Fucile d'assalto

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Abramo Lincoln mostra orgoglioso il suo nuovo fucile d'assalto modello "Yankee Doodle", mentre con una mano tiene ben saldo il secondo emendamento.
« Ehi! Questo coso è difettoso! Qui c'è un buco! »
(Intelligentone alle prese con un fucile d'assalto)
« Non conosco il suo nome, ma solo il suono che fa quando uccide. »
(Militare che si atteggia a duro per non mostrare la sua ignoranza in materia bellica)

Il fucile d'assalto è un tipo di arma bianca modificata a fionda e progettata per potenziare le prestazioni degli eserciti che combattono ancora con sassi e frombole.

Caratteristiche

I modelli più sofisticati hanno addirittura una calcolatrice scientifica incorporata.

Ci sono alcune caratteristiche comuni nei fucili d'assalto:

  • Fuoco selettivo: se programmato, il fucile spara automaticamente solo sulle razze volute.
  • Distributore di bubble gum incorporato.
  • Defibrillatore incorporato.
  • Grilletto incorporato.
  • Capacità di tiro di 300 metri (in verticale).
  • Caricatore dotato di una lunghissima prolunga e anche di un adattatore di corrente, in caso si incontrasse una di quelle maledette prese tedesche dove non entra mai la spina manco a morire.
  • In caso di presenza in film d'azione, un buco nero collegato ad una fabbrica di munizioni situato nel caricatore.

Dunque il fucile d'assalto presenta numerose migliorie rispetto alle vecchie carabine, che ne fa un'arma utile sia per la caccia al tartufo che per il fuoco di sbarramento, ovvero quel fuoco utilizzato per innalzare le dighe.

Genesi

La rogna più fastidiosa del fucile d'assalto è il dover tenere obbligatoriamente l'otturatore incastrato tra gli incisivi inferiori.

I primi fucili d'assalto nacquero durante la prima guerra mondiale 2, con l'obiettivo di creare un'arma che consentisse ai soldati di staccarsi il fango dagli stivali grazie alla canna lunga e che, al contempo, rovesciasse le sorti del conflitto. Il primo fucile fu forgiato nel vulcano di Mordor (all'epoca nella provincia berlinese) e benedetto dal führer in persona con una barzelletta sugli italiani, per poi essere dispiegato al fronte per vedere se effettivamente era in grado di sparare. La versatilità dell'arma fu tale che il suo uso e consumo venne regolamentato dalla Convenzione di Ginevra, poi dal Trattato di Campoformio e infine dalla pagina 777 di Mediavideo: attualmente solo i paesi più civilizzati, i presunti tali o solamente quelli i cui leader politici non hanno sterminato i propri avversari alle elezioni possono fregiarsi di equipaggiare le proprie truppe con tali strumenti. Ogni pacifico paese che spende metà del suo Pil in armamenti ha le sue versioni, tutte create al solo scopo di mantenere, garantire e annichilire la pace (non sia mai che si venga tacciati di essere dei guerrafondai).

Con il tempo i fucili d'assalto hanno cominciato a prendere sempre più piede tra i soldati, sopratutto grazie alla rivoluzionaria idea dell'ingegnere Soshito Nakagata, che applicò il cosiddetto modello Barbie. Sostanzialmente consisteva, proprio come gli accessori per le bambole, di progettare i fucili con parti che si potessero cambiare o attaccare per adattarsi a qualsiasi situazione: torcia per illuminare e manuale di bon ton per sapere sempre qual è la forchetta per il pesce.
Grazie a questo rivoluzionario metodo, è ora possibile accessoriare l'arma come meglio si crede.

Ma i problemi di natura tecnica erano tutt'altro che finiti e anzi sorsero nuovi, implacabili dubbi: che tipo di cartucce utilizzare come standard? E a quale gusto? Il problema dei calibri da adottare nacque nell'America degli anni 30, quando in piena depressione economica un affarista di Wall Street provò a spararsi, ma la pistola si inceppò. Si scoprì che il povero affarista aveva sbagliato munizioni, usando anziché la cartuccia standard 9mm una per cannone rigato da 105mm. Il problema non fece altro che peggiorare in futuro: non era raro vedere giovani americani perire al fronte per aver caricato i propri fucili da suicidio con missili balistici (la differenza è esigua anche per occhi esperti).
Alla fine circa tutti paesi adottarono calibri standard un po' per tutte le armi, tranne la Cina (che non voleva apparire troppo mainstream) e la Russia, perché nella Russia Sovietica sono i calibri che scelgono te.

Tipologie di fucile d'assalto

Un FN P90 estremamente compatto.
  • Augh!. Fucile modificato dato in dotazione all'esercito pellerossa. Spara dardi esplosivi e miniciccioli. Ottimo per eliminare sporchi yankee, calli e duroni.
  • Big Babol. Versione per bambini: nel caricatore è possibile introdurre acqua saponata per sparare tante bolle colorate, che allo scoppio risultano più mortali di uno Shrapnel.
  • Compatto. Un vero cesso d'arma. Risulta efficace solo se lanciato sui denti del nemico.
  • FIG. ADUR2000. Un tipo di fucile dotato di alettoni e propulsori a idrogeno, in grado di volare, rintracciare i soldati e le spie nemiche ed eventualmente interrogarle. Si può usare anche come spugnetta per francobolli, se opportunamente umidificata.
  • ACR. Inventato per non meglio precisati motivi, anche i suoi punti di forza non sono stati ancora specificati. Nemmeno i progettisti sanno cosa diamine abbia di speciale rispetto a tutto il resto.
  • XM8. Un'arma talmente stravagante e inconsueta che alla sua vista il governo USA bloccò tutti i fondi al progetto e il rifornimento di merendine nei distributori della fabbrica.

Voci correlate