Venditore ambulante

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(Rimpallato da Vu cumprà)
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Vu gumbrà st'articulo?

Strano, manca il venditore con il suo fucile d'assalto

Il venditore ambulante, noto anche come vu cumprà per via dell'unica frase che è quasi in grado di pronunciare in quasi italiano, è il più efficiente distributore di merce cinese in Italia. Così premuroso che non serve neanche andare nel classico negozio cinese dove si trova di tutto, è appostato davanti ogni altro esercizio commerciale (non cinese, stranamente) scrutando i passanti in attesa di beccare il fortunato acquirente che non sapeva neanche di aver bisogno di un pacco di calzini e di un accendino mentre sta andando in Posta a fare una raccomandata.

Alle 8 di mattina, appena si sveglia, ad ogni vu cumpra' viene assegnato un campionario di cianfrusaglie da vendere sul ciglio delle strade fino alle 8 del giorno dopo. Gli è consentito mangiare, defecare, accoppiarsi con donne consenzienti o meno, e dormire durante la pausa sindacale, che avviene dalle 7:59 alle 8:00; ciò è causa di forte disagio per le donne di mondo che smontano a quell'ora.

Viene spesso definito "marocchino", "bengalino" e così via in riferimento alla sua evidente nazionalità extracomunitaria, differenziando la definizione in base al tipo di odore che emana.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Venditore ambulante

Storia

La prima testimonianza di un venditore ambulante, come scritto in autorevoli libri di storia che non troverete in nessun luogo, si ha nel 31 febbraio del 14 d.C., proprio quando Gesù voleva comprarsi il nuovo motorino tanto per farsi figo davanti a tutti. Tuttavia suo padre, ritenendolo figlio di una scappatella di sua moglie, non voleva dargli i soldi; l'illuminazione non tardò ad arrivare, forse perché era vicino ad una lampadina o perché un fulmine lo aveva colpito, fatto sta che iniziò a vendere per strada tutti i mobili fatti con dolore e sudore da suo padre. I risultati furono incredibili: denari a palate e il suo nuovo motorino rosso fiammante prodotto dalla Satan corp. Brevemente tutti, compreso Ponzio Pilato che vendeva un ottimo sapone (vedi capitolo 'venditori di sapone'), diventarono venditori ambulanti e ancora oggi continuano a vendere e a rompere i coglioni.

Origini

I venditori ambulanti provengono da tutto il mondo, da qui fino a lì, perciò hanno migliaia di fenotipi e tagli di capelli diversi anche se condividono alcuni tratti imprescindibili per questo meraviglioso lavoro.

Neri e mulatti

L'ironia di vagare attraverso il Sahara alla ricerca del benessere, solo per ritrovarsi a vagare su altra sabbia

Categoria in espansione, si trovano dappertutto, persino uno sopra all'altro. Si appostano spesso sulle strade, sui marciapiedi, sulle autostrade, davanti agli aeroporti e persino dentro la tua auto. Principalmente vendono collane, gioielli, vestiti, statuette d'oro e panini, tutti rigorosamente fatti di plastica ultra-nociva. Indossano spesso un cappellino, come scarpe si dipingono i piedi e hanno un sorriso da ebete stampato in faccia, che ben si accompagna allo sguardo triste da bambino della pubblicità per le adozioni a distanza.

Indiani

Sono l'evoluzione dei venditori ambulanti neri in quanto più più, più fetenti, più simpatici e più rompicazzo. Questa caratteristica è dovuta a due singolari modi di vendere: uno consiste nello stordire l'acquirente con una danza ballata al tempo delle loro bellissime[senza fonte] canzoni, accompagnato spesso da altri 200 ballerini che intasano la strada. L'altro tipo consiste nel camuffarsi in qualcosa (preferibilmente un sacco della spazzatura) e lanciarsi all'improvviso contro le auto, a volte spiaccicandosi irrimediabilmente contro il parabrezza.

