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Il '''Maxibon''' è il principale motivo per cui l'[[estate]] ha ragione di esistere, e questo nonostante per colpa sua ancora oggi ci troviamo a sorbirci Accorsi e la [[Cristiana Capotondi|Capotondi]].
Si tratta di uno dei prodotti di maggiore spicco della [[Motta (industria)|Motta]] al pari di altri storici prodotti dell'[[industria]] gelatiera lombarda, tra i quali si ricordano:
*lo storico [[Mottarello]], nel quale un bastoncino in [[legno]] regge la [[crema]] al [[compensato]] e la copertura allo [[smalto]], che valse all'azienda la notorietà a livello nazionale e i primi sigilli dei [[NAS]].
*la [[Coppa del Nonno]], che da sempre fa mostra di sé nei [[bar]] di tutta [[Italia]] e nella [[bacheca]] dell'[[Inter]].
*le vaschette della [[Cremeria]], che Gigi non è mai riuscito ad assaggiare nonostante abbia acceso un [[mutuo]] per pagarle.
*il purtroppo misconosciuto Ciabattone, che non incontrò i gusti del [[pubblico]] nonostante l'innovativa forma a [[infradito]] e la crema bigusto al [[callo]] e al [[peperone]].
==Composizione==
[[File:Pubblicità Tartufone Motta anni '80.jpg|right|thumb|200px|In alcuni esemplari, la granella forma il volto del testimonial [[negro]] del [[Tartufone Motta]].]]
La [[crema]] è quindi inserita nella parte inferiore tra due [[biscotto|biscotti]], a loro volta contraddistinti da un'inconfondibile tenerezza dovuta al fatto che sono impastati con i [[panettone|panettoni]] del decennio precedente. Sopra, invece, il gelato è ricoperto da uno strato di [[cioccolato]] al [[latte]] e [[nocciola|nocciole]]
==Avvertenze==
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Versione delle 21:40, 4 ago 2014
Il selezionatore del personale è un professionista[buona questa!] cui viene affidato l'incarico di tenere alto il livello del tasso di disoccupazione.
Il suo compito consiste nell'esaminare e reclutare i candidati per una certa posizione di lavoro, presentandosi quindi in sostanza come l'evoluzione moderna del mercante di schiavi, con cui generalmente lo accomuna anche lo stipendio offerto agli aspiranti a posizioni diverse da quella di dirigente.
Si tratta di una figura che, oltre ad essere utile e apprezzata come un semaforo in Grand Theft Auto, tramite sofisticate tecniche psicologiche e attento studio della comunicazione non verbale, riesce a tracciare un dettagliato profilo mentale della persona che si trova ad intervistare e valutarne la compatibilità con la posizione ricercata, il tutto nonostante possa arrivare al medesimo risultato semplicemente leggendo il curriculum vitae e a dispetto di un'esperienza nella posizione in questione solitamente analoga a quella di un appendiabiti.
Trovandosi ad operare decisioni cruciali sulle risorse umane, il selezionatore ricopre dunque all'interno di un'azienda un ruolo che non può ripercuotersi negativamente sulle attività di produzione e di vendita: per fortuna, infatti, viene collocato in questa mansione in modo da stare più lontano possibile dai settori che contano sul serio.
Trattasi inoltre di un fiero esponente dell'unica categoria ad essersi autoproclamata infallibile all'infuori dei papi, confermando così il sempiterno valore dell'illuminante detto veneto:
Caratteristiche salienti e percorso formativo
Per ambire a diventare un degno rappresentante di questa prestigiosa élite[citazione necessaria??] ed avere dunque l'opportunità di disporre di un potere e di una retribuzione inversamente proporzionali alla propria competenza, è quindi inderogabile il possesso dei seguenti requisiti:
- una laurea in psicologia o in scienze delle merendine;
- certificati che attestino l'assenza di carichi giudiziari pendenti, condanne pregresse, dignità e deontologia professionale;
- un'evidente inettitudine in qualsiasi altra mansione aziendale.
