Paolo Gentiloni: differenze tra le versioni

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[[File:Paolo Gentiloni.jpg|miniatura|Un abile fotomontaggio che mostra come sarebbe Paolo Gentiloni se sapesse esprimere le sue emozioni.]]{{wikipedia}}
{{politica}}
[[File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|thumb|right|180px|Paolo Gentiloni in un momento di incontenibile euforia per l'approvazione del Patto Gentiloni.]]
{{cit|...|La dichiarazione più memorabile di Paolo Gentiloni}}
{{cit|...|La dichiarazione più memorabile di Paolo Gentiloni}}
'''Paolo Gentiloni Silveri Conte di Filottrano Barone di Macerata Grandissimo Cavaliere Da Silva Ribeiro Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare''', per gli amici [[Chi?]], è un nobile, [[giornalista]] e [[politico]] italiano recentemente salito agli onori della cronaca per essere diventato {{s|la [[controfigura]] di [[Matteo Renzi]]}} [[Presidente del Consiglio dei Ministri]] dopo [[Matteo Renzi]]. Esso di distingue dal suo predecessore la faccia più seria e melanconica, atta a far rimpiangere l'originale.
'''Paolo Gentiloni Silveri Conte di Filottrano Barone di Macerata Grandissimo Cavaliere Da Silva Ribeiro Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare''', per gli amici ''[[Chi?]]'', è un nobile, [[giornalista]] e [[politico]] italiano recentemente salito agli onori della cronaca per essere diventato <s>la controfigura di Matteo Renzi</s> [[Presidente del Consiglio dei Ministri]] dopo [[Matteo Renzi]]. Lo distingue dal suo predecessore la faccia più seria e melanconica, atta a far rimpiangere l'originale.


==Le origini==
== Biografia ==
[[File:Insegnante severa.jpg|thumb|left|100px|La maestra di Paolo Gentiloni.]]
Il suo nome completo è Paolo Gentiloni Silveri Conte di Filottrano Barone di Macerata Grandissimo Cavaliere Da Silva Ribeiro Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare.


[[File:Insegnante severa.jpg|miniatura|La [[maestra]] di Paolo Gentiloni, causa dei numerosi [[traumi infantili]] che gli impediscono di manifestare qualsiasi tipo di gioia.]]
Gentiloni, infatti, nacque a Roma da famiglia {{citnec|nobile}} originaria di Tolentino, Filottrano, Cingoli e [[Macerata]]: in pratica non una famiglia ma una strada provinciale.
Gentiloni nacque a Roma da famiglia {{senfon|nobile}} originaria di Tolentino, Filottrano, Cingoli e [[Macerata]]: in pratica non una famiglia ma una strada provinciale. In quanto giovane rampollo di una famiglia di alto lignaggio, ricevette un'educazione rigorosa e all'antica: i suoi genitori assunsero un'insegnante privata che lo educasse in tutte le materie fin da quando ha imparato a parlare, usando il pugno di ferro. Se a cinque anni sbagliava la quinta declinazione in [[latino]], bacchettate sulle mani e in ginocchio sui ceci per mezz'ora. Questo ha fatto sì che Gentiloni diventasse un gran capoccione da adulto, ma assolutamente incapace di manifestare sentimenti positivi, forse per paura che la sua maestra sbucasse ancora per bacchettarlo alla vista di un sorriso inopportuno.
Per tener fede al soprannome di "mezzafaccia", affibbiato a tutti i tolentinati, si dimostrò da subito ambiguo e fraudolento.


Grazie alla sua vasta cultura, Gentiloni capì subito che l'ideologia di successo del '[[900]] sarebbe stato il [[comunismo]], così cominciò a militare fin da adolescente fra le fila della sinistra extra-parlamentare extra-estremista, con un intero guardaroba marchiato [[Che Guevara]]. Crescendo si rese poi conto che in [[Italia]] senza l'appoggio della [[Chiesa]] non si va da nessuna parte, così divenne un [[cattocomunista]] e fondò la [[Margherita (partito|Margherita]] insieme all'amico [[Francesco Rutelli]].
La maestra aveva il sospetto che le puntine sulla sedia e la colla sulla cattedra fossero opera sua, ma non riuscì mai a coglierlo in flagrante.


