Truzzo

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Nota disambigua per i soliti ignoranti qualunquisti popolisti: attenzione a non confondere i truzzi con fighetti o tasci! Sono tre specie animali distinte, seppur con uguali origini.

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Truzzi


« - Cioè vecchio, non ti puoi immaginare, cioè, dove son stato st'estate, cioè, un posto che faceva troppo di peso, cioè vez, una figata assurda, pieno di sberge da svezzare, cioè, faceva troppo di bamba, poi la sera del sound, cioè della vera busseria, come quella dello Scialé, mica i posti da zarri e puppa, cioè, era un posto 1 po' fuori city ma d'avvero da sballo »
(Truzzo)
« Fatti non foste per viver come bruti... »
(Dante Alighieri)
« Eppur si muove! »
(Galileo Galilei)
« Costume Ral Loren-ultimo modello! Certo, è tinta unica, senza neanche una decorazione... Ma guarda che bel rosa shocking! E poi costa solo 120€! »
(Truzzo)
« Beeeeeeeella!!! Non vedo l'ora che esca il remix!!! »
(Truzzo)
« Tu non sei i tuoi vestiti firmati, sei la canticchiante e danzante merda del mondo. »
(Tyler Durden)
« E c'è qualcuno che fa di tutto per renderci la vita impossibile. E c'è qualcuno che fa di tutto per render' questo mondo invivibile.  »
(Jovanotti)
« Escono dalle pareti!! Escono dalle fottute pareti!.  »
(Ellen Ripley)
« Si muovono in branchi...  »
(Alan Grant)
« e si estingueranno un giorno »
(Trivium)
« Se un pidocchio si attacca ai capelli di un truzzo quali dei due è il parassita? »
(Einstein)


File:Casi umani2.jpg
Esemplari di truzzo allo stato brado. Notate la raffinatezza, il buon gusto e soprattutto la ricerca di un proprio stile personale che non li fa sembrare assolutamente dei coglioni in divisa.


Il truzzo (pl. -i, Homo inutilis, subsp. tamarrensis) è una specie animale appartenente alla famiglia degli Homo quasi sapiens, di cui rappresenta un ramo filogenetico sviluppatosi per degenerazione spontanea. Esistono numerosissime varietà di truzzo che si distinguono in base all'area geografica in cui questi attecchiscono.

Il nome truzzo deriva dal latino truzzi, -orum. Il termine è un pluralia tantum: infatti, non esiste il truzzo singolo. Eminenti studiosi sostengono che l'appellativo venisse impiegato come pesante insulto rivolto ai liberti che cominciavano a vestirsi con toghe e tuniche da gran signori, sperperando tutti i propri sesterzi in capi d'abbigliamento.

In epoca moderna, per truzzo si intende genericamente la fauna che popola habitat quali discoteche, discopub e luoghi limitrofi. Sono caratterizzati da un aspetto simile e noiosamente ripetitivo, dalle stesse routine all'interno del branco, omologazione di pensiero a livello formicaio, da una serie di simboli tribali identici e ricorrenti. Pur trattandosi di animali fondamentalmente statici, ricorrono talvolta a spostamenti per recarsi da una disco ad un'altra, preferendo come mezzo per tale transumanza qualsiasi cosa non abbia i finestrini e invece possegga un impianto stereo a cui hanno dimenticato tutto eccetto i bassi. Nei casi più evoluti di truzzaggine tale mezzo è anche provvisto (nell'ordine) di: marmittone-fracassone, adesivi sulle fiancate/cofano e luci al neon. Si riconoscono perché emanano un alone di musica merdosa. Curiosità: la femmina è spesso molto più volgare dell'uomo. Ci vuole impegno, ma risultati apprezzabili si ottengono grazie alle più moderne tecnologie a supporto per esempio della pianta del piede, o dell'architettura facciale della femmina, di solito sostenuta da una struttura ausiliare tipo esoscheletro, composta di polveri pastose piallate sull'epidermide senza alcun senso estetico definibile come umano. Nomenclatura lincea: Truzzus tamarris.

Caratteristiche generali

File:Truzzimarci.JPG
Esemplari di truzzi osservati nel loro habitat. Il secondo da sinistra è l'elemento di rango più basso, in quanto privo di una maglietta uguale a quella del resto del branco, e pertanto soggetto allo scherno e al nonnismo degli altri esemplari.

Il truzzo medio o Tunno viaggia sempre ed esclusivamente in branco, a causa d'una carenza intellettiva del concetto di ego, che gli impedisce totalmente di vivere, pensare o agire autonomamente; un po' come i borg di Star Trek. Il truzzo non percepisce alcuna differenza tra se stesso ed un membro del proprio branco: ai suoi occhi si tratta della stessa entità. Il suo vestiario è in genere caratterizzato da buon gusto e un delizioso connubio di stili orrendamente discordanti che possono causare cecità e convulsioni. Questa assenza d'individualità viene rilevata anche tramite elementi visivi ed empirici, quali l'abbigliamento pressoché identico e l'impossibilità di visitare singolarmente uno dei luoghi sacri alla sottospecie, la discoteca. Il truzzo NON si riconosce allo specchio. Il solo elemento in grado di distinguere un truzzo da un altro è il CFM (Coefficiente Furto Marmitte), peraltro utilizzato dalle femmine della specie per valutare il più meritevole.