Non ci sono quindi scorciatoie di sorta, non è concepibile svolgere questo lavoro solo grazie ad una conoscenza importante: ne servono almeno tre.
Per adempiere a tale incombenza, tuttavia, tali caratteristiche sono necessarie ma non sufficienti, perciò è evidente che un aspirante recruiter debba sottoporsi a una rigorosa formazione prima di arrivare ad esaminare centinaia di curriculum vitae per decine di mansioni diverse, verificarle con puntiglio e soprassedere sul fatto che persino le candidature per addetto al call center sono nettamente più qualificate della sua.
è dunque importante che l'incaricato possegga una perfetta capacità di valutare la qualità di un curriculum vitae e sia in grado di saggiare senza possibilità di errore determinazione, motivazione e competenza della candidatura ideale per una data posizione. Deve inoltre essere in grado di padroneggiare in maniera impeccabile situazioni che implicano un notevole stress mentale, assumendo decisioni che si ripercuotono sia sul profitto dell'azienda sia
soprattutto sia in grado di prendere decisioni ignorando bellamente i più elementari principi logici: solo così, infatti, gli è possibile svolgere con efficacia il proprio lavoro[citazione necessaria], mantenendo così su standard elevati sia il prestigio della ditta sia quello delle raccomandazioni dei neo-assunti.
e che assolve a questo compito mettendo in dubbio la capacità altrui di svolgere il proprio lavoro, del quale normalmente se ne intende quanto Carlo Giovanardi a rollare canne.
È malauguratamente noto ai lavoratori d'ogni ordine e grado anche con l'appellativo di recruiter, impiegato soprattutto da sé stesso a sottolinearne l'eccellente know-how della mission del corporate brand e dello screening step-by-step delle applications, la vacuità delle competenze effettive, nonché il sommo disprezzo nei riguardi della lingua italiana.
Un selezionatore del personale all'opera
Licenziamento
Il licenziamento è la concessione ad un lavoratore da parte dell'azienda di cui è dipendente di un permesso speciale che dà diritto ad un periodo imprecisato di vacanza. Questo premio è detto per l'appunto licenza, poiché conferisce ai beneficiari gli stessi privilegi di coloro che ne richiedevano l'omonimo corrispettivo durante l'epoca del servizio militare obbligatorio, senza tra l'altro dover ritrovare alla scadenza del permesso i nonni che ti pisciano negli anfibi.
L'ottenimento di questo privilegio, un tempo assai arduo specialmente per i dipendenti pubblici, è stato notevolmente facilitato in seguito all'approvazione delle riforme Sacconi - Marchionne del 2010 e Fornero - Marcegaglia del 2012: quest'ultima in particolare ha avuto il merito di estendere la concessione a tutte le lavoratrici in gravidanza, al fine di permettere loro di dedicarsi alla famiglia per tutto il tempo ritenuto necessario dal datore di lavoro.
Ricky Memphis
Ricky Memphis (Roma, 29 agosto 1968 - quanto più lontano possibile da una telecamera, il giorno prima che il cinema italiano riprenda un minimo di credibilità) è un tizio la cui carta d'identità alla voce "Professione" riporta la dicitura attore: non si direbbe, ma gli uffici anagrafe pullulano di burloni.
Il suo vero nome è Riccardo Fortunati ed è davvero il caso di dire che nomen omen, visto che solo con una prodigiosa serie di botte di culo un soggetto simile può riuscire a fare i soldi con il cinema nonostante una parlata talmente burina da risultare troppo greve persino per la parte di un salumiere della Ciociaria.
Gavetta
Muove i primi passi nel mondo dello spettacolo a 8 anni, durante un presepe vivente nel quale interpreta un covone di paglia. L'anno successivo alla recita di Natale gli viene assegnato il ruolo di San Giuseppe, a causa di un virus che aveva messo a letto tutti i maschi della sua classe, ma le maestre decidono di farlo recitare in playback: durante le sue parti parlate, mentre lui muove le labbra la sua voce viene sostituita da quella di Maria, che pronuncia le battute ruttando.
