Bonvi: differenze tra le versioni

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Bonvi fu concepito durante un bombardamento alleato sulle città italiale, quando una scheggia di granata vagante colpì la madre al ventre e la fecondò. 9 mesi dopo, in una candida sala d'ospedale, un medicò gridò:
Bonvi fu concepito durante un bombardamento alleato sulle città italiale, quando una scheggia di granata vagante colpì la madre al ventre e la fecondò. 9 mesi dopo, in una candida sala d'ospedale, un medicò gridò:
{{quote|Fuori uno!}}
{{quote|Fuori uno!}}
E venne alla luce Bonvi.<br />Il piccolo Bonvi<ref>"Bonvicini", ''nda''</ref> nacque con la camicia nera e fu costretto a portarla per i successivi 3 anni. Quando finalmente si seppe della fucilazione del Duce la camicia era diventata di un bel verde muffa e questo lo convinse, qual giovane speranzoso e intraprendente, a iscriversi alla Scuola Truppe Corazzate di Caserta. Per un tragico errore di scrittura il povero Bonvi venne spedito nella provincia etiope di Baluba Puoz nella Scuola Truppe Cammellate. Fu proprio in quel periodo che gli si aprì la vena {{s|a seguito di un maldestro tentativo di innesto della baionetta}} artistica e Bonvi cominciò a disegnare su qualunque superfice solida fumetti e strisce satiriche contro i suoi superiori. Ma un brutto giorno un ufficiale, spazientito perché si svegliò una mattina con un pene gigante disegnato sul sedere affiancato alla scritta "ingresso libero", lo spedì nel campo di correzione di Leghreis, dove ogni prima domenica del mese gli spezzavano l'indice e il pollice della mano destra.
E venne alla luce Bonvi.<br />Il piccolo Bonvi<ref>"Bonvicini", ''nda''</ref> nacque con la camicia nera e fu costretto a portarla per i successivi 3 anni. Quando finalmente si seppe della fucilazione del Duce la camicia era diventata di un bel verde muffa e questo lo convinse, qual giovane speranzoso e intraprendente, a iscriversi alla Scuola Truppe Corazzate di Caserta. Per un tragico errore di scrittura il povero Bonvi venne spedito nella provincia etiope di Baluba Puoz nella Scuola Truppe Cammellate. Fu proprio in quel periodo che gli si aprì la vena {{s|a seguito di un maldestro tentativo di innesto della baionetta}} artistica e Bonvi cominciò a disegnare su qualunque superfice solida fumetti e strisce satiriche contro i suoi superiori. Ma un brutto giorno un ufficiale, spazientito perché si svegliò una mattina con un pene gigante disegnato sul sedere affiancato alla scritta "ingresso libero", lo spedì nel campo di correzione di Leghreis, dove ogni prima domenica del mese gli spezzavano l'indice e il pollice della mano destra. Tuttavia, durante l'appello del primo sabato del primo mese di soggiorno, mentre un ufficiale pronunciava il suo nome dall'elenco lui ebbe tutto il tempo di pianificare la fuga e tornare a [[Modena]], la sua città natale. L'ufficiale non vi fece nemmeno caso, perché al pronunciare il terzo nome di battesimo del fumettista i [[testicoli]] gli cominciarono a centrifugare di moto circolare uniforme; a quel punto, congedò Bonvi ad vitam con disonore.
[[File:Omaggio di Ortolani a Bonvi.jpg|316px|thumb|right|Una vignetta disegnata da Bonvi stesso e inviataci da [[paradiso|un luogo del quale non ha mai creduto l'esistenza]]. Ecco perché appare così imbronciato.]]
[[File:Omaggio di Ortolani a Bonvi.jpg|316px|thumb|right|Una vignetta disegnata da Bonvi stesso e inviataci da [[paradiso|un luogo del quale non ha mai creduto l'esistenza]]. Ecco perché appare così imbronciato.]]
[[File:Sturmtruppen. Sottotenente di complemento.jpg|thumb|right|Bonvi fresco fresco di accademia.]]
[[File:Sturmtruppen. Sottotenente di complemento.jpg|thumb|right|Bonvi fresco fresco di accademia.]]