File:Inu..jpg
A volte anche gli anime sono un po' truzzi, ed Inuyasha ne è un esempio.

Intellettivamente dotato quanto un termosifone di ghisa, ma purtroppo non altrettanto utile alla società, il truzzo utilizza quei due o tre neuroni, che per caso si ritrova, solo per le cose più superflue che si possano immaginare. Spesso ha gravi difficoltà nel compiere azioni che richiedano un quoziente intellettivo a due cifre. È infatti provato che se sommiamo il Q.I. di ogni truzzo presente in una serata in discoteca e poi lo moltiplichiamo per il numero di truzzi che entrano in una discoteca per dieci anni, otteniamo un numero negativo. Non è stato quindi difficile per Loro risucchiarli nelle spire mortali del Grande Complotto Internazionale.

L'accoppiamento

Il truzzo maschio esegue il rito dell'accoppiamento in discoteca, o perlomeno spera di farlo; esso passa una notte intera a tentare di rimorchiare la prima figa che incontra, ovviamente della stessa sottospecie. A volte tenta l'approccio inviando suoi simili ad abbordare truzze per lui: nel 97% di questi casi, i truzzi che dovrebbero fare semplicemente "da tramite" dimenticano l'obiettivo iniziale durante i 10 metri di tragitto, e finiscono per provarci con la truzza in questione. Quando l'approccio con la truzza fallisce, il truzzo beve per la depressione e finisce per restare senza patente o nei casi più gravi causare incidenti, oppure si cimenta in uno dei suoi hobby più deleteri: scatenare risse, fuori o dentro la discoteca, spesso contro i propri simili, ma anche contro altre tipologie a lui avverse che passavano lì intorno.

Tratti distintivi

Particolare/i del membro più caratteristico del branco. Cliccate sulla foto per meglio godervi gli eleganti pantaloni al contrario, i raffinati calzini spaiati alla Pippi Calzelunghe, gli occhiali da piscina e la cipria sulle guance.
Truzzo da foto-ricordo.Notare gli occhiali più grandi della faccia, i glitter, la scritta vip dopo il nome, uno dei loro simboli, il "musso" in gergo che sarebbe il modo di mettere la bocca, per loro, molto fotogenico, e infine il logo nell'angolo in basso del sito con cui è stato applicata la glitteratura data la loro ignoranza xhe gli impedisce di faro da sé.

Il truzzo ha sempre un colorito caffelatte fosforescente, causato dalle continue visite ai solarium, che, anche quando si trova in Antartide durante i sei mesi notturni, lo rendono radioattivo e perennemente abbronzato, come se si fosse fatto il bagno nel fondotinta. Anche se a dire la verità forse se lo fanno proprio il bagno nel fondotinta, e per mascherare l'olezzo ( buonissimo peraltro ) del fondotinta si fanno un altro bagno, stavolta in Chanel n.5, il che li rende odorabili anche da 1 km di distanza.

L'abbigliamento tipico dell'esponente della specie è, come per i pinguini, pressoché identico per tutti gli individui, anche se soggetto di volta in volta a cambiamenti imposti da una potentissima istituzione chiamata moda, dominata da individui temibili, nonché decisamente ricchioni: gli stilisti.

Oltre a ciò è possibile notare in ciascun individuo della specie almeno cinque dei seguenti tratti distintivi, che variano a seconda della zona d'appartenenza, del clima e della stagione:

  • Occhiali da sole, di solito grandi 7 volte la loro faccia, indossati anche durante nubifragi o in piena notte. Questi occhiali possono essere utilizzati come parafulmine, come barca e come paracadute. Marche Predilette: Dior (la migliore secondo loro), Ray Ban (reibann) (mai quelli classici, ma quelli a goccia colorati coi colori più improbabili), D&G, Valentino e Chanel. Naturalmente sono la maggior parte della volte comperati nei mercatini e quindi tarocchi...
  • Cappello da baseball a tre metri dalla testa o cappellino alla Vasco Rossi con le spille come "Porn star" o "Orgasm donor".
  • Cappuccio in lana indossato sul capo a mo' di preservativo (data la testa di cazzo) e solitamente con al di sotto un cappello fornito di visiera.
  • Giubbottone con piumino di donnola o di scoiattolo delle Ande o tremende giacche a vento di colori assurdi tipo arancio evidenziatore, verde pisello o giallo taxi, coperte di toppe con ideogrammi disposti in ordine casuale.
  • Mutande con su scritto SEX o FASHION di color arancio/verde/viola e, ovviamente, rosa. Di solito anche fluorescenti, per non disperdere il branco nei vagabondaggi notturni. Poiché i soggetti hanno la finissima e stilosissima abitudine di esibire la mutanda di cui sopra a metri quadrati sopra il pantalone alla 'tempesta di diarrea' (più prominenti fettone di chiappa, che fanno più glamour), infatti, tali vestimenti svolgono la stessa funzione della luce rossa posteriore delle monoposto di formula 1 durante gare caratterizzate da forte pioggia.
  • Pericolosi ibridi tra canottiere e magliette, spesso indossate nel seguente modo: maglia sotto e canotta sopra, naturalmente rosa o magliette nere con scritto "Clinika" o "Staff".
  • Sciarpe rosa.
  • Maglie d'un qualunque club calcistico.
  • Cose con i numeri, sono fissati con i numeri, forse perché non si ricordano i propri nomi e li usano per distinguersi o forse per il loro Q.I. anche se 33 per un truzzo mi sembra eccessivo.
  • Altre cose con i numeri, specie se abbinate a luoghi improbabili accostati a stemmi improbabili. Esempi: 85 University of Santiago con accanto il drago simbolo del Galles e la bandiera della marina militare giapponese.
  • Uso sproporzionato di gel per capelli o, in mancanza, cementificante.
  • Cinture con fibbia retroluminescente in oro massiccio da 400 carati per tre chili di peso , in particolare D&G, Armani, DSquadred, Angel Devil ecc.... che comunque servono solo a tenergli i pantaloni sotto le ginocchia di solito con fibbia. Molto in voga oggigiorno anche le fibbie delle SuperChicche a grandezza naturale, se queste fossero alte 1mt e 80cm.
  • Girano quasi sempre con un Ipod da 480 Terabyte nelle orecchie (spento), e amano farlo vedere tenendolo fuori dalle tasche a metà. nel caso non sia spento, trasmette musica house.
  • Scarpe marchiate da 680€ di color oro, per eccellenza le Tiger dorate o le Nike Silver con la linguetta fuori. In alcuni casi si tratta di oro vero. In alternativa scarpe da ginnastica con inutili molle di varie forme e colori, indossate parzialmente o completamente slacciate come fossero pantofole.
  • Maglie e felpe sempre all'ultima moda, ad esempio con simpatiche stelline ripetute allo spasmo o a strisce da carcerato o scritte fuori dal normale come "Il cavallo delle troie". felpe Angel Devil e jeans uguali, perchè: "ue zio, tutto in me è fresco, è all'ultima moda e fa pann dann" (anche se ovviamente non sanno che cosa significa nessuna delle 3 cose)
  • Maglie con ali che, per dirla con parole truzze: "k fa molto engel, cioè zio, nn so se ai kapito, cioè minkia, fescion!!" o del tipo: diahanee, questa ferpa l'è ittoppe, diahanee!"; o con scritte tipo: "devil" e "qualunquecazzodicosacheassomiglivagamenteadinglese" o, ancora, e ciò è sconcertante, il logo del celeberrimo "Clockwork Orange", che loro non conoscono e non sanno neanche pronunciare, dicendo poi "...ke fa stail, cioè, zeeero...".
  • Il descrivere il proprio vestiario come "fresco" o portatore di "freschezza" sempre intonando la voce come se stesse parlando di una vittoria colossale.
  • Camminata sincronizzata con i loro simili, può variare dal trascinamento dei piedi, necessario per non perdere le scarpe mai allacciate, alla camminata quasi saltellante, probabilmente dovuta al seguito di molteplici calci nel culo presi dai propri genitori o più semplicemente nelle tradizionali risse da loro provocate in cui ovviamente escono perdenti.
  • La sgradevole presenza di elastici o graffette atte a sostenere enormi risvolti nei pantaloni con conseguente visibilità dei calzini, anche se non spaiati.
  • Quando possono indossano infradito truzze con la bandiera del Brasile con sopra i jeans.
  • Ultimamente fa molto fescion girare con una borsa a tracolla che solo loro sanno cosa contiene, molto probabilmente serve a portarsi dietro il gel, i chili di fondotinta e 1 paio d occhiali di riserva, nel caso si rompano durante una rissa.
  • Guidare un cinquantino come se si stesse pilotando un sidecar degli anni '50 (gomiti più in alto possibile e gambe aperte tipo spaccata) e rigorosamente con scodella scolorita slacciata, oppure un M. Roberts portato 50 centimetri dietro alla fronte per non sciupare il capello fatato fatto con tanto amore.
  • Gli esemplari più anziani ed esperti, i loro guru (la marca, non il leader spirituale), portano particolari fibbie che pesano una ventina di chili, all'interno delle quali scorre del testo tracciato da luci rosse come "XXX", "SEX" o altri riferimenti, specie in inglese perché è fescion, al sesso, che potranno avere solo con propri simili (se gli va bene).
  • Ultimamete amano indossare collane di perle (solitamente rosa) che ritengono la cosa più bella per loro.