Interpretò il poeta metropolitano, decantando le poesie di Trilussa scaracchiando in faccia al conduttore.
Scelse lo pseudonimo di Ricky Memphis nella convinzione che un nome americaneggiante potesse da un lato permettergli di giustificare il fatto che persino i vu cumprà lo sfottevano per la lingua e dall'altro aiutarlo a sfondare, se non a Hollywood, almeno la porta di casa quando scordava le chiavi.
- È doppiato dallo scimmione del Crodino.
Egidio Calloni
Al Palermo segnò una tripletta al Milan rendendosi tuttavia responsabile di nuove imprecisioni sottoreti, a causa delle quali in breve tempo fu spostato dal centro dell'attacco alla guida del carretto degli sfincioni dello stadio.
Bigliettaio
- Utente : Che treno devo prendere per arrivare a Roma?
- Bigliettaio : Roma Termini o Tiburtina?
- Utente : E io che ne so? A me hanno detto solo di andare sul binario 6 e prendere il Frecciabianca delle 15.28.
Il bigliettaio è una figura professionale incaricata alla vendita di biglietti e alla risposta a tutte le domande di fronte alle quali i servizi sociali scappano a gambe levate.
Requisiti
- In primo luogo, bisogna essere sicuri che non tenti di scappare con la cassa: per questo motivo è preferibile una persona di specchiata onestà, ma il più delle volte basta che sia grasso e lento.
- Deve possedere un'eccellente capacità comunicativa in qualsiasi frangente, per cui è essenziale una buona conoscenza di almeno due lingue straniere, o in alternativa di un dialetto madrelingua corroborato da un tono autoritario e da una gestualità da campione di briscola.
Rapida classificazione dei clienti
Lo spaesato
Si presenta al banco dopo una lunga attesa o un faticoso viaggio durante il quale ha perso qualsiasi cognizione spazio-temporale: è infatti il tipo di utente che chiede quale sia il parcheggio più vicino a Piazza San Marco.
L'indiano
Una delle razze più temute dal personale di front-office, poiché in India la casta dei bigliettai si trova nel gradino intermedio tra gli intoccabili e lo sporco negli interstizi dei piedi e non può essere toccata nemmeno col pensiero, evita qualunque contatto mentale con l'operatore farfugliando tutte le sue richieste in una curiosa fusion di gujarati, tamil e salentino, inframezzata di tanto in tanto da congiunzioni inglesi. Alla risposta del bigliettaio, formulata nella lingua d'albione al ritmo di cinque parole al minuto, risponderà invariabilmente:
Il russo
Arriva allo sportello immancabilmente affiancato da una donna che ha apparentemente ospitato più cazzi dei server di Youporn e dall'incrollabile convinzione di trovarsi sulla Piazza Rossa.
Darko Pančev
Darko Pančev è
Non disponeva di raffinati fondamentali tecnici, partecipava raramente alla manovra e non era fortissimo fisicamente, ma ciò non rappresentava un grosso problema se avesse, come i tifosi nerazzurri si auguravano, trovato rapidamente la sua collocazione in campo: a tracciare le righe.
È stato eletto miglior calciatore macedone degli ultimi 50 anni, superando per una manciata di voti Goran Pandev e un innaffiatoio.
Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene
Il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene è uno dei principali costituenti dello spritz e del sangue di un veneto. Rinomato principalmente nella versione spumante, si consuma anche nelle versioni frizzante e tranquilla e, in caso di sete particolarmente impellente, anche previo filtraggio renale.
Si fregia della denominazione DOCG, conferita dal Ministero delle Politiche Agricole, e del giudizio xe bon dell'Università "da Bepi el càncaro" di Zenson di Piave.