Cinesi

Ve ne sono due tipi: quelli che creano carabattole in tempo reale, del tipo "il tuo nome in cinese (ovvero ideogrammi a caso) a 10 €"; oppure i normali venditori di merce Made in China che non potevano permettersi di pagare il pizzo alla Triade per avere un negozio vero. Ogni tentativo di trattare sul prezzo va incontro al "no" più scandalizzato che si possa pronunciare.

Bulgari e Serbi

Questa categoria, in crescita in Italia, si riconosce da varie caratteristiche fisiche. Hanno un sorriso maligno nascosto dai baffi, usato per lanciarti maledizioni terrificanti senza farsi scoprire, una grossa peluria sul petto superiore a quella di un vecchio macaco e un alito che causa ebbrezza a distanza. Molti hanno una forma fisica pari a quella di un tricheco obeso e tutti, ma proprio tutti, indossano una grossa collana d'oro zecchino al 100%.[citazione necessaria??]

Rumeno

Ciò che distingue il venditore rumeno dagli altri è il modo di vestire in modo da attirare gli ingenui acquirenti: porta un giaccone a vento anni '70 iperfluorescente in modo da farsi riconoscere anche di notte. Spesso vende cose di prima qualità come fazzoletti, megafoni, riproduzioni della Gioconda sui cracker e le famose bottiglie spaca botilia ammaza familia.

Algerino

Come per il Rumeno, egli si differisce per l'abbigliamento, con un cappellino ebreo sporco di sangue, un soprabito di invidiabile color verde Fiat 127, un Kalashnikov carico dentro la mutanda e il nuovo profumo a cipolle fritte che è pronto a vendere.

Nnapulitan

Tipico venditore ambulante Nnapulitan in vacanza.

Categoria ormai sul punto di scomparire, vende soprattutto beni di prima necessità come sigarette di contrabbando e articoli di marca a prezzi decisamente sospetti. Vestono tutti una camicia fradicia di sudore, habitat protetto dal WWF per le rare formazioni di muschio, una grossa croce pacchiana di 95 kg e scarpe che andavano di moda quando erano giovani. Hanno un accento invidiabile usato soprattutto per dire: ind'a fess e'soreta, ma solo se non compri niente.

Tipi di venditori

Venditore di giocattoli

Il giocattolo preferito dai bambini: il flauto esplosivo

Ha l'aria di chi ha passato innumerevoli anni in galera dopo una vita di omicidi e stragi, spesso è nerissimo, e perciò di notte deve indossare i panni dei rumeni, cosa che per gli alti prezzi imposti, 20 centesimi a straccio, causa pericolose faide combattute con armi giocattolo. Questa categoria si apposta in tutte le strade e viene spesso confuso col venditore ambulante di donne, ma non è così.

Vende dei giocattoli per bambini come preservativi al posto dei palloncini e bambole gonfiabili per bambine o per chiunque voglia usufruirne. Spesso i suoi giocattoli causano allegria e convulsioni in quanto prodotti con materiali di dubbia provenienza. Tra gli altri giocattoli ricordiamo le pulci, in regalo con qualsiasi vestito di Carnevale.

Venditore di sapone

Sin dall'antichità l'unico sapone che lava di ogni cosa, compresi i peccati

Categoria in estinzione. Le loro saponette, composte al 99% di sterco di topo e all'1% di sapone, composto da altra cacca di topo, sono state bandite in molti stati tra cui Marocco, Jamaica, Colombia e Bolivia, a causa dei loro effetti fantasia. È considerata la secondo causa di morte nei bagni e stupri nei bagni delle prigioni poiché tra le mani sguisciano peggio di un capitone.

Venditore di Arbre Magique

Come dice il nome, vendono Arbre Magique ai rari profumi ciabatta, mocassino e culo. Questi sfortunati ma irriducibili venditori sono in via d'estinzione da quando la gente ha capito che gli arbr magìc servono solo a impedire la visuale mentre si tenta di investire vecchiette.

