Tipi di truzzo (origine geografica)

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Vengono qui di seguito riportati, in ordine alfabetico regione per regione, alcune sottospecie dell'animale Homo Sapiens[1] Tamarrensis, volgarmente detto truzzo.[2]

Truzzo abruzzese

Un truzzo impegnato in una impennata: non sa che di lì a poco una folata di vento farà perdere l'equilibrio al suo adorato motorino.

Riprende più o meno le caratteristiche di tutti gli altri truzzi ma si distingue da questi per una semplice frase di circostanza ripetuta fino all'estremo se meravigliato: 'Ncule, uajò! [3]. Il momento più bello della loro giornata si concretizza quando qualcuno reagisce alle loro continue spallate vomitando loro addosso la verità a male parole, ovvero che la vera vita che svolgono è da falliti, cazzoni, cellotti (termine usato dal truzzo di San Benedetto, e lì ne sono molti, per indicate un sempliciotto) e inutili alla società presente e futura. A questo punto si fa avanti il truzzetto che ha ricevuto l'oltraggio: "jamm' a fa a pett' a pett' arret' a la Cattedral!" - tradotto: "sbrighiamocela da soli in un posto dove nessuno ci vede!". Ma in reltà il truzzo non vuole questo, no! Egli cerca e sfortunatamente trova, la scenata davanti a tutti proprio lì, in piazza! Perché forse gode a sentirsi dire dietro da tutti che è un deficiente, un fallito, un sempliciotto! E quindi in pochi minuti la scena si riempie di tutti giovincelli sedicenni, il più alto dei quali raggiunge il metro e sessantotto d'altezza, che mirano ad ampliare la rissa a tutti i gruppi di ragazzi che li disprezzano. Ma ovviamente non possono nulla anche se si presentano in non meno di 25. E quindi esce fuori la magica frase di rito che tutti aspettano per ridergli in faccia: "A me m'avast a fa na chiamata p'argerarve tutt le mechne gne cavzett'!" - tradotto: "Mi basta che chiamo altre 100 persone più grandi e più possenti per rigirare tutte le vostre macchine come calzini!" e infine il momento più aspettato da loro: gridare al mondo le loro parentele del tutto prive di vanto come: "Fratemo è Ranieri!" altro deficiente, truzzo, che ha come marca preferita di jeans e giacca JHON rigorosamente con tutti brillantini che lo mettono ancora più in risalto e con la sua figura anche la sua stupidità! Finita la rissa, si dirigono verso pizzerie al taglio per poi aspettare l'una di notte per andare in discoteca e lì far scatenare una nuova rissa. Quando invece non trovano la rissa coltivano la loro passione di spacciatori e se un affare va storto nessun problema: si sfogano distruggendo la macchina del malcapitato che si è permesso di parcheggiare nella loro zona.

Truzzo basilicate

Habitat naturale: Basilicata.

Truzzo potentino

Habitat naturale: Potenza.
Un piccolo accorgimento per fregare la polizia quando si è in tre sul motorino e si fanno le impennate sui marciapiedi.

Come in tutte le altre parti della terra il truzzo sente il bisogno di pavoneggiarsi e di fare risse circa ogni tre secondi. Questo avviene in dei veri e propri borghi del truzzo dove si riversano tutte le ragazzine arrapate e vogliose di cazzo.

L'abbigliamento è identico a tutti gli altri truzzi nazionali ma qui anche quando ci sono 30 gradi girano con il giubbotto pesante con il pellicciotto sul cappuccio per far vedere che ci sono.[4] I giovani truzzi potentini devono possedere il motorino più potente e veloce possibile[5] perché così si può passare più velocemente e impennando il più possibile vicino gli altri branchi per attaccare rissa, per raggiungere il prima possibile i loro ritrovi e, naturalmente, per sfuggire ai loro seppur pochi nemici naturali presenti in città.[6]

Espressioni tipiche del truzzo potentino:

  • Roma provincia Torino capitale!
  • Wagliò chi amma fa a i a figliol?
  • Wagliò la mota mia n'penna psant.
  • Chi cazz t guard coglion!! (da notare i punti esclamativi perché loro sono sicuri di vincere)
  • Wagliò vien qua ca t spacc u cul ki te muort.
  • Ma tagliat sti capell ki te muort.
  • Ma cum cazz t vest, ma stu coglion...
  • Gnaaaaaaaaaa!
  • (Utilizzo smoderato dei fischi come per richiamare le pecore)
  • Wagliò INGHIANAMM sopa putenz a fa a mazzat'.
  • Wagliò tu vuliv fa a mazzat? e ia 'iamm, vir quanta gent m so purtat.

