Achille

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberamente ispirata all'Osservatore Romano.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Achille, nella scena "Me ne sbatto della guerra tra due popoli cazzuti", lasciatemi scopare in pace!
« Io sono invincibile, non ho un tallone d'Achill... Oh cazzo!! »
(Achille mostra la sua intelligenza)
« Attacchiamo quei figli di troia! »
(Achille durante l'assalto a Troia)
« Achille, figlio di troia e padre ignoto »
(Achille spiega le sue origini a un cronista)
« ETTOREEE!! ETTOREEEE!!! »
(Achille davanti alle mura di Troia)
« icche voi? »
(Ettore in risposta ad Achille)
« Butta la pasta!!! »
(Achille in risposta ad Ettore)
« Ah Invincibile mica tanto, ha preso una freccia nel tallone ed è morto! »
(Alunno all'affermazione della prof "Achille era invincibile")
Achille fu abituato sin da piccolo alla guerra.

Achille, detto in greco Αχιλλευς (Achilleus) e comunemente chiamato dagli amici Echille (Bari, 28 ottobre 1090 a.C. - Troia, Venerdì 13 luglio 1056 a.C.) fu un tendine condottiero Greco, nonché semi-dio e playboy presso la terra dei Mirmidoni, la terra di cui fu il re.

Infanzia

Achille all'ateneo dell'università di Bari.

Nacque a Bari in un ospedale militare e ciò ci fa capire quanto sarebbe diventato guerrafondaio. Nato da Peleo e dalla ninfa Teti, fu abituato presto all'arte militare: si dice che abbia impugnato il suo primo Kalashnikov a cinque anni ma fu casino assurdo, infatti una raffica colpì il giornalista Omero, che rimase cieco e anzi i medici affermarono che sopravvisse per miracolo.

Studiò al Liceo classico Gabriele d'Annunzio, dove si diplomò a pieni voti, tutti intorno al tre/quattro e spiccava particolarmente in Lingua greca, nella quale aveva una valutazione che si aggirava intorno ad uno nonostante fosse la lingua che parlava; d'altronde anche i moderni ragazzi itagliani hanno una grannde padronansa dela proppria lingua.

Si formò all'università di Bari con laurea in Teologia&Inquisizione, quindi Achille fece parte a tutti gli effetti dell'inquisizione: si dice che a causa sua furono incendiati 60 cristiani, 15 eretici e 60 arrosti, di cui 30 con patate.

Vita militare

Achille durante uno scontro a fuoco contro i Troiani.

Achille fu uno spietato guerrafondaio: in tempo di pace sparava ai piccioni, ai gay e ai Troiani (tra i due non c'è molta distinzione), mentre in guerra faceva delle vere e proprie stragi.

Aveva un dono: infatti da piccolo la madre Teti lo immerse nel Liquido dell'immortalità e ciò lo rese invulnerabile a tutti i tipi di armi, fuorché quelle batteriologiche e nucleari (ma tanto non esistevano). In seguito si scoprì che il Liquido dell'immortalità era costituito da un mix di Rum, fegato di Prometeo, scarti di frumento, petrolio e componenti di vecchi calcolatori Commodore 64 e da un ingrediente segreto..... il liquido dell'eterna giovinezza con un dado Knorr; secondo gli esperti questa cosa avrebbe ammazzato anche il più sano essere umano dell'epoca.

In più era veloce, tant'è che è riuscito a battere Bolt alle olimpiadi del 1050 a.C, tenutesi a Pechino.

Quando la Guerra di Troia iniziò lui ovviamente era felice di poter uccidere ancora e dunque puntò gli SCUD verso la città nemica.

Dunque Achille partì per un viaggio dal quale avrebbe fatto presto ritorno: infatti dovette tornare indietro otto volte per essersi dimenticato le creme per la pelle, la grappa, la mitraglietta, il MacBook Air, la felpa a maniche lunghe per la sera, Omero e un capretto da sacrificare per ingraziarsi gli Dei.

Arrivato a Troia iniziò lo sterminio vero e proprio, uccidendo uomini, donne, bambini, capretti, uccellini, città, dei e meccanici.

Il piano strategico greco. Achille a gli altri generali greci impiegarono tre settimane a progettarlo.

Durante la guerra divenne antipatico a molti dei a causa della sua arroganza e questo fu il motivo per cui molti atei facevano il tifo per lui durante la guerra.

Tuttavia la sua vita finì lì: proprio pochi giorni prima della disfatta troiana Achille fu colpito a morte da una freccetta da tiro a segno uscita da un bar pieno di delinquenti (si pensa che il tiratore fosse sbronzo al massimo), colpendolo nel suo unico punto debole, il tallone. Infatti la madre alcolista e anche un po' scema, quando immerse Achille nella vasca col Liquido per l'immortalità lo aveva messo a testa in giù prendendolo per le caviglie, dimenticandosi di immergergli anche le caviglie stesse. È stato cremato, ricoperto di cioccolato e mangiato dai Mirmidoni che gradirono molto il dolce, quindi del re Achille non rimangono più i resti.

Vita sentimentale

Il più grande amore di Achille non fu Briseide (cugina di Bill Kaulitz travestitosi da donna per non combattere) ma Patroclo, amico d'infanzia del Pelide. Questa tesi è confermata dai seguenti fatti:

  1. Non è normale incazzarsi così tanto per la morte di un semplice amico (ci dev'essere per forza qualcosa sotto!!)
  2. Non è normale che due uomini si mettano a “suonare la lira” nella stessa tenda (libro IX), chi ha trascritto con “suonare la lira”deve aver modificato quello che lasciamo intendere a voi
  3. Probabilmante i greci con la parola “amico” intendevano qualcosa di più....

Briseide nel poema diventa anche un\a “grande amico\a”di Agamennone per far ingelosire Achille che però ama Patroclo. Però Achille si incazza comunque e si ritira dalla guerra.

Argomenti parzialmente correlati