AFS Intercultura: differenze tra le versioni

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Nel pieno dell'esperienza, lo studente viene bersagliato da parte dei locali da una serie di subdoli [[terrorismo psicologico|terrorismi psicologici]] chiamati volgarmente ''[[luoghi comuni]]'', che ne mettono seriamente a rischio l'[[identità]]. Difatti, sin dal primo giorno, chiunque si rivolga al confuso [[adolescente]] non avrà di meglio da dire che un classico ''«Italy? Ah, mafia!»'', un originalissimo ''«Oh, you're italian. I love pizza!»'', uno pseudo-celebrativo ''«Yes, yes, campiounni del muondo!»'' sino ad arrivare ad un più articolato ''«Io ho stato qualchi tempo ini Tallia esso parlarre uno può l'italliano!»''<ref>''-«Ah, davvero? Lo parli bene?» -«Sorry?»''</ref>. Trascorso un primo periodo a tantare di far ragionare i mentecatti o perlomeno articolare risposte un poco complesse, l'interessato capisce che ogni sforzo è totalmente inutile e inizia a rivolgersi agli interlocutori con risposte base sempre uguali e stracollaudate come ''«Yes, actually Italy is beautyful»'' e ''«I'm form Parma... yes, the city of the parmigiano...»'' quando capisce, mentre quando non capisce (il 77% delle volte) si limita ad annuire sorridendo, compiacendo visibilmente chi gli sta di fronte.
Nel pieno dell'esperienza, lo studente viene bersagliato da parte dei locali da una serie di subdoli [[terrorismo psicologico|terrorismi psicologici]] chiamati volgarmente ''[[luoghi comuni]]'', che ne mettono seriamente a rischio l'[[identità]]. Difatti, sin dal primo giorno, chiunque si rivolga al confuso [[adolescente]] non avrà di meglio da dire che un classico ''«Italy? Ah, mafia!»'', un originalissimo ''«Oh, you're italian. I love pizza!»'', uno pseudo-celebrativo ''«Yes, yes, campiounni del muondo!»'' sino ad arrivare ad un più articolato ''«Io ho stato qualchi tempo ini Tallia esso parlarre uno può l'italliano!»''<ref>''-«Ah, davvero? Lo parli bene?» -«Sorry?»''</ref>. Trascorso un primo periodo a tantare di far ragionare i mentecatti o perlomeno articolare risposte un poco complesse, l'interessato capisce che ogni sforzo è totalmente inutile e inizia a rivolgersi agli interlocutori con risposte base sempre uguali e stracollaudate come ''«Yes, actually Italy is beautyful»'' e ''«I'm form Parma... yes, the city of the parmigiano...»'' quando capisce, mentre quando non capisce (il 77% delle volte) si limita ad annuire sorridendo, compiacendo visibilmente chi gli sta di fronte.


I più abili riescono a padroneggiare tali tecniche in maniera da mettere in stand-by il [[cervello]] e mantenere inalterata, o quasi, la propria salute mentale per un tempo proporzionalmente [[Rocco Siffredi|lungo]]. In caso contrario, i meno fortunati soffriranno di disturbi psicosomatici manifesti con sintomi come [[asma]], prurito nervoso, [[gastrite]], [[vomiti]] e mancamenti frequenti, che culmineranno nei casi peggiori con l'[[odio]] profondo per il proprio paese d'origine e nella scomparsa parziale del [[naso|setto nasale]].
{{blurb|right|Mastica e sputa da una parte il miele mastica e sputa dall'altra la cera|[[De André]] su come comportarsi a tavola da ospiti}}I più abili riescono a padroneggiare tali tecniche in maniera da mettere in stand-by il [[cervello]] e mantenere inalterata, o quasi, la propria salute mentale per un tempo proporzionalmente [[Rocco Siffredi|lungo]]. In caso contrario, i meno fortunati soffriranno di disturbi psicosomatici manifesti con sintomi come [[asma]], prurito nervoso, [[gastrite]], [[vomiti]] e mancamenti frequenti, che culmineranno nei casi peggiori con l'[[odio]] profondo per il proprio paese d'origine e nella scomparsa parziale del [[naso|setto nasale]].