Quando il Piacione, nel 1993, fu eletto [[Sindaco]] di [[Roma (città)|Roma]], a dimostrazione della grande fiducia che riponeva in una grande giornalista come [[Barbara Palombelli|sua moglie]], Rutelli la scartò.
Fin da giovane fu cattolico, [[Comunista|comunista]], [[Mao Zedong|maoista]], [[Partito Socialista Italiano|socialista]], [[Fascismo|fascista]], aderente alla sinistra extraparlamentare, [[Ambientalista|ambientalista]], piduista, proletario, [[giornalista]] {{citnec|professionista}}... e anche un po' estetista.


{{quote|Guarda cara, piuttosto che te, sceglierei quello scemo di Gentiloni.|Francesco Rutelli}}
==Il Patto Gentiloni==
{{vedianche|Manuali:Stringere un patto con il diavolo}}


La ''boutade'' di Rutelli fu presa per vera e Paolo Gentiloni si trovò, per errore, [[portavoce]] del Sindaco di Roma. Da lì, la scalata fu breve: Gentiloni divenne assessore al [[Giubileo]] <ref>Fu creato davvero un "Assessorato al Giubileo"! A volte la realtà fa inversione a U e supera la fantasia in derapata.</ref> e, poi, al Turismo.
Correva l'anno 1913, quando Giolitti decise di fondare la [[Democrazia Cristiana]]. Essendo però ancora vietata ai cattolici la partecipazione alla vita politica italiana per l'anatema lanciato da Pio IX dopo la [[Breccia di Porta Pia]], questo non risultò possibile.


Fu deputato dal 2001 al 2006 e poi Ministro delle Comunicazioni con gli [[Extraterrestre|alieni]] nel secondo Governo [[Romano Prodi|Mortadella]], tentando invano di riportare su [[Rai Uno]] il programma [[Giochi senza frontiere]], imposto dalle Direttive europee sulla lunghezza dei cetrioli. Dal [[2008]] se ne perse ogni traccia: fonti non confermate affermano che si sarebbe infiltrato nel Governo Renzi in un ruolo per lui insospettabile come quello di [[Ministro degli Esteri]].
Paolo Gentiloni faceva già politica, ma, allora, si faceva astutamente chiamare con lo pseudonimo di "Vincenzo Ottorino Gentiloni" per {{citnec|non farsi riconoscere}}.


=== Il Governo Gentiloni ===
Gentiloni presiedeva l'Unione Elettorale Cattolica Italiana, che, dato che i cattolici non potevano partecipare alle elezioni, era il primo esemplare di [[ente inutile]].
[[File:Governo Renzi e Governo Gentiloni senza Renzi.jpg|miniatura|Il primo governo realizzato con il ciclostile e [[Pover paint]]©.]]
Renzi avrebbe voluto diventare Presidente del Consiglio a vita e aveva già posto le basi per trasformare il <s>consolato</s> governo in impero, in barba al Senatus Populusque Romanus, con una riforma costituzionale che avrebbe abolito sia il Senato sia il popolo. Non aveva però fatto i conti con il fatto che tutti odiassero il [[governo Renzi|suo governo]], non solo le opposizioni, ma anche, e soprattutto, i non-rottamati del PD, [[D'Alema]] in primis. Così, quando la <s>dittatura</s> riforma costituzionale andò al giudizio dei cittadini, ci fu sì il plebiscito, ma per il NO. Sorpresone!


Renzi però è più furbo di quanto i suoi detrattori vogliano far credere, ed aveva già pronto un paracadute per una rapida risalita in [[politica]], un [[Piano B]] per [[Gattopardo|cambiare tutto senza che cambi niente]]. Fece finta di dimettersi e l'incarico di formare il Governo fu affidato proprio a Paolo Gentiloni, che [[Cose che il governo vuole che tu creda|finse di essere sorpreso]] e confermò l'incarico a tutti i [[Consiglio dei ministri|ministri]] del Governo Renzi. Dopo tanti governi tecnici, balneari o a tempo, nacque così il primo Governo "ciclostilato" dal precedente. La fotocopia però non venne perfetta e, per errore, alla Pubblica Istruzione venne messa [[Valeria Fedeli]], che deve ancora terminare la terza elementare.
[[Giovanni Giolitti]] incaricò quindi Paolo Gentiloni di prendere accordi e far sottoscrivere un patto segreto ai candidati.


== Lo spettro emotivo di Paolo Gentiloni ==
L'accordo era il seguente: i candidati si sarebbero presentati nelle liste del Partito Liberale Italiano, ma metà dei candidati sarebbe stata scelta dai cattolici, mentre l'altra metà avrebbe firmato un impegno ad attuare il programma dei cattolici.


