Carretto degli sfincioni

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Un comune ingrediente degli sfincioni.

Il carretto degli sfincioni è un micro-ecosistema artificiale molto diffuso, specie nelle città occidentali della Sicilia.

Esso consta per lo più di un involucro esterno in forma di Lapa, collegato a un’unità esterna in forma di espositore o fornetto che ha l’importante compito di mantenere dentro e intorno al carretto un’atmosfera che sappia di stracotto e unticcio, aroma che sembra diventare, a contatto con cervelli poco ossigenati (studenti appena usciti dalla scuola, appena svegliati, lavoratori in pausa pranzo) un potentissimo stimolo a consumare gli abitanti dello stesso, fatta una sola eccezione menzionata di seguito.

Abitanti

Sfincioni

Zio Ciccio non manca di condire personalmente gli sfincioni con una salsa di produzione propria[cosa avrà voluto dire?].

Gli abitanti più comuni del carretto degli sfincioni sono pezzi di pasta di forma squadrata chiamati sfincioni, per lo più costituiti da una pasta di cui solo la famosa Cupola dei Nutrizionisti conosce la composizione. Suddetta pasta ha la capacità, in assenza di atmosfera adatta, di trasformarsi tramite un processo di sedimentazione istantanea in una pietra dalla durezza paragonabile al marmo di Carrara.

Se esposta parecchio tempo all'atmosfera del fornetto, dà luogo ad un altrettanto rapido processo chimico che trasforma la pasta in un tremendo ricettacolo di malattie infettive.

Normalmente gli sfincioni sono arricchiti da un misto di salsa al pomodoro, cipolla, prosciutto e ogni altro condimento possibile, in particolare topi e mosche.

Zio Ciccio

Zio ciccio alla tenera età di 7 anni.

Zio Ciccio è il boss indiscusso della comunità del Carretto.

In genere risiede in un angusto spazio dello stesso chiamato abitacolo, circondato da decine di gadget quali autoradio sfasciate, calendari porno e pupazzi a ventosa, ed esce dalla sua sede solo per esercitare la sua tirannica potestà sugli sfincioni.

I tratti generali dello Zio Ciccio cambiano di città in città, ma hanno tutti in comune il gusto per le canottiere e i boxer, oltre a una migrazione pilifera ascellare allo stadio avanzato.

Gestisce il suo pittoresco commercio da quando venne folgorato (non in senso figurato: fu colpito da un fulmine) dall'idea di portare nelle piazze siciliane la sua sfiziosa merce, concependo così il carretto degli sfincioni e successivamente partorendolo, in 145 parti facilmente montabili con allegato il libretto d'istruzioni.

Zio Ciccio da allora non ha più mutato la sua routine:

  • Svegliarsi la mattina presto
  • Alzarsi ancora più presto
  • Fare colazione al bar sotto casa
Zio Ciccio guida il Carretto degli Sfincioni lungo un circuito di Wacky Races
  • Rendersi conto di essere nudo
  • Indossare la divisa da lavoro, costituita da boxer e canottiera
  • Cernita degli sfincioni ancora vendibili
  • Scarto degli invendibili
  • Ripescaggio dall'immondizia di quelli che Non è muffa, è rosmarino
  • Tentato avvio del motore
  • Terzo tentativo
  • Tranquilla valutazione della situazione
  • Disinserimento il freno a mano
  • Sesto tentativo
  • Rabbocco benzina da un camion della nettezza urbana
  • Settimo tentativo, alfin riuscito.