Truzzo materano

   La stessa cosa ma di più: Truzzo materano.

Truzzo calabrese

Habitat naturale: Calabria.

Truzzo cosentino

   La stessa cosa ma di più: Truzzo cosentino.

Truzzo reggino

   La stessa cosa ma di più: Truzzu reggino.

Truzzus crotonese

Habitat naturale: Crotone.

Tra questi una citazione particolare va per il truzzo crotonese, che è antesignano del truzzo calabrese dei dintorni. Analizzando questo particolare esemplare si può notare come il truzzo agisce nel modo classico della sua specie ma in più deve rispettare delle ferree regole trovate su Internet e scritte da un gruppo di skinhead che lo volevano prendere per il culo[7]:

  • Non restare con una ragazza per più di 24 ore,
  • Cercare il più possibile la lotta col padre della suddetta[8], *Usare la lacca della nonna come rinfresca-alito [9],
  • Andare in discoteca quando ti dicono che è chiusa,
  • Usare intercalari da mongoloide quali ohììì e miao.

Il truzzo crotonese è attratto dalle ragazzine di 13 anni massimo 14, specie se egli è diciottenne. Questo perché, secondo una schiacciante logica evolutiva, elle possono garantire la sopravvivenza della specie senza troppo sbattimento e dispendio d'energia[10].

Le ragazze invece come tratto distintivo portano la frangetta lunga più o meno fino al basso ventre, occhiali nerissimi e grandi al punto da poter ricoprire la coltivazione illegale di brufoli e cappelli rosa.

Altra caratteristica di questa sottospecie è quella di ripetere in continuità frasi tipo "guagliò", "ragà ma io c'ho il pisello grande", "ohìì ca iu sugn i Cutroooonoooon", così, dette a raffica più volte in un minuto e senza alcun motivo apparente sennon quello di allungare il brodo.

Truzzus campano

   La stessa cosa ma di più: Cuozzo.

Truzzo genovese

   La stessa cosa ma di più: Truzzo genovese.

Truzzo laziale[11]

Habitat naturale: Lazio.

Truzzo romano

   La stessa cosa ma di più: Truzzo romano.

Truzzo frosinate

Habitat naturale: Frosinone
Gianni e Francesco da Frosinone hanno detto sì alla truzzagine: guardate come sono combinati. Un attimo di silenzio per i due...

Questa variante regionale di truzzo è un pericoloso ibrido tra un tamarro e un tascio. Le sue maggiori aspirazioni sono: fidanzarsi con la più figa del mondo (secondo i loro canoni), riuscire a bere la quantità vertiginosa di 2 cl di birra senza sbandare, vincere il torneo inter-scolastico di scoregge (in mancanza di questo, il gioco dei tappi è una valida alternativa) e altre amenità. Sebbene la maggior parte di essi siano assolutamente innocui, ve n'è una temibile minoranza che si annida in una zona chiamata del Casermone: segni di riconoscimento sono i capelli cortissimi ma perennemente gellati, jeans sulle ginocchia, uso improprio del dialetto ciociaro ed espressione da ebete che si crede ccccattivo; vanno in giro in branchi di 40/50 individui, con un taglierino in tasca, inneggiando al duce ed emettendo strani versi animali non appena avvistano un gruppo di zecche[12], sperando di scatenare una rissa: naturalmente i secondi ignorano le provocazioni e tirano dritto, lasciando ai primi l'illusione di averli spaventati a morte.

Frasi tipiche:

  • Che cazzo vuò, eh, vuò fa a botte, eh, eh, eh, che vuò fa' a botte, eh [...]?
  • Ma vuò pensa' alla fica?
  • Basta co' 'ste pippe: tu te devi fa' una bella scopata!

Truzzo reatino

Habitat naturale: Rieti.

