare una band Progressive Rock, partecipare a La prova del cuoco o gestire un oppificio sono solo alcune tra le possibilità. Chi ha bisogno di The Sims adesso?

Titoli

Star Ocean: First Departure

Con quale migliore argomento iniziare una serie di successo se non con un bel complicatissimo viaggio nel tempo alla ricerca di un demone di infinitesimo livello da cui pompare il sangue per curare una malattia del futuro che trasforma tutti in pietra?

 

...Se qualcuno è rimasto ad ascoltare si può continuare. Si diceva dunque che a causa di un'infezione sparsa da alieni nazisti crudeli, un gruppetto di quattro persone a caso è costretto a tornare indietro nel tempo e sventrare un demone extradimensionale per prenderne il sangue, il tutto senza neanche pagare il ticket; una volta fatto basta sbarcare su un altro pianeta, uccidere un altro demone extradimensionale e BEM, gioco finito. Di certo non gli è mancato l'impatto.

 
L'epico momento in cui i protagonisti distruggono il pianeta dei 10 cattivi, uccidendo migliaia di innocenti nel processo.
Star Ocean: Second Evolution

Il titolo che ricordano tutti in quanto è stato quello che ha subito più dissanguamenti possibili nel tentativo di pompare soldi dai giocatori; a capo del nuovo gruppo di svalvolati stavolta c'è il mozzarelloso figlio di uno dei cazzari del titolo precedente, e stavolta tocca uccidere ben 10 demoni extradimensionali, tentando nel frattempo di alludere il più possibile a simbolismo religioso di ogni genere.

In pratica la trasposizione anime del gioco, con però un semplice e piccino seppur cruciale dettaglino: a causa dei tagli di produzione al personale causato dal prodigioso Final Fantasy: The Spirits Within, la storia venne troncata a metà lasciando gli spettatori senza parole e incazzati neri per il tempo speso a vedere la cosa. Per compensare ciò sono state inserite molte scene hentai riempitive.
  • L'anonimo seguito: Star Ocean: Blue Sphere
In pratica un progettino banale realizzato da una fanfic pretenziosa, questo titolo è stato così d'impatto sui fan che è stato reso disponibile solo su cellulari all'avanguardia e su Game Boy Color, ma solo in Giappocina.
Star Ocean: Till the End of Time

Titolo apparentemente innocuo per PS2 ma che in realtà ha praticamente condannato la serie dopo solo il terzo capitolo; un applauso prima di continuare, unito a un minuto di silenzio per la serie.

Si diceva, in questo gioco ambientato 200 anni dopo il secondo titolo, un giovinotto di primo pelo terrestre sta studiando alla CEPU per guadagnarsi facilmente laurea e patonza in una volta sola, ma sfiga vuole che in quel momento il suo pianeta sia attaccato da forze intergalattiche misteriose, e che casualmente l'eroe sappia combattere perfettamente con una spada. Radunato un nuovo gruppo di cazzari combattenti, il guerriero arriva fino alla sua meta finale solo per scoprire che...


L'intero universo è in realtà Matrix.
 
La reazione di protagonisti e giocatori.

Dopo aver superato (difficilmente) questo shock, il gruppo pensa bene di atomizzare l'agente Smith di turno in modo da liberare l'umanità, da salvare l'universo e bla bla bla, già sentito. Il problema era ora come continuare la serie...

Star Ocean: The Last Hope

...quindi perché non fare un bel prequel/reboot in cui incastrare quanti più riferimenti agli altri capitoli possibili? Un concept del genere suonava così strano che gli stessi produttori decisero di confinare questa chimera solo su Xbox 360, ma quando gli invasati fan pretesero di avere la loro esclusiva Sony, la Square dovette cedere e rilasciare il mattone mostruoso anche per PS3, risucchiando milioni di giocatori nel suo vortice infinito di gameplay con condizioni proibitive.