==Regolamento==
==Regolamento==

Versione delle 09:48, 3 ago 2008

Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.
« Credono che l'Italia sia un paese di mafiosi, pizzaioli suonatori di mandolino e costruttori di torri pendenti. Hanno ragione. »
(Studente)
« Non meglio, non peggio, solo diverso! »
Il logo dell'associazione.
« Ragazzo coraggioso... »
(stronzo)

Intercultura, spesso identificata con la sigla AFS (Another Fat Student), è un mostro di marketing e denaro sottoposto alla dittatura dei suoi stessi volontari. In apparenza è semplicemente un'associazione che offre esperienze di scambio per imparare differenti lingue. In realtà è un organo del governo ombra.

Fondazione

File:X y z.jpg
I tre durante l'accesa discussione.

Intercultura viene fondata nel lontano anno di fondazione di Intercultura da un noto tizio, il signor X. La leggenda vuole che il signor X, discorrendo in stato di ebbrezza con il signor Y, si trovò a dire:

« Scommetti che c'è gente disposta a pagare cifre improponibili per andare in posti selvaggi, essere ospitati da sconosciuti e mettere a rischio la propria vita solo per poter dire "io ho fatto un'esperienza meravigliosa" anche se in realtà gli incubi dovuti ad essa li perseguiteranno in eterno? »

Ripresosi e trovandosi costretto a tener fede al patto, pena uno sparticulo inflitto da Mike Tyson, fondò Intercultura.

Il signor Z si disse in disaccordo, ma non fu tuttavia ascoltato. Fu trovato otto giorni dopo, semiputrefatto, nella sua vasca da bagno, le vene dei polsi recise.

Organizzazione

Persona qualunque immortalata poco prima di diventare volontario di Intercultura.

Intercultura fonda il poprio potere sui non meglio definiti volontari. I volontari di intercultura sono adepti ad una oscura religione che vuoi per altruismo, vuoi per dare nuova linfa al proprio commercio di organi o vuoi per avere la possibilità di scoparsi studentesse straniere, si offrono di aiutare i malcapitati nella loro esperienza. E, senti un po', senza un sodo in cambio! Quale malato di mente farebbe ciò? Un malato di mente, appunto. A capo di tutto ciò, tuttavia, non è chiaro chi vi sia, nè se esista realmente o se sia un'entità effimera simile a Dio. Che dire poi dei mutanti che ne fanno parte? Nulla, non ce ne sono. Purtroppo sembra però pulluli di democristiani.

La stessa persona al terzo mese di volontariato.

Proprio per questo, Intercultura costa un pacco di soldi. Ma tanti, eh. Essendo un'associazione senza scopo di lucro[citazione necessaria], viene spontaneo chiedersi dove diamine finiscano i soldi. Spese per il viaggio? Difficile, visto che il prezzo è uguale sia per andare in Australia che in Francia; a meno che non viaggino col fax. In tasca ai vertici? Difficile, perchè... anzi no, è facilissimo. Il sistema di pagamento funziona diversamente da quello del fisco italiano. Infatti più guadagni, più devi sborsare.

Non esistono risposte accettabili o fonti attendibili circa questo mistero. Sembra però che la stragrande maggioranza degli introiti vada a coprire le spese per la carta dei fascicoli, ipotesi del tutto possibile vista la mole.

La spirale verso il disastro

Da sinistra: una stordita, una fattona, un represso e un ottimista. Tipici studenti di Intercultura.

Il primo contatto

Sembra una normale giornata di studio ma, come suggerisce questa scontata intro, non lo è: loschi figuri entrano in classe con fare amichevole - troppo amichevole. A tutti gli studenti, mentre un logorroico individuo dall'aria entusiasta espone le proprie idee, non richieste, vengono consegnati dei voluminosi fascicoli che avranno seguenti destini:

  • 42%, resteranno sul banco;
  • 37%, andranno a costituire preziosa materia prima per piccoli aeromobili;
  • 11%, saranno ricilati come filtrini e cartine;
  • 5%, forniranno carta igenica per studenti sbadati;
  • 3%, verranno letti distrattamente;
  • 2%, verranno letti attentamente.

La maggior parte dei baldi giovini li ignora, ovviamente. Ma lui no. In mezzo ai tanti c'è lui, il futuro studente di Intercultura, che aderirà all'associazione[1], riconducibile alle seguenti tipologie:

  • Il sedicente alternativo pieno di voglia di dimostrare che non è razzista e che, cosi facendo, dimostra di esserlo;
  • Il nerd desideroso di poter cambiare vita e avere degli agognati amici. Inutile dire che l'obbiettivo eccezionalmente sarà conseguito;
  • Quello che passava di lì per caso e aspettava soltanto la prima occasione per andare via di casa. Questo finisce sempre col suicidarsi.