Oltre al vestiario assurdo come felpe con stelline, pantaloni strizzapalle e Paciotti tutte uguali, il truzzus reatinum è molto orgoglioso della sua città più che altro perché questo tipo di truzzi rappresenta l'85%[13].

I truzzus reatinum sono tutti, e dico tutti, molto danarosi, esperti di basket[14], amanti della velocità e per farsi riconoscere attaccano orribili scacchi fosforescenti multicolori ai lati del mezzo credendosi fighi e mettendo neon sotto il motorino che il più delle volte disintegrano dopo aver preso una buca alla velocità del suono.

Il loro principale passatempo è guardare le vetrine, anche dei cinesi, facendo più vasche possibili, la stessa strada più volte di seguito, e a ogni passo grattarsi il pacco se è l'esemplare è maschio o tirarsi su i pantaloni se è femmina.

Durante questi raduni, le frasi più ricorrenti sono:

  • Bestemmie a S.Antonio,
  • Bestemmie in generale,
  • Fregate,
  • Bhè fregate,
  • Bhò fregate,
  • Ma que staddi?!,
  • Ma que veramenDe?!,
  • Ma que stascherSa?!,
  • Te ico dde shi!,
  • Non ce pozzo cree!!,
  • Sitti 'mbò!

E naturalemente pettegolezzi più o meno realistici su tutti quelli che vedono passare. [15]

Truzzo lombardo

   La stessa cosa ma di più: Zarro.

Truzzo marchigiano

   La stessa cosa ma di più: Truzzo marchigiano.

Truzzo piemontese

Maglietta tipo di truzzo piemontese con scritta tarocca in bella vista.
Habitat naturale: Piemonte.

I truzzi piemontesi derivano tutti da popolazioni del sud impiantate nel nord per "lavorare". Nel vestire non si differenziano dalle altre regioni ma negli ultimi anni si sta diffondendo la moda delle righe e delle stelle, cosa che gioca a favore dei cacciatori di truzzi che possono mirarli da lunga distanza e raggiungere più velocemente la quota di pulizia giornaliera. Il giorno migliore per la caccia è il sabato in centro a Torino, quando i truzzi in questione si recano nella grande metropoli per il grande esodo del sabato pomeriggio che ha come fine ultimo il vagare per la città ostentando gli abiti sopra citati.

Il maschio di questa sottospecie è un mago nell'arte dell'imbucarsi, mettere tipici occhiali da piscina e attaccare bottone con la prima ragazza respirante che incontra.

Gli esemplari femminili si vestono uguali identiche al maschio truzzo, infatti visti da dietro non si distinguono, da davanti invece sì ma per due sole differenze.

Sanno essere pericolosi, si dice che Saddam avesse tra le sue armi di distruzione di massa alcuni esemplari di truzzus piemuntes.

Truzzo novese

Habitat naturale: Novi Ligure.

Truzzo particolare sotto due punti di vista: il primo è che in questa città il truzzo ha solo due fasi di sviluppo[16], per la precisione la seconda e la terza. il buono di questo è che non ci sono bambini e non ci sono truzzi di quarto livello.

Purtroppo la loro somiglianza a un motore due tempi li costringe a pensare in grande e a utilizzare come mezzo di trasporto una macchina.

Il Novesis non ha particolari versi, è tutto sommato una delle specie più calme in assoluto.[17]

Truzzus pugliese

Habitat naturale: Puglia.
Una "crew" di truzzi cerca di intimidire il nemico con bacini e stelline.

Grande ballerino di balli latino americani, è famoso per la propensione alla spesa in negozi il cui capo più economico equivale allo stipendio del padre. Proliferano sul versante est di Corso Vittorio Emanuele e sulla muraglia più o meno all'altezza del fortino, non escono prima delle 23.30 per tornare a casa all'una e vanno in vacanza a Corfù o Ibiza.