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Con questo stratagemma, la lista liberale riuscì a fare il pieno di voti, arrivando al 51%, ma contando ugualmente meno di zero.
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni preoccupato
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni allegro
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni sorpreso
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni annoiato
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni arrabbiato
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni divertito
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni commosso
File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|Paolo Gentiloni eccitato
</gallery>


==La politica==
== Note ==
Fu così che Gentiloni, ormai lanciato, dopo soli 80 anni, iniziò a partecipare attivamente alla vita politica.

Inizialmente, aderì ai movimenti di [[Sinistra radicale|estrema sinistra]] e ai [[Federazione dei Verdi|Verdi]], assieme ad Ermete Realacci e a [[Francesco Rutelli]].

Quando il Piacione, nel 1993, fu eletto [[Sindaco]] di [[Roma (città)]], a dimostrazione della grande fiducia che riponeva in una grande giornalista come [[Barbara Palombelli|sua moglie]], Rutelli la scartò.
[[File:Governo Renzi e Governo Gentiloni senza Renzi.jpg|thumb|right|300px|Il primo governo realizzato con il ciclostile e [[Pover paint]]©.]]

{{quote|Guarda cara, piuttosto che te, sceglierei un idiota come il mio amico Gentiloni|Francesco Rutelli a Barbara Palombelli}}

La ''boutade'' di Rutelli fu presa per vera e Paolo Gentiloni si trovò, per errore, [[portavoce]] del Sindaco di Roma. Da lì, la scalata fu breve: Gentiloni divenne assessore al [[Giubileo]] <ref>Non è inventato: fu creato davvero un "Assessorato al Giubileo"! A volte la realtà fa inversione a U e supera la fantasia in derapata.</ref> e, poi, al Turismo.

Pensando fosse un movimento ambientalista, fondò la [[Margherita]], partito neodemocristiano: fu deputato dal 2001 al 2006 e poi Ministro delle Comunicazioni con gli [[Extraterrestre|alieni]] nel secondo Governo [[Romano Prodi|Mortadella]], tentando invano di riportare su [[Rai Uno]] il programma [[Giochi senza frontiere]], imposto dalle Direttive europee sulla lunghezza dei cetrioli.

Dal 2008 al 2014 Paolo Gentiloni fu deputato del [[Partito Democratico|PD]].

Dal 2014 al 2016 se ne perse ogni traccia: fonti non confermate affermano che si sarebbe infiltrato nel Governo Renzi in un ruolo per lui insospettabile come quello di Ministro degli Esteri.

==Il Governo Gentiloni==
Renzi avrebbe voluto {{s|sposare Lucia}} diventare Presidente del Consiglio a vita e aveva già posto le basi per trasformare il {{s|consolato}} governo in impero, in barba al Senatus Populusque Romanus, con una riforma costituzionale in senso autoritario, che avrebbe abolito sia il Senato sia il popolo.
Purtroppo, però, [[Massimo D'Alema|Don Alema]], mentre passeggiava per Lecco, era stato fermato da due bravi che lo avevano ricattato, intimandogli di impedire a Renzi di diventare unico imperatore. Com'è noto, il [[coraggio]] uno non se lo può dare.

[[File:Gentiloni in montagna con alpaca e con fotomontaggio di Renzi.jpg|thumb|left|300px|Gentiloni (in bianco) in montagna mentre smentisce di essere agli ordini di Matteo Renzi.]]
In un primo tempo, Renzi chiese aiuto all'[[Azzeccagarbugli]], ma [[Niccolò Ghedini]] era impegnato e non ci fu nulla da fare. Perciò a Renzi non restò altro che rivolgersi al frate confessore di Lucia Mondella, Fra' Cristoforo [[Gianni Cuperlo|Cuperlo]], chiedendogli di intercedere presso Don Silvio perché Renzi potesse finalmente convolare a giuste nozze con la dittatura. Cuperlo acconsentì, in cambio di dieci [[Preghiera|Ave Maria]] e della riforma della [[Legge elettorale]].

Fra' Cristoforo Cuperlo si recò ad [[Arcore]], al Castello di [[Silvio Berlusconi|Don Rodrigo]], per convincerlo a sostenere il Sì al [[referendum]] costituzionale. Don {{s|Silvio}} Rodrigo, però, non volle sentire ragioni e rispose in modo arrogante.