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La fase preparatoria e il relativo risultato

Al malcapitato viene poi richiesto di compilare un numero di fascicoli pari a , nei quali vengono richieste informazioni essenziali come «sei vegetariano?», «fumi?» e «sei vergine?». Il soggetto viene inoltre analizzato sotto il profilo psicologico da Freud in persona che lo bollerà come omosessuale represso sociopatico e quindi idoneo. Esaltatissimo, lo studente compila ogni singolo campo dei questionari con impegno e dedizione. La somma estasi viene raggiunta nella pagina dal titolo "Scegli il programma che vorresti svolgere", dove però i pochi ragazzi sopravvissuti all'ingente quantità di fogli perdono ogni entusiasmo nello scoprire che i programmi in Spagna e Inghilterra non esistono. Una volta rinvenuti, i più volenterosi sceglieranno i dieci mesi in USA, Canada, Francia o Germania come prima opzione, paesi del Sud America o del Nord Europa come seconda e come terza (massì, tanto non capiterà mai) un paese del terzo mondo a caso.

Poche settimane e un generoso versamento dopo riceverà l'ennesimo fascicolo con su scritto "Complimenti! Sei risultato vincitore al concorso di AFS Intercultura!" (moto di felicità nello studente) "per trascorrere dieci mesi nel Burundi!" (freddo istantaneo). Consapevole del fatto che i propri genitori lo truciderebbero se dovesse mandare all'aria tutto dopo i soldoni spesi, il soggetto si rassegna e, dopo le trafile burocratiche del caso, viene costretto a partecipare alle famigerate riunioni di Intercultura.

L'addestramento

Studentesse di Intercultura sorridono: non hanno ancora capito niente.

Questi incontri somigliano non poco a quelli degli alcolisti anonimi. Lo schema, almeno, risulta identico.

« Salve, mi chiamo Fabrizio e non bevo da cinque giorni. »
(Esempio #1)
« Ciao, sono Antonio e vado a stare in India sei mesi. »
(Esempio #2)

Non solo. Le domande poste agli studenti sono così inutili che viene da chiedersi se rottamare la Duna Weekend non sia stato un errore.

« Vi siete mai trovati unico bianco tra soli neri? »
(Esempio di domanda)
« No, ma una volta ho visto un porno con una situazione simile. »
(Risposta corretta)

E così via. In tali raduni i giovani vengono forzati a prendere parte a giochini idioti e umilianti nell'intimo della persona, volti all'annullamento dell'amor proprio, della dignità e dell'eventuale autostima. Questo per fare in modo che non abbiano nulla da perdere durante il viaggio. Durante il supplizio i volontari malvagi diranno che serve ad aprire la mente, ed in effetti è così. Il contenuto si disperde quasi sempre nell'etere.

Solitamente, in questi incontri, il sedicente alternativo passa il tempo a discutere di filosofia/politica/teologia da due lire, il nerd si conferma per ciò che è, un demofobico, mentre quello che passava di lì per caso si farà gran parte della fauna femminile.

Studenti in partenza in un'incisione d'epoca.

Partenza

Una volta ultimate le pratiche burocratiche del caso e pagata l'ennesima tangente versato l'acconto definitivo, lo studente sarà pronto a partire per un posto migliore. La vita quotidiana nelle settimane precedenti la partenza assume una consistenza quasi irreale, come se non si stesse davvero vivendo. Sicuro di non essersi fatto accidentalmente un acido, il partecipante attraversa, nella settimana prima del giorno X, le cinque fasi del modello di elaborazione della partenza formulato dai volontari Kübler e Ross. Nota: l'unico fascicolo realmente desiderato, quello riguardante i dati della famiglia ospitante, non arriverà prima di due giorni dalla partenza. Sempre che arrivi.

Fase della negazione o del rifiuto:

Lo shock è troppo grosso per essere assimilato con facilità. Alla domanda «Beh, pronto per la partenza?» il povero cristo balbetterà qualcosa come «Partenza? Per andare dove? Io non ne so niente!», «Non mi sarei mai prestato ad una buffonata del genere» e «Quella non è la mia firma!». A nulla valgono i tentativi di persuasione, il rifiuto rimane l'unica difesa per la psiche del malcapitato.

