Kinder

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un bambino nazista Kinder in tutta la sua tristezza.
« Ho scelto il nome Kinder perché vado matto per i "Piccoli Rumeni Mangiacadaveri" »
« Io ODIO il Kinder! »
(Puffo Brontolone in un'intervista a Studio Aperto)
« Ciao, sono Alex Schwarz. Quando non mi alleno vado sulle montagne del Trentino a gelarmi il culo! E poi ho un bordello di capre che passano il tempo a cagarmi nel giardino! »
(Alex Schwarz nella pubblicità della Kinder)

Il termine

Il termine kinder, traduzione in giapponese del termine tedesco "Piccoli Rumeni Mangiacadaveri", indica il verso che fanno i broker londinesi quando si spostano per Feltre a bordo dei loro lottatori di Sumo.

La nascita

Una folla inferocita mentre manifesta contro il nuovo bambino dei Kinder Cioccolato.

Il tutto nacque nei rampanti anni '80 da un'idea di un intraprendente imprenditore londinese che voleva poter vendere le sue uova di Pasqua durante tutto l'anno. Prima che potesse iniziare la produzione delle uova annuali, gli capitò un gravissimo incidente con il cemento armato mentre passeggiò per il porto di Londra. Qualche mese dopo, comparvero sul mercato le uova che tutti conosciamo.

Principale utilizzo

Di forma ovoidale, i Kinder originali furono utilizzati durante la seconda guerra mondiale come preservativi dai piccoli e paffuti giapponesi; per tale motivo lo stupido dolcetto omonimo ha l'interno completamente bianco.

Pare che riceverne uno in faccia sia simbolo di fertilità; viene usato durante i matrimoni per augurare alla sposa giorni felici.

Pubblicità

Molto pubblicizzati, i Kinder sono famosi per avere come testimonial dei simpatici bambini nazisti (capelli biondi, occhi azzurri, viso pallido), chiamati affettuosamente "i bambini nazisti della Kinder".

Choco Fresh

Nel 2007 fece la sua comparsa il Rinoceronte Gianni incapsulato nel Kinder Choco Fresh. Il pubblico e Gargamella si stupirono delle differenze. Uno "è grosso e pesa", mentre l'altro "non pesa quasi niente", uno ha un "fresco ripieno", mentre l'altro "no". Inspiegabile.

Addio "bambino Kinder"

Recentemente, il primo leggendario bambino nazista testimonial della Kinder è stato barbaramente sostituito con un bimbominkia qualsiasi. Questa palese ingiustizia ha toccato molto cuori e ispirato numerosi commoventi appelli, come questo:

« Dopo la sparizione misteriosa dell'Orso dei Chocos, l'incarcerazione del Baffo da Crema e il tumore alla prostata di Capitan Findus, ecco che ancora un altro caposaldo della civiltà viene meno sotto i colpi di una modernizzazione spietata e priva di senno. E stavolta a cedere è forse il più importante di tutti, un personaggio che tutti conosciamo e tutti abbiamo amato. Non ne sappiamo il nome, l'età attuale, la provenienza, ma è nel cuore di noi tutti come il "bambino della Kinder". Proprio lui, quello biondino con i dentoni, la cui unica colpa che possiamo imputargli è quella di un discutibile gusto in fatto di abbigliamento, non accompagnerà mai più le nostre merende, sostituito da un tamarrissimo bambino ingelatinato.

Una scelta azzardata, se vogliamo usare un eufemismo, dato che la maggior parte di noi considera quell'adorabile visino il vero logo della Kinder, prima ancora della scritta con la K nera e il resto arancione. È da quando Tonio Cartonio ha lasciato il Fantabosco che non ci troviamo di fronte a una tragedia simile, che ci porta via un altro pezzettino di cuore e di infanzia. Certo, le aziende hanno bisogno di frequenti restyling per i loro prodotti per renderli più appetibili sul mercato, ma per quanto mi riguarda il Kinder Cioccolato non avrà più lo stesso sapore di una volta e invito gli altri della mia generazione a boicottare le merendine Kinder sinché il vecchio bambino dall'orrida camicia non ritornerà al posto che gli spetta. Guardatelo, nella foto, quanto è brutto l'usurpatore, con quella capigliatura da fighetto e quello sguardo disinteressato quasi strafottente. Il Vero "bambino della Kinder" ti guardava negli occhi, stringeva deciso le barrette tra le mani e ti invogliava a mangiarle, assaporarle, condividerle con un amico.

Mi rivolgo a te, unico e originale "bambino Kinder", ultimo avamposto abbattuto di un mondo che non esiste più, e ti offro anch'io tre barrette al cioccolato, come tu hai fatto con me per tanti anni: una già masticata, una intera e una ancora da scartare. E ci piace ricordarti così, sorridente come sempre, mentre nel Regno dei cieli ti abbandoni beato in un fiume di cioccolato con più latte e meno cacao. Addio per sempre, amico mio.[1] »
  1. ^ tratto dal Blog di Beppe Grillo

La nascita dell'Alexinder

Una delle sfortunate missioni avviate dalla straripante equipe della Kinder, guidata dal celeberrimo Alessandro Borghese, si è conclusa male. Con la nascita dell'Alexinder (2005), c'è stato un crollo del mercato interno pari a 700 milioni di perdite. L'azienda è stata costretta a ritirarlo dal mercato in quanto le sorprese erano in ferro battuta e resti di bombe inesplose.

Glicemie correlate