Ah, e a scuola scatenano varie risse con dark, metallari, comunisti, fascisti (veri) eccetera. Ricordiamo tuttavia che in italia il truzzo sia ormai diventato la specie dominante sopratutto a scuola dove, grazie alla peculiare strategia di sopravvivenza del topo (quantità e non qualità), ha finito per proliferare e arrivare in un certo qual modo a dominare sulle altre specie.

La femmina di truzzo

Altresì riconoscibili sono le truzze femmine, chiamate anche Donna oggetto, Bratz, Vacche da Monta o più comunemente Barbie, a seconda dell'età. In ogni caso si fa notare che i termini che meglio descrivono le loro caratteristiche psicofisiche ed attitudinali sono "vacche da monta" o "troioni da combattimento".

A differenza del maschio che solitamente ama il multicolore sfrenato, la truzza femmina ha una particolare tendenza ad una sindrome chiamata: abbinamento ossessivo-compulsivo. Tende infatti ad abbinare tra loro ogni parte del proprio ridottissimo vestiario. Noterete infatti che il bordino, solitamente rosa, della maglietta-top-reggiseno che indossano, si intona con il colore dell’ombretto che si sono spalmate sopra le palpebre, tramite ausilio di spatole, cazzuole o, per le più fini, un pennello in pelo di cinghiale, o che il fiocchetto delle loro ballerine si intona perfettamente col colore dei loro occhi. Lo scopo di tale pittura rituale è tutt'ora ignoto dato l'uso ostinato di occhiali da sole integrali, più simili a dei caschi da astronauta per intenderci che a degli occhiali veri e propri.

Le truzze hanno la mania di vestirsi applicando la teoria del: "più mi scopro, più mi scopano". E così ci si trova davanti ad uno spettacolo consistente in:

  • Culoni di fuori con tanga nero e fuxia che si mostrano in tutta la loro mostruosità
  • Top sottili divorati dal grasso che si avvinghia attorno al top, rendendo più disgustosa la Truzza. Pance strabordanti ciccia che urlano ai pantaloni ed alle cinture: “Abbiate pietà di me!” e “Non ti sei accorta che hai un pacchetto di fonzie incastrato tra i rodelli di grasso da più di due mesi?”.
  • Scollature vertiginose alla “ammazza quanto so’ bbona”, e insaccati al vento a cui hanno naturalmente dato dei nomi, nel caso le perdessero.
  • Costantemente vestite di marca. La loro marca preferita è D&G, seguita ovviamente da Gucci, Louis Vuitton, Baci e Abbracci, Sweet Years, Giorgio Armani e Yves Saint Laurent. Sono rimaste molto deluse quando hanno scoperto che Omero non è un grande stilista gay, ma un misterioso aedo vissuto prima di Cristo.
  • Sono cosparse di stelle, stelline, e stelluzze, sui capelli, sui vestiti e anche tatuate sul corpo: il colore di suddetti accessori ha tonalità, ovviamente brillanti, quali oro, argento e fucsia.
  • Si fotografano con il ciuccio in bocca, simbolo della mancanza di maturità oppure della voglia di succhiare qualcosa. Più raro ma ugualmente traumatica è il trovarle con lecca-lecca in bocca, che esse succhiano come fosse un membro dei genitali maschili, con lo scopo di essere sexy e fashion.
  • Si sciolgono con le cazzate di Federico Moccia: le truzze sono romantiche, smielate (alto rischio di coma diabetico) sognano il loro bulletto che non farà altro che sbavare appresso alle loro tette che amano mettere in bella vista
  • Adorano Riccardo Scamarcio
  • Amano fare le zoccolette sfottendo le persone NORMALI. E, suoi loro blog, dicono di odiare le suddette (le zoccolette, non le persone normali).
  • Nei loro blog, è inutile dirlo,(scritte con qualsiasi tipo di oscenità grammaticale e sostituendo rigorosamente ogni "c" con la lettera "k") si trovano soprattutto scritte del genere "Bimba housettina stilosa fottutamente fashion" e "orgogliosa di essere una stronza" ma anche "unica nel mio genere sono l'eccezzione al nessuno è perfetto".Il vomito verde e le convulsioni possono seguire la lettura. Inoltre in ogni maledettissima lista di "come sono", mettono "originale". Il che, soprattutto se si confronta il loro blog con quello di altre, fa venire dubbi di schizofrenia.
  • Si divertono, da brave puttane quali sono, a rompere i coglioni a tutte le persone che hanno un Q.I. superiore a -1.000.000... soffrendo di irrimediabili complessi d'inferiorità.
  • A quarant'anni saranno tutte delle ex prostitute da 50 centesimi, alcolizzate e si suicideranno.