Venditore di icone religiose

Uomini normali dall'aspetto normale, appaiono all'improvviso, spesso annunciati da un tuono, talvolta anche in spiaggia a 40 gradi, per vendere immagini sacre made in Taiwan. Veloci e inesorabili, appaiono sempre nel momento meno opportuno e rompono il cazzo cercando di convertire l'acquirente con lodi al Signore e non troppo velate maledizioni. Non si calmano neanche dopo l'acquisto. È consigliabile fuggire appena li si vede.

Venditore di tè

Appena venuto dal Sudamerica, si riconosce per il sombrero largo due metri e il suo amabile accento messicano[senza fonte] sfoggiato con una smagliante e a volte incompleta dentatura di un bel color marroncino. Dopo qualche giorno a vagare nelle strade, scopre che in Italia già c'è l'Estathè e quindi si trasforma nel venditore ambulante di icone religiose.

Venditore di cioccolato

Spesso è un anziano appena uscito dal manicomio o una comitiva di ragazzi che devono fare la cresima, appena usciti dal manicomio, e vendono cioccolato di dubbia provenienza ai vari sapori cannella, canna di bambù, canna, muschio ascellare, lumaca e il più ricercato alla pillola blu.

Venditore di carne

Venditore ormai estinto dopo la caccia indiscriminata, vendeva carni di ottava scelta, contenente, con un po' di fortuna, pure resti di fantino.

Venditore di zozzerie alimentari

« Allora mi prometti che se mangio 'sta roba non muoio! »

Hanno un sorriso stampato in faccia pressoché identico, dalla nascita alla morte, smerciando prelibatezze esotiche dall'aspetto preoccupante. I loro composti spaziano da patatine con in omaggio un grosso ratto famelico, ancora vivo, a bistecche non troppo cotte. Inoltre spesso vendono un particolare liquore, i cui ingredienti sono liquore, sputo, malvagità pura ed ectoplasmi: estremamente pericoloso, è temuto persino dagli altri venditori che, prima di berlo, fanno un viaggio a Medjugorje.

Venditore di CD

Sono la categoria più presente a Napoli. Vendono CD falsi ma veri, con la copertina palesemente fotocopiata e il marchio SIAE fatto a matita. Da quando i ragazzini hanno scoperto che si può piratare le canzoni gratis, vendono DVD porno, in attesa che gli acquirenti scoprano che il porno è ancora più gratis delle canzoni.

Venditore di scarpe

Uhm... eppure mi sembra di aver già visto quel gelataio

Mostra sempre una forma atletica invidiabile e promette che comprando le sue scarpe si diventa come Usain Bolt, cioè giamaicano. Le scarpe durano giusto il tempo necessario all'atletico venditore per eclissarsi.

Tipico dialogo tra venditore ambulante e acquirente facoltoso

Venditore ambulante : Amigo, vu gumbrà 'sta carne?
Acquirente : A quanto?
V.A : Tu amigo. 3 euri.
Acquirente : Troppi, troppissimi! Ho soltanto 1 euro.
V.A : Dai, dai! È bona!
Acquirente : T'ho detto no!
V.A: : 2 euri!
Acquirente : E mmobbasta!
V.A : Vabbene, la prima volta è gratis! Ma ricorda la prossima volta tu paghi.
Acquirente : No! Non preoccuparti, giuro sul mio panino che se vengo un'altra volta io pago. Forse
V.A: : Ciao, amigo mio!
Acquirente : D'accordo... ehi, dov'è il mio portafogli!?

Curiosità

  • Si dice che se si recita l'Ave Maria al contrario davanti ad uno specchio a mezzanotte compare un venditore ambulante.
  • In questo tempo di crisi il governo inizia a pensare: chissà che sapore hanno?
  • Non hanno figli eppure dicono sempre di averne: perché?
  • Compra anche tu questa voce! Dai, costa poco e tutti i proventi saranno destinati ad un ospedale per pinguini a Tokyo.

Voci correlate