Parlano italiano con un accento improponibile, sono fan di tutte le serie di Muccino etc, la loro auto preferita è la Volkswagen Golf GT con i cerchi in lega, gli spoiler e tutti gli accessori più improponibili stile Need for Speed. I "chiù ffort" amano tamburellare le dita sul cofano della macchina mentre guidano a 10km/h con lo stereo a palla. Ritengono grandi uomini coloro che possono permettersi una grande macchina, sporcano il circondario con qualsiasi tipo di rifiuto gettato direttamente dal finestrino. Il sabato pomeriggio non li si può toccare, devono assorbire da Maria de Filippi l'argomento di discussione per un'intera settimana. La Palestra è il loro ideale di sport. Altro sport preferito è "a sci a sfott l femmn", attività ludico culturale di mandrie di 10 o più sfigati nel chiamare le donne "ue bella, uè la biò".

Nel gergo locale vengono anche definiti "zacquani" o "zassi" o il più classico "ch'zzal" Anche il Truzzus baresens ama prendere a pugni altri suoi simili. Per innescare la lite è solito pronunciare una di queste frasi :

  • "c'ha tin da chiam'nde?" (cosa hai da guardare?)
  • "uè, u'ggiò, a'c'sì mannat a fan'gul?" (ehi, ragazzo, a chi hai mandato a quel paese?)
  • "uè, mam't fasc'!" (come va oggi?)
  • "mam't fasc' na casch d'bbcchin!" (come va oggi e tua madre fa 24 rapporti orali)
  • "figg'd 'na mamm e cin'd attand" (figlio di una mamma e 100 padri)

Dopodichè passa all'azione ma solo se in un rapporto 5 a 1. In caso questo rapporto non venga rispettato, di solito ci si urla contro e ci si insulta finché qualcuno estraneo alla lotta per il territorio non divida i contendenti.

Truzzo tarantino

I truzzi tarantini sono probabilmente i più significativi esemplari della "cultura" truzza.

Una truzza tarantina con il tipico abbigliamento.

Per comodità, dividiamo i truzzi tarantini nelle seguenti tipologie: tamarro tarantino D.O.C. (detto anche cozzaro), tamarro paesano, tamarro pseudomafioso, tamarro sfigato. Tutte e quattro queste tipologie, comunque, sono accomunate dalle seguenti caratteristiche:

  • Un uso assolutamente spassionato e ininterrotto del dialetto tarantino, pronunciare una parola in un linguaggio diverso equivale a una totale emarginazione da parte del gruppo (i paesani lo alterano in maniera strana, garantendo risate se li ascoltate);
  • A parte gli sfigati e i paesani, si conoscono tutti, ma proprio tutti;
  • La loro età varia in genere dai 3 ai 18 anni, anche se non è raro che un truzzo sfigato sui 23-24 anni si accosti a quelli più giovani, non essendo cagato da nessuno della sua età.

Il territorio è tra di loro equamente spartito: durante l'inverno, i cozzari e i mafiosi si ritrovano praticamente tutti nel centro cittadino, in particolare Piazza Maria Immacolata, dove si salutano con il classico saluto tarantino (più avanti meglio spiegato), mentre i paesani rimangono in genere confinati nei loro disastrate e orripilanti località, dove il massimo divertimento è concepito come leccarsi il gomito. Gli sfigati (meglio noti nella bella località tarantina come soggetti) si riuniscono a casa di uno di loro o peregrinano per altre località cittadine; raramente scelgono il centro.
In estate, invece, quasi tutti si riversano sulla litoranea della città, riempiendo a dismisura di macchine, motorini e pullman (accendendo in questi ultimi i cellulari ed esibendo tutta la loro cultura musicale che va dalla House alla baby House) una strada che ha a malapena una corsia, riunendosi poi in massa al Sanremo o allo Stefy Park, mentre la mattina occupano i rinomati stabilimenti balneari della Provincia dell'Impero di Taranto. Quasi tutti vanno a Gandoli, stabilimento rinomato per la bellissima acqua dal caratteristico colore che varia dal verde muffa al marrone merda più pura e soprattutto per i prezzi bassissimi.
I più irrecuperabili tra i paesani e i soggetti invece scelgono il periodo estivo per popolare il centro cittadino, approfittando dell'assenza dei loro più minacciosi cugini.
D'estate, quasi tutti si recano alle serate di Canneto o Gandoli ove, calpestando bambini di sei anni, chilometri di 5000-6000 grezzi si ritrovano in rotondine e piste che ne contengono a malapena 60 e tutti insieme ballano, sudando come le cascate del Niagara (l'acqua dei suddetti stabilimenti balneari è infatti in buona parte il sudore di truzzo che è colato lungo lo scarico).
I truzzi tarantini hanno un particolare codice di saluto: tra un maschio e una femmina in genere è il maschio ad abbracciare lei, in modo che essa non possa sottrarsi al suo saluto e sbavarle lungo entrambe le guance; due maschi invece, in primo luogo urlano "ooooooh", "belloooooo", "compaaaaaa", "comparuzzo" (soprattutto ooooo) per poi darsi energicamente il cinque e si salutano sbattendo l'uno contro l'altro le rispettive guance; due femmine invece si salutano schiaffandosi la lingua in bocca e lucculando "madooo amooooo!" e cose del genere. Poiché salutare qualcuno dicendogli semplicemente "ciao xxx" oppure facendo cenno con la mano viene preso come un insulto, tutti si salutano sempre così e impiegano ore e ore per farlo. Divertentissimo e vedere branchi di 20 persone tutte intente a salutarsi, in un tramestio di batticinque e sbausciate sulle guance.