== Curiosità ==
== Curiosità ==
*Bonvi era notoriamente un "distrattonen", sempre con la testa fra le nuvole e dai riflessi estremamente lenti: l'auto che lo investì, infatti, era parcheggiata...
*Bonvi era notoriamente un "distrattonen", sempre con la testa fra le nuvole e dai riflessi estremamente lenti: l'auto che lo investì, infatti, era parcheggiata...

Versione delle 00:27, 28 feb 2015

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COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
La seguente pagina è stata redatta secondo le dirette disposizioni del soggetto descritto, noto eccentrico del cazzo, che ha preteso che le sue immagini lo rappresentassero solo in stile strettamente fumettistico.
Chiunque facesse notare che suddetto soggetto è crepato da un pezzo, si ricordi che nel mondo dei fumetti tutto è possibile, anche gli ordini derivanti dall'aldilà, le persone con occhi grandi quanto metà della faccia e i ciarlatani che si filano le passere come fossero noccioline.
Nascere con i capelli fu il gesto che per primo contraddistinse lo spirito anarchico di Bonvi. Ma nei primi anni 40 l'anarchia attirava solo guai....
« Ebbene sì, maledetto Bonvi! Hai vinto ancora una volta! »
(Nessuno reggeva le sfide all'ultimo cicchetto contro il maestro Bonvi)
« Ho riso come uno stronzo! »
(Bonvi alla domanda come hai reagito quando hai visto per la prima volta la faccia di Ortolani?)
« Maial' d'un disegnator'! Ma proprio a forma di pera dovevi farm'?! Adess' ti squart' e poi ti sbudell'! »
(Cattivik e la pietà filiale nei confronti del suo creatore.)

Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini, nome d'arte di Bonvi, è stato un attore cinematografico naturalizzato fumettista.

Vita, strisce e miracoli

Bonvi istruisce Silver sullo "sporco umorismo da caserma".

Bonvi fu concepito durante un bombardamento alleato sulle città italiale, quando una scheggia di granata vagante colpì la madre al ventre e la fecondò. 9 mesi dopo, in una candida sala d'ospedale, un medicò gridò:

« Fuori uno! »

E venne alla luce Bonvi.
Il piccolo Bonvi[1] nacque con la camicia nera e fu costretto a portarla per i successivi 3 anni. Quando finalmente si seppe della fucilazione del Duce la camicia era diventata di un bel verde muffa e questo lo convinse, qual giovane speranzoso e intraprendente, a iscriversi alla Scuola Truppe Corazzate di Caserta. Per un tragico errore di scrittura il povero Bonvi venne spedito nella provincia etiope di Baluba Puoz nella Scuola Truppe Cammellate. Fu proprio in quel periodo che gli si aprì la vena

artistica e Bonvi cominciò a disegnare su qualunque superfice solida fumetti e strisce satiriche contro i suoi superiori. Ma un brutto giorno un ufficiale, spazientito perché si svegliò una mattina con un pene gigante disegnato sul sedere affiancato alla scritta "ingresso libero", lo spedì nel campo di correzione di Leghreis, dove ogni prima domenica del mese gli spezzavano l'indice e il pollice della mano destra. Tuttavia, durante l'appello del primo sabato del primo mese di soggiorno, mentre un ufficiale pronunciava il suo nome dall'elenco lui ebbe tutto il tempo di pianificare la fuga e tornare a Modena, la sua città natale. L'ufficiale non vi fece nemmeno caso, perché al pronunciare il terzo nome di battesimo del fumettista i testicoli gli cominciarono a centrifugare di moto circolare uniforme; a quel punto, congedò Bonvi ad vitam con disonore.

Una vignetta disegnata da Bonvi stesso e inviataci da un luogo del quale non ha mai creduto l'esistenza. Ecco perché appare così imbronciato.
Bonvi fresco fresco di accademia.

Curiosità

  • Bonvi era notoriamente un "distrattonen", sempre con la testa fra le nuvole e dai riflessi estremamente lenti: l'auto che lo investì, infatti, era parcheggiata...
  • Se pronunci il nome completo di Bonvi davanti allo specchio, sale Cattivik dallo scarico e...sono 'azzi amar'!

Note

  1. ^ "Bonvicini", nda