Fase della rabbia:

Una volta appurato il suo destino, per il giovane comincia la rivolta interiore. Cieco dalla furia, devasta tutto ciò che trova lungo il suo cammino[2], butta giù dal calendario ogni singolo santo per via verbale ed è irritabile peggio di una zitella in quei giorni. Avvicinarlo o approcciarlo in questa fase è potenzialmente letale.

Fase del patteggiamento:
Lo studente di Intercultura nel pieno della fase della depressione.

Esaurita l'energia distruttiva, il delirante individuo si calma e tenta, ragionando più o meno razionalmente, di pensare a vie di fuga. «Vale la pena di farsi bocciare e perdere la caparra pur di scamparla? Non esiste un modo per riavere i soldi in tale caso? Fuggire all'estero? No, cosa cambierebbe...» Pur di trovare una scappatoia si rilegge tutti e ∞ i fascicoli, invano.

Fase della depressione:

Ha controllato bene. Non ha scampo. Tutti gli amici lo hanno abbandonato terrorizzati già dalla seconda fase. Rassegnato all'idea, il giuovine cerca rifugio nelle droghe, perde ogni iniziativa e si riavvicina alla religione. Il suicidio diventa tuttavia un'opzione concreta. Questo atteggiamento non farà che attirare piccoli branchi di emo, attirati dall'aura di grigiore, peggiorando la situazione.

Fase dell’accettazione:

Il giorno della partenza arriva, e lui ne è consapevole. È stranamente calmo, il polso segnala un battito cardiaco di 24 pulsazioni al minuto e il colorito della pelle si aggira attorno all'osso di seppia. Trascorre il viaggio in catalessi e sembra non accorgersi dei commenti perplessi rivoltigli di chi gli sta accanto. Quando si risveglia negli arrivi internazionali di un aeroporto a lui sconosciuto in compagnia di un volontario di cui non capisce la lingua, crolla in un attacco di panico.

Permanenza

Template:BlurbCom'è prevedibile il ragazzino, ospitato da perfetti sconosciuti, si troverà ogni momento nel guano fino agli occhi. Pur di non apparire di troppo, regredisce sino al livello di schiavo e ogni minima cortesia che gli viene richiesta la prende come un ordine marziale punito con la fucilazione[3]. Quando prenderà un minimo di confidenza smetterà improvvisamente di comportarsi in tale modo contrariando i familiari ospitanti, ormai abituati all'adagio totale. È a questo punto che cominceranno a trattarlo, come dicono i francesi, di merda[4]. È all'incirca in questo stadio che la cavia perde totalmente il poco l'appetito rimastogli dopo aver assaggiato le delizie locali, cominciando inspiegabilmente ad ingrassare. Dopo qualche tempo di agonia, lo studente chiederà di cambiare famiglia[5] come voluto dagli ospitanti. Ma non ripeterà gli stessi errori: ne commetterà di nuovi.

Nel pieno dell'esperienza, lo studente viene bersagliato da parte dei locali da una serie di subdoli terrorismi psicologici chiamati volgarmente luoghi comuni, che ne mettono seriamente a rischio l'identità. Difatti, sin dal primo giorno, chiunque si rivolga al confuso adolescente non avrà di meglio da dire che un classico «Italy? Ah, mafia!», un originalissimo «Oh, you're italian. I love pizza!», uno pseudo-celebrativo «Yes, yes, campiounni del muondo!» sino ad arrivare ad un più articolato «Io ho stato qualchi tempo ini Tallia esso parlarre uno può l'italliano!»[6]. Trascorso un primo periodo a tantare di far ragionare i mentecatti o perlomeno articolare risposte un poco complesse, l'interessato capisce che ogni sforzo è totalmente inutile e inizia a rivolgersi agli interlocutori con risposte base sempre uguali e stracollaudate come «Yes, actually Italy is beautyful» e «I'm form Parma... yes, the city of the parmigiano...» quando capisce, mentre quando non capisce (il 77% delle volte) si limita ad annuire sorridendo, compiacendo visibilmente chi gli sta di fronte.