Truzzo magliese

Habitat naturale: Maglie.
Assistiamo con orrore alla dissacrazione di un marchio Fender, miserabilmente dato in pasto a una massa di truzzi modaioli.

È decisamente più suonato dei normali truzzi d'appartamento, lo dimostra il suo modo di camminarecome un'anatra per evitare di mostrare le sue mutande rosa fèscion che alla fine mostra comunque, con quei cazzo di pantaloni a vita nana che portano. È da notare il modo in cui atteggiano la bocca, detto "lu musu", posa simile a un bacio ma ancora più simile a un imminente rapporto orale. I truzzi magliesi si possono ritrovare in massiccia quantità il sabato sera nella villa dei pesci di Maglie oppure allo stadio di Nardò a picchiarsi. Sono soliti ritrovarsi anche alla discoteca "Living" di Maglie vicino alla CoperSalento a rimpinzarsi le narici di coca e a limonare a tre.

Truzzo romagnolo

Habitat naturale: Emilia Romagna.

Truzzo modenese

   La stessa cosa ma di più: Truzzo modenese.

Truzzo siciliano

Habitat naturale: Sicilia.

Come tutti gli altri truzzi veste in modo esageratamente squallido con accostamenti alla cazzo di cane nonché pettinature al limite della decenza.

È un tipo di truzzo che possiamo definire "trasversale" poiché a differenza di altri truzzi, esprime concetti di senso compiuto (sempre accompagnati dalle immancabili espressioni "bella zio" e "minkia kompare") e inoltre ha un, seppur minimo, bagaglio culturale[18]. Questo progredire del truzzus buddacius è però completamente vanificato dalla pochezza degli argomenti che affronta:

  • Il numero di cannoni fatti la sera prima.
  • Tutta la house elettronica che ascolta.
  • Le interminabili partite a PES giocate la notte prima a casa del capobranco.
  • Altre cazzate del genere.

Truzzo catanese

Habitat naturale: Catania.

Il truzzo catanese[19] è uno dei più pericolosi, e non si definisce tale se non frequenta paninari, non mangia carne di cavallo e ha il berretto fisso sulla punta della testa in testa.

Le loro abitudini sono cercare litigi per dare manate, note anche come coppa, senza motivo insultare la gente senza vestiti firmati, o semplicemente coi capelli lunghi.

Il rito di accoppiamento di tale truzzo consiste nell'attaccare la truzza in branco con versi tipo "IIIIIH", "TTTRRRR","A kki è tuma?!", "Malapocca" o fischi vari; in genere la femmina scappa. Nel caso contrario, significa che il cervello non esiste quindi è truzza anche lei e probabilmente ci starà. I mammoriani ascoltano principalmente Gigi D'Alessio, Gianni Vezzosi, Giusy Ferreri, Tony Colombo e Gianni Celeste e musica house.