Lo sforzo per la realizzazione fu così grande che al momento della traduzione, allo staff di 4Kids esplosero i computer alimentati a luce non-epilettica, causando la morte scomparsa nel regno delle ombre di ben 5 impiegati. Pertanto il gioco venne fatto tradurre dai SadNES, i quali infarcirono il prodotto con quante più parolacce possibili. La cosa piacque a Gotanda, che decise di prendersi da allora una pausa a tempo indeterminato.

Star Ocean: Integrity and Faithlessness

Dato che lo studio Tri-Ace era stato occupato per 5 e più anni a lavorare come schiavo per Motomu Toriyama e i suoi progetti in merito alla sua waifu, quando venne liberato decise di tornare alle sue origini e di regalare al pubblico un nuovo titolo per la nuova generazione di console. Peccato che la Square-Enix decise di fare 0 marketing in merito, condannando il nuovo arrivato all'anonimato eterno.

Il futuro della serie

Al momento Gotanda si è ritirato in campagna con la sua famiglia di figli schizzati per vivere un po' in pace: in risposta alle domande sulla serie e sul suo futuro per ora ha risposto con il gesto delle manette di Mourinho. Cosa avrà voluto dire?

Razze varie ed eventuali

Umani

La classica evoluzione del genere umano tipica degli universi fantascientifici e che li vede appropriarsi delle tecnologie altrui e che ha ai piani alti buona parte del personale corrotto, vittima del lavaggio del cervello o è semplicemente uno stronzo di prima categoria, i quali ovviamente cercheranno sempre di rompere le palle in qualunque modo al gruppo giocante; fortunatamente, spesso questi elementi sono vittime di morti tanto spettacolari quanto stupide, creando grande ilarità nel giocatore.

I pochi umani che sanno ancora usare il cervello in compenso possiedono una personalità di grado oscillabile fra quella di Tidus e quella di Squall e, cosa migliore, metà di loro sono personaggi giocabili.

Felipoidi
 
No, purtroppo non è una fantasia personale pubblicata su Deviantart...

Razza creata solo per soddisfare le migliaia di fan furry della Square, i felipoidi sono le classiche persone umane con nekomimi aggiuntive e un pessimo carattere; difatti, gli esponenti incontrati nei vari titoli tendono generalmente a essere più animali che esseri umani, il che include cose come lo scarso igiene, il poco vestiario che lascia vedere ogni zona intima possibile e un morboso attaccamento per le persone di sesso opposto che induce il giocatore ad attacchi di vomito smieloso.

Esistono inoltre ben 3 varianti, anche se la formula non è che cambi molto:

  • Licantropi, ovvero i lupi mannari quando ancora erano una razza fiera nel periodo pre-Twilight. Il loro unico esponente incontrato curiosamente si rivela come il cugino di tredicesimo grado di Ranma ½; inoltre è anche un licantropo di classe, visto che quando si trasforma tende a mantenere costantemente il suo paio di pince-nez.
  • Highlander, ovvero esattamente ciò che il nome riporta: guerrieri pompati di steroidi che passano tutto il tempo a mulinare spade lunghe infiniti metri per affettare qualunque cosa capiti loro addosso; un po' come Cloud e Inuyasha, con la differenza che in questo caso gli Highlander adorano mettersi tatuaggi nei posti più impensabili. No, non portano kilt, spiacenti.
  • Featherfolk, in pratica gli angeli della serie; hanno un atteggiamento snob che farebbe impallidire Paris Hilton, e la resistenza fisica del suo chihuahua. In compenso si rivelano ottimi maghetti, capaci di sparare genkidama delle dimensioni di Bud Spencer a ripetizione.
Nediani/Morphus

Equivalente elfico della serie: seriamente, hanno orecchie a punta, possiedono una conoscenza ennemilamente volte superiore al resto della galassia ma sono pochi di numero e tendono a nascondersi dal resto degli altri abitanti della via lattea, probabilmente perché non hanno voglia che uno sporco e arretrato alieno possa insozzare i loro pavimenti lucidi e luccicosi con i suoi stivali.

In compenso però i nediani/morphus sono così intelligenti da essere riusciti a creare i loro stessi distruttori, e guardacaso toccherà a degli arretrati umani liberare la seccatura. Inaspettato.