La fine di Renzi era ormai segnata e non poteva trovare scampo alla peste che avrebbe presto afflitto l'Italia e i mercati internazionali a seguito della sciagurata e imminente vittoria del No.

[[File:Paolo_Gentiloni_serio.jpg|thumb|right|180px|Paolo Gentiloni in un momento di incontenibile euforia per la sua nomina a Primo Ministro.]]
Renzi decise, però, di salvare Lucia, facendola assumere come Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, e, soprattutto, di garantirsi un paracadute per una rapida risalita in [[politica]]. In pratica gli venne in mente di trovare un accordo segreto per mantenere il potere.

Ma di chi fidarsi? Don Silvio non era affidabile, era uno che gli accordi li firmava davanti a tutti, in prima serata da [[Bruno Vespa]], con il rischio concreto che qualcuno guardasse per errore [[Porta a porta]] e si accorgesse delle promesse non mantenute. E poi poteva ancora avere il dente avvelenato per quel piccolo particolare del [[Patto del Nazareno]] non mantenuto. Quisquilie, bazzecole, ma quando uno è pignolo...

Fu così che a Renzi sovvenne di quell'accordo del 1913, il Patto Gentiloni, che era stato attuato con reciproca soddisfazione delle parti, senza che nessuno vedesse mai il documento scritto, tanto che lo stesso Giolitti aveva sempre negato che fosse stato firmato.

Fortunatamente, l'autore del Patto era ancora sulla cresta dell'[[onda]], anzi Matteo Renzi si accorse che, anche se [[nessuno]] l'aveva mai notato, era addirittura suo Ministro degli esteri!

Si presentò quindi a Renzi un'occasione unica: dopo la vittoria del No al referendum costituzionale, fece finta di dimettersi, con il tacito accordo che venisse immediatamente ricostituito un [[Governo]] uguale al [[Governo Precedente|precedente]].

Maria Elena Boschi era salva: non sarebbe più dovuta andare a trovarsi un [[lavoro]]<ref>Non sia mai!</ref>.

L'incarico di formare il Governo fu affidato proprio a Paolo Gentiloni, che [[Cose che il governo vuole che tu creda|finse di essere sorpreso]] e confermò l'incarico a tutti i [[Consiglio dei ministri|ministri]] del Governo Renzi. Dopo tanti governi tecnici, balneari o a tempo, nacque così il primo Governo "ciclostilato" dal precedente. La fotocopia però non venne perfetta e, per errore, alla Pubblica Istruzione venne messa [[Valeria Fedeli]], che deve ancora terminare la terza elementare, anche se il sito del Ministero scrive che è laureata.

==Note==
{{legginote}}
<references />
<references />


==Voci correlate==
== Voci correlate ==
* [[Governo balneare]]
*[[Presidente del Consiglio dei Ministri]]
*[[Governo balneare]]
* [[Governo Prodi II]]
*[[Matteo Renzi]]
* [[Governo Renzi]]
*[[Sergio Mattarella]]


{{PresidentiConsiglio}}
{{cronologia|[[File:Stemma_Italia.png|50px]]<br />'''[[Presidente del consiglio]]'''<br />[[2016]] - [[Oggi]]|[[Matteo Renzi|Renzi e Lucia]]|Il prossimo burattino di Renzi}}
{{cronologia|[[File:Stemma Italia.png|50px]]<br />'''[[Presidente del consiglio]]'''<br />[[2016]] - [[2018]]|[[Matteo Renzi]]|[[Giuseppe Conte]]}}


{{DEFAULTSORT:Gentiloni}}
{{PresidentiConsiglio}}
{{Politici}}
[[Categoria:Politici]]
[[Categoria:Presidenti del Consiglio]]
[[Categoria:Giornalisti]]
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Roma]]
[[Categoria:Utili idioti]]

Versione attuale delle 15:41, 25 dic 2022

Un abile fotomontaggio che mostra come sarebbe Paolo Gentiloni se sapesse esprimere le sue emozioni.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Paolo Gentiloni
« ... »
(La dichiarazione più memorabile di Paolo Gentiloni)

Paolo Gentiloni Silveri Conte di Filottrano Barone di Macerata Grandissimo Cavaliere Da Silva Ribeiro Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare, per gli amici Chi?, è un nobile, giornalista e politico italiano recentemente salito agli onori della cronaca per essere diventato la controfigura di Matteo Renzi Presidente del Consiglio dei Ministri dopo Matteo Renzi. Lo distingue dal suo predecessore la faccia più seria e melanconica, atta a far rimpiangere l'originale.