E come non notare i loro vari soprannomi e nickname usati in internet, per sembrare più attraenti e irresistibili: BiMbA HoUzEtTaRa, BiMbA LeSa, TeCNHOLeSa, BiMbA StilOsA,BiMbA FoTtUtAmEnTe StilOsA. E,ovviamente,le foto che modificano, inserendo scritte quali LA MAMMA MI HA FATTO MONELLA o SONO STRONZA E ME NE VANTO.

Da segnalare anche il fatto che non esistono truzze di corporatura media, esse sono tutte o anoressiche o tendenti all'elefantismo, da ciò consegue che per essere truzze bisogna soffrire di tiroide.

Come le gazze o altri animali poco evoluti, ad esempio molluschi, celenterati o i Pokémon; in certi casi, le truzze femmine sono attratte da tutto ciò che luccica e brilla come paiettes dai colori sgargianti ed accecanti utili anche come possibili scudi difensivi dai predatori naturali o per stordire le prede, solitamente gufi o cani randagi, dei quali poi si nutrono perché “L'ho letto su TopGirl, cioè, che Cameron Diaz, cioè, fa questa dieta!”.

Le Paillettes sono presenti anche negli orecchini, nelle cinture, nei cerchietti e, ovviamente, nell'articolo che più segna l'appartenenza alla categoria: la PINKO BAG. Oggetto inutile e di pessimo gusto ha la discutibile caratteristica di seminare pailettes e lustrini ovunque la truzza si rechi, sia essa la discoteca o il negozio di vestiario di fiducia. È anche solito tra le truzze usare il casco dello scooter come borsetta o, intelligentemente, portare il marsupio dell'Eastpak sottobraccio, così da far perdere al marsupio lo scopo per cui è stato creato, quello di essere comodo e di non far girare le palle mentre si cammina tenendolo sottobraccio.

Comportamenti e Psiche

   La stessa cosa ma di più: Evoluzione del truzzo.

Esistono svariati tipi di truzzi e la loro stirpe è in continua mutazione, se così si può definire. I truzzi hanno un processo inverso di crescita cerebrale: sappiamo che nell'organismo di una persona normale, il lavoro di "potatura" dei neuroni comincia verso la terza età. I truzzi, invece, intraprendono tale cambiamento a partire dalla nascita, arrivando a circa 9 anni ad avere le capacità intellettuali di un comodino. I truzzi sfruttano la propria notorietà per attirare truzzi di sesso opposto. Preferiscono il linguaggio fisico, e solitamente si esprimono semplicemente dimenandosi goffamente in discoteca o tirandosi testate a vicenda, ma sforzandosi riescono anche a parlare: il loro linguaggio verbale è molto rozzo e disarticolato, consistente per il 90% in versi simili a quelli di Chewbecca, intramezzati da continui "minchia" e "cioè", e per il restante 10% di bestemmie, neologismi incomprensibili e discorsi aventi come centro della trattazione le loro moto o le vacche che conoscono. Un esempio di questo linguaggio(diversi ricercatori sul campo si sono adoperati per avere questo esempio) è: "Crossami la sizza che la smuzzo"

Leggenda narra che due o tre di loro siano riusciti a mettere insieme delle frasi di senso compiuto. Purtroppo non avevano niente di interessante da dire e nessuno era presente all'evento.

Alcuni truzzi memorizzano il prezzo di ogni singolo abito che indossano, allo scopo di difendersi da eventuali nemici della loro specie o delle razze rivali.

Il cellulare

Un'altra caratteristica fondamentale del truzzo medio è l'importanza data al telefono cellulare. Grazie alla moderna tecnologia questi complessi sistemi di comunicazione hanno perso quasi totalmente il ruolo che ricoprivano in origine. Abbiamo cellulari che scattano foto, vanno su internet, ti gestiscono la dieta, ti friggono le patatine se hai fame, amministrano il tuo conto bancario ma non fanno neanche una maledettissima chiamata. Il cellulare del truzzo deve essere sempre alla moda; questa sottospecie la cambia almeno una volta al mese e deve avere ogni funzionalità da nominare ai propri amici che increduli rimarranno a bocca aperta dallo stupore non sapendo cosa cavolo sia. Il telefono del truzzo deve avere attaccato ogni genere di inutile gadget, come un minuscolo Winnie the Pooh vestito da tavoletta del water o una fashionissima iniziale del/la tuo/a lui/lei; inoltre deve essere pieno di immagini ad effetto sapientemente scaricate dal truzzo più vicino con la nuova tecnologia Bluetutto.

Il "must" di ogni truzzo è di certo il nuovissimo Motorola firmato niente di meno che da Dolce&Gabbana. Cosa ci può essere di meglio per un truzzo se non un cellulare che unisce il design unico del Motorola alla marca più in voga del momento? Niente! Infatti oltre a questo c'è da aggiungere che un cellulare Motorola "normale" costa circa meno della metà rispetto a quello della D&G. Perché tale differenza? Il telefono di marca vanta un colore dorato ed un pendaglietto con il celeberrimo logo. Per una persona normale potrebbe sembrare un'assurdità, ma per il truzzo è il più alto degli status symbol. E non basta! Eh no, signori, perché c'è anche il modello Nokia firmato da nientepopòdimenoche Cavalli! Stessa storia del Motorola, il colore è un simpatico zebra "striscepedonali".