Template:BlurbI più abili riescono a padroneggiare tali tecniche in maniera da mettere in stand-by il cervello e mantenere inalterata, o quasi, la propria salute mentale per un tempo proporzionalmente lungo. In caso contrario, i meno fortunati soffriranno di disturbi psicosomatici manifesti con sintomi come asma, prurito nervoso, gastrite, vomiti e mancamenti frequenti, che culmineranno nei casi peggiori con l'odio profondo per il proprio paese d'origine e nella scomparsa parziale del setto nasale.

Regolamento

Intercultura ha sempre avuto a cuore il comportamento degli studenti all'estero. Ogni partecipante dovrebbe quindi seguire delle ferree regole, anche se ciò accade circa ogni due passaggi della cometa di Van Hallen. Qui di seguito rimportiamo quelle più importanti, nonchè meno seguite, che sembrano essere state consegnate all'associazione da un certo Mosé (tratto da "Le dieci cose che puoi fare e le seicentoventuno che non puoi fare durante un programma di Intercultura"). Esse sono:

File:PALLADILARDO!.JPG
Il volontario Hartman ti invita a seguire il regolamento di Intercultura.
  1. Non accettare passaggi.
  2. Non guidare.
  3. Non fare uso di droghe[7].
  4. Non uccidere nessuno.
  5. Non fidarti nemmeno del tuo migliore amico.
  6. Non giocare a pallone nelle autostrade.
  7. Non apparire triste.
  8. Non andare in giro di notte in zone malfamate, specialmente da solo o se si hanno appresso oggetti di valore.
  9. Non tirare la coda agli opossum.
  10. Non avere rapporti sessuali.

I commenti degli studenti a queste regole sono, rispettivamente:

  1. Non ho di meglio da fare che chiedere passaggi a sconosciuti in un paese sconosciuto per andare in località sconosciute.
  2. E allora che cazzo vado a fare in America?
  3. Ehi, sono un adolescente. Vola basso.
  4. Allora che ci faccio con questo coltello a serramanico? Al massimo cercherò di nascondere le prove.
  5. Ottimo! Non mi confiderò con nessuno per dieci mesi. Affiderò le sorti della mia sanità mentale a Charles, il mio amico immaginario.
  6. Ecco, mi vuoi togliere tutto il divertimento allora
    L'importante è che tu conosca l'alternativa...
  7. Mi farò fare un lifting per un sorriso perenne. Risulterà divertente nell'eventualità di dover andare al patibolo. O ai funerali.
  8. Dovrei volerlo fare?
  9. Cos'è un opossum?
  10. Ahahhahahaahahh!! Dai, seriamente, qual'è l'ultima regola?

Non puoi inoltre partecipare se:

  • Non rientri nella fascia d'età 14-85;
  • Hai preso un insufficienza anche una sola volta;
  • Sei povero;
  • Sei in stato di coma vegetativo;
  • Il tuo cognome contiene più di due "r";
  • Hai parenti di nome Giorgio.