Biografia

La maestra di Paolo Gentiloni, causa dei numerosi traumi infantili che gli impediscono di manifestare qualsiasi tipo di gioia.

Gentiloni nacque a Roma da famiglia nobile[senza fonte] originaria di Tolentino, Filottrano, Cingoli e Macerata: in pratica non una famiglia ma una strada provinciale. In quanto giovane rampollo di una famiglia di alto lignaggio, ricevette un'educazione rigorosa e all'antica: i suoi genitori assunsero un'insegnante privata che lo educasse in tutte le materie fin da quando ha imparato a parlare, usando il pugno di ferro. Se a cinque anni sbagliava la quinta declinazione in latino, bacchettate sulle mani e in ginocchio sui ceci per mezz'ora. Questo ha fatto sì che Gentiloni diventasse un gran capoccione da adulto, ma assolutamente incapace di manifestare sentimenti positivi, forse per paura che la sua maestra sbucasse ancora per bacchettarlo alla vista di un sorriso inopportuno.

Grazie alla sua vasta cultura, Gentiloni capì subito che l'ideologia di successo del '900 sarebbe stato il comunismo, così cominciò a militare fin da adolescente fra le fila della sinistra extra-parlamentare extra-estremista, con un intero guardaroba marchiato Che Guevara. Crescendo si rese poi conto che in Italia senza l'appoggio della Chiesa non si va da nessuna parte, così divenne un cattocomunista e fondò la Margherita insieme all'amico Francesco Rutelli.

Quando il Piacione, nel 1993, fu eletto Sindaco di Roma, a dimostrazione della grande fiducia che riponeva in una grande giornalista come sua moglie, Rutelli la scartò.

« Guarda cara, piuttosto che te, sceglierei quello scemo di Gentiloni. »
(Francesco Rutelli)

La boutade di Rutelli fu presa per vera e Paolo Gentiloni si trovò, per errore, portavoce del Sindaco di Roma. Da lì, la scalata fu breve: Gentiloni divenne assessore al Giubileo [1] e, poi, al Turismo.

Fu deputato dal 2001 al 2006 e poi Ministro delle Comunicazioni con gli alieni nel secondo Governo Mortadella, tentando invano di riportare su Rai Uno il programma Giochi senza frontiere, imposto dalle Direttive europee sulla lunghezza dei cetrioli. Dal 2008 se ne perse ogni traccia: fonti non confermate affermano che si sarebbe infiltrato nel Governo Renzi in un ruolo per lui insospettabile come quello di Ministro degli Esteri.

Il Governo Gentiloni

Il primo governo realizzato con il ciclostile e Pover paint©.

Renzi avrebbe voluto diventare Presidente del Consiglio a vita e aveva già posto le basi per trasformare il consolato governo in impero, in barba al Senatus Populusque Romanus, con una riforma costituzionale che avrebbe abolito sia il Senato sia il popolo. Non aveva però fatto i conti con il fatto che tutti odiassero il suo governo, non solo le opposizioni, ma anche, e soprattutto, i non-rottamati del PD, D'Alema in primis. Così, quando la dittatura riforma costituzionale andò al giudizio dei cittadini, ci fu sì il plebiscito, ma per il NO. Sorpresone!

Renzi però è più furbo di quanto i suoi detrattori vogliano far credere, ed aveva già pronto un paracadute per una rapida risalita in politica, un Piano B per cambiare tutto senza che cambi niente. Fece finta di dimettersi e l'incarico di formare il Governo fu affidato proprio a Paolo Gentiloni, che finse di essere sorpreso e confermò l'incarico a tutti i ministri del Governo Renzi. Dopo tanti governi tecnici, balneari o a tempo, nacque così il primo Governo "ciclostilato" dal precedente. La fotocopia però non venne perfetta e, per errore, alla Pubblica Istruzione venne messa Valeria Fedeli, che deve ancora terminare la terza elementare.

Lo spettro emotivo di Paolo Gentiloni

Note

  1. ^ Fu creato davvero un "Assessorato al Giubileo"! A volte la realtà fa inversione a U e supera la fantasia in derapata.

Voci correlate

Preceduto da:
Matteo Renzi

Presidente del consiglio
2016 - 2018
Succeduto da:
Giuseppe Conte