Ovviamente, siccome abbocca a qualsiasi tipo di pubblicità, il truzzo non può rimanere indifferente ad uno spot pubblicitario che gli impone di chiamare il solito numero a 5 cifre e scaricare la suoneria e lo sfondo più fèscion del momento (ovvero dei 5 minuti di durata dello spot). Il truzzo spende quindi vagonate di soldi in cagnolini che cantano, margherite che ballano, gatti con occhi assolutamente inquietanti e stranamente fissi in un punto senza mai muoversi, rane invasate che si credono Axel Folei, mucche che scorreggiano o qualsivoglia visione di chissà quale personaggio drogato.

Modo di ascoltare la musica

Prima di parlare da qualsiasi punto di vista dello pseudo-genere musicale detto truzzume, bisogna considerare che all'ascoltatore di tale genere, una volta perso temporaneamente il parziale uso dell'unico neurone presente nel vuoto sotto le chiome ingellate, sia per eccessivo consumo di omogenizzati, sia perché diengì dicono di fare così, ogni suono arriva al cervello come tale genere musicale, che sia il muggito di una mucca o il pianto di un emo

Il truzzo può utilizzare le cuffie ad un volume che supera il rumore di un jet in decollo. Preferisce però far ascoltare la sua musica a tutti quelli che gli sono intorno. Forse perché nel luogo di culto si sostiene la teoria di far sentire a tutti e non al singolo.

Perciò il truzzo ascolta la musica "house" usando le casse del telefonino, gasandosi e cercando consensi della gente intorno a lui che conosce, convinto ed abituato al fatto che siano tutti truzzi, e che quindi ascoltano ciò che lui considera la roba più "figa" del mondo. Solitamente smette di ascoltare la musica quando si accorge che tutti quelli che conosce presenti nelle immediate vicinanze lo stanno colpendo con sguardi assatanati e occhi iniettati di sangue e brandiscono asce insanguinate, pistole e/o spranghe.

Crede anche di avere una memoria fantasmagorica in quanto sa a mente le pochissime parole (solitamente un miscuglio farfugliante di parole prese a caso tra: sex, bitch, drug, ass, fuck, centromediano metodista e bosone) ripetute all'infinito della sua canzone truzza preferita. Quando poi si arriva all'inglese finge di cantare sapendolo peggio di quelli della pubblicità della Coca Cola light.

E comunque, quando i truzzi sentono la loro pseudo-musica non si limitano a gesticolare in modo strano come i rapper o a scuotere la testa come i metallari, ma eseguono i loro assurdi "balletti" che riprodurranno il sabato successivo "alla disco"

Kit d'élite che un Truzzo deve sempre avere con sé

Esemplare Maschile
  • Piastra: Indispensabile per lucidare e lisciare i capelli cosicché i pidocchi scivolino via velocemente. (Negli ultimi anni tuttavia si è constatato che i pidocchi hanno imparato a fare trekking in queste pareti lisce)
  • Trucco: Sì avete capito bene TRUCCO. Non il trucco di David Copperfield, il trucco che usa anche Elisabetta Canalis! Eh sì, sembra infatti che il truzzo maschio voglia assomigliare il più possibile alla truzza femmina. Fa spesso uso di cipria rosa per far risaltare i suoi zigomi sempre lampadati, per cui color ano sporco. Gli scienziati fanno sempre più fatica a distinguere il sesso del truzzo.
  • Preservativo: Ed ecco qui l'ultima moda, portare il preservativo nel portafogli. Audaci antropologi si sono infatti avventurati nell'esplorazione di portafogli truzziani, rinvenendo non di rado nient'altro che semplici palloncini colorati. Palloncini spesso irrimediabilmente bucati dall'inaccorta collocazione o dal lungo tempo di inutilizzo. Grossa tragedia per il truzzo che, data la sua natura naïf, non può certo prevedere né porre rimedio all'inevitabile macello interfamiliare. Prevedibile la persecuzione repressiva di molti genitori con figlie.
Esemplare Femminile
  • Il kit di trucco che serve ad un fotografo per fare il calendario a Elisabetta Canalis: Le truzze dentro al loro astuccino, degno del gonnellino di Eta Beta, tengono di solito: Rossetto, Matita, Ombretto, Forbici dalla punta arrotondata, Fondotinta, Lip-gloss, Fard, Crema coprente per i foruncoli, Cerone compatto (del tipo che usano le pompe funebri), Crema idratante, Eye-liner, Lisciante per i capelli, Autoabbronzante, Latte detergente, Unghie finte, Smalto, Specchietto, Tonico al carciofo, Pinzette, Solvente per unghie, Ciglia finte, Orecchini, Piastra (come i truzzi maschi), Spazzola, Pettine, Elastici vari, Foto di Scamarcio, libro Tre Metri Sopra il Cielo, Spazzolone del cesso, Ombrello, Cazzuola, Pennello, Una carota, Padella antiaderente, Forbici dalla punta arrotondata (di scorta), Carta igienica, Colla vinilica, Borraccia termica, Colla per ceretta, Pistola ad acqua, Giovanni Muciaccia, copia firmata Armani della piccozza di Mario Tozzi e non mi viene più in mente niente.