I litigi senza motivo avvengono mediante la seguente procedura:

  1. Cercano qualcuno che si fa gli affari suoi.
  2. Aspettano il momento giusto camminando a cerchio attorno all'obiettivo (raramente più di 3 o 4 persone).
  3. Approfittano di una scusa qualunque (solitamente un inesistente problema che hai avuto con qualche loro amico oppure perché li hai guardati per troppo tempo).
  4. Vengono pronunciate le frasi rituali del tipo: " Mbare tu u sai cu su i cristiani", "au, ma cchi spacchiu voi?", "c'è pobblema?", "viri ca ti spaccu i conna", "Ti tagghi'a facci a ferr'i cavaddu" ecc.
  5. Iniziano con le spinte e gli schiaffetti provocatori, cercando una qualche reazione.

In una situazione del genere se sono di più di voi dite: "staju tunnannu", vi allontanate e chiamate rinforzi, se sono meno, state attenti, vuol dire che hanno il culo parato da qualcuno di più serio. Il nostro consiglio è quello di evitare luoghi troppo isolati (a meno che ci siano adulti, che per loro sono efficaci repellenti) e, in loro presenza, gettare un mozzicone di sigaretta per terra o ridere.

L'unico completo che gli si addice veramente.

Truzzo sardo

   La stessa cosa ma di più: Truzzo sardo.
   La stessa cosa ma di più: Truzzo sassarese.

Truzzus di Monza

Habitat naturale: Monza.

Il truzzo monzese sta purtroppo prendendo il sopravvento nella città. Questo esemplare, oltre alle altre caratteristiche truzze standard, ha una particolare predisposizione a picchiare bambini più piccoli e totalmente indifesi. Ma non scandalizzatevi, non è violenza gratuita, è solo un metodo per garantire la sopravvivenza della specie: in questo modo infatti i bambini non hanno altra scelta sennon quella di omologarsi per sopravvivere e quindi, già dai sei anni, risultano del tutto identici fra loro, incapaci ancora di parlare, militanti in qualche società calcistica e, soprattutto, spacconi. Sono infatti molto bravi a insultare ogni persona, che non sia considerata accettabile.

I truzzi di Monza sono soliti essere di destra, dal gentil sesso che approva esplicitamente lo psiconano, ai (presunti) maschi, che militano più che altro in Forza Nuova. I truzzi di solito si salutano con il braccio destro alzato, e sono soliti parlare di politica, come ad esempio: la lunghezza del rutto fatto a pranzo, la puzza della scoreggia appena liberata, quante troie s'è fatto il giorno prima ecc...

Truzzo toscano

Truzzus versilicus

Habitat naturale: Versilia.

Questa varietà di truzzo popola il litorale versiliese toscano per spingersi anche nell'immediato entroterra, soprattutto negli ultimi decenni. Comunemente alle altre specie il truzzus versilicus è obbligato dal proprio istinto primordiale all'acquisto di vestiti e accessori firmati e vistosissimi, spesso anche tarocchi, rinvenuti nelle bancarelle dei senegalesi.

Festaiolo e mondano, il truzzus versilicus ama radunarsi nelle discoteche più "fèscion" della zona, dove si esibisce in balli dai movimenti caratteristici, enfatizzati talvolta dai cappellini appoggiati sulla nuca e dagli occhiali da sole grandi quanto il parabrezza di un camion, i più importanti addirittura, come segno di riconoscimento di sovente si ficcano in bocca quelle capsulette fosforescenti usate per la pesca notturna, quasi a significare la loro natura derivata dalle triglie e non dall'uomo come si pensava.

Truzzo Aretino

Habitat naturale: Arezzo.

Anche la varietà di truzzo dell'entroterra della bellissima toscana, come tutti gli altri, veste a cazzo di cane credendo di essere bello: ha uno stile a metà tra il dark e il punk e è pieno di tatuaggi e piercing dappertutto. Il truzzo aretino vuole a tutti i costi conquistare la più fica della sua classe, rompendole i coglioni tutto il giorno anche se a lei, se non è della stessa razza, non gliene frega un cazzo di lui. Crede di sapere parlare bene l'inglese, anche se poi ai compiti prende sempre quattro.

I suoi amici sono esclusivamente suoi simili e si limita a prendere in giro e a insultare i ragazzi gay.

Truzzo umbro

Habitat naturale: Umbria.