Smejassa
La smejassa, o smegiassa, è uno dei più antichi dessert del periodo natalizio della tradizione veneta. Presenta alcune affinità con la pinza, sia per quanto riguarda gli ingredienti sia perché è l'unico cibo che la supera in termini di tempo medio di digestione: basti pensare che, dopo l'esondazione del Bacchiglione del 2010, sul sito del distrutto cimitero di Polverara (PD) la quantità di residui d'ossa rinvenuta era inferiore a quella di smejassa.
Ingredienti
Gli ingredienti della smejassa richiamano inevitabilmente gli elementi più genuini della vocazione contadina della pianura veneta: letame e pellagra. Una tipica dose per 4 boari richiede infatti:
- due confezioni di farina da polenta;
- una di farina di grano;
- due vasi di miele;
- uva passa in quantità sufficiente per un paio di vendemmie d'Amarone;
- tre fichi secchi. Gli alberi, s'intende;
- buccia d'arancia, tutta quella che trovate sul corpo di vostra moglie;
- la polpa di una zucca;
- due teglie di strutto;
- grappa, cinque autobotti;
- frutta secca a piacere;
- un cotechino.
Preparazione
Mettere a bollire il cotechino per un paio d'ore, prima di buttarlo via e tenere l'acqua di cottura, utilizzandola per impastare le due farine e conferire al dolce il suo caratteristico aroma di trogolo. Il composto risulterà piuttosto denso, perciò è consigliabile aiutarsi in questa fase con una betoniera.
Non appena l'acqua viene assorbita procedere ad amalgamare gli altri ingredienti, continuando a mescolare e irrorando abbondantemente l'impasto con la grappa, onde evitare che solidifichi anzitempo. Nel caso ciò avvenga, aggregare gli ingredienti non ancora incorporati avvalendosi di un fucile d'assalto.
Umberto Tozzi
Maxibon
Il Maxibon è il principale motivo per cui l'estate ha ragione di esistere, e questo nonostante per colpa sua ancora oggi ci troviamo a sorbirci Accorsi e la Capotondi.
Si tratta di uno dei prodotti di maggiore spicco della Motta al pari di altri storici prodotti dell'industria gelatiera lombarda, tra i quali si ricordano:
- lo storico Mottarello, nel quale un bastoncino in legno regge la crema al compensato e la copertura allo smalto, che valse all'azienda la notorietà a livello nazionale e i primi sigilli dei NAS.
- la Coppa del Nonno, che da sempre fa mostra di sé nei bar di tutta Italia e nella bacheca dell'Inter.
- le vaschette della Cremeria, che Gigi non è mai riuscito ad assaggiare nonostante abbia acceso un mutuo per pagarle.
- il purtroppo misconosciuto Ciabattone, che non incontrò i gusti del pubblico nonostante l'innovativa forma a infradito e la crema bigusto al callo e al peperone.
Composizione
Il suo nucleo è costituito da una mattonata di gelato alla stracciatella che, a differenza della maggior parte dei concorrenti in commercio, rimane facile da mordere persino se conservato in una vasca di azoto liquido grazie all'aggiunta di generose dosi di antigelo e ammorbidente.
La crema è quindi inserita nella parte inferiore tra due biscotti, a loro volta contraddistinti da un'inconfondibile tenerezza dovuta al fatto che sono impastati con i panettoni del decennio precedente. Sopra, invece, il gelato è ricoperto da uno strato di cioccolato al latte e nocciole, che dona all'insieme una piacevole croccantezza e un contenuto in grassi saturi pari a quello di un bidone d'olio da trattore.
Avvertenze
- A causa della presenza di frutta a guscio, cereali, latte, uova e kerosene il consumo è sconsigliato a celiaci, vegani, intolleranti al lattosio, intolleranti agli extracomunitari e beneventani.
- Conservare in luogo secco e umido, a una temperatura compresa tra la media di gennaio del gulag di Verchojansk e lo zero assoluto.
- Tenere lontano dalla conoscenza del dietologo.
Claudio Garella
Claudio Garella è stato il più grande portiere senza mani della storia del calcio. Ed è tuttora ritenuto un grandissimo, perlomeno dal suo dietologo.