Fumo, alcool e droga

Nonostante le apparenze, il truzzo medio in realtà non utilizza nulla di tutto questo.

  • Sigarette: Il tipico truzzo dice di fumare di tutto, ma fuma solo per farsi il "fiko". Generalmente e sopprattutto al Nord Italia il truzzo medio fuma Marlboro Light, fa più figo ancora comprare invece che un pacchetto da 20, due da 10.
  • Alcool: Il simpaticone non ha mai assaggiato la birra, e si limita in realtà a versarla gradualmente per terra quando i suoi simili non lo guardano, inconsapevole del fatto che detti simili adoperano lo stesso puerile stratagemma. Il truzzo fa ciò per mostrare come sia in grado di non ubriacarsi a prescindere dalla quantità d'alcol ingurgitata. La birra tipica del truzzo è la Corona con limone e ghiaccio (praticamente birra senza sapore di birra), il truzzo ha deciso che questa birra è la migliore perchè è quella che costa di più e perchè viene venduta in bottigliette fashion, non per altri motivi. Quando il truzzo si trova nel proprio luogo di culto, la discoteca, a volte riesce anche a bere le sacre bevande offerte dal barista, solitamente un incapace che mescola liquidi a random. Sebbene abbiano un contenuto alcoolico, studi scientifici dimostrano che l'effettiva portata di questi sedicenti cocktails è di 0,002 gradi; comunque questo basta al truzzo in questione per ubriacarsi come se un normale essere umano avesse bevuto sei botti di whisky. Per questo l'individuo spesso finisce in una rissa oppure all'ospedale, per una sana lavanda gastrica.

Quando si trova in feste di compleanno organizzate in casa di qualcuno (quindi non in discoteca), si diverte a fare mix tra vari tipi di alcolici, convinto che mescolando tre bevande l'alcool triplichi, anzichè fare una media tra le tre gradazioni.

  • Droga: Quando il truzzo va in discoteca fa finta di prendere ecstasy, mentre in realtà prende medicinali per le emorroidi (o caramelle Dietorelle), dopo averci scritto sopra "ecstasy" con un pennarello. Tutto ciò ovviamente solo nei casi più fortunati: generalmente gli spacciatori, tramite truzzo-radar in dotazione, individuano il minchione di turno e gli vendono a prezzi sedici volte più alti le palline che si usano in genere nei vasi da fiori, dopo averle intinte nella scolorina. Tanto il truzzo si "sballa" lo stesso.
Il medesimo, di seguito, si atteggerà per il locale mostrando la classica spanna simbolo della cannetta per sniffare o in alternativa vagherà come un deficiente a occhi sbarrati per ostentare un fantomatico consumo di 12000 pasticche. Verrà smascherato prontamente in quanto esso ballerà come un orso beone incurante del ritmo.
Tocco finale avviene sul cellulare con ripresa di lui e i suoi simili in un concerto di spanne e occhi sbarrati per poi prontamente inserire il video su Youtube e nella descrizione aggiungere "...troppo fuori, serata da desfo".
  • Canne: Quando i truzzi non hanno un cazzo da fare (praticamente sempre), si ritrovano alle 2 di pomeriggio, a casa di uno di loro, e vanno a farsi le canne sul balcone, ma invece di fumarsi fumo... ...si fumano o salvia o aghi di pino essiccati o rosmarino, o ancora cacca di pecora spacciata per hashish afgano e dopo il consumo di solito esordiscono con frasi del tipo "minchia sta roba spacca" "Mi sono in botta". Dopo essersene fatta una tutti, i più sboroni se ne fanno un'altra e appena la finiscono... ...BLUEEEUUURRRPPP!!!... ...un getto di vomito, a mo' di esorcista, di colore fluorescente contenente anche gli scarti delle cose mangiate 3 settimane prima, va a inondare la gente che passa sotto al balcone, prontamente gli altri si mettono a ridere di lui.
Dopo questa fase anche gli altri cominciano a vomitare; dopo la fine della fase "esorcistica", si mettono in competizione per chi aveva vomitato di più, non riuscendo a porre un rimedio a ciò, si affacciano alla finestra per vedere chi aveva lasciato lo schiazzo più grande.
Truzzomobile - Particolare modello di Fiat Punto truzzata.

Cultura truzza

Ormai è scientificamente dimostrato: il truzzo NON è a conoscenza della cultura o, perlomeno, non ha ben chiaro in cosa consista.

