Nazionale di calcio della Lettonia

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« Vinceremo la coppa baltica! »
(Ambizioni della federazione calcistica lettone)

La nazionale di calcio della Lettonia è un'associazione di volontariato per la tutela degli anziani, la cui sede è una casa di riposo situata a Riga, che spesso si impegna a organizzare gite fuori Lettonia dove poter prendere mazzate da altre nazionali di calcio o anche dai team dei vari conventi di suore.

Storia

La nascita

La nazionale lettone (o lettòne per coloro che hanno tentato di vedersi una partita precipitando in una fase REM irreversibile) nacque nel 1922 tra l'entusiasmo delle nazionali avversarie. La partita inaugurale avvenne al San SiRiga Stadium contro il temibile team della nazionale cantanti. Dopo il primo tempo, però, la Lettonia fu conquistata dall'Unione Sovietica che sospese la partita, eliminò la squadra lettone e non rimborsò i biglietti a nessuno dei cinque spettatori.

La rinascita

"Ritirataaaaaaaa!!!"

Passati quasi settant'anni, con l'Unione Sovietica non più unita e non più sovietica, la Lettonia tornò indipendente. Senza farsene accorgere, rinacque anche la nazionale di calcio che, vista la ricchezza della rosa a disposizione, ridisegnò le maglie da un color rosso sovietico al color cacca.

Dal 1991 al 2001 si iscrisse ad ogni competizione riuscendo a perdere contro squadre del calibro di Malta, Irlanda, Irlanda del nord, Irlanda del sud, Irlanda dell'ovest e Parrocchia di Dublino. L'avvenimento più importante del periodo fu l'esordio di Olegs Blagonadezdins, l'unico uomo ad avere il nome uguale al codice fiscale.

Euro 2004

Nel 2002 la Lettonia partecipa alle qualificazioni per gli Euro 2004 con tanta voglia di riscatto, tanta voglia rivincita e con tanta voglia di mare e gnocca portoghese.

L'avventura inizia con una vittoria a sorpresa in Polonia grazie ad una rete di Juris Laizans, abile nel travestirsi da polacco e concludere con un tiro da fuori area mentre il portiere Jerzy Dudek stava chiacchierando con un raccattapalle. Più difficoltosa la vittoria contro il San Marino, dove a sbloccare il risultato è stato proprio un difensore sammarinese che non accettava un pareggio della propria nazionale e quindi realizzò un autogol al novantesimo. Al ritorno il San Marino perse i biglietti per Riga e la nazionale lettone vinse la partita contro nessuno per tre a zero.

I lettoni festeggiano la qualificazione portando in sacrificio un anziano.

La Lettonia tornò a farsi riconoscere (anche per alleviare le preoccupazioni di una fine del mondo imminente) nelle successive partite contro Ungheria e Polonia, perdendole entrambe. Ma i sonnolenti baltici avevano già un bel gruzzolo di punti, sia in classifica sia nei concorsi della Kinder, e così all'ultima partita diedero il meglio di loro e sconfissero la Svezia che, avendo già ottenuto la qualificazione alla seconda gara, preferì allestire un picnic in mezzo al campo e lasciar giocare solo i lettoni, i quali chiusero il girone al secondo posto andando agli spareggi contro i turchi.

L'impegno, la costanza, la determinazione, il costante miglioramento, i buoni risultati. Era così la Turchia poco prima di sputtanare la propria reputazione perdendo contro la Lettonia, che andò a debuttare agli europei capitando nel più facile dei gironi: Olanda, Tedeschia e All Stars Europa. Nessuno si sarebbe aspettato che la nazionale lettone passasse il turno addirittura con il massimo dei punti, e infatti non successe.

Nonostante tutto, giocatori e allenatore rimasero soddisfatti dell'esperienza e ricominciarono imparando dai propri errori. La prossima volta, in Portogallo, si muniranno di navigatore satellitare e non andranno a finire di nuovo a Málaga.

La nazionale oggi

« Squadra che vince non si cambia »

Ad oggi la nazionale lettone è formata dallo stesso allenatore e dagli stessi calciatori del 2004 nell'attesa di formare un team di calciatori ultraquarantenni non ancora ritiratisi e sconfiggere gli avversari con l'esperienza o stordendoli con la logorrea.

Calciatore lettone dell'anno

Marian Pahars, pallavolista lettone dell'anno 2004.

Il calciatore lettone dell'anno è un'imbarazzante punizione attribuita al giocatore che si è fatto più notare in tutto l'anno. Solitamente però, non essendo notato nessuno, la premiazione si trasforma in un sorteggio di Natale.

Albo d'oro

  • 1997 - Uno.
  • 1998 - Un altro.
  • 1999 - Marian Pahars, per aver segnato un goal.
  • 2000 - Marian Pahars, per aver segnato un autogol.
  • 2001 - Marian Pahars, per aver giocato.
  • Dal 2002 al 2007 - Maris Verpakovskis, per essere l'unico calciatore, o presunto tale.
  • 2008 - Marian Pahars, per essersi ritirato.
  • Dal 2009 in poi - Marian Pahars, si è sgraffignato il premio, i dolci ed è scappato nelle Maldive.

Formazione attuale