Volgarmente detto billo[20] può essere oggetto di studi:

  • Sabato pomeriggio, corso Vannucci a Perugia. La loro occupazione è camminare incessantemente avanti e indietro per mostrare il colore delle proprie mutande a chi sta dietro e il pacco-reggi-pantaloni a chi ha la sfortuna di incrociarli di fronte.
  • Sabato sera, nelle varie discoteche della zona, in preferenza quelle situate in aperta campagna e frequentate da minorenni camuffate da tardone.
  • Giorni feriali, al parco: originariamente adibito a far divertire i bambini, è progressivamente degenerato il luogo di cacata per i cani, rifugio per tossicomani extracomunitari, base per incursioni al vicino stadio di atletica leggera per rubare portafogli e mutande D&G sporche nelle borse dei poveri atleti.

In questo luogo ameno dove non esiste più erba ma solo un terreno estremamente arido composto soprattutto da mozziconi, i truzzi dodici-sedicenni spacciano la maria e fanno stupide risse insensate circa ogni quarto d'ora.

La polizia non entra mai in questo luogo: è territorio dei vari branchi truzzi.

Il mezzo di locomozione preferito dal truzzo umbro è il motorino truzzo[21]

Truzzo ternano

Habitat naturale: Terni.

Qui i giovani truzzi ternini vengono indottrinati sin da piccoli a venerare il sabato pomeriggio e le vetrine dei negozi più fèscion del centro tutti radunati in un'unica via, il fatidico "Corso", il cui nome i truzzi sono tenuti a non nominare invano.

Breve glossario dei termini più comunemente usati dal Truzzo Ternano:

  • Ammazza se si n'zacco bona lè
  • 'Zzì murì,
  • Mò n'amo a rimorchià,
  • Sì c'arprovi te faccio lu culo più grossu della fonDana de Piazza Tacito,
  • Voi quarcosa de fresco? N'corbo che te geli!,
  • Pozzi fa nò sbocco de sangue,
  • Singaso ce sendimo più dopo pè mettece d'accordo,
  • Daje amò,
  • Te corGo,
  • No me guardassi che me conZumi,
  • Ho sciallato n'zacco tutto lu pommmmeriggio.

I truzzi ternani sono spesso intenti a piccole risse e discussioni con truzzetti di paesi vicini, soprattutto vicino alle zone "a figa alta", risse che finiscono con la dispersione dei truzzetti paesani, grazie alla schiacciante superiorità numerica del truzzo ternano, che non perde l'occasione per pavoneggiarsi poi con la sua "compa", spesso ricorrendo a delle impennate sul suo Phantom smarmittato.

Truzzo veneto

   La stessa cosa ma di più: Truzzo veneto.

Note

  1. ^ ?
  2. ^ Consultare con cautela preferibilmente prima dei pasti. Non adatto ai deboli di cuore e di stomaco.
  3. ^ Caspita, ragazzi!(è attestata anche la variante 'Ncule, vajò!)
  4. ^ Se cambiano nessuno li riconosce.
  5. ^ Velocità di punta 60 km\h.
  6. ^ Non potete immaginare come soffre l'orecchio di una persona comune quando passa il motorino di un truzzo potentino.
  7. ^ Niente da stupirsi nel dire che ci sono riusciti perfettamente.
  8. ^ Specie se muratore palestrato.
  9. ^ Lasciamo alla vostra fantasia immaginare le conseguenze
  10. ^ A volte basta una scritta come "tre metri sopra il cielo" su una qualsiasi macchina, o difronte la palazzina del quartiere povero dove abita lei.
  11. ^ Non calcisticamente parlando.
  12. ^ È eccessivo per loro lo sforzo di distinguere tra metallari, punk, rocker, rapper, jazzer, ecc...
  13. ^ Rieti è stata dichiarata la città con la più alta concentrazione per m² di A.U.S
  14. ^ Da quando la squadra di Rieti è passata in serie A1
  15. ^ Nessuno sa come mai sappiano vita morte e miracoli di tutti.
  16. ^ Rimandiamo ad evoluzione del truzzo per i dovuti approfondimenti.
  17. ^ Ciò non vuol dire che debba però continuare a esistere.
  18. ^ Questo è l'aspetto che più sbalordisce gli studiosi .
  19. ^ Conosciuto anche come zzauddo.
  20. ^ Tacchino nel dialetto locale.
  21. ^ Per i dovuti approfondimenti rimandiamo a mezzi di trasporto truzzi.