Il truzzo tende a ridicolizzare e distruggere la cultura; può avvenire anche l'inverso, perché le teste dei truzzi sono mollicce e gli spigoli di certe enciclopedie molto duri.

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Un impegno concreto: Un presidente truzzo!

Gli esperimenti sono stati impietosi. A domande tipo "hai mai pensato di farti una cultura?", il 58% dei soggetti hanno risposto "cuRtura? eccheccussè?", il 25% è stato colto da risate spastiche inarrestabili accompagnate da svenimenti, convulsioni epilettiche ed altre espressioni di sofferenza. Il 10% ha cercato invano di capire la domanda: alcuni si sono slogati la corteccia cerebrale per lo sforzo, altri sono andati in loop cerebrale per ore e si sono poi accasciati al suolo, stremati; infine un buon 7% si è semplicemente dato alla fuga dopo aver compreso, circa 45 minuti dopo, che il termine "farti" non era riferito alla figa che avevano visto il precedente sabato sera in discoteca.

Sport

A parte qualche rara eccezione, il truzzo pratica generalmente tre tipi di sport: il calcio (noto sport in cui più si è stupidi più si è bravi), la palestra e la danza. ogni tanto in palestra praticano sport violenti tipo boxe. Come in discoteca, anche nell'ambito sportivo il truzzo si distingue dal resto del mondo, specialmente per ciò che riguarda il maschio della specie.

Calcio

   La stessa cosa ma di più: Calcio truzzo.

Si, logicamente, prevedibilmente, spassionatamente vivono di calcio. Per questo è il nostro sport nazionale. Viva. Fossero questi i veri problemi che creano.

Palestra

La palestra è, al pari della discoteca, un luogo di culto per il truzzo, che vi trova molte occasioni di cimentarsi in riti e sfide con i suoi simili. Di norma il truzzo sceglie la palestra più costosa che trova, che in genere è caratterizzata dalla presenza di attrezzi con televisore e, a volte, console e lettore cd incorporati. L'attività principale del truzzo in palestra è bere il Red Bull o il Burn, il resto del tempo lo passa a fissare i culi delle ragazze presenti e avvicinarsi a loro per tentare di rimorchiarle. Gli unici momenti in cui si allena sono quando deve tenere testa ad un suo simile in una gara di pesi. Questa sfida è molto simile al rito di accoppiamento dei pavoni: mentre alzano i pesi da ben 10 chili con la macchina, i due sfidanti si fissano con il loro sguardo da triglia, fra l'ilarità generale.

Danza

Sport più congeniale al truzzo di sesso femminile o presunto tale, che in discoteca trova un habitat ideale alla riproduzione, alternativo alla consueta auto/motoretta.

La stragrande maggioranza dei truzzi che cercano di entrare in una scuola di ballo lo fa esclusivamente per tentare approcci diretti con tutti i membri di sesso femminile della loro specie; ciò, unito al fatto che il truzzo medio balla con la grazia di un tarantolato in crisi di astinenza da eroina, fa sì che coloro che tentano questa strada vengano buttati quasi immediatamente fuori a calci nel sedere.

La maggior parte dei truzzi pertanto ha la possibilità di mostrare i propri stili di ballo soltanto in discoteca. Questi "stili" sono uno più brutto dell'altro: uno dei più affascinanti consiste nello stare con la schiena dritta mentre le braccia vengono fatte ondeggiare senza alcun criterio a destra ed a sinistra, o viceversa.

Ogni danzatore truzzo, a discapito di quale stile adotti, è comunque riconoscibile dai seguenti fattori:

  • Balla da far schifo;
  • Ripete fino alla nausea gli stessi tre o quattro movimenti strampalati, molto in voga le emulazioni di operai metalmeccanici/carpentieri o più semplicemente aleggio da galline;
  • Ogni tanto urla frasi senza senso e cori da stadio;
  • Presenta perennemente l'espressione di uno che pensa di essere sexy ed atletico.
  • Invoca l'arrivo di una qualche truzza, meglio nota come TROIA, per farsi fare un lavoretto di mano(sega) o di bocca(pompino). In questo rituale spesso rimangono coinvolte ragazze che rimangono scioccate dalla volgarità di tali episodi.

Alcuni esempi pratici:

Chiunque abbia un minimo di conoscenza autentica della danza e non sia uno di loro sente il dovere d'umiliarlo pubblicamente nel suo habitat naturale, ossia la discoteca, facendogli capire quanto i suoi gesti scoordinati non siano esattamente cool e trendy ed esponendolo al pubblico ludibrio.

Rare eccezioni di bravi ballerini/e tra i truzzi ce ne sono, ma questi soggetti presentano, ancor più dei loro simili, una vera e propria carestia di neuroni. Pertanto la loro principale occupazione consiste nel guardare programmi come Amici di Maria de Filippi o Paso Adelante.

Voci correlate

Collegamenti esterni