Programmi

Probabili indigeni locali.
  • Danimarca: La Danimarca potrebbe apparire come il più inutile dei paesi scandinavi, ed in effetti lo è. Non c'è nulla. Il rilievo geografico più elevato raggiunge appena l'altitudine di 173cm, due mele e poco più.
  • Finlandia: Un paese dove si hanno notti di 71 giorni e giorni lunghi 51. Per questo, i rave party locali finiscono sempre in tragedia. L'80% del territorio è occupato da foreste, per cui non conviene portarsi appresso bagagli ingombranti.
  • Islanda: Uguale alla Finlandia, solo che sei in mezzo all'oceano Altantico.
  • Norvegia: I più nordici d'Europa, pur non facendone parte.
  • Svezia: Probabilmente il migliore paese del nord vista l'alta presenza di topa. Peccato che violi la regola 10.
  • Repubblica Slovacca: Detta anche Slovacchia. «Non si chiamava Slovenia?» è solitamente il primo interrogativo che sorge a chi vuole partecipare a questo programma.
  • Russia: Nella Russia Sovietica, l'esperienza vive te!
  • Ungheria: in Ungheria è possibile trovare la birra migliore del mondo quasi regalata. E i migliori bordelli. Siccome[8] non puoi usufruire nè dell'una che degli altri, è inutile andarci.
  • Lettonia: Con questo programma potrete gustarvi tutti gli aspetti migliori del post-comunismo. Lasciate a casa ogni oggetto di valore superiore a quindici euro.
  • Austria: Sembra ci sia molta neve. Ma l'importante è che, in caso di bisogno, avrete ben otto frontiere dalle quali fuggire.
File:Afs cannibale.jpg
Improbabile indigena locale.
  • Belgio: La patria dei sottaceti.
  • Francia: Paese non ancora del tutto civilizzato e semiselvaggio[9], lo ricordi prima della partenza perchè ha perso ai mondiali. Lo ricorderai al ritorno perché non usano il bidé.
  • Germania:
  • Irlanda: Se vi chiedono di che religione siete, dite buddista oppure improvvisate un teatrino di burattini per distogliere l'attenzione.
  • Olanda: So perché vuoi andarci, razza di fattone![10]
  • Svizzera: Il paese delle pettorute cameriere dalle treccie bionde. Serve sapere altro?[11]
  • Cina: Sono tutti uguali. Probabilmente se sbagliaste famiglia dopo due mesi di convivenza non ve ne accorgereste e verreste divorati.
  • Hong Kong: Si, è uno stato, caro ignorantone. Se hai sfiga ti deportano chissà dove, se hai fortuna non sarai in grado di rendertene conto.
  • Giappone: La scelta dei nippomani. Andranno in un paesino sperduto convinti di conoscere il giapponese. Accorgendosi di non sapere un cazzo, torneranno a casa dopo 6 settimane odiando tale paese.
  • India: Il cibo è in genere molto piccante, e non a caso. Lo fanno per disinfettare. Buon appetito.
  • Thailandia: Anche qui la qualità dei bordelli è eccellente, solo che per la giovane età delle lavoratrici dei suddetti è molto gettonato dalle scuole cattoliche.
  • Argentina: Spiaggie fantastiche, donne bellissime... cazzate. Sappi che in certi quartieri se in macchina ti fermi ti derubano e la bruciano con te dentro.
  • Brasile: Il rischio più grosso dopo l'essere accoltellati e quello di essere tramortiti dalle enormi tette delle sbarbe locali in bikini.
  • Cile: Il rischio più grosso dopo quello di morire è vivere un qualcosa che vi farà rimpiangere di essere sopravvissuti.
  • Costa Rica: Vai là, e come tutti quelli che ci vanno ti apri un bar sulla spiaggia e non torni più.
  • Ecuador:
  • Honduras:
  • Repubblica Dominicana:
  • Venezuela:
  • Canada:
  • USA: Non puoi guidare, non puoi bere, non puoi fumare, non puoi guardare i poliziotti negli occhi e non puoi in generale. L'illuso crede di andare in città come New York o San Francisco mentre il villaggio dove andrà a marcire non conterà mai più di seicento anime.
  • Sudafrica: Tensioni razziali, crimine diffuso e una vasta gamma di malattie caratterizzano i due mesi di un programma particolarmente indicato per le persone sensibili.
  • Egitto:
  • Tunisia:
  • Turchia:
  • Australia:
  • Nuova Zelanda: Al momento dell'arrivo verrete accolti dagli All Blacks in persona. Il soggiorno non dura mai piu di tre giorni per i frequenti coma etilici.
  • Padania: Nessuno la sceglie mai, e ci chiediamo tutti il perché.

Curiosità

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  • Anche se dal nome sembrerebbe, non è un'associazione per interisti acculturati. Anche perchè non esistono.
  • I danni provocati da essa possono arrivare a indurre una persona in partenza normale a studiare ingegneria.
  • Napoli si trova più a est di Trieste.

Appunti di viaggio

Template:Legginote

  1. ^ Per ogni adesione muore un gattino.
  2. ^ Fonti ufficiose asseriscono che l'ira funesta del peleide Achille fosse dovuta a tale fatto.
  3. ^ O con la visione prolungata di tutti i film di Natale, a seconda dei casi.
  4. ^ -«Ho fame!» -«E sta' zitto!»
  5. ^ Nota bene: ogni volta che si cambia famiglia è sempre peggio.
  6. ^ -«Ah, davvero? Lo parli bene?» -«Sorry?»
  7. ^ Fatto curioso: non vogliono che fumi marijuana, ma tengono a farti sapere tutti i nomi con cui viene chiamata.
  8. ^ Ipoteticamente.
  9. ^ Sembra mangino rane e lumache.
  10. ^ Droghe liberalizzate, camporella legalizzata... che ci faccio ancora qui?
  11. ^ Sì. Hanno ottimo fumo a prezzi stracciati.