Tetragenisti

La razza progenitrice di Tenshinhan, composta in gran parte da sensitivi triocchiuti, frutto di millenni di processo evolutivo a base di barrette nutritive al plutonio. I suoi esponenti, grazie a questa sana e pura dieta alimentare[citazione necessaria] sono divenuti dei fusti hispanici nel caso dei maschi e delle milf con come taglie minime 90-60-90: un vero successo, per la riproduzione della specie.

In fatto di tecnologia invece, questa razza varia da deo fucili da sniper che farebbero schizzare nei pantaloni i giocatori medi di Call of Duty a delle fruste spinose e fascinose in perfetto stile di Kurama.

Esecutori

Agenti di Matrix senza giacca e cravatta il cui unico compito è quello di disintegrare allegramente qualunque minaccia potenziale in tre comode fasi: prima si avvisano gentilmente le vittime del loro imminente massacro, poi si amputano i loro arti in modo che non scappino e infine vengono obliterate senza sporcare in giro. Molto discreta come razza, non c'è che dire.

Eldariani

Versione alternativa elfica ai nediani/morphus, con la differenza che questo tipo di orecchiapunta non ha un'emerita cippa di tecnologia avanzata, tant'è che come razza vengono quasi annichiliti subito da un distruttore di passaggio e sono costretti a tornare alla dura vita contadina su un altro pianeta; la cosa che non stupisce è che non ci siano grandi differenze da prima a dopo.

Il meglio comunque viene raggiunto quando gli eldariani tentano di percorrere la via della genetica creando un bimbo in provetta, il quale alla fin fine diventerà il loro stesso carnefice: ottimo tentativo.

Cardianon
 
Belli come il sole, vero?

Razza scartata da Warhammer 40.000 come evoluzione degli uomini lucertola in quanto troppo sgravati, i cardianon sono anche i cugini di piccola taglia dei krogan di Mass Effect, e curiosamente ne condividono le sfighe: primitivi ma con alta tecnologia, stupidi quanto un mattone e soprattuto ai maschi della specie non si tira su.

Non c'è però da piangere troppo su questa specie, visto che sparisce quasi subito a causa di un'esplosione causata da un sovraccarico di bestemmie nei server dei computer posti nei centri religiosi dei cardianon.

Grigori

Simili agli esecutori, con la differenza che questa razza è decisamente meno discreta, e anche decisamente meno sostanziosa; i suoi esponenti infatti sono così sexy da dover assumere l'aspetto di lampade da hippie o in alternativa da parassiti a corpi già esistenti, rendendoli giusto poco simili a Sin.

In teoria però i grigori dovrebbero essere altri agenti di Matrix in incognito, ma chiunque abbia sforzato le proprie meningi per capirci qualcosa ha avuto come unico risultato un misero trofeo di bronzo sul PSN per consolazione, quindi perché provare?

Personaggi ricorrenti fino alla nausea

Welch Vineyard

È inutile, non c'è niente da fare: una saga senza avere un personaggio asfissiante, spaccamaroni e dalla capigliatura improponibile non può esistere, e Star Ocean non fa eccezione; che sia bionda, violetta o nera come il carbone, Welch non perde mai la sua attitudine da scassacazzi degna di Rob Schneider che le consente di asfissiare i suoi compagni e il giocatore con frasi senza scopo, logorroiche e che faranno venir voglia di impalare la bimbetta sulla sua asta indicatrice, un obrobrio bio-tecnologico creato con un guanto made in Disney e il bastone di Goku.

 
Il capostipite della gloriosa famiglia, Sean C. Kenny.
Famiglia Kenny

Come non far mancare la versione di questa serie di Cid? Per differenziare però, la Square ha pensato bene di utilizzare una famiglia ebraica distribuendo i vari discendenti lungo i capitoli; sfortunatamente i giocatori non ci sono andati molto d'accordo...

  • Stephen D., capostipite della famiglia e unico abbastanza discreto da non scassare eccessivamente l'apparato riproduttivo di tutti; in compenso è quello grazie a cui viene stipulato un trattato di pace e ammore secondo cui le altre specie interstellari non vanno toccate. Da questo comportamento smielosamente pacifista si evince che l'attività sessuale di Stephen D. non sia da considerarsi nei binari, ma a quanto sembra almeno un discendente sembra averlo avuto.
  • Ronyx J., il rappresentante con più testicoli di tutta la famiglia: non solo infatti riesce a gestire situazioni complesse sia su nave spaziale che su terreni ostili, ma riesce anche a tenere in riga un intero gruppo composto principalmente da bimbiminkia e nel contempo usare magia nera combinata con un arco, stravolgendo tutte le leggi della fisica nei videogiochi di ruolo. Oltre a quello riesce anche a portarsi nel letto la sua vice comandante, la quale manco a farlo apposta è italiana e ubriacona di prima categoria; è facilmente immaginabile dunque la meccanica dell'evento.
  • Claude C., figlio del precedente Kenny e purtroppo suo malgrado giovinotto di primo pelo del secondo capitolo; nonostante possieda qualcosa come un intero arsenale di pistole laser preferisce andare in giro a proteggere la sua concubina puffetta con la spada di famiglia, occasionalmente fracassandosi 7 ossa circa a ogni combattimento.
  • Emmerson T., discendente della famiglia con DNA Nediano in corpo dovuto al fatto che Claude ha continuato l'albero genealogico infrattandosi con un'aliena. Le vecchie abitudini di famiglia tuttavia non mancano, come flirtare spudoratamente con le donne del gruppo o tracannare qualunque liquido alcolico nel raggio di 10 metri.
Gabriel Celeste
 
Gabriel mentre sconfigge personalmente uno dei boss finali per accellerare le sofferenze del giocatore.

Primo dei due superboss semi-imbattibili infilati a forza in ogni singolo titolo della serie, si tratta sostanzialmente dell'arcangelo Gabriele che, bisognoso di arrotondare il suo stipendio come annunciatore, guida turistica del Paradiso e moderatore delle anime dei morti aveva semplicemente deciso di prendere una lancia e andare a cazzeggiare nel mondo dei mortali; per rendere il tutto ancora più bizzarro ha pure crearo una sua versione femminile di nome Gabriella, giusto per voler seguire la regola 63.

Il premio ottenuto dopo averlo sconfitto è generalmente un cuscino fatto con le sue piume assieme a un ammonimento di Dio che richiama a forza Gabriel e per punizione lo costringe a comparire anche in Bayonetta per farsi pestare il didietro.

Regina Eterea

La seconda superboss semi-imbattibile, con la differenza che questa versione femminile e darkettona di Gabriel non solo è campata fuori dal nulla, ma è anche l'ultimo genere di avversario che un giocatore medio vorrebbe incontrare, vista la sua tendenza a utilizzare raggi laser che occupano lo schermo più di quelli di Touhou e che oltre a uccidere sul colpo pietrificano, immobilizzano e fanno prendere a schiaffi la propria faccia sia ai personaggi che al giocatore stesso.

Anche lei ha come premio di vittoria un cuscino, stavolta foderato di velluto nero con bordi tipicamente da gothic Lolita.

Voci correlate

Curiosità

 
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Il bestiario dei vari titoli della serie è stato redatto da Richard Benson in persona, con elementi primari come gobelini, cobboldi, elfi, eoni e fate. Tutte cose che c'entrano molto in un universo fantascientifico insomma.
  • Tra le tante razze esiste anche la versione incrocio dei chocobo e dei moguri, utilizzata nel corpo di un grosso e batuffoloso coniglio rosa gigante. Per mancanza di fantasia, la specie è stata chiamata Bunny, e da allora la Square ha ricevuto e-mail di protesta dalla Worner Bros con l'accusa di aver dipinto Bugs Bunny come icona omosessuale.
  • Per aggiungere danno alla beffa del plagio, per l'ultimo titolo era stata richiesta anche una parte a Leonard Nimoy, il quale però ha reagito sportivamente con una gentile presa vulcaniana su Gotada per poi andare a doppiare il Maestro Xehanort sotto forzatura di Tetsuya Nomura